IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO


lunedì 1 marzo 2010
    
Mauro De BiagiQuella che una volta era la patria di santi, poeti e di tante altre straordinarie personalità, oggi è una piccola nazione di trasformisti e di riciclati che (per ironia della sorte o peggio) non riesce a trasformare e riciclare in maniera civile i milioni e milioni di tonnellate di rifiuti che produce.
 
Un paese deturpato dagli incendi e martoriato da frane, alluvioni e terremoti; un paese ad alta velocità e di grandi opere promesse, ma colmo di piccole quotidianità che non funzionano, come l'ambulatorio o il trenino dei pendolari. Un paese dove un serafico ministro dell'Ambiente trova il tempo e la passione per lanciarsi in una personalissima crociata contro la caccia ma -chissà perché- non riesce a trovare il coraggio e la determinazione per dare un taglio drastico alle buste di plastica che, a forza di rinvii, hanno prodotto e continuano a produrre scempi ambientali e stragi di fauna marina. Un paese devastato dal tumore maligno di corrotti e corruttori (lo ha detto la Corte dei Conti) nascosti nelle pieghe di tante amministrazioni, e di politici voltagabbana buoni per tutte le stagioni. Di cacciatori pentiti che diventano ambientalisti e poi parlamentari, e perfino di ecologisti antinuclearisti che invertono la rotta trasformandosi in Mujaheddin dell'uranio arricchito.

Un paese nel quale, con una facilità talvolta sospetta, si può cambiare idea su tutto, ma non sulla caccia che può solo essere eradicata come si fa con una mala pianta puzzolente e velenosa.
La lista dei pentiti, dei trasformisti e dei riciclati è così lunga da scoraggiare qualsiasi tentativo di metterla sulla carta, ma c'è un esempio così eclatante che vale la pena di essere esaminato con un minimo di attenzione.

Il miracolo dei miracoli risponde al nome di Enrico Testa, detto Chicco, un bergamasco con una storia sicuramente singolare che lo ha visto schierato, in epoche diverse, sia contro che in favore dell'energia nucleare. Ma per comprendere meglio questa mirabile evoluzione, bisogna ripercorrerla tutta la storia del navigato ambientalista che, nella Milano da bere degli anni settanta e ottanta, studiava con profitto da filosofo ma anche da contestatore professionista. All'interno di quella straordinaria fucina nata dall'Arci con il nome di Lega per l'ambiente (la futura Legambiente, madre prolifica di tanti politici di fama) il bel giovane si perfezionò rapidamente, mettendosi in mostra per il fervore barricadiero messo al servizio di un ambientalismo sempre più intransigente, massimalista, anticaccia e soprattutto antinucleare. Proprio in quegli anni, infatti, nei confronti dell'energia atomica, cominciava a montare un'ostilità feroce, cavalcata a briglie sciolte dalla neonata associazione ambientalista che, nel frattempo, continuava ad alimentare nella pubblica opinione (e da allora non ha mai più smesso) la fobia della caccia e dei cacciatori.

Nel corso del decennio, le due avversioni sfociarono nella stagione dei referendum con scontri sociali laceranti che, manco a dirlo, videro fra i principali condottieri proprio Chicco Testa, l'appassionato ambientalista duro e puro, che si divideva instancabile tra dibattiti contro la caccia e convegni contro le centrali sataniche, giocando pesantemente il jolly emotivo di Chernobyl e dipingendo il nucleare come l'inizio dell'apocalisse.

Come sia andata a finire quella stagione lo sanno tutti, ma non tutti sanno che oggi, l'indomito paladino di un ambiente senza centrali atomiche e senza cacciatori è diventato un uomo completamente diverso. Almeno per quello che riguarda l'uranio.

