Io la penso così


lunedì 29 marzo 2021
    

 
 
C'è un gran viavai intorno a quell'osso che è la partita green della New Generation EU, alias Recovery Fund. 80 miliardi di Euro non sono davvero bruscolini. Si è autoriesumato anche quel Bonelli coordinatore dei Verdi italiani, che non potendo mettere a disposizione le truppe cammellate, non è più riuscito neanche a far votare una sua lista in parlamento (e Rossella Muroni, eletta con LEU, si è spostata verso i verdi Europei), ha offerto in dote il simbolo ai tanti che sulla spinta del Grillo/Draghi si stanno riposizionando proprio sui verdi eurotedeschi, di ben altra consistenza (il 9% al Bundestag, oltre il 20% a Bruxelles), di ben altri programmi. E allora, il sindaco di Milano Sala - più accorto - ha fatto la prima mossa, perchè  dei grunen apprezza la concretezza. La stessa Muroni, appunto, l'ha seguito a ruota e altri, compreso qualche transfuga dei cinquestelle, stanno sgomitando per non essere da meno.  Difficile dar loro torto, con quel popodiosso che Draghi con molta probabilità riuscirà a portare a casa per riversarlo sul territorio, con l'intenzione di ripensare le città, l'industria, l'agricoltura, le comunicazioni.

Ovviamente quei signori dello zerovirgola, che ancora oggi ricevono prebende dallo stato, in parte direttamente (e questo è già un caso che può confinarci alla neuro) e in parte grazie ai tanti rivoli di pecunia che passano attraverso le cosiddette associazioni ambientaliste oggi sempre più animaliste, foraggiate da ministeri e regioni,  e pensano di riappropriarsi anche della politica di casa nostra, rilanciando le vecchie battaglie con le quali non sono riusciti a cavare un ragno da un buco - ecoballe e terra dei fuochi sono lì a imperitura memoria del loro fallimento - ma per le quali sono riusciti a far parlare di sé, cavalcando triti argomenti  come la caccia e le culture che alla caccia tradizionalmente si collegano.

Ecco, su questo inverecondo scenario, viene spontaneo esprimere più di un semplice dubbio rispetto a dove finiranno tutti quei soldi e quali vantaggi ne potremo trarre come cittadini e cacciatori, sicuramente più legati al nostro patrimonio naturale di tanti sedicenti tutori di quella biodiversità di cui si riempiono la bocca.
Pertanto, penso e auspico che quelli come me, campagnoli nell'anima, si diano da fare per controllare il buon utilizzo di quegli ottanta, ripeto ottanta, miliardi di Euro.

Ormai sono chiare le priorità, le hanno stabilite prima di tutto in Europa, prima col piano d'azione del Green Deal, poi col New Generation EU. E i nostri rappresentanti a Bruxelles, la tanto da noi  negletta FACE, Federazione delle Associazioni dei Cacciatori d'Europa, l'hanno proprio recentemente ribadito con una chiarezza tanto limpida  quanto allarmante nella sua semplicità. La caccia, noi lo sappiamo da sempre, è  assolutamente ininfluente sulla consistenza della biodiversità. Quindi, nel mentre dovremo sempre ricordarlo come premessa, il nostro compito dovrà essere quello di controllare che i cosiddetti poteri forti, politici, amministratori, correnti di pensiero verde, si adoperino per riaddrizzare la nostra barca italiana, che fa acqua da tutte le parti. E non solo perché da un anno siamo sotto attacco pandemia.

Le priorità, dunque. Semplice metterle in riga.
Il primo e più importante settore da tenere d'occhio è l'agricoltura. L'impatto a livello europeo è del 50%. Mi spiace dirlo, perché gli agricoltori sono coloro che dovrebbero conservare anche i territori di caccia, ma certe pratiche di tipo industriale non sono certo un toccasana per conservare la biodiversità, e la nostra salute.  Anche se, da noi, le cose vanno meno peggio che altrove. Grazie purtroppo al fatto che nell'ultimo secolo abbiamo abbandonato a se stessa gra parte della montagna.  Segue l'industria, indispensabile per mantenere i nostri standard, ma da ripensare. Sia agricoltura che industria così come sono comportano inquinamento grave di aria terra e acqua, perdita di aree verdi, preoccupante cambiamento del clima.

