Il futuro remoto


lunedì 20 luglio 2020
    

Anatre selvatiche Copyright Giuliano Tognarelli 
 
Giuseppe Verdi andava a caccia. Giacomo Puccini andava a caccia. Il principe del Gattopardo andava a caccia. Erano artisti, letterati, italiani sensibili, colti,  geni immortali. Eppure, neanche un secolo fa, più o meno,  andavano a caccia con piacere. “Tutto il giorno - scrive un amico del Cigno di Busseto - lo  passa all’aperto, in campagna e suo svago preferito è la caccia”. Regala fucili ai più intimi per convincerli a fargli compagnia. Torna da Londra compiaciuto con due fucili fini di fabbricazione inglese, che allora, come oggi, erano di un'eleganza impareggiabile. Di Puccini cacciatore praticamente si sa tutto. Anche di quella volta che, per una storia di bracconaggio, finì in tribunale, con Gingino, cacciatore di Massaciuccoli, suo compagno d'avventure. E di Tomasi di Lampedusa? Solo un cacciatore appassionato e competente poteva dettagliare un'azione di caccia al coniglio, tipica siciliana, come quella che descrive.

In questi cento anni, molti, moltissimi sono gli uomini e le donne d'ingegno che si sono dati anima e corpo alla caccia. Perchè, allora, a così poca distanza di tempo - cos'è un secolo, rispetto ai millenni della nostra storia? - questa nostra società   fa di tutto per "rimuovere" un passato che ha modellato migliaia e migliaia di egregie personalità?

E' il tempo, appunto, che in questa nostra vicenda, da al massimo da cinque-sei generazioni, corre veloce, brucia le tappe, macina le più solide convinzioni. Le nostre più consolidate tradizioni. Sì, le tradizioni. Esistono ancora? Chi le sostiene? Siamo solo noi, cacciatori, inguaribili romantici, a darvi ancora importanza? O anche queste, caccia a  parte, sono ormai diventate un simulacro di quello che furono, sacrificate  sull'altare del...consumo?

Ai tempi del primo boom tecnologico, dei pionieri dello spazio, c'era chi immaginava mondi alieni, dove cacciatori riforniti di attrezzature avveniristiche si avventuravano in cerca di mitici migratori galattici. Nel frattempo, però, si assisteva perlopiù ignari al sacco dell'ambiente. E le magnifiche sorti e progressive del progresso, appunto,  non davano peso all'enorme crescita demografica. In cento anni, sono cresciute folle di benestanti, ma anche e soprattutto miriadi di affamati che reclamano spazi, case come termitai, terreni da coltivare. In Italia, tanto per dire, in un secolo la popolazione è raddoppiata, e mangia molto di più e molto meglio. Fortunatamente.

Come novelli apprendisti stregoni, pasticcioni, i nostri governanti e chi sta dietro di loro, in tutto il mondo, non si accorgono che l'agitare inconsultamente la loro bacchetta magica crea disastri. Ecco allora che ai padroni del vapore viene l'urgenza di dirottare le attenzioni di tanto strazio verso l'anello più debole della catena. Quello che pur benestante genera meno profitti. Si creano le situazioni per rimodellare, lentamente, i soggetti di riferimento. Squalificato il cacciatore, resta il bisogno del contatto con la "natura". L'inurbato s'inventa la casetta in campagna, fa trekking, si alleva il cane da salotto, si tiene il ghepardo sul terrazzo, il gatto sul divano. E il cappottino, l'impermeabile, i bigodini, come se all'improvviso il mondo si fosse popolato di vecchie zitelle inglesi. Nascono i conflitti. Prima, insieme ai contadini, eravamo noi, cacciatori, i soli "utenti" del bosco, del prato, della palude. Con rispetto. Ora arrivano masnade di metropolitani, che credono di sapere tutto e brandendo il manuale delle giovani marmotte non si accorgono che è la massa, anche imbelle, falsopacifista, politicamente corretta, che fa danno. Troppi, sprovveduti e presuntuosi. E arroganti. Gente che ha dimenticato il principio socratico (la dotta ignoranza: so di non sapere). E il numero, in democrazia (??) fa peso. Uno vale uno, dicono certi nostri sciagurati concittadini, e uno più uno più uno fanno una marea di voti.