Infatti, l'appassionato guerriero, abbandonata la contestazione urbana dei turbolenti anni ottanta, comincia a coltivare amicizie importanti, fra le quali -così dicono le cronache e il web- una certa Stefania Prestigiacomo.  Agli inizi dell'ultimo decennio del secolo, un grande amico come Rutelli, ormai diventato un ex Verde ma con la fascia di Sindaco di Roma, lo gratifica con l'autorevole incarico di presidente dell'Acea, l'azienda romana dell'energia. Passano un paio di anni di proficuo apprendistato e, all'indomani della vittoria dell'Ulivo alle elezioni del 1996, Chicco Testa fa il grande salto di qualità mettendosi al comando di Enel, per un modico compenso annuo iniziale che, si dice, fosse di circa 400 milioni del vecchio conio. E su quella poltrona inizia la fase più rapida della trasformazione dell'antico presidente e segretario di Legambiente il quale, mentre arrotonda le entrate sedendo in molti e potenti Consigli di Amministrazione, si converte come Paolo di Tarso sulla via di Damasco. Solo che quella che gli grida “Perché mi perseguiti?” non è la voce del Signore, ma quella dell'uranio.

Così l'infallibile guru ambientalista che trent'anni fa lanciava anatemi contro Montalto di Castro, è diventato un altro guru (sempre ambientalista e sempre infallibile, per carità) che però predica  l’ineluttabile esigenza di ripensare il nucleare come l'unica via saggia da percorrere.

Un vero miracolo? Si, ma non completo, perché il Testa, nonostante le sue radicali mutazioni, è rimasto l'irriducibile anticaccia di prima. Se possibile, ancora più anticaccia di prima.

Come si vede, nel Paese più bello del mondo e più strano del mondo, non c'è niente su cui non si possa cambiare opinione: i convincimenti politici, le passioni, i mestieri. Tutto si può ridiscutere, anche le centrali nucleari e gli OGM, ma guai a “ripensare” la caccia. Anche se i cacciatori sono ridotti ad un terzo, e il nostro territorio è ricco di biodiversità e di fauna selvatica, la caccia era e resta il peggiore di tutti i mali per coloro che così la vogliono ancora vedere. Tant'è, che un Ministro come l'On. Prestigiacomo riesce a stupirsi (e a rammaricarsi) del fatto che un cacciatore come il Senatore Franco Orsi sia membro della Commissione ambiente, ma non trova proprio nulla di strano in un ambientalista con la missione dell'energia atomica.

Evidentemente, in Italia si può davvero fare di tutto. Di tutto e di più. Tranne che essere cacciatori.
 
 
           Mauro De Biagi

48 commenti finora...

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Per Mauro De Biagi: in merito al titolo dell'articolo vorrei un suo commento: in Italia i verdastri (mi consenta tale nomignolo) appena sotto le elezioni disputate dal Silvio nazionale e dall'ormai fu Walter Veltroni, quando furono CACCIATI fuori dal parlamento, criticavano l'esito delle elezioni dicendo che non erano state assicurate le GARANZIE alle minoranze politiche, quelle che per intenderci con pochi voti vogliono la poltrona, lo stipendio, la segreteria ecc. Paventavano quindi un'Italia priva di democrazia. Potrei anche essere stato daccordo con tale affermazione. Qualche giorno fa invece, esponenti importanti delle più importanti (e estremiste) associazioni ambientaliste parlavano di vietare definitivamente la caccia in quanto esercitata da una minoranza di italiani, infatti come da dati Ipsos (definirei stravolti dal colore verde, perchè a leggerli...) gli italiano sembra non vogliano la caccia... E le minoranze adesso non vanno tutelate e garantite?? E poi questo accanimento pre-elettorale mi convince sempre di più che qualcuno di loro sia ancora in corsa per le poltrone predette... Allora, se i dati vengono stravolti, e mi riferisco anche alla manifestazione romana, se la verità viene sempre occultata in favore di questo o quell'interesse, qual'è il nostro futuro??? Suo lettore, estimatore e spero amico Pier76

