Bilancio CNCN e FACE Italia: Chiude la caccia, ma non l’impegno sulla sicurezza dei cacciatori


giovedì 31 gennaio 2013
    
Riceviamo e pubblichiamo:

FACE Italia (Federcaccia, AnuuMigratoristi, Enalcaccia, Libera Caccia) e il Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN) tracciano un bilancio tra luci e ombre per la stagione venatoria giunta al termine, puntando decisamente alla formazione continua dei cacciatori italiani per ridurre al minimo gli incidenti e le loro conseguenze.

Gli elementi positivi sono legati alla crescita del mondo venatorio quanto a consapevolezza delle proprie responsabilità, possibilità ed esigenza di operare in comunione di intenti, manifestate in più occasioni prima dell’inizio e durante lo svolgimento della stagione mentre, dall’altro lato, non intendono sottrarsi dall’affrontare con ulteriore impegno il tema di una annata caratterizzata da incidenti che a volte hanno riguardato il fronte della sicurezza. Negli ultimi anni infatti l’associazionismo venatorio si è impegnato ancor più di quanto già non facesse per promuovere tutti gli aspetti legati alla sicurezza, ma pur con un trend in discesa nel medio periodo, il numero degli incidenti in questa stagione di caccia è da considerare meritevole di ulteriore attenzione e operatività.

Una casistica comunque sempre meno ampia di quella che alcune associazioni anticaccia diffondono in ogni occasione facendone un uso cinico e pretestuoso, vaneggiando di emergenza sociale, sicurezza pubblica e quant’altro, finalizzato all’abolizione della caccia in nome dell’ideologia animalista. Dimenticando sempre o facendo finta di non sapere che molte attività all’aria aperta, teoricamente meno pericolose – pensiamo allo sci, all’escursionismo, al ciclismo, alla ricerca di funghi - ogni anno fanno più vittime della caccia, impiegano più risorse pubbliche per i soccorsi e coinvolgono anche persone estranee a quella pratica. Consapevoli di questo, invece di concentrarsi in inutili e strumentali polemiche volte ad ottenere un po’ di visibilità, il mondo della caccia continua il lavoro per ridurre al minimo i rischi legati alla pratica venatoria.

Prima dell’apertura della caccia le Associazioni Venatorie di Face Italia, col supporto di CNCN e mondo sportivo, hanno provveduto alla diffusione di un vademecum sulla sicurezza distribuito in centinaia di migliaia di copie e organizzato in tutta Italia i Safety Days, giornate dedicate a promuovere e consolidare l’applicazione delle regole di sicurezza e al controllo delle armi da caccia. Operazioni non di facciata ma di sostanza, che sono sicuramente la strada giusta e che intendiamo percorrere ancora e con sempre maggior impegno, cominciando da subito a ripetere, moltiplicandoli, questi appuntamenti e organizzando sempre più incontri dedicati alla sicurezza. Incontri che già si svolgono numerosi e periodici sul territorio organizzati a livello regionale e provinciale coinvolgendo istruttori e direttori di tiro provenienti dalle due Federazioni del Coni Fitav e Fidasc in grado di evidenziare e trasmettere ai partecipanti in modo concreto le caratteristiche di sicurezza dell’arma e il suo impiego corretto in ogni condizione, sia di tiro che di maneggio, sia sul terreno di caccia che fuori da questo, perché il suo uso da parte del cacciatore avvenga sempre nell’ambito della massima conoscenza, padronanza e consapevolezza, tali da eliminare il più possibile ogni rischio.

Il modello adottato, per arrivare ad una caccia sempre più responsabile e sicura, deve basarsi su una formazione continua degli appassionati, che mira al più puntuale e integrale rispetto delle norme di sicurezza, oltre a quello di tutte le norme di legge, in modo da tendere in maniera concreta e costruttiva a evitare ogni incidente che purtroppo, per tragiche fatalità, possa avvenire nell’esercizio dell’attività venatoria, così come accade in qualsiasi altra attività dell’uomo – sport, lavoro, attività domestiche - e che merita sicuramente massima attenzione coniugata con quel rispetto umano che nel nostro Paese troppo spesso manca.
 


6 commenti finora...

