A che serve?


lunedì 3 gennaio 2022
    

 
 
A che serve limitare la caccia se il problema principale non viene risolto? E' una domanda alla quale non è neanche difficile rispondere. Non serve a niente, infatti. Ma allora perchè non solo in Italia, ormai, ma soprattutto qui nel nostro paese, continuano a tartassarci?

Non c'è una sola risposta. Purtroppo. E tutto congiura contro l'anello più debole della catena, che siamo noi: i cacciatori. Non sarebbe male, tuttavia, cominciare a mandare a memoria delle risposte, che potrebbero essere utilizzate tutte le volte che ci capita, nei più o meno estesi ambiti delle nostre relazioni e nella diffusa attività di comunicazione che i social hanno ampliato a dismisura. Risposte semplici, secche, chiare.

La prima: continuano a tartassarci perchè ci sono organizzazioni ben più potenti delle nostre (peraltro divise e litigiose) che pesano di più sullo scacchiere della vita. Quali? Ovvio: tutte quelle che spandono veleni, dall'industria all'agricoltura; quelle che, in singolo o in gruppi organizzati, puntano alla speculazione fondiaria. O quelle che rappresentano grandi interessi industriali e commerciali.

La seconda, destinata ad aumentare, forse anche più potente della prima: ci tartassano perchè nell'opinione pubblica pesa di più la cultura metropolitana (di tendenza animalista) rispetto alla nostra tipica della provincia (rurale). Anche in Italia il numero degli abitanti delle città ha superato da tempo  quello dei residenti in campagna.

Ed ecco la terza risposta, che è conseguente alla seconda: perchè gli abitanti delle città, tendenzialmente animalisti, sono più capaci di noi a fare comunicazione, e attraverso associazioni ben organizzate ottengono ascolto presso TV giornali e piattoforme web, in mano a grandi gruppi finanziari che hanno interessi d'altro genere, rispetto alla conservazione della natura.

La quarta: perchè il popolo inquinato (ovviamente residente nelle metropoli) appena può scappa dalle città e si rifugia in campagna, dove pretende che il campanaro leghi le campane, che le massaie strozzino i galli che cantano prima dell'alba, che  i cacciatori non facciano rumore.

La quinta, sicuramente determinante: perchè negli ultimi cinquant'anni anche l'agricoltura si è profondamente trasformata, diventando intensiva, utilizzando pesticidi in dosi sempre più massicce, sconvolgendo gli equilibri cosiddetti naturali. Con conseguenze sotto gli occhi di tutti: flora e fauna selvatica sono pressochè scomparsi da questi deserti di biodiversità. Mentre l'Appennino e la montagna in genere, terre diseconomiche, sono stati abbandonati a sè stessi, in alcuni casi favorendo lo sviluppo incontrollato di specie opportuniste.

La sesta risposta ne è diretto corollario, frutto della filosofia di cui sopra: perchè le aree protette, nate e cresciute sotto  spinte demagogiche, hanno favorito l'acuirsi degli squilibri. Sono il rifugio di quelle specie opportuniste e predatorie che la pelosa pietà animalista impedisce di tenere sotto controllo.

Le successive risposte, la settima, l'ottava, la decima, l'ennesima le lascio a voi, perchè altrimenti - come si dice - ci farei buio. Mi preme tuttavia concludere dicendo che se non ci diamo da fare, lasciando perdere per un po' le beghe interne, gli obiettivi spiccioli, piano piano ci dovremo organizzare come Geronimo, Cochise, Cavallo Pazzo, per evitare che ci confinino in una qualche riserva, sotto stretta sorveglianza. E questa non mi pare una buona cosa. No, non mi pare proprio!

 
Alfredo Mazzotta

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25 commenti finora...

Re:A che serve?

Coesione e unificazione delle associazioni venatorie in una sola rappresentata da gente capace e onesta che metta in primo piano la difesa della biodiversità, delle colture tradizionali , della piantumazione dei confini poderali con siepi e piante autoctone ecc. e che si occupi seriamente della caccia presente e futura informando i cittadini di che cosa è la caccia, chi sono i cacciatori e cosa facciamo per il paese. Questi ed altri argomenti di interesse sociale vanno portati avanti con il massimo impegno e capacità. Mandiamo a casa quei vecchi dinosauri che non vogliono una unica e sola rappresentanza del mondo della caccia e mettiamo in campo gente nuova e preparata che sia capace di interloquire con la politica allo stesso livello e pretendere il rispetto che ci è dovuto. Rinnovarsi o morire !

da bretone 09/01/2022 19.29

Re:A che serve?