da Pier76 13/03/2010 16.28

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Innazitutto vorrei complimentarmi con il sig.De Biagi per l'articolo mi trovo pienamente d'accordo.Io abito in provincia di Viterbo e tutti i giorni ringrazio il sig.Chicco Testa e tutti i pseudoambientalisti per lo spettacolo offerto dalla centrale ENEL di Montalto di Castro alimentata a policombustibule ( bel risultato vero per Legambiente WWF ecc.ecc.) senza dimenticarmi la centrale di Torre Valdaliga a Civitavecchia ( quella non inquina???).Questo è un paese che andrebbe cambiato dal profondo avrebbe bisogno di miglioramenti strutturali ma secondo me è affetto da paraculismo congenito la ns classe politica è una casta di "professionisti"della politica interessata solo al proprio interesse particolare distante ormai anni luce dai problemi della gente comune. Ma è mai possibile che una direttiva CEE del 1979 non è ancora stata recepita? E' mai possibile che se una persona come il sig. Bigazzi che ha provato a spiegare come si viveva nel dopoguerra ( e si mangiavano pure di peggio) venga ostracizzato dalla TV pubblica? Non capisco e non mi adeguo a questo modo di pensare. Cmq saluti a tutti specialmente a Fromboliere e Massimo Zaratin ciao W LA CACCIA.

da TIBURZI 07/03/2010 9.50

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

siamo una nazione di c......ni,alla tv quando ci sono le donnine mezze nude,mettano il velino!invece quando mandano in onda su tutti i telegiornali bimbi morti,donne morte in terra,uomini dilaniati da bombe,per fare audience,tutti zitti!!provate a chidere a vostro figlio,se e meglio vedere un po di culi,o puppe,o gli orrori dei telegiornali!ciao a tutti,e w la caccia sempre.

da ale 06/03/2010 17.54

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

assassino sarai te, che non hai un briciolo di discernimento su cosa significa codesta parola. Scommetto che quando vai a fare acquisti compri roba prodotta in India, da bambini sfruttati che hanno una prospettiva di vita non più lunga di quella del tuo gatto, che tu curi amorevolmente, forse con polpettine in scatola, ricavate dalla carne del tuo cane.

da petfood 06/03/2010 9.32

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

ESATTO: CACCIATORI MAIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!

da MAI_ASSASSINI_PER_DIVERTIMENTO 06/03/2010 0.01

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Per Mauro Di Tommaso Dragoni: credo saresti un ottimo "Amico di Big Hunter" e un collaboratore prezioso. Vieni con noi

da Mauro De Biagi 05/03/2010 18.05

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Redazione BigHunter Magazine. Comunicazione per il sig. Mauro Di Tommaso Dragoni: qualora volesse avviare una collaborazione con il nostro portale la invitiamo a mettersi in contatto con la redazione ([email protected]).

da Redazione BigHunter Magazine 05/03/2010 8.37

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Ottimo articolo.Da poco ho ricevuto una copia di "Corriere medico"giornale di settore(sono un medico-chirurgo),nella cui ultima pagina viene sferrato l'ennesimo attacco gratuito alla caccia.Ho risposto moderatamente e civilmente,concludendo di essere un fiero cacciatore ed uomo libero

da Mauro Di Tommaso Dragoni caserta 04/03/2010 15.13

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

e chi sarebbe il comunista, Veronesi? Ma fatemi li paicere, sciocchini......

da carnivoro convinto 04/03/2010 14.39

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Questa è l'italia dove va in parlamento persone che non sono elette dal popolo ,dove si cerca di accelerare i processi ,ma l'organico dei magistrati non basta neppure a chiudere i loro,comunque al momento non c'è nulla da meravigliarsi questa Italia per soldi ammazzerebbe anche la madre,non vogliono cambiare il paese come dicono ma solo il loro conto in banca.NON ANDIAMO A VOTARE QUESTA GENTE

da Mario 03/03/2010 17.44

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

IL DIO DENARO CAMBIA TUTTI E TUTTO ;NON AGGIUNGO ALTRO.

