Allarmismo e vecchi trucchetti


martedì 22 settembre 2009
    
Mauro De BiagiVincere il premio Pulitzer non è certo impresa semplice. E non è facile nemmeno fare dell’ottimo giornalismo, di quello destinato a passare alla storia.

Ma fare dell’informazione dignitosa e soprattutto corretta, dovrebbe e potrebbe essere abbastanza più semplice. Basterebbe avere un’accettabile padronanza della lingua italiana; conoscere l’argomento di cui si scrive, ed eventualmente cercare conferme o smentite alle notizie e ai dati forniti dalle varie fonti. Soprattutto, però, bisognerebbe essere intellettualmente liberi, senza il condizionamento di compiacere il direttore e l’editore o con il desiderio di seguire una moda cercando di blandire sdolcinatamente una buona parte dei destinatari ai quali ci si rivolge. Lettori e ascoltatori che, nella maggior parte dei casi, desiderano solamente che qualche firma “autorevole” li rassicuri nei loro convincimenti che sono molto spesso frutto di scarsa conoscenza.

Purtroppo però, la lettura di alcune Agenzie di questi ultimi giorni, e faccio anche i nomi e i cognomi per chi avesse voglia di controllare: Asca, Dire, La nuova agenzia Radicale ecc. dimostra che anche fare della semplice e onesta informazione è difficilissimo, se non proprio impossibile.

Almeno per chi ha il paraocchi dell’ideologia più oltranzista e decide di fare propaganda e non comunicazione. Tanto per dimostrare l’assoluta superficialità con la quale spesso si prepara un servizio, basta riportare due brani di una nota dell’Agenzia Dire che, fra le altre cose, scrive: “...L'Unavi, l'Unione nazionale delle associazioni venatorie italiane, ha calcolato che il giro d'affari annuale legato alla caccia è di tre miliardi di euro. E allo stato frutta, ogni anno, almeno 150 milioni di euro.... Il presidente di Federcaccia, Franco Timo, ha ricordato che i cacciatori pagano tre tasse...” Davvero un’informazione attuale, circostanziata e con tanto di citazioni. Peccato che l’Unavi sia stata sciolta ben 5 anni fa (10 dicembre 2004!) e che Franco Timo non presieda più la Federcaccia da oltre cinque mesi!

Ma queste sono nient’altro che insignificanti quisquilie sulle quali, al massimo, si potrebbe sorridere. Il tragico viene quando la stessa Agenzia, insieme alle altre sopra citate, si avventura con aggettivi coloriti e di grande impatto emotivo, sul resoconto delle vittime che la caccia mieterebbe ogni anno. Ebbene, per dimostrare che le loro notizie sono esatte, citano come fonti meritevoli della massima attendibilità nientepopodimeno che due benemerite associazioni come “Caccia il cacciatore” e “Associazione Vittime della caccia”.

Come più volte stigmatizzato dal CNCN, che ha commissionato accurate analisi sugli incidenti occorsi in varie attività ricreative e sportive, tali dati sono palesemente infondati e in alcuni casi spudoratamente falsi. Andiamo per ordine. Caccia il cacciatore, per dimostrare la sua terroristica tesi sulla enorme pericolosità della caccia, compila un accurato elenco di morti e feriti, e in una sorta di somma impropria, aggiunge alle vere e proprie vittime dell’attività venatoria (21 nel 2008) altrettanti poveri cristi che hanno abbandonato questa valle di lacrime per colpa di un infarto (nelle case italiane ne avvengono circa 160.000 ogni anno!) oppure a causa di un incidente automobilistico o per una sciagurata caduta. Ma siccome il numero, anche con questo “astuto” escamotage, risulta ancora basso, ogni anno –per errore, per carità, non certo per dolo– ci aggiungono anche qualche omicidio o, come è accaduto a gennaio di quest’anno, spacciano per morto e sepolto un mio amico che si è perfettamente ripreso dall’incidente di cui è stato vittima.

Ma il cinismo di questo annuale esercizio contabile è niente se paragonato al turpe squallore dell’associazione Vittime della caccia. Questo organismo, infatti, ha escogitato un trucco ancora più subdolo per dipingere l’attività venatoria con tinte che più fosche non si potrebbe. Alla collaudata metodologia dell’altra associazione –alla quale peraltro sembrerebbe connessa da misteriosi legami e da comuni personaggi– inserisce un tocco di pura genialità, e agli infartuati, ai caduti in una scarpata o ai morti in incidenti automobilistici, addiziona con noncuranza tutte quelle morti che ogni anno vengono causate da fucili “da caccia”. E il gioco di prestigio è fatto: il numero già gonfiato di 40 si raddoppia per incanto e l’intento di suscitare sdegno e panico nell’opinione pubblica e nei partiti politici è brillantemente raggiunto.