In sostanza, per ricollegarsi al dibattito contemporaneo che invita a ripensare la città, ritengo invece che tocchi anche a noi, cacciatori, rimettere in equilibrio il rapporto fra città e campagna, ricordando che la campagna produce il cibo, e la città lo divora. E metaforicamente il gregge metropolitano se non ben "coltivato", finiti (direi meglio "consumati") i verdi pascoli, prima o poi divorerà se stesso. E questo sarebbe un guaio per tutti, non solo per noi cacciatori.Secondo me, quindi, serve una diversa educazione. E starebbe anche a noi, depositari delle vecchie e misconosciute sapienze, metterci una pezza.

Voi che ne dite?

Alberto Semplice


17 commenti finora...

Re:Il futuro remoto

Si dà tanto addosso alle associazioni venatorie senza valutare che in assenza di esse la caccia sociale sarebbe già scomparsa a favore delle A.F.V. o A.T.V. Quello che è necessario è fare chiarezza su chi e come amministra e dirige queste associazioni. Quando si eleggono i vari presidenti:comunali, provinciali, regionali e infine nazionali è lì che bisogna intervenire perchè sono poi questi personaggi che direttamente o indirettamente possono fare e determinare il futuro della caccia nel ns. paese, basta voti compiacenti ma voti per chi opera seriamente a ns. favore !

da bretone 26/07/2020 11.33

Re:Il futuro remoto

X Dacci il verbo;VEDE io NON sono un assicuratore,sono solamente uno che cerca di far avere per propri associati le migliori condizioni assicurative in polizza con costi inferiori senza lucrare. un saluto

da Fucino Cane 26/07/2020 11.25

Re:Il futuro remoto

Associazioni venatorie ? = bande mafiose che mangiano quattrini .

da Gianpaolo. Un uomo che AMA LA CACCIA e FUGGE DALLA POLITICA. 25/07/2020 17.33

Re:Il futuro remoto

siamo ben messi con queste ass.venatorie che fanno solo il loro interesse e noi cacciatori ci facciamo solo del sangue marcio.come andrà a finire lo vedremo presto sicuramente dopo l,apertura della caccia uscirà qualche fenomeno con qualche teoria subdola dirà che i selvatici trasmettono il virus.

da colombaccio 18 24/07/2020 21.05

Re:Il futuro remoto

Anche io ero iscritto alla Federcaccia ma appena ho potuto me ne sono andato. Era il classico circolino di mafiosetti da 4 denari che si spartivano la torta dei ... morti di fame come adesso! e una associazione troppo schierata che non fa gli interessi dei cacciatori ma solo di quei 4 mafiosetti del circolo! sebbene le associazioni sono un po' tutte uguali e fanno tutte schifo dalla prima all'ultima...

da Rocco 24/07/2020 14.43

Re:Il futuro remoto

Fucino Cane, sei un assicuratore? Hai una qualche carica in associazione concorrente per cui puoi lucrare sulle tessere?

da Dacci il verbo 24/07/2020 11.13

Re:Il futuro remoto

X TE O ME?.io credo fermamente che il nonno di Puaretti,sia stato iscritto(OBBLIGATORIAMENTE)alla Fidc sino al 1968,per potere andare a caccia, dal 1969 in poi stanco dei sopprusi subiti,penso proprio di NO!!!!!