Del resto, per tornare alle nostre campagne, lo diciamo da sempre quando ci sbattiamo per far capire cosa è scritto chiaramente nella Direttiva Uccelli, ma anche nella Natura Duemila: la salvaguardia del nostro patrimonio faunistico -  pregiato, aggiungerei io - dipende da territori sani, ben gestiti. Fatto sempre più raro dalle nostre parti, da quando per mettersi a posto con la coscienza i nostri governanti, e certi loro lacchè ambientalisti, hanno adottato quel perbenismo "politicamente corretto", che fra le tante amenità ha partorito la legge sui parchi, che mira a tutelare (soprattutto dalla presenza dei cacciatori) una piccola parte del territorio e lascia il resto della cosiddetta SAU (Superficie Agraria Utile)  senza soverchi vincoli. Tranne che - ciliegina sulla torta della 157/92 - proibirvi appunto l'attività venatoria sul 20-30% del territorio.   E questo è più o meno quanto  le fervide menti dei nostri ambientalisti hanno saputo ottenere.

Oggi e per i prossimi anni, ci sarebbe questa ghiotta opportunità, che ci potrebbe permettere di dare un senso alle tante occasioni perse. Dalle prime mosse dei "nostri",  da quando l'Europa ha ventilato questa ipotesi e soprattutto oggi che questa maledetta pandemia ha allentato a dismisura i cordoni della borsa, mi auguro soltanto che i controlli esterni siano più attenti di quelli interni.  Perché altrimenti,  invece di assistere finalmente a un recupero degli habitat naturali, vero toccasana per la nostra selvaggina, ci troveremo di fronte alla solita mistificazione della realtà e forse alla perdita dell'ultima occasione.

La caccia e i cacciatori, le nostre organizzazioni possono fare molto. Rimbocchiamoci le maniche, dimostriamo di essere noi  i primi interessati alla rivoluzione verde.
 

Vito Rubini


24 commenti finora...

Re:Io la penso così

Non pochi interventi di colleghi cacciatori su questo blog dispensano ai loro interlocutori, alcuni con larga generosità, aggettivi dispregiativi e offese con acceso e insistito spirito polemico che spesso rivela posizioni preconcette, ideologiche o personali e prescinde dai contenuti propri del tema trattato. Premesso che certi soggetti si qualificano da soli, leggo che Big Hunter concede il proprio spazio “per un confronto che sia utile strumento di conoscenza e di interscambio, nel rispetto delle altrui idee ed usando un linguaggio consono e civile” e allora mi chiedo se non sarebbe il caso che la Redazione si facesse più selettiva e eliminasse gli interventi che niente apportano alla discussione se non una lunga sequela di strafalcioni e di offese. Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.

da Filippo 05/04/2021 18.34

Re:Io la penso così

I cacciatori votano ogni anno quando scelgono con chi associarsi: il 70% scegli FIDC. GAME OVER

da È la democrazia.... 03/04/2021 9.34

Re:Io la penso così

In questa fase di rivoluzione venatoria senza eguali in Italia, la democrazia vorrebbe che fossero i cacciatori a scegliere da ci vogliono essere rappresentati. Gente calata dall'alto che si arroga il diritto di governare senza dare la possibilità di scelta, equivale alla dittatura. Parli di democrazia ma hai un concetto molto vago di essa di come e quando dovrebbe essere applicata. Governare senza chiedere voti e tipico della sinistra ma non è democrazia.

da Possibilità di voto= DEMOCRAZIA 03/04/2021 2.37

Re:Io la penso così

AH AH AH LA FIDC è COME I 5 STELLE ... UGUALI ...CIOE' FANNO SCHIFO ENTRMBE...AHAHAHHA

da AHAHAH 02/04/2021 21.52

Re:Io la penso così

E chi dovrebbe guidare la mitica associazione unica? Chi rappresenta il 2% dei cacciatori?