Cambio argomento. Se gli animalisti continuano con queste plateali contestazioni, che provocano reazioni inconsulte da parte di molti di noi (che rischiano denunce e ritiro del porto d'armi) sarà necessario abrogare l'842, Cosi la caccia si potrà svolgere senza occhi indiscreti e scemi che contestano.

da Carlo Dean 05/01/2022 21.23

Re:A che serve?

A me brucia vedere ridotta così la caccia in Italia che ha un territorio meraviglioso mentre all’estero (ove caccio spesso) in nazioni anche più piccole e meno belle la caccia è rispettata e pure i cacciatori. Ho trovato in quei paesi più di una volta noti dirigenti nazionali e regionali di una grossa associazione venatoria che se la spassavano alla faccia di chi rinnova con loro. La cosa più lontana da me è pensare di imitarli cominciando a TRUFFARE i cacciatori.

da DUCCIO 04/01/2022 18.01

Re:A che serve?

Appunto è l’imbecillità di molti cacciatore che rendono questi incapaci presidenti. Nel perfetto stilo politico degli ultimi decenni non si fa nulla per passione e capacità ma solo per lauti stipendi e infiniti privilegi e di certo i nostri dirigenti a tutti i livelli non si sono mai tirati indietro. Anzi a dire il vero lavorano sottobanco per inculars@@ tra i vari candidati altro che sacrificare la caccia per tirare avanti la baracca. Questi si venderebbero anche la madre per avere in posto da dirigente e per la presidenza anche tutto il cucuzzaro.

da serpico 04/01/2022 17.35

Re:A che serve?

Con ventimila euro a testa, caro Duccio, vai avanti male. E oggi, se vuoi fare il dirigente sul serio, non ti bastano neanche per la benzina. Magari puoi andare a caccia più facilmente, se ti piace. Ma proprio in periodo di caccia c'è molto da fare. Secondo me è anche per questo che non riuscendo a conciliare la passione con l'impegno di dirigente, è il secondo ruolo che ne soffre. A mio parere, oltre agli opinion makers, occorrerebbero dei dirigenti professionalmente preparati, non la maggior parte di questi eletti "democraticamente", che di politica, società, affari di stato o di categoria ne sanno poco. E di quei dieci milioni - se quelli sono ma io non lo so - dispersi nei migliaia di rivoli che servono per far funzionare (seppur malamente) le cose, ne restano ben pochi per propugnare un modello di caccia che forse non sarebbe gradito neanche ai diretti interessati. Un tempo ci provava la Beretta, a comprare pagine sulla stampa nazionale. Poi hanno smesso anche loro. Eppure nel frattempo quella holding ha acquisito una caratura planetaria. Si parla di un fatturato da 800 milioni al miliardo di Euri. A mio parere, investendo bene oggi, gli effetti sul fronte associativo si potranno vedere fra qualche lustro se va bene. Ma non servono solo opinion makers. Occorre formare una classe dirigente della caccia, che oggi, purtroppo, non c'è.

da Arsenio Bardi 04/01/2022 16.48

Re:A che serve?

Io grazie a Dio sono ricco di famiglia e le mie rendite mi consentono di non lavorare per altri. I dirigenti (da provinciale in su, via via aumentando) possono aumentare notevolmente i loro proventi di lavoro o di pensione. Permettendo loro di cacciare gratis in Italia e all’estero, con soldi che dovrebbero essere (secondo me) più utilmente impegnati pagando (sempre ad esempio) 3 o 4 opinion maker.

da DUCCIO 04/01/2022 16.07

Re:A che serve?