da Fucino Cane 23/07/2020 17.08

Re:Il futuro remoto

PUARETTO-TI, STAI SBAGLIANDO, ANCHE TUO NONNO, SE ANDAVA A CACCIA, NON POTEVA ESSERE CHE UN SOCIO FEDERCACCIA. MI SPIACE PER TE. MA IO CREDO CHE FOSSE ANCHE UN PO' PIù INTELLIGENTE E TIMORATO DI DIO DI QUELLI CHE LA PENSANO COME TE.

da TE O ME? 23/07/2020 16.32

Re:Il futuro remoto

Anche GIUSEPPE MAZZINI e GIUSEPPE GARIBALDI andavano a CACCIA....

da Pasquino 1 23/07/2020 7.52

Re:Il futuro remoto

Anche mi nonno andava a caccia ma non esisteva la FIDC...

da Puaretti 22/07/2020 21.51

Re:Il futuro remoto

Meno cacciatori meno richieste di terreni liberi piu' industrializzazione con tanto di cementificazione, uguale DIO DENARO Questo è uno dei tanti disegni messo in pratica...

da l.b. 21/07/2020 12.36

Re:Il futuro remoto

La verità vera è che questa nostra generazione, di cacciatori, è ormai stravolta dai cambiamenti. A noi, poveri cristi, sarà difficile cambiare il corso delle cose. Hai voglia a mettere Fiocchi o Dreosto o Salvini e Berlato. Il mondo va avanti così, emergenza dopo emergenza, mettendo come sempre al primo posto il denaro. E il denaro per ora si muove contro la caccia come noi l'abbiamo vissuta. E non si può negare che il primo problema per tutti sia l'ambiente, in città (soprattutto) ma anche in campagna. Tutto, anche le più solide certezze, viene travolto e stravolto. Per la caccia? Il cinghiale non si discute, per il resto bisogna prendere quello che ci viene. Con la stanziale è più facile, perchè al limite la puoi crerare in loco: una specie di pollaio o stalla. La migratoria va amministrata tenendo conto anche degli altri contendenti. L'Europa è il nostro "bacino di utenza" e con gli europei occorre fare i conti. Ma bisogna partire da lontano. Altrimenti vincono i verdi metropolitani, salottieri. Anche tendenzialmente sono quelli che peseranno di più sulle decisioni dei governi. Ci sarà qualcuno dei nostri dirigenti che capisce che non ci si può fermare ai calendari, ma occorre fare ragionamenti da "statisti"?

da Licurgo 21/07/2020 10.09

Re:Il futuro remoto

State tutti a cincischia' e tra poco grandina....

da Giove Pluvio 21/07/2020 8.17

Re:Il futuro remoto

Dai Gardena su di la verità che i fasan de vuliera apena mulaa,per ti lè tanta roba???

da Fucino Cane 20/07/2020 22.58

Re:Il futuro remoto

IL NUMERO DI DEMOCRAZIA ? FA PESO? hai scritto bene sono 20 anni che siamo governati da chi non è stato eletto democraticamente,,, qui vince il partito dei magistrati sono loro che comandano in Italia... pero una volta cerano le aperture primaverili a quaglie e tortore , calendari con partenza il primo giorno del mese di agosto e chiusura il 31 di marzo! era tutto un'altro mondo ! oggi vale poi un clandestino che un cacciatore! un lupo piu di un bambino un orso più di tutti! E CON QUESTA MENTALITA' DOVE CAZ VOGLIAMO ANDARE?????????? nel cas....io....

da Pablo Neruda 20/07/2020 14.53

Re:Il futuro remoto

Chi pensa ad arricchirsi della campagna se ne fotte e anche noi cacciatori che non riusciamo a cambiare i soliti noti perché ora conta la ciccia che sara' la colpa della distruzione ambientale e della caccia alla migratoria.

da Diego Della vega 20/07/2020 13.02

Re:Il futuro remoto

Sicuramente qualche specialista di anatidi(nelle pozzanghere)di sicuro avrebbe sparato alla coppia di Netta Rufina???

da Fucino Cane 20/07/2020 10.40