da È la democrazia.... 02/04/2021 10.43

Re:Io la penso così

Scorza non fa una grinza. Fare l’associazione unica è semplice: basta che tutti si iscrivano a FIDC. Non c’è bisogno di tante complicazioni.

da Art 18 della costituzione 31/03/2021 21.36

Re:Io la penso così

Provo a fare il punto. I cacciatori vogliono una associazione unica. I dirigenti delle minoritarie, tranne Anuu, forse, vogliono mantenere la seggiola. Ok. Facciamo funzionare davvero la cabina di regia. Ma non tocchiamo quelle regioni dove il processo è già avanzato. Chi vuole andare avanti senza indugi, lasciando la solita flanella, se è riconosciuto, chieda l'adesione, chi non è riconosciuto entri nell'associazione che più gli si addice. Ma non continuiamo a fare finta di non capire. Giusto, Bekea?

da Bradbury 31/03/2021 21.23

Re:Io la penso così

Egr. Sig. Duri eh!! C'è libertà di associazione. L'abbiamo capito. Ma se la maggioranza dei cacciatori decide DEMOCRATICAMENTE di istituire una sola associazione, come la mettiamo? Può darsi che una minoranza residua decida di non aderire al nuovo soggetto. Bene. Vorrà dire che ci troveremo in presenza di due associazioni di cacciatori: una rappresentativa della loro quasi totalità (mettiamo il 90%) e l'altra costituita da una minoranza residua di contrari all'accorpamento. Morale: la rappresentativa di maggioranza sarà il punto di riferimento di ogni trattativa in materia venatoria; il gruppetto di contrari sarà inevitabilmente ignorato o poco considerato, essendo quasi ininfluente sulle decisioni (da che mondo è mondo in democrazia è la maggioranza che governa e la minoranza fa opposizione) e conseguentemente gestito dalla coalizione maggioritaria. Che ne pensi?

da Scorza 31/03/2021 19.21

Re:Io la penso così

Brain, in Italia vige l’art 18 della costituzione e violarlo riconoscendo una sola associazione sarebbe un reato. Ogni Stato ha le proprie leggi: in Italia vige la libertà associativa e nessuno può metterla in discussione a meno di non modificare la costituzione.

da Duri eh!! Ma duri!!! 31/03/2021 17.36

Re:Io la penso così

VEDO CHE NON VUOI CAPIRE. EVIDENTEMENTE NON BASTA STUDIARE, BISOGNA ANCHE AVERE QUALCHE ALTRA DOTE. IL CONCETTO DI DIRITTO ITALIANO FU SINTETIZZATO MAGNIFICAMENTE DA ETTORE PETROLINI, QUANDO DISSE CHE L'ITALIA E' LA PATRIA DEL DIRITTO E...DEL ROVESCIO. IN FRANCIA (AGGIORNAMENTO CON LEGGE 26 LUGLIO 2000), SPAGNA (Art. 34, Ley del Deporte DEL 2002), GERMANIA (§ 63 del Federal Nature Conservation Act), PER ESEMPIO (MA ANCHE ALTROVE, PURE IN EST EUROPA) E' LO STATO (DEMOCRATICO) CHE RICONOSCE COME INTERLOCUTORE DIRETTO E UNICO UN'UNICA FEDERAZIONE.

da BRAIN 31/03/2021 15.39

Re:Io la penso così

In Italia esiste la libertà di associazione garantita dall’art 18 della costituzione.

da HO STUDIATO, FORSE A TE MANCA UN RIPASSO 31/03/2021 14.25

Re:Io la penso così

NO CARO MIO MEO. E' IL GOVERNO CHE RICONOSCE UN'UNICA ASSOCIAZIONE.

