Fidc Umbria rassicura i cacciatori: "la caccia alla lepre non è chiusa"


lunedì 22 ottobre 2012
    
Fidc Umbria Riceviamo e pubblichiamo:

Consulta venatoria, tra ricorsi al Tar e proposte di riordino degli Atc
Fidc annuncia battaglia in tribunale ma rassicura le doppiette: la caccia alla lepre non è chiusa


Nell’ambito della riunione della consulta faunistico venatoria tenutasi il 19 ottobre 2012 si è discussa anche l’ordinanza emessa dal Tar dell’Umbria circa il ricorso promosso dall’associazione vittime della caccia contro alcuni punti del calendario venatorio: articolo 3 - caccia alla moretta – e articolo 4, apertura e chiusura della caccia alla lepre. Prima di ogni altra considerazione, è opportuno soffermarsi sull’assoluta mancanza di correlazione tra i punti del calendario contestati e le vittime della caccia, in special modo per quel che concerne la moretta. Ma andiamo avanti. L’ordinanza del Tar ha accolto il ricorso fissando la trattazione nel merito al 22 maggio 2013, il che costituisce il secondo nonsenso dell’intera vicenda, visto che per quella data la stagione venatoria si sarà conclusa già da quasi quattro mesi.    

Federcaccia Umbra non può che esprimere profonda indignazione  e amarezza per tale ordinamento in quanto, specie sul punto “caccia alla lepre”, il calendario venatorio è in linea con la legge 157/92 (apertura alla terza domenica di settembre  e chiusura al 31 dicembre), apportando anche una sensibile diminuzione del periodo di caccia avendo fissato la chiusura al 16 dicembre. Ricordiamo che il parere dell’Ispra è, per questi punti, obbligatorio ma non vincolante. Di fatto il Tar, organo di Stato, ha dato più valore ad un parere di un istituto scientifico rispetto alla pura legge dello Stato stesso; ciò dovrebbe fare riflettere il mondo venatorio tutto su quali e quanti rischi si potrebbero correre assumendo certe posizioni demagogiche proprie di alcune associazioni venatorie, riguardo la predisposizione dei calendari venatori regionali.

Federcaccia, assicurando la contestazione del provvedimento in sede di discussione nel merito, ritiene che l’ordinanza, mentre sospende la caccia alla moretta, non sospenda anche il prelievo della specie lepre, che potrà continuare ad avvenire sino alla nuova data di chiusura, che la giunta regionale stabilirà a breve. Dobbiamo dare atto e ringraziare l’assessore alla Caccia, che si è immediatamente attivata attraverso i propri dirigenti con l’avvocatura regionale, emanando un apposito comunicato stampa che ha confermato questa nostra interpretazione, ed ha precisato che nella seduta del 23 ottobre verrà stabilita la nuova data di chiusura della caccia alla lepre. Sono state così fugate anche allarmistiche insinuazioni, messe in giro in queste ore da alcuni ambienti venatori.

La riunione è poi proseguita con la presentazione di una proposta di riordino degli Atc, che porterebbe ad un unico organismo regionale con suddivisioni del territorio in una serie di unità operative, al fine di consentire una più precisa ed accurata gestione del territorio a caccia programmata, e il contestuale contenimento delle spese. Una proposta che incontra i favori di Federcaccia e del mondo venatorio regionale, ma che per trovare seguito nella pratica avrà bisogno di personale tecnico qualificato, in grado di perseguire gli obiettivi.


Ufficio Stampa Federcaccia Umbra
 


3 commenti finora...

Re:Fidc Umbria rassicura i cacciatori: "la caccia alla lepre non è chiusa"

sarebbe il caso di restringere ancora più il periodo di caccia alla lepre così smettiamo di praticare questa antica passione. Il beneficio è quello di risparmiare l'importo sempre più oneroso che ogni anno dobbiamo sopportare per rinnovare la licenza. Mantenere questa attività di passione sportiva è diventato veramente un lusso.

da Francesco 24/10/2012 21.42

Re:Fidc Umbria rassicura i cacciatori: "la caccia alla lepre non è chiusa"

al direttore dell'ispra gli hanno mollato 6 anni di reclusione,salvo appello per il terremoto dell'aquila!!!azzzzzzzz

da hai capito da chi siamo comondati? 22/10/2012 20.58

Re:Fidc Umbria rassicura i cacciatori: "la caccia alla lepre non è chiusa"

Io mi chiedo come ancora si possa definire il parere ispra obbigatorio ma non vincolante.Al mio paese obbligatorio significa "obbligo" quindi più che vincolante a tutti gli effeti.In secondo luogo per discostarsi dal parere ispra bisogna motivarlo,ben sapendo che si potrebbe motivare solo e soltanto con dati alla mano di cui nessuno dispone.Va da se chi tratta di un modo subdolo e neppure minimamante nascosto per dare "ORDINI" E NON INDICAZIONI.La classificazione di noi italiani l'ha data Churchill alcuni decenni fa,questo significa che il nostro modo di essere non è recente ma fa parte della storia.

da vince50 22/10/2012 14.29