Ora, a prescindere dal fatto che ci vuole davvero una buona dose di faccia tosta per spacciare per incidente di caccia una rapina con la lupara o il suicidio di un povero pensionato depresso, bisogna aggiungere –sempre ad onor del vero– che una lettura poco più che superficiale della cronaca nera annuale, dimostra che le vittime del fucile rappresentano una percentuale infima nei confronti di quelle causate da coltelli, bastoni, martelli e altri mezzi. Non solo, ma se il criterio seguito da Vittime della caccia fosse esatto, sarebbe interessante sapere se tutti gli omicidi (anche plurimi) compiuti con coltelli da cucina possono e debbono essere considerati incidenti domestici.

Senza dubbio, i ventuno morti (reali) dovuti alla caccia nel corso del 2008, rappresentano una tragedia umana sulla quale è doveroso attirare l’attenzione di tutti i cacciatori, invitandoli ad adottare il massimo dell’attenzione e della cura nella custodia, nel trasporto e nell’uso delle armi. Ma ritengo che sia disgustoso speculare su queste povere vittime e sul dolore delle loro famiglie per suffragare una tesi del tutto ideologica che, tra l’altro, se ne infischia altamente delle centinaia e centinaia di morti causate ogni anno dalla balneazione, dall’alpinismo, dall’attività subacquea, e da decine di altre attività semplicemente ricreative, come l’escursionismo o la raccolta di funghi.

Sono ormai anni che ad ogni vigilia di apertura, tante “informatissime” Agenzie di stampa ci risputano addosso questi dati velenosi e assurdi e che dovrebbero venire ignorati così come si fa con tutte le notizie palesemente propagandistiche.

Bisogna notare, però, che ogni anno che passa, sono sempre meno i grandi quotidiani che cadono vittime di questo tranello. In questa vigilia 2009, infatti, la stampa quotidiana nazionale si è ben guardata dal riportare i numeroni a sensazione sfornati da queste associazioni e, almeno ad oggi, la campagna di allarmismo sembra aver perso lo smalto del passato.

C’è infine un’ultima annotazione da fare: a pensarci bene, queste virulente campagne annuali di disinformazione stanno a dimostrare che gli anticaccia italiani soffrono di una assoluta mancanza di argomentazioni di natura tecnico-scientifica contro un corretto esercizio venatorio e quindi contro un prelievo faunistico che sta assumendo sempre di più i connotati di un intervento provvidenziale per il benessere di tante specie selvatiche ma anche per la difesa delle produzioni agricole e della stessa biodiversità. Solamente nel nostro “ecologissimo” Paese, dove prosperano quasi un’ottantina di associazioni “ambientaliste”, e dove i fondali marini sono tappezzati di rifiuti tossici di varia natura, si assiste ad uno sperpero così ingente di risorse umane ed economiche, che vengono indirizzate ostinatamente ed in via pressoché esclusiva contro la caccia (basti pensare che solo i vari ricorsi ai TAR costano molte decine di migliaia di euro) anziché contro gli innumerevoli scempi ambientali che si commettono in ogni dove.

Altrove, in Europa –beati loro– le organizzazioni dei cacciatori non si limitano, come avviene in Italia, a dar vita a isolati e quasi emarginati nuclei di protezione civile o di vigilanza ambientale, ma svolgono queste attività fianco a fianco con le organizzazioni ambientaliste. E solo uno sciocco potrebbe non comprendere la grande potenzialità di questa sinergia. Ed altrove, in Europa –ancora beati loro– i figli dei cacciatori o i loro nipoti, possono tranquillamente cominciare ad apprendere l’arte venatoria. Con il beneplacito delle leggi statali e di una normativa comunitaria che prevede espressamente questa opportunità; e senza che l’opinione pubblica e la classe politica si facciano venire crisi isteriche.
Certo, è indubbio che il clamore mediatico sui dati forniti dagli animalisti più intolleranti comincia a scemare, ma questo non ci autorizza ad abbassare la guardia. Anzi.

E il Web, per merito di portali come Big Hunter ed altri, può aiutare i cacciatori italiani ad acquisire una vera identità comune e a conoscere le notizie con le quali poter controbattere, in ogni sede, la disinformazione di cui siamo vittime.
 

17 commenti finora...