Duccio, visto che con la caccia reputi che ci sia gente che si arricchisce nelle associazioni, prova te! Non hai un amico, un figlio disoccupato, te stesso che potresti fare un secondo lavoro (se ne hai già uno)? Personalmente non faccio il dirigente di associazione, non percepisco soldi dalla caccia, ma non ho niente da eccepire sull'argomento, anzi conoscendo un po' il settore ammiro, ma non invidio, chi ancora si dà da fare per la caccia in un'associazione. E non credo che - in qualsiasi altro settore - ci sia gente che lavora senza percepire un minimo di remunerazione. A meno che non sia possidente, ma i possidenti - un tempo ce n'era - che hanno passione per la caccia, hanno dato forfait da tempo, visto la gente che si troverebbero a gestire al giorno d'oggi: sfigati, monotematici, inadeguati ad affrontare la complessità del mondo contemporaneo. Piuttosto, per curiosità, di cosa ti occupi? Lavori o hai lavorato gratis? Dove?

da Ulisse N. 04/01/2022 15.00

Re:A che serve?

con 16/20 mila euro all'anno 500/600 persone fanno quasi la fame! il Maloppo ? quattro soldi in croce. Ma cosa sei un dipendete pubblico ? e molla ....

da W LA CACCIA 04/01/2022 14.08

Re:A che serve?

Un Oceano di parole per nascondere il malloppo: che fine fanno i 10.000.000 (minimo!) annui che intascano le associazioni venatorie italiane? Non bastano per Carosello ma per far fare la vita comoda a 500/600 persone (i loro dirigenti che ci ammorbano di chiacchere come questi sotto) di sicuro avanzano

da DUCCIO 04/01/2022 11.05

Re:A che serve?

Accolgo l'appello di Serpico, anche se è tempo perso. Con questo covid che imperversa (abbiamo rischiato che il misfatto venisse appioppato ai cacciatori, visto che dicono dipenda da un pipistrello cacciato dai cinesi per la tavola) purtroppo il tempo non manca. Bene, da quello che si evince dalle vicende dell'epoca, anni '80, la 157 era e fu il frutto di scambio per l'appoggio ai cacciatori in occasione del referendum. E malgrado in Parlamento gli amici dei cacciatori fossero molti di più di oggi, era la Coldiretti (vero mattatore nelle camere e nel paese), con i big della chimica (qualcuno ricorda la Montedison che finanziava i congressi di Legambiente, o il WWF sostenuto dall'Unione Petrolifera?) a dettare legge. E come tutti oggi sono in grado di verificare andando a spulciare le cronache di questi ultimi quarant'anni (forse 50) le associazioni ambientaliste sono state finanziate e sostenute alla grande dagli agricoltori. Dietro la stagione dei referendum c'era Confagricoltura, che non voleva intrusi in casa, mentre Lipu e Legambiente facevano progetti (leggi: affari) con Coldiretti. Nel caso del referendum vinto per astensione, le due maggiori organizzazioni agricole si posero in contrasto fra loro, con la differenza che Coldiretti aveva milioni e milioni di associati che si astennero. Oggi, alla luce dei fatti (in parlamento e nel paese) non so se Coldiretti potrà essere ancora a fianco dei cacciatori per impedire l'abrogazione dell'842 (che permette ai cacciatori, unici al mondo, di accedere ai fondi altrui senza il permesso del proprietario). Anche se, ormai da decenni, si sta assistendo a un progressivo strangolamento di questo singolare principio.

da Innocenzo G. 04/01/2022 11.04

Re:A che serve?

BRAVO W LA CACCIA, L'HAI DETTA GIUSTA FINALMENTE. E I NOSTALGICI DEL PASSATO DIMENTICANO CHE QUANDO - SECONDO LORO - LE COSE ANDAVANO BENE, A GUIDARE LA CACCIA C'ERA SOLO UNA, SOLO UNA, ASSOCIAZIONE VENATORIA CHE RAPPRESENTAVA TUTTO L'UNIVERSO VENATORIO DELL'EPOCA. POI VENNE LO SDOPPIAMENTO, E I TROMBATI, PER INTERESSE PROPRIO, NON DELLA CACCIA, SI FECERO LA LORO ASSOCIAZIONE, CONVINCENDO GLI STOLTI DI ESERCITARE UN ELEMENTARE PRINCIPIO DEMOCRATICO. MA I FATTI LI FANNO LE PERSONE, E DI SICURO, QUESTO BAILAMME CHE NE E' CONSEGUITO E' STATA UNA DELLE ROVINE DELLA CACCIA. OGGI, CHI HA DA SEMPRE GUIDATO IL MONDO DELLA CACCIA, CIOE' L'INDUSTRIA (BRESCIANA), HA REINVENTATO "UNA", MA PURTROPPO L'HA MESSA IN MANO A QUATTRO NOSTALGICI DEL COMUNISMO, CHE - CAPISCO CHE SIA DURA A FAR RICONOSCERE - IN ITALIA NON C'E' PIù DA OLTRE SESSANT'ANNI. AMMESSO CHE CI SIA MAI STATO.

da CARLO MARCHI 04/01/2022 10.02

Re:A che serve?