da frascas 03/03/2010 9.44

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

X Franco Girolami ma ti pare che questi verdi o pseudo animalisti abbiano un ideale da seguire? loro seguono l'onda per avere più visibilità possibile,quello che dicono e fanno è tutto a scopo di propaganda,e forsanche per tornaconto,a proposito il nostro caro Bonelli come sta? mi pare che avesse iniziato una cura dimagrante.

da martino 42 valtellina 03/03/2010 8.07

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

ti pare che un comunista abbia una logica di ragionamento !!! QUANDO MAI ???

da JO 68 02/03/2010 20.51

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Mi pare che Fromboliere stia prendendo in giro qualcuno. Ma comunque anche a me sembra che di idee e soprattutto di progetti nuovi al momento non ce ne siano. Per ora siamo al tritello e ritritello, shakerato dal solito bambarman di turno che quanto a prendere in giro ne sa da vendere. Buon per chi ci crede. Quelli si che sono ottimisti. Sembra che abbiano ancora i denti di latte. Occhio al biberon

da Cirillo 02/03/2010 14.20

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Io ho la certa età di un ragazzino, tanto per chiarire. Ma mi stava a cuore l'idea di cui mi hai parlato. Parlami sopratutto del cervello che l'ha partorita. Ci conto.

da Fromboliere 02/03/2010 11.33

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Scherzavo Fromboliere...purtroppo, o fortunatamente, non riesco a dare un senso troppo materiale alle cose quindi se hai deciso, ad una certa età, di ritornare nei campi per me non può che avere una spiegazione profonda: L'amore per questa vita! ;) ...del resto, tutti i tuoi scritti lo testimoniano!

da massimo zaratin 02/03/2010 11.10

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Vedi che anche tu sei un pessimista?!

da Fromboliere 02/03/2010 10.03

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Follia? :)

da massimo zaratin 02/03/2010 9.57

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Ciao Zaratin: per ragioni di vita ho chiuso con la caccia nel 1971. Oggi, che sono mezzo sordo e del tutto sciancato ho deciso di riprendermi il porto d'armi e di tornare nei campi. Tu, questo come lo chiameresti? ti saluto

da Fromboliere 02/03/2010 9.18

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Carissimo Mauro non posso che approvare in pieno quanto hai scritto, è proprio vero in Italia si può essere e fare di tutto, ma non essere Cacciatore. Ma dobbiamo essere orgogliosi di essere CACCIATORI non dobbiamo nasconderci, dobbiamo dire a tutti che fino a parola contraria, chi va a caccia per il solo fatto di avere un porto d'armi è una persona onesta e che deve “rigare dritta” perchè basta poco per perderlo. Questi politici, sanno qual'è il giro d'affari della caccia? Quante famiglie vivono con la caccia? Probabilmente fanno finta di non saperlo. Mauro propongo se possibile, di cercare e pubblicare i dati recenti riguardanti i soldi che girano attorno la caccia, dalle tasse al calzettone e quante persone e famiglie vivono grazie alla nostra passione o per i politici politici, questi sono lavoratori di serie B, allora devono dirlo. In merito a quanto scrivi nella tua risposte, circa gli accadimento di Vicenza davanti alla fiera “Hunting Show” ero presente e mi sono divertito a guardare quei quattro scalmanati che insultavano con megafoni e parole veramente pesanti i cacciatori che entravano o uscivano e da questi venivano bellamente derisi, dando così una grande dimostrazione di civiltà alla faccia di quelli che ci hanno definito dei barbari. Comunque Mauro, non ti illudere, sono convinto che nessuno di quei ragazzi abbia avuto il più piccolo ripensamento, perchè chi scrive degli striscioni augurando la morte del prossimo, non penso possa averne. Faccio un grande saluto e un “in bocca al lupo” a tutti i Cacciatori. A proposito “In bocca al lupo” è un augurio prettamente venatorio, ma tutti lo usano, persino i più “verdi” e rispondono anche ....”crepi il lupo” è proprio vero quando fa comodo e davanti al rischio della sfiga neanche il povero lupo si salva. Alberto