Re:Bilancio CNCN e FACE Italia: Chiude la caccia, ma non l’impegno sulla sicurezza dei cacciatori

MA PENSATE ALLE AUTOMOBILI CHE OGNI ANNO UCCIDONO MIGLIAIA DI PERSONE EPPURE LORO NON SPARANO!ALTRO CHE CHIACCHIERE!

da mario 01/02/2013 12.48

Re:Bilancio CNCN e FACE Italia: Chiude la caccia, ma non l’impegno sulla sicurezza dei cacciatori

Purtroppo, Gennarino, se scorri le cronache anche dell'ultimo anni, ti accorgerai che non solo delle distrazioni dei pensionati siamo mediaticamente vittime. Giusto comunque approfondire, ma credo che almeno le compagnie di assicurazione lo facciano. E trasmettano per competenza alle AAVV, quanto meno per giustificare gli aumenti del costo della polizza. Secondo me, tuttavia, tutto va ricondotto non all'educazione all'uso del fucile, ma a una diversa concenzione dell'approccio alla caccia, ideologicamente. E qui, sono d'accordo, è quasi inutile insistere sugli anziani, bisogna rifondare partendo dalla nuova classe dirigente venatoria. Che stenta ancora ad emergere, anche perchè, per questioni di tessere e di voti, si parla alla pancia invece che al cuore e al cervello.

da ghigo 01/02/2013 8.30

Re:Bilancio CNCN e FACE Italia: Chiude la caccia, ma non l’impegno sulla sicurezza dei cacciatori

Se andiamo a spulciare la casistica degli incidenti di caccia degli ultimi 25/30 anni avvenuti non per scivolate, malori , ma per opera die grilletti facili ci si accorge inconfutabilmente quale sia la “specializzazione” maggiormente responsabile di questi incidenti ed è li che bisognerebbe intervenire con determinazione e senza sconti per nessuno. In un paese normale si farebbero delle distinzioni e si andrebbe li a risolvere il problema non infangano tutti per coprire i responsabili. Nel paese dei quaquaraquà non solo le forse contraria alla caccia si avvalgono di queste scelleratezze facendo di tutt’erba un fascio chiedendo persino l’alcoltest per tutti , ma ci si mettono anche questi sig. FACE Italia (Federcaccia, AnuuMigratoristi, Enalcaccia, Libera Caccia) e il Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN). Ricordo a me stesso che l’età media dei cacciatori italiani si aggira intorno ai 60 anni e se ancora non hanno capito come si usa un’arma non c’è FORMAZIONE che tenga, meglio togliergliela dalle mani.

da Gennarino settantenne cacciatore 01/02/2013 4.55

Re:Bilancio CNCN e FACE Italia: Chiude la caccia, ma non l’impegno sulla sicurezza dei cacciatori

anche le associazioni, animaliste, hanno investito molto sulla sicurezza della caccia. A loro però noi regaliamo plusvalenze e debiti interessi. Nessuno dal lato caccia sembra disposto a mitigare la pressione fornendo controproposte legislative. Ci si spreca in improbabili equilibrismi alla ricerca di giustificazioni che nessuno è più disposto ad ascoltare.

da Fromboliere 31/01/2013 18.05

Re:Bilancio CNCN e FACE Italia: Chiude la caccia, ma non l’impegno sulla sicurezza dei cacciatori

Loano, le associazioni hanno investito molto sulla sicurezza. Non si tratta di inseguire bizze animaliste, si tratta semplicemente di essere costantemente chiamati a rispondere mediaticamente di tali questioni. Inoltre ci sonos tate varie proposte assurde di legge in parlamento su sicurezza e caccia, e qualcosa bisogna fare. Questo non tanto perché la caccia sia davvero particolarmente pericolosa rispetto ad altre comuni attività, ma perché questi incidenti sono tenuti costantemente sotto i riflettori mediatici.

da Inforziato 31/01/2013 17.46

Re:Bilancio CNCN e FACE Italia: Chiude la caccia, ma non l’impegno sulla sicurezza dei cacciatori

Inseguire gli animalari sul tema degli incidenti non mi sembra una buona comunicazione; gli argomenti li scelgono gli avversari?

da Loano 31/01/2013 12.21