Questione di naso...


lunedì 30 maggio 2022
    

 
Giorni fa ho visto per caso su Rai3 un superservizio in diretta dal titolo  "Speciale WWF - 100 minuti di natura in diretta", un vero e proprio assist  (gratuito?) per l'associazione ambientalista per antonomasia, presieduta in Italia fino a pochi giorni fa (così sembra) da Donatella Bianchi, nota conduttrice di una trasmissione Rai.
 
Da quel poco che ho visto, posso dire che l'obiettivo principale era quello di magnificare le oasi che Fulco Pratesi - cofondatore col Marchese Incisa e alcuni altri benpensanti dell'epoca (fra cui l'operatore Fabrizio Palombelli e Bruno Modugno, che in seguito se ne distaccò) - contribuì a costituire e che per qualche decennio coccolò  come  un gioiello di famiglia. Uscito di scena lui, adesso c'è la figlia Isabella, col ruolo di Conservation Director WWF Italy. Se ho capito bene, praticamente la responsabile della gestione delle oasi di questa onlus.
 
A quanto ci consta, unica Onlus, il WWF Italia, che ha ottenuto questo trattamento fra le quasi cento associazioni di protezione ambientale riconosciute, alcune di altrettanta importanza storica e sociale: una straordinaria promozione, che sicuramente porterà vantaggi alla ditta sia sotto il profilo turistico sia sotto quello economico.

Non è la sola organizzazione, peraltro, il WWF Italia, a gestire oasi nel nostro paese. Ne ha un centinaio, neanche una per provincia,  per circa 35mila ettari. Niente, se si paragona alle aree protette, che fra tutte coprono la bella cifra di tremilioni di ettari, escluse ovviamente le aree Natura 2000 (19% del territorio terrestre nazionale), e - mi sia consentito - quel 10-15% di faunistico-venatorie, di sicuro interesse naturalistico, proprio per definizione.

Ogni tanto si tornaad affrontare il tema della mancanza di una adeguata strategia di comunicazione del mondo della caccia, ancora perso a contemplarsi l'ombellico, ognuno a magnificare le proprie magnifiche sorti e progressive. Il mondo va come va, lo Speciale WWF su Rai3 ne è una dimostrazione chiarissima. Forse, visto che anche noi ne potremmo raccontarne delle belle, è proprio qui che dovremmo insistere. Non dubito che qualcuno anche fra le nostre fila storcerà il naso, ma a questo punto, più che storcerlo, sarebbe bene turarcelo questo naso, e giocare la carta dell'ambientalismo quello vero. Il nostro.  La battaglia si combatte ormai sul campo della protezione ambientale. Impossibile tornare indietro, piccoli come siamo, visto che  anche il marketing dei prodotti di largo consumo ne fa larghissimo uso.

Saremo dunque capaci, noi, impegnati quotidianamente sul territorio,  di far sapere a tutti chi è il vero tutore del patrimonio naturale?


 
Lando Gentilini

 

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9 commenti finora...

Re:Questione di naso...

Caro Ivan, prima di dare consigli , informati tu su chi fa parte di fondazione UNA . Io con ARCICACCIA , parcomani , animalari resuscitati dalla tomba , e Kompagni vari di merende non voglio averci a che fare.

da Ugo 05/06/2022 8.31

Re:Questione di naso...

Informati su cosa ha combinato il WWF in Congo, altri che screditare la categoria.

da Discredito a senso unico 02/06/2022 14.15

Re:Questione di naso...

E' difficile riassumere in poche righe oltre mezzo secolo di storia, ma ci provo. WWF fondato da cacciatori. Per varie vicende i cacciatori se ne vanno. Qualche anno dopo storia più o meno analoga in Lega Ambiente. Scelte sbagliatissime. Se il mondo venatorio con i numeri di cui disponeva in quegli anni fosse rimasto dentro alle associazioni ambientaliste come avvenuto nel resto del mondo oggi ci troveremmo di fronte ad altri scenari. Provate ad immaginare se oggi nelle Oasi del WWF a spiegare a scolaresche e turisti come vanno le cose ci fossero anche i cacciatori?

da Ivan 01/06/2022 17.34

Re:Questione di naso...

10/15% di afv ? Ma dove le ha viste ???

da LOmell 01/06/2022 15.08

Re:Questione di naso...

Caro signor Inciuci, la fai semplice, ma semplice non è. Più di un esperto in comunicazione (qualcuno, nel nostro settore, ce l'ha di sicuro), servirebbe una visione più ampia nei nostri dirigenti, non solo a livello nazionale. Male comune a qualsiasi livello nel nostro paese. Aggravato dal fatto che tra noi non c'è ricambio. Cioè siamo guidati da poltronari (a quell'età non c'è più testosterone, si vive in pantofole) e perdipiu' scarsamente capaci di capire come va il mondo.

da Massimo D'A. 31/05/2022 21.02

Re:Questione di naso...

Mah intanto invece che sperperare ed imboscare soldi le nostre AAVV dovrebbero assumere dei soggetti co qualche master in comunicazione....e poi facendo forza su un movimento di nn meno di 1.000.000 di attivi fra cacciatori e portatori d interesse,e altrettanti famigliari e simpatizzanti chiedere senza tanti giri uno spazio sulle Reti RAI.

da Basta inciuci politici 31/05/2022 16.00

Re:Questione di naso...

Per la verità, qualcuna fra le nostre associazioni qualcosa fa da tempo. Soprattutto nel settore della migratoria, settore ingiustamente penalizzato, proprio per colpa di questo ambientalismo di maniera, sponsorizzato dai veri inquinatori seriali. semmai, sarebbe bene unire le forze, dato che le risorse stanno sempre più scarseggiando e le nostre schiere si attardano nel farsi la concorrenza a suon di cappellini e coltellini.

da La caccia ti allunga la vita 31/05/2022 8.12

Re:Questione di naso...

Che sia x il 5x 1000....mah ovviamente la rai gli dà una mano......e qualche euro dal. canone...

da Mario 30/05/2022 16.11

Re:Questione di naso...

Se l’Italia non fosse al 58esimo posto per la libertà di stampa inchieste sulle varie associazioni ambientaliste ne sarebbero uscite a decine. Invito tutti, intanto, a leggere questo: .repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2020/11/28/news/congo-276165277/

da Pino 30/05/2022 15.24