Con 10 milioni di euro non fai neppure un carosello in TV ... serve ben altro. Penso che sia ora di dire basta a questa "stupida" caccia alle streghe. La caccia non piace a nessuno , è una brutta passione che coinvolge solo quelli che -come noi- sono cresciuti in un contesto venatorio familiare. Oggi è difficile che i giovani si avvicinino alla FATICA, alla vera Natura . Sono bombardati dai media , con la fratellanza, la bontà, il fluido sessuale, lo smart-phone insomma pochi hanno le "PALLE" e chi le ha le usa contro di noi. Quindi, tirate un bel respiro e andate avanti cosi. Godetevi il vostro ridicolo ATC , chi ha soldi qualche bella AFV oppure vi trasferite all'estero , come molti hanno già fatto, per godere della vostra passione. In Italia la politica non è dalla nostra parte NESSUNA CORRENTE sia di destra che sinistra. Noi. non portiamo voti sufficienti per esporsi. Meglio i Trans , i Rapper, i Verdi, L'Islam , anche il Santo Padre è contro di noi cosi vi dico una cosa: MA CHI SE NE FREGAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

da W LA CACCIA 04/01/2022 9.05

Re:A che serve?

Come diceva chi ci capiva, tutto è politica. E la politica è l'espressione dei singoli e dei gruppi che agiscono in quel preciso contesto storico. La società nel suo insieme è il frutto del pensiero e delle azioni dei singoli. E' vero, in Italia tutto è diverso. Non solo nella caccia. Siamo la terza o la quarta potenza europea ma siamo il fanalino di coda in tanti settori. Un'evasione fiscale sopra i cento miliardi, una tassazione conseguente fra le più alte, una democrazia malata. Machiavellicamente tutti orientati al proprio "particulare", ma pronti ad appioppare la colpa per le cose che non vanno al vicino di casa. Partiti allo sfascio, politici scadenti. Come facciamo a togliere la caccia da questa palude? Negli ultimi sessant'anni il mondo è cambiato, forse ve ne sarete accorti anche voi, ma continuate a pensare che la caccia debba restare un isola felice. Le campagne sono state spopolate (abbandonate in gran parte), gli agricoltori - sicuramente da non invidiare - hanno stravolto pratiche millenarie, gran parte dei cacciatori hanno continuato a "prelevare" senza preoccuparsi del resto. Ma cosa pretendete? Che la società, che decide probabilmente a maggioranza ma fa pesare le proprie opinioni artatamente imposte dalla martellante comunicazione (in mano a cosche e a centri di potere economico e finanziario), pretendete che stiano a sentire tre o quattro vecchietti che per non perdere il posto danno retta a quelli che urlano di più? Non è questione di destra o sinistra. Abbiamo avuto governi anche considerati "amici". Abbiamo visto che fine ha fatto la caccia. Abbiamo associazioni di diversa matrice politica, spalmate in tutto l'arco costituzionale. Di chi la colpa, allora? Ma nostra, ovviamente. Di cacciatori per la caccia, ma di cittadini per il resto. Comincio a dubitare anche di Churchill (la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora).

da Riflettete che vi fa bene 04/01/2022 9.05

Re:A che serve?

Caro MAZZOTTA. E la vieni a raccontare a noi la storiella delle risposte? Stai pur certo, che noi cacciatori, la risposte le sappiamo dare a ci porge la domanda. Il problema sta invece nel fatto che voi big del mondo venatorio, voi big dell'associazionismo venatorio, voi big del "mano manuzza" col politico e l'animalista, non siete mai stati in grado di dar risposte giuste e concrete a coloro che le domande non ce le rivolgono. Ma arroganti e prepotenti colpiscono in malo modo il mondo venatorio. Indisturbati ed incuranti delle vostre risposte mai pervenute.

da Hunter74 04/01/2022 0.43

Re:A che serve?

La caccia, per le associazioni, per le regioni, per lo stato e solo un bancomat dove prelevare il più possibile e per fare piacere ai loro lecchini (ambientalisti e animalisti) continuano a tartassarci e a ridurre le giornate di caccia, i capi da abbattere e le specie cacciabili.

da Raffaele 03/01/2022 22.14

Re:A che serve?