da STUDIA! 31/03/2021 8.39

Re:Io la penso così

La libertà di associazione secondo l'interpetazione "alla venatoria" significa: A) farsi la propria associazione e lucrare. B) promettere l'impossibile secondo lo slogan Libera Caccia in Libero Territorio, conseguente alla magnifica pensata dell'epoca della buonanima, racchiusa nel concetto di "res nullius", spacciato come derivante dal diritto romano. Il quale concetto portò una serie di "infiniti guai" alla caccia italiana, provocati da transfughi in cerca di poltrona, in minoranza nella casa madre, o per ordine di partito. Dai frutti di questo peloso concetto "libertario" nacquero poi anche altri mezzi aborti, peraltro neanche riconosciuti perchè carenti anche dei minimimi connotati identitari. In tutti gli altri paesi d'Europa e del mondo occidentale (dove il concetto di democrazia è sancito da analoghe costituzioni), pur nella libertà di associazione, la rappresentatività formale è assegnata ad un unica "Federazione". Termine che certuni, improvvidi "libertari", appunto, vorrebbero addirittura abolire dal sistema associazionistico venatorio italiano.

da GNEO FLAVIO 30/03/2021 16.25

Re:Io la penso così

Chi ha qualcosa da insegnarci, come l'amico qui sotto che invoca l'art. 18 della Costituzione, lo faccia, ce lo spieghi, lui è bravo e noi siamo ignoranti, come gentilmente ci definisce, ma siamo sempre disposti ad imparare. Spiegaci amico, spiegaci! Grazie anticipate per quanto potrai fare per noi umili. PS: Noi vogliamo proprio applicare le prerogative che ci consente l'art. 18 della Costituzione: libertà di associazione.

da Sai tutto te! 29/03/2021 18.23

Re:Io la penso così

ah ah ah FANTASIA ALLO STATO LIQUIDO ...federcaccia non ha ne i numeri ne le PALLE per far questo e non nascerà mai niente di unico !

da ah ah ah 29/03/2021 18.02

Re:Io la penso così

IMPARATE A MEMORIA L’ART 18 DELLA COSTITUZIONE IGNORANTI CHE ALTRO NON SIETE. E scordatevi i miliardi dell’Europa che nessuno vi darà mai.

da Prima di scrivere, studiare 29/03/2021 18.00

Re:Io la penso così

A Federcaccia, in qualità di associazione venatoria maggioritaria, spetta il compito di promuovere e coordinare le prime azioni concrete per l'avvio di una fase costituente per la creazione di un nuovo soggetto rappresentativo unitario. Leggo sotto che pare si sia avviata in tal senso. Bene. Aspettiamo gli eventi

da Scorza 29/03/2021 17.55

Re:Io la penso così

Carissimo Bekea, perchè insisti a foderarti gli occhi di prosciutto. Se rispetti le convenzioni democratiche, e in Italia sono tutelate dalla Costituzione che immagino tu conosca, qualsiasi cosa tu pretenda dovrà passare, appunto, al vaglio democratico. Va da sè che chi ha posizioni maggioritarie la spunta, anche se gli cambi nome. E per cambiare nome si perde ancora tempo, ma se vuoi credo che la Federcaccia ti stia anticipando, non per il cambio di nome, ma per chiamare tutti alla responsabilità. Ho letto di recente che si sta parlando di una nuova costituente, sollecitata ovviamente da Federcaccia. Il tempo delle chiacchiere e delle bufale sta per finire, fattene una ragione anche te.

da ARIFFATTENE UNA RAGIONE 29/03/2021 17.45

Re:Io la penso così

Xfatene....,Così non si va da nessuna parte. Finché la Fidc e altre realtà venatorie (tutte riconosciute e soprattutto NON ) non si siederanno tutte assieme a discutere non andremo mai avanti. E' ora di finirla che la maggiore AV italiana si arroghi il diritto di volere essere la sola dettare e attuare la politica legislativo venatoria in Italia.Se siamo ridotti a queste guerre tra poveri la colpa è maggiormente della dirigenza venatoria dei rappresentanti della Fidc, sul territorio (comunale provinciale regionale )e il nazionale che avvalla il comportamento di questi piccoli boss locali, molto contestati da tutti i cacciatori.Perché,lo ripeto all'infinito finché ci sarà supremazia dittatoriale di una solo AV, non può esserci dialogo.Questo è lo strascico della 157/ 92 che ha diviso i cacciatori in buoni e cattivi in base alla loro scelta di caccia ( migratoria o polli colorati) e in ghetti dove relegarli (Atc ). Purtroppo la dirigenza del mondo venatorio non ha ancora imparato dagli animalisti anticaccia, che restando ogni uno con la sua bandiera fanno fronte comune quando attaccano la caccia. Finché anche se le AV non adotteranno la stessa strategia il mondo della caccia sarà sempre soccombente.