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

grazzie Mauro per il bel'articolo un abbraccio sincero dall'amico sisto dati vice presidente vicario libera caccia

da SISTO DATI LIBERA CACCIA 26/09/2009 23.33

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Con i miei complimenti Sig. Mauro De Biagi. Ottima penna, ottima lucidità. Se la caccia sta perdendo la sua veste "carbonara" ed inizia ad innalzare la testa verso un giusto orgoglio lo dobbiamo anche a Lei. Comunicare è il segreto. Grazie e un saluto.

da Silvano B. 26/09/2009 18.42

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Secondo alcuni siti anticaccia ad alcuni tipi di richiami vivi i cacciatori taglierebbero le gambe per tenerli fermi...Boh...Ne hanno di fantasia...Non c'è da sorprendersi più di nulla da sta gente malsana...

da Asterione 25/09/2009 19.31

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

complimenti! questo articolo fa onore a tutti i cacciatori...dobbiamo diffondere queste notizie il più possibile... facciamo vedere che ci siamo un grazie di cuore a Mauro De Biagi.

da Marco da recanati 25/09/2009 16.55

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Una per tutte;vista la logica che muove certe iniziative, mi domando come mai non c'è ancora nessuno che ha creato un comitato per l'abolizione della patente, e la rottamazione di tutte le auto, considerato che per svariati motivi ci sono centinaia di morti e migliaia di feriti all'anno.Persone che non hanno il minimo senso di responsabilita,guidando in preda all'alcool o offuscati dalla droga, o altri ancora per il semplice gusto di carrere a folle velocità, dentro e fuori i centri abitati.(ma suppongo che questi ultimi siano tutti cacciatori.) Oggi il TG ha dato la notizia che sono stati scoperti due teschi nella nave affondata con i rifiuti tossici al largo delle coste Calabresi,speriamo che al più presto trovino i responsabili, altrimenti ci conteggeranno i due morti, e ci addosseranno le responsabilità del disastro ambientale.

da Nato cacciatore 25/09/2009 16.36

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Domanda umilissima per la Signora Casprini, quella della fantomatica Associazione delle Vittime della Caccia. Vorrei sapere, visto che ha il pelo sullo stomaco e la faccia rivestita di sostanze imprecisate, come definisce la strage di stanotte in cui hanno perso la vita due bambini e la loro povera madre. Sappiamo tutti che se la strage fosse stata compiuta con la vecchia doppietta del nonno, lei l'avrebbe tranquillamente definita un "Incidente di caccia". Però, visto che la povera donna ha sgozzato i figlioletti e poi si è buttata dalla finestra, lei come la definisce questa tragedia?

da Franco Girolami 24/09/2009 6.53

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Su Repubblica? Ah, ho capito, il giornale che racconta le favolette? Il giornale al soldo del PD?

da DINO(FG) 23/09/2009 23.44

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Vecchi trucchetti e vecchi tromboni del giornalismo spazzatura. Oggi su repubblica.it è apparso un articolo a firma di un recidivo bugiardo e disinformato che pagonava le notre legittime richieste di modifica della 157/92 al medioevo e soprattutto riprendeva la solita solfa "dei zimbelli attaccati a testa in giù" che non so perchè ripropone con reiterata faccia tosta ben sapendo che trattasi di pura invenzione. Questi sono coloro che "informano" la pubblica opinione, questi sono considerati professionisti. Della disinformazione pura, voluta e cercata.

da grifonenero 23/09/2009 22.12

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Anche io frequento da poco questo sito e come Gabriele M ho capito che voi ambientalisti cercate sempre un confronto offessivo perchè altri non riuscite ha sostenerlo perchè purtroppo vivete nel mondo della disney e non conoscete la verità...Siete tutti ambitanti di città e siccome da voi c'è solo cemento volete difendere ha tutti i costi la natura che non avete mai neanche vissuto,ho scritto vissuto perchè un pic-nic o una scampagnata non ve la fa conoscere...Conosco molte persone anticaccia che vivono i campagna però con loro si può sempre fare discorsi tranquilli e dicendo cose provate dalla scienza,che dovrebbe essere antiparte,non si oppongo solo per partito preso come voi,e non sono ambientalisti per seguira la tenteza del momento ma perchè ci credono...Quindi per fare un riassunto 90% degli ambientalisti parlano senza avere alcune base,parlano per dare il ricambio di ossigeno hai polmoni e parlano della caccia per sentito dire da estremisti anticaccia...Ah e mangiano pure la carne...Non capite che questi comportamenti sono più i danni che fanno alla fuana e la flora che aiutarla

da Asterione 23/09/2009 21.17

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Vedi Truccatore,se la pecora bela il lupo se la mangia.Se vieni in un blog di Cacciatori e' chiaro che trovi gente che e' favorevole alla caccia,cosa pensi di trovare? Io frequento da poco questo sito,ma tanto mi basta per capire che l'arroganza di certa gente che difende a spada tratta le proprie idee animal/ambientaliste e pari alla tracotanza dei NAZISTI.Quello che penso e' che determinate persone gli animali gli hanno visti solo in gabbia o peggio ancora in televisione e sono completamente distaccati dalla realta',quello che mi auguro per loro e' che non si torni MAI ad una realta'dove sarebbero costretti a procurarsi il cibo altrimenti sarebbero costretti a brucare l'erba dove i Cacciatori e i loro Cani pisciano.