da Alberto 02/03/2010 9.08

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

X Fromboliere: L'idea nuova c'è! Nuova per l'Italia s'intende perchè nulla è stato inventato. Attorno a questa idea ci sono persone che ci credono fermamente, altre che si convinceranno in futuro, altre ancora che non si convinceranno mai. Il pessimismo cosmico che pervade il mondo venatorio in questo momento è piuttosto lecito ma io che pessimista non sono tiro innanzi perchè una bella giornata di sole non è pienamente apprezzabile se non si conosce la tempesta del giorno prima. Saluti.

da massimo zaratin 02/03/2010 9.03

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Sognatori o no, le responsabilità sono nostre. Io non mi ritengo pessimista, anzi; altrimenti, come altri mi avrebbero da tempo consdigliato, l'avrei abbozzata lì già molti anni addietro. Il fatto è che già dieci, forse venti anni fa, chi seguiva l'argomento aveva capito che così la caccia in Italia non avrebbe avuto un grande futuro. Tutte le indagini e il flusso di informazione diffuso che le corroborava, ne erano una forte testimonianza. Il fatto è che la nostra cultura è vecchia, non tiene conto dei cambiamenti, rapidi, rapidissimi, di questa nostra società. Il fatto è che il nostro parco-intelligenze stava invecchiando rapidamente,(adesso è irrimediabilmente vecchio) senza favorire alcun ricambio, se non quello naturale. E i nostri dirigenti, stanchi e bolsi, si incollavano alla poltrona, non favorendo un corroborante ricambio, anzi impedendo ai pochi giovani di acquisire esperienza e padronanza dei sistemi di gestione di quel residuo "potere" di cui il nostro mondo disponeva. Favorendo invece l'avvento di scaltri Masanielli, che con promesse illusorie devastavano i nostri schieramenti già esausti. Vi basta così o devo continuare? Capirete mai che se non si crea un nuovo, fresco movimento culturale adeguato ai tempi, presto perderemo anche i nostri riferimenti ideali?

da Dionigi 02/03/2010 9.00

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

CONTINUA: Il blogger cacciatore, forse egoisticamente, cerca rivincite in quello che gli si propone, e deve essere scusato se poi ci rimane male, perché in voi, che state nel mondo di sopra, lui vede una carta da giocare e non vuole il solito due di picche. Oggi è tempo di reagire, oggi le ripicche tra uomini grandi o piccini valgono due di picche, seppur condivisibili, oggi ci vuole la strategia del nostro futuro che parta dalle mani e dalla mente di un grande uomo, oggi ci vuole l’idea nuova, un’idea che vinca. Sono sicuro che ora qualche dubbio l’ho fatto venire anche a lei, ma creda, io sono solo un personaggio virtuale che deriva dalle fantasie di un bimbetto di poco più di sei anni.... e chi meglio di lui potrebbe sognare? Con grande stima ed onorato dalla sua considerazione la contraccambio, saluti

da Fromboliere 01/03/2010 21.31

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

X Mauro De Biagi:Stimato interlocutore, s’é mangiato, s’é bevuto…… e poi s’é pensato. Ciò che scrive un blogger è l’essenza dell’immediatezza del suo pensiero, è una reazione d’amblé a ciò che gli viene proposto nell’editoriale che lui legge. A questo pensavo, riflettendo sulla sua replica, cercando le cause di ciò che lei ravvisa come sintomo di una riflessa disfatta interiore. E’ così, anche se non la è. Il blogger è nudo, non ha tempo ne spazio per costruire, legge e scrive, scrive e legge e ciò che affiora è l’attimo reale del suo stato d’animo, specchio di se stesso, nel salire e nello scendere dai colli della realtà quotidiana. Realtà oggi pococromatica, di bianchi e di neri ma anche di tanti grigi in rapida successione, giornali, televisioni, lavoro, famiglia, amici, tempo libero. Eccola qua che arriva, la caccia, finalmente, con tutto quello che c’è dietro, con le sue immagini incise nella memoria. Perché vede, se voglio avere una buona immagine della caccia, che sia corroborante, come giustamente il tempo libero dovrebbe essere, allora la devo cercare nel passato, anche per rispettare le figure dei miei avi e proteggerli da questa onda becera e vile che li disonora in continuazione. CONTINUA