da Bekea 29/03/2021 17.36

Re:Io la penso così

E’ L’ORA DI PASSARE AI FATTI, bisogna passare dalle chiacchiere (troppe) alle azioni concrete (poche) per dare vita ad un NUOVO SOGGETTO UNICO che costituirà un'unica, grande associazione rappresentativa di TUTTI i cacciatori, che individuerà al suo interno le cariche direttive transitorie a prescindere da ex appartenenze che, ovviamente, non potranno più essere considerate. Non mi sembra impossibile. Basta volerlo e staccarsi da scranni e poltrone perchè è l'accanito mantenimento di un piccolo potere effimero che ci porterà alla fine. Ma bisogna MUOVERSI perchè il nostro tempo corre in fretta e tra poco sarà troppo tardi. C'è qualcuno di voi che mi sa spiegare quali differenze reali e significative distinguono le diverse associazioni venatorie? Vi rispondo io: NON CE NE SONO. Interessi e obiettivi sono gli stessi, per TUTTI. A prescindere dal tipo di caccia praticata. E non vi lasciate trarre in inganno da pretestuose divisioni ideologiche tra DESTRA e SINISTRA è solo una decrepita distinzione politica di comodo che serve per mantenerci divisi e continuare a perseguire interessi di parte. Ognuno continui a pensare e votare come meglio crede, ma in materia di caccia rispondiamo con un’unica voce: UNITA’.

da Scorza 29/03/2021 17.14

Re:Io la penso così

A.LE, FORSE HAI RAGIONE. MA L'UNICA STRADA E' QUELLA DI COSTITUIRE ALLA SVELTA UN'ASSOCIAZIPONE UNICA. E L'UNICA POSSIBILITA' E' QUELLA DI DARE PESO E AUTORITA' ALLA FEDERCACCIA, CHE MALGRADO TUTTE LE GUERRE E GUERRICCIOLE E' ANCORA L'UNICA SU CUI SI PUò FARE AFFIDAMENTO PER CONSISTENZA, PER PRESENZA SUL TERRITORIO, PER ATTIVITA' ISTITUZIONALE SIA A LIVELLO NAZIONALE SIA EUROPEO. SE VOLETE CHE QUALCOSA CAMBI, VE NE DOVERE FARE UNA RAGIONE.

da FATEVENE UNA RAGIONE 29/03/2021 14.10

Re:Io la penso così

I cacciatori non possono far nulla per il semplice fatto che le AAVV non vogliono fare NULLA !! Potremmo far qualcosa solo se qualcuno ci liberasse da tale immobilismo...

da A.le 29/03/2021 11.04

Re:Io la penso così

Caro Vito hai perfettamente ragione ma se le ass.ven. non battono i pugni sul tavolo ora è finita se non si fanno MANIFESTAZIONI DI PROTESTA e si sta sempre a 90 gradi è finita è ora di risollevarci da 30 anni che si arranca perchè ognuno prima pensa al suo "orticello" la CACCIA E' BELLA IN TUTTE LE SUE FORME X QUELLA DOBBIAMO ESSERE TUTTI UNITI E LOTTARE ORA ALTRIMENTI E' FINITA X SEMPRE

da MARCELLO64 29/03/2021 10.50

Re:Io la penso così

Come dice Vito noi dobbiamo essere,perché lo siamo le sentinelle dell'ambiente,ora o mai più ????????

da Iano62 29/03/2021 9.01