da Gabriele M 23/09/2009 15.16

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Complimenti De Biagi analisi lucida puntuale e non polemica continui così

da Palmiro Ildebrando 23/09/2009 9.36

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Ci mancherebbe altro! Ho scritto cose note a tutti e i dati sono reali e documentati. E grazie per i complimenti

da Mauro De Biagi 23/09/2009 6.54

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Carissimo De Biagi, prima di tutto complimenti per il suo articolo, poi le chiedo ci autorizza a pubblicarlo sui siti anticaccia per par condicio? Qui scrivono ed hanno liberta' di parola tanti animalisti, che ne dice?

da colombaccio 68 22/09/2009 20.47

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

SEGUE e chiedo scusa un dibattito sereno e costruttivo con tutte le parti interessate per raggiungere quello status che nel resto d'Europa non scandalizza più nessuno.

da francesco47 22/09/2009 17.33

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

al proposito, non più tardi di oggi l'ineffabile Cianciullo su La Repubblica (sollecitato ovviamente dalla lobby anti Orsi) esce con una nota contro l'emendamento Pini, criticando aspramente ciò che in altre occasioni aveva invece lodato: la direttiva Cee sugli Uccelli, che fra le tante cose propone la caccia per specie e tempi di caccia più larghi di quelli italiani. Che facce toste queste penne che scrivono su sollecitazione. La notizia, Cianciullo! La notizia! I commenti lasciali fare ai tuoi lettori. Ma informali prima di tutto. E' così che una volta facevano i giornalisti. Ma oggi, evidentemente, di giornalisti ce n'è rimasti pochi. Solo pennivendoli.

da proto 22/09/2009 15.10

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Tutta questa analisi corretta si colloca esattamente in un momento dove i media italiani protestano per la mancanza di libertà di stampa in questo Paese. Guarda caso la cassa di risonanza di questa protesta,molti sono dispiaciuti che la manifestazione è stata spostata per permettere agli italiani, di buon senso e rispettosi del dolore per la perdita di sei valorosi soldati,di manifestare la loro vicinanza alle famiglie delle vittime e l'attaccamento alla Patria,è stata la stampa che da sempre scrive di tutto anche senza riscontri oggettivi, come dimostra il Sig. Mauro De Biagi. Ma,analizzando quello che accade nei confronti del mondo venatorio,è vero, in Italia non c'è libertà di stampa e/o comunicazione. Tutti hanno spazio,attraverso i giornali e le televisioni pubbliche e private,per distruggere l'immagine della caccia e dei cacciatori infamandoci con falsità ed offese che a volte rasentano l'azione giudiziaria, ma i cacciatori NO. La caccia, in quanto tale, non ha diritto di divulgare il proprio pensiero, la propria immagine, diffondere una cultura che è anche rappresentata da illustri uomini, che certo non hanno bisogno della mia menzione. Parlare di caccia su organi di stampa che hanno il diritto dovere di dare spazio a tutti è infamante per la stampa stessa. Parlare di caccia offusca l’immagine del giornalista più del fatto di scrivere corbellerie, riportare notizie inesatte e offendere spudoratamente la dignità di cittadini onesti,accumunandoci senza nessun riscontro a chi commette un omicidio stando a caccia. La caccia è caccia, delinquere è un’altra cosa, mentre le disgrazie purtroppo capitano ovunque,anche alle casalinghe dentro le mura domestiche, ma nessuno si scandalizza e le obbliga ad avere un’assicurazione almeno per ridurre i costi sociali e garantirgli una rendita per il futuro. Noi cacciatori rivendichiamo questo nostro diritto e speriamo che i nostri rappresentanti e i nostri politici ascoltino le nostre istanze al fine di garantirci un dib

da francesco47 22/09/2009 11.40

Re:Allarmismo e vecchi trucchetti

Grande De Biagi, complimenti per l'editoriale, finalmente un'azione tesa a sbugiardare le inquisizioni verdognole! Speriamo che la informazione sia sempre maggiore e divulgativa solo così si possono sopraffare le tendenze del pluralismo deviato della stampa filoverdognola!

da Francesko 22/09/2009 11.23