Serpico gli son rimasti a lavorare quattro pennaioli del fagiano scacarcione prontacaccia e i borsettari del suide che non abbisogna di lavoro manuale. Il resto sono quelli dal Qi intellettivo sotto la media che fanno mucchio e basta.

da Barbanera Luigi 03/01/2022 20.04

Re:A che serve?

Non si è appurati a niente fino ad ora e qua forse a torto o a ragione si continua con questo andazzo. Per anni abbiamo proposto unità e andare su qualche TV importanti per farci conoscere e far conoscere la caccia, se non anche dare consigli per migliorare sia la caccia che chi la gestisce una delle più importanti è l'unità del mondo della caccia e quando dico mondo dico tutti. Visto che comunque io sono sempre stato del parere che se la caccia deve morire meglio farla morire con le nostre mani le mie proposte sono due : o che si fa una dimostrazione pacifica davanti al palazzo per far capire che non ne possiamo più perchè siamo giunti al punto di non ritorno, (tanto ormai cosa abbiamo più da perdere che non abbiamo già perso) o raccogliamo noi le firme per fare una volta e per sempre un referendum. L'ultima scelta è quella di appendere volontariamente lo schioppo al chiodo ma questa è una scelta che avverrà tra non molto tempo. Nei primi due casi è sempre chi dirige la baracca che deve decidere, cerchiamo di capire che siamo nelle loro mani e non c'è più niente che si possa fare. La caccia si chiuderà e ne rimarrà solo uno quello che servirà per la filiera. A dimostrazione di quello che dico è uno dei casi più eclatanti che si sono verificati per per farci capire chiaramente che l'intento è l'abolizione della caccia : il fatto che è stato fatto in Campania un ricorso al TAR per la restrizione delle aree vietate alla caccia come i parchi pur con una sentenza favorevole alla revisione perimetrale di queste aree perchè in alcuni casi superano abbondantemente il 30% della legge sono passati due anni e ancora non se ne fatto niente. Se con una sentenza a favore non sono capaci di avere giustizia chi abbiamo messi a gestire la nostra passione cosa aspettiamo, che veramente scenda dal cielo qualche Santo. Pace e bene fratelli.

da jamesin 03/01/2022 19.01

Re:A che serve?

Quando arriveranno le bollette di luce e gas verranno in tanti a cercarvi a casa voi ambientalisti del Menga.

da X RED ICOLI 03/01/2022 17.13

Re:A che serve?

X T'è capi'? Il costo delle tessera e non solo l’ho elargita per 30 anni e prima di me mio padre. Punto. Dicasi lo stesso con partecipazione più o meno diretta ma che dopo in ogni dove e in ogni occasione veniva fuori il cinghiale mi son rotto i 00 e li ho mandati al diavolo. Poi è stata la volta della 157/92 e da allora gli ho dichiarato guerra per cui sudare e sporcarsi le mani è compito e dovere di coloro che hanno sostenuto questa legge. Caro sig. ho la fortuna di ragionare con la mia testa e ho notato si i cambiamenti da te elencati, ma l’avanzare del mal governo della caccia, il proliferare dei parchi, più politici che di tutela, il dilagante dell’ambientalismo /animalismo, la disinformazione, l’assenza di contraddittorio,l’ho riscontrato solo in questa nazione. Ma come!! non siete le forza venatoria più potente d’Italia? Quella con più iscritti? Quella dell’organizzazione capillare sul territorio e Atc? Quella che sforna dati e censimenti? Allora come mai gli Atc con questa forza lavoro che vi ritrovate invece di essere eden sono di cassi ambulanti? Non è per caso che i capitali economici e finanziari impegnati allo spasimo sono stati dati in mani sbagliate e incompetenti come gli stessi lavoratori vostri iscritti che tutto fanno tranne che lavorare e se lo fanno lo fanno male per dispetto e menefreghismo e incapacità? Prima di bacchettare gli altri guardatevi allo specchio buffoni.

da serpico 03/01/2022 14.41

Re:A che serve?

Ohhh mio dioooo , povere stelline... tutto congiura contro di loro. Poverini, l'annello debole della catena, bullizzati da tutti. Proprio loro che non farebbero male ad una mosca e tutto quel che vogliono è solo far fuori animali per divertimento. Porelli.

da Red Icoli 03/01/2022 13.06

Re:A che serve?