da Fromboliere 01/03/2010 21.29

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Sig Mauro de Biagi,perfavore e sinceramente noi cacciatori,cosaa possiamo fare per far si che la nostra grande ma grande passione non venga(mi auguro mai)soffocata?.un saluto

da bred 01/03/2010 20.11

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Caro Fromboliere, approvo e sottoscrivo la tua analisi attenta ma non ne condivido il tetro e incurabile pessimismo. Mi ritengo -almeno finora- abbastanza immune dal nichilismo che, invece, mi sembra faccia capolino fra le righe dal tuo intervento. Sono convintissimo che la nostra sia, come scrivi testualmente, “una società ipocrita, priva del senso dello stato, adagiata nell’idea di una falsa democrazia, convertita al credo del lasciapassare, all’appartenenza nella casta vincente...”, ma sono altrettanto convinto che si possa e si debba lottare per cercare di cambiare le cose. Escludendo, per carattere e formazione, ogni soluzione violenta (anche se si tratta di fare lo sgambetto agli scalatori e agli arrivisti) non mi resta che credere nella forza della conoscenza e, quindi, della comunicazione. Mi raccontano che fuori dalla fiera di Vicenza c'erano gli stessi venti provocatori vestiti di nero che, come due anni fa quando li ho visti e fotografati, vomitavano le loro vuote e imbecilli offese contro tutti quelli che entravano (comprese famiglie con bambini al seguito). Ma mi raccontano anche che invece di suscitare, come speravano, reazioni sconsiderate e facilmente strumentalizzabili, hanno ricevuto solo tanta indifferenza e anche molti disarmanti sorrisi. Chissà, forse, magari in uno solo di quei ragazzi è sorto qualche dubbio. Lo stesso dubbio che potrebbe nascere in qualche casuale lettore del mio editoriale. Oppure hai ragione tu, è tutto inutile e i nostri sforzi sono tanto patetici quanto velleitari. Ma mi piace concludere saccheggiando con rispetto la splendida canzone di John Lennon, Imagine: “You may say I'm a dreamer but I'm not the only one”- Puoi dire che sono un sognatore, ma non sono il solo”. Con grande considerazione

da Mauro De Biagi 01/03/2010 19.27

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

E come non essere d'accordo su tutto, come non sentirsi addosso questa mal.. aria di questi giorni, come non sentirsi nudi, stanchi, e impotenti, di fronte a certi atteggiamenti anche della politica, del malaffare, dei corrotti e dei corruttori,roba da vomitarsi anche l'anima, ma x fortuna siamo Italiani, domani sarà tutto dimenticato. Viva l'italia.Saluti.

da Giovanni59 01/03/2010 19.21

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

ma se diventassi anche io ambientalista e poi, quando ho un determinato potere, gliela ficcassi a tutti nel..... e farei qualcosa per noi cacciatori??? che ne dite??? mi votereste??? tanto ormai è tutto un ficcare e fottere glia altri... quindi, almeno noi aiutiamoci. Saluti a tutti