La penso anch'io come Duccio, avendo vissuto una storia simile.

da Frank 44 03/01/2022 12.02

Re:A che serve?

Io mi sono impegnato a lungo fino a quando ho capito che i dirigenti (da presidente provinciale in su) della mia associazione venatoria intascava i soldi del tesseramento anziché usarli per andare sui giornali e in TV a difendere le nostre ragioni. Al momento in cui, in Assemblea Provinciale ho sollevato il problema, mi hanno fatto un pistolotto simile al tuo, e a quel punto ho capito che avevo buttato via 10 anni di impegno in Associazione.

da Duccio x questo qua sotto 03/01/2022 11.35

Re:A che serve?

I pochi o tanti ducci e serpichi, sono convinto che non mancano occasione per crocifiggere, ma non contribiscono materialmente (il costo di una tessera) nè idealmente (partecipazione diretta all'elaborazione politica di ciò che da decenni lamentano) al difficile lavoro a sostegno della caccia. Per fare politica, soprattutto venatoria, oggi, occorre sporcarsi le mani, e sudare. Mentre invece è molto più facile ululare alla luna, magari guardandosi il dito, che corrisponde alla loro singolare idea di caccia più o meno d'elite. Forse qualcuno di loro ha vissuto anche le vicende a cui si allude, databili a ben più di trent'anni fa. E tuttavia non è riuscito a rendersi conto di quello che nel frattempo succedeva nel mondo, nella società e nei rispettivi territori. E' facile appioppare responsabilità, ma - come nel resto del vivere civile, e quindi anche nel nostro piccolo mondo - ci sono forze soprattutto economiche e finanziarie che s'impegnano allo spasimo per difendere il proprio più o meno importante orticello. Se non ci riescono, non è perchè hanno dilapidato il patrimonio (anzi, in certi casi lo hanno decuplicato, facendo scelte oculate e guardando avanti), ma perchè soprattutto si sono trovati davanti a forze (speculative?) più forti di loro. E' il cosiddetto progresso che avanza, e noi - cacciatori - o ci adeguiamo, guardando un po' più avanti del naso, o dovremo continuare a giocare in difesa, cioè a subire.

da T'è capi'? 03/01/2022 11.28

Re:A che serve?

Questi pistolotti continui mi ricordano gli anni bui del 1940/45 dove tutti erano fascisti e il giorno dopo tutti partigiani comunisti. Questi scribi e farisei alcuni di essi figliocci e premiati con l’alta onorificenza di cacciatore gentiluomo dalla fidc che ora fanno appelli all’unità,elargiscono consigli, indicano vie da seguire, politiche venatorie da seguire, dove erano il giorno precedente e all’indomani del varo della 157/92 per far si essendo i garanti che questa legge truffa almeno funzionasse? Ora a distanza di 30 anni tutti si sono accorti della grande truffa e come sovente i più arditi scrivono enfatici appelli ai cacciatori sprovveduti per richiedere l’applauso ma mai si presentano al cospetto dei papabili per prenderli a calci e mandarli a casa. Troppo pericoloso!!!!!

da serpico 03/01/2022 10.28

Re:A che serve?

La vera domanda da fare, caro Alfredo è questa: dove sono finiti i circa 10.000.000 di euro annui che restano in tasca alle associazioni venatorie una volta pagata la assicurazione RC? Perché ogni anno i cacciatori lasciano in tasca alle aavv minimo 20 euro a testa. Anzi, quando eravamo molti di più i soldi erano il doppio e anche il triplo. Con cifre del genere è un piano pluriennale si riesce a controinformare tutti i cittadini in buona fede sia che vivano in metropoli che in paeselli sperduti. Ma se questi soldi vengono utilizzati per altri scopi (e qui mi fermo) e la difesa della caccia si basa tutta sul rapporto col POLITICO di riferimento è ovvio che alla lunga siamo stati massacrati. Oggi tutta la difesa si basa sul cinghiale e sulla presunta indispensabilità degli abbattimenti. Prova ne sia le reazioni ISTERICHE delle aavv alla notizia del finanziamento alla sterilizzazione dei cinghiali. Ovvio che CHE CON QUESTE STRATEGIE LOW COST non andremo molto lontano. Neanche i cinghialai.

da Duccio 03/01/2022 10.07