da Pier76 01/03/2010 18.36

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Ci piace sentirci parlare, un giorno dietro l’altro, sempre delle stesse cose, dette e ridette e di farci i complimenti, auto compiacendoci della nostra nobiltà, della nostra passione, della nostra cultura? Mi pare che questo tradisca un sottile sentimento d’insicurezza, la necessità di qualche carezza, l’illusione di una promessa. Tutti sanno che, per bene che ci vada, la caccia rimarrà così, quotidianamente vilipesa, eterna cenerentola nell’ economia del tempo libero, del consumismo e della ruralità. Affogata, nella gelatina dell’opinione pubblica distratta e giustamente più occupata da peggior problemi, da attacchi continui basati solo sul qualunquismo e sulla ripetitività, privi anch’essi di spunti perché quel poco di male che sulla caccia si poteva dire è stato ormai trito e ritrito in mille salse e non trova alcun altro spunto se non il continuo, nevrotico, martellamento inutile e noioso. Da questo continuo battibeccare esce solo noia, la noia esistenziale di una società ipocrita, priva del senso dello stato, adagiata nell’idea di una falsa democrazia, convertita al credo del lasciapassare, all’appartenenza nella casta vincente, o alla massoneria. Si vogliono salir le scale per sistemare solo se stessi, la sorella il cognato ed i propri figli, per questo il loro oggi è già il domani di tutti.

da Fromboliere 01/03/2010 17.50

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

a fromboliere dico....come si fà a stare calmi,ci danno tutti addosso......poi per ninohunter....niente utopie fai il nome di quel senatore cosi abboccato e cosi ambiguo...se fà cosi a tavola figuriamoci in parlamento....

da max1964 01/03/2010 16.39

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Gentilissimo e caro Mauro de Biagi, buon pomeriggio. Lei ha scritto tra l'atro: "Un paese nel quale, con una facilità talvolta sospetta, si può cambiare idea su tutto, ma non sulla caccia che può solo essere eradicata come si fa con una mala pianta puzzolente e velenosa. La lista dei pentiti, dei trasformisti e dei riciclati è così lunga da scoraggiare qualsiasi tentativo di metterla sulla carta, ma c'è un esempio così eclatante che vale la pena di essere esaminato con un minimo di attenzione." Si é dura, ma oggi come oggi, e forse sempre più, credo che non ci si dovrebbe meravigliare che del fatto che nel Bel Paese, non ci siano i volta gabbana. come ha detto giustamente il Fromboliere, che non sbaglia mai un bersaglio, il pesce puzza sempre prima dalla testa e purtroppo, almeno noi cittadini del bel Paese, siamo portati a copiare ed imitare sempre e solo il peggio, mai il meglio. Esempio significativo elementare e sciocco, se vogliamo, ma che dimostra quanto è vera la stupidità degli italiani. se un automobilista si ferma al semaforo rosso, come giusto che sia, e poi vedendo che la strada col verde è libera, si " butta" credendo di fare il furbo:subito altri automobilisti lo seguono! Ma se un automobilista si ferma al semaforo quando segna giallo, (prima del rosso) nessuno, o quasi, si ferma ma vanno veloci , per poi procedere, magari, a passo di gallina, ma guai fermarsi al semaforo giallo! Caro de Biagi, questa purtroppo è l'Italia che abbiamo voluto, quindi perché meravigliarsi del Chicco che si adegua per il proprio tornaconto? La caccia!!! ma crede veramente che esiste un solo parlamentare che possa, anche se lo volesse, fare qualcosa per il bene della Caccia? Mi perdoni, ma è pura utopia: "la Caccia è impopolare" mi disse tempo fa un senatore amico mentre a cena con alcuni cacciatori e me, gustava una lepre dopo aver divorato quaglie alla brace!!! Una rispettosa e cordiale stretta di mano, Nino

da [email protected] 01/03/2010 16.32

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

X max 1964: ma stare un po tranquilli un se pole?

da Fromboliere 01/03/2010 15.40

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

mi piacerebbe sentire il parere di quei due signori,che puntualmente ci offendono,tali "animale umano,e rosario"su quasto editoriale tanto garbato quanto palesemente veritiero.......

da max1964 01/03/2010 15.34

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

E' proprio vero................il paese dei riciclati e dei voltagabbana.

da antonella 01/03/2010 14.48

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Comunque si sa: il pesce comincia a puzzare sempre dalla testa

da Fromboliere 01/03/2010 14.18

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Leggo sempre i tuoi editoriali con molto piacere caro Mauro, precisi, puntuali ed esaustivi. Ti ringrazio per gli auguri che mi hai formulato nel corso del periodo più tribolato della mia vita...ora va molto meglio, sono in lenta ripresa e più infuriato contro chi tenta di azzerare la nostra categoria. Un caro saluto

da Stefano Tacconi 01/03/2010 14.11

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Oltre che ad un sincero plauso, nessun'altra parola. Già dette tutte da Lei Sig. De Biagi e bene.

da Silvano B. 01/03/2010 13.44

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Signora, che "gli scotti la terra sotto i piedi", a me cacciatore, fa venire una certa inquietudine.

da Fromboliere 01/03/2010 13.24

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

eh bravo Mauro anche stavolta hai fatto centro!!Nella nostra Italia è un continuo cambia bandiera, diventano tutti a favore dei cacciatori e delle loro problematiche quando gli fanno comodo, ma quando la terra scotta si palesano tutti ambientalisti ed anticaccia!!

da rita 01/03/2010 12.42

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Purtroppo non mi stupiscono più di tanto!... La morale come visto in più di un'occasione ha un prezzo e questo TESTA ha trovato il suo costo!...

da POLLO 01/03/2010 12.01

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

signori che ci dovrebbero difendere e tutti quelli che ricoprono poltrone importanti nel mondo della caccia e non se ne fottono di noi umili operai da mille euro al mese.Loro tanto vanno a caccia o all'estero o in qualche riserva privata.

da stefano 59 01/03/2010 11.54

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Da selecontrollore e iscritto FIDASC Lazio non posso far altro che apprezzare e condividere la sua analisi storico-politica-sociale degli anticaccia,del suo grande fautore Chicco e dei più recenti talebani e ipocriti politici dell'ultim'ora.

da francesco47 01/03/2010 11.33

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Credo che si tratti di una verità (anzi di una serie di verità) che sono difficili da contestare perchè sono sotto gli occhi di tutti. Solo che sono e soamo in molti a non farci caso. Magari perchè siamo troppo ipegnati a farci la guerra fra di noi.

da Il solengo 01/03/2010 11.25

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

nell'articolo di cui sopra si evidenzia come la nostra passione non sia rappresentata in maniera forte e visibile nella classe politica italiana ,anzi chi si dimostra favorevole alle nostre richieste è additato come il cancro della società civile.Allora mi domando il perchè di tanti amici favorevoli alla caccia non si ergano paladini delle nostre legittime richieste e si schierino apertamente contro chi spande veleno e menzogne sula nostra passione.Fate come il sig. Ossini il nostro paladino in una tv di stato contraria alla caccia,prendete posizioni salde e dite la vostra opinione.

da roberto da carbonia 01/03/2010 11.21

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Mi vergogno sempre di più di essere italiano e sono sempre più fiero di essere cacciatore.

da stefano 59 01/03/2010 11.19

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Grande Mauro De Biagi!

da massimo zaratin 01/03/2010 11.12

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

Nella pratica basta confrontare, in sede burocratica, i requisiti fisici tra richiesta per ottenere la patente ed il porto d’armi. Meglio un sordo alla guida di un auto nel traffico cittadino, che un duro d’orecchi in campagna nel silenzio bucolico. Invertiamo il requisito e per miracolo sarà risolto anche molto dell’inquinamento da gas di scarico.

da Fromboliere 01/03/2010 10.55

Re:IL PAESE PIU' STRANO DEL MONDO

sacrosanto!!!! io proporrei soprattutto una cura di fosforo agli italiani, perche ogni volta non si dimentichino di chi anno eletto e cosa diceva, poi una cura di zuccheri per far azionare quei pochi neuroni che rimangono. Pensi che la signora ministra è poi padrona di industrie petrolchimiche in sicilia, forse una faccia di bronzo in più era quella che ci mancava. vivamaria!!!

da verre maremmano 01/03/2010 10.43