Parchi "U.S.A & caccia"


lunedì 15 giugno 2020
    

Ph Marco Benecchi
 
Sempre più spesso il web è fonte di sorprese. A volte difficili da interpretare. La fake new è sempre dietro l'angolo e non sempre è facile discernere. Tempo fa, con qualche dubbio, mi sono imbattuto su una quasi incredibile testimonianza,  postata sul sito dello  Zion National Park, che per non smentirsi faceva riferimento a "miti" da sfatare, tre per la precisione, a proposito del rapporto fra parchi e caccia negli Stati Uniti d'America.

La materia, anche da quelle parti, è oggetto di diatribe infinite. Come da noi, in buona sostanza. Esempio: La caccia nei parchi è utile o dannosa?

La curiosità è pari alla necessità di una verifica. Per la quale, al momento, mi rimetto a conoscenze superiori alla mia. Intendo dire che, se qualcuno dei nostri esperti lo vorrà, potrà aggiornarci con maggiore dovizia di particolari. Insomma, questa vuol essere poco più che una provocazione per rinvigorire un dibattito su un argomento che a mio parere è dirimente per il futuro del nostro patrimonio naturale. Ovviamente tenendo conto di tutti i distinguo fra la realtà dei nostri territori (superantropizzati da millenni) e gli ancora enormi spazi selvaggi del Nord America.

Il primo mito a cui si fa riferimento, è quello della sicurezza dei parchi "no-kill" (rubo un termine a mio parere troppo abusato dalla pesca) a vantaggio di specie selvatiche, più o meno "opportuniste". Ma, si dice anche in America, quale sicurezza e tranquillità può trovare un animale selvatico "scontroso" in questi parchi superaffollati da turisti, a volte poco inclini al rispetto della quiete e della tranquillità necessaria alle popolazioni animali, senza che le stesse non siano costrette a tralignare dalle loro abitudini ancestrali? Traduco: pur di conservare le proprie (errate) convinzioni, anche gli animalisti d'oltreoceano (senza scomodare la leggenda del Sasquatch-Bigfoot) sarebbero disposti ad accettare una degenerazione del tipo Yogy & Bubu. Non tanto dissimile dai nostri orsi marsicani o trentini, peraltro restii anch'essi a rimanere confinati in un parco, malgrado che legislazione dopo legislazione se ne allarghi il perimetro. Dei cinghiali non parlo, ovviamente: le strade di Roma e di Genova, l'ospedale di Careggi a Firenze sono lì a futura memoria.

Fu un cacciatore, un grande cacciatore, il presidente Roosvelt, in parallelo col saggio ed influente capo navajo, Henry Chee Dodge, a costituire i primi parchi nazionali americani. Dove ancora si favoleggia che la caccia sia severamente vietata, mentre risulta che almeno in un terzo dei parchi nazionali è invece consentita.

E dove, dunque?

Ma nel Lake Roosevelt National Recreation Area, nella parte orientale dello stato di Washington, per esempio, dove è consentita dal Codice dei regolamenti federali. Basta andare a leggersi la 36 CFR, Sezione 7.55 (A).

E nello Sleeping Bear Dunes National Lakeshore, nello stato del Michigan, che prevede periodi di caccia al cervo sull'isola Manitou. Lo dicono i documenti ufficiali, dove si scopre che "Sia i cacciatori che i non cacciatori sono invitati a seguire alcune norme del parco per ottenere un soggiorno piacevole. E questo è un ottimo esempio di come la caccia nei parchi nazionali d'America sia fondamentale per mantenere sana la popolazione di cervi. Dai nove capi immessi nel 1926, si giunse nel 1981 alla bella cifra di 2000 capi, tanto che - dichiarazione del National Park Service - “La vegetazione dell'isola non poteva sostenere uno stock così grande". Per cui, "Riducendo lo stock di cervi con la caccia, l'ecosistema si è notevolmente ripreso."

E nel Grand Teton National Park, nel Wyoming,  costituito nel 1950, immediatamente dopo la designazione a parco nazionale fu autorizzata la caccia all'alce su 310.000 acri (la bellezza di 125mila ettari) per regolarne la popolazione e per evitare che in carenza di pascoli gli animali si spostassero in inverno nei più accoglienti territori di Jackson Hole.
 
Nell'Amistad National Recreation Area, in Texas, che assegna cinque aree pubbliche per il tiro con l'arco e fucili da caccia. In questo parco di 58.000 acri, pari a più di 23mila ettari,  si trovano cervi coda bianca, blackbuck, pecari, conigli, mufloni, tacchini.

O nell'Assateague Island National Seashore, nel Maryland, dove si può cacciare su 41.000 acri (circa 17mila ettari) a prevalenza cervi codabianca e Sika.

Insomma, mentre altrove si accetta ordinariamente il principio, lo si chiami caccia o lo si chiami prelievo, da noi si continuano a fare polemiche per gli squilibri faunistici che ci "perseguitano", facendo finta di non sapere che soprattutto in territori come i nostri, fortemente antropizzati e, fin da prima della fondazione di Roma, "civilizzati", se si vuole davvero salvaguardare quella che oggi tutti chiamano biodiversità senza sapere come funziona, bisogna passare a una gestione compatibile fra aree cosiddette "vocate" alla caccia e le aree protette.

Anche se, a mio parere, il gioco è abbastanza chiaro, ormai. Si nasconde la polvere sotto il tappeto, dando la colpa ai cacciatori, mentre si continua a perseguire pratiche irresponsabili, nel nome di un ipotetico progresso che mostra sempre più i suoi limiti.

Più che una Ispra-azione, occorrerebbe un'ispi-razione divina. O una moral suasion comunitaria, sotto l'ombrello di un serio new gree deal.
Voi ci credete?
 

Raul Coduri

 


16 commenti finora...

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

In veneto è peggio che dalle altri parti io sono veneto , pensa te eh? , eppure non riesco ad avere l'ATC Ro3 ma pensa te ? e sono tutti Kompagni la dentro ! Amico mio sveglia ma dove vivi nel Congo?

da Pippo 19/06/2020 13.03

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

Pippo. A quali atc ti riferisci? Ai tuoi forse? Non credo che in Veneto, Lombardia, Liguria, per esempio, ci siano compagni che gestiscono gli atc. Se ci fossero, vorrebbe dire che anche i destri si fidano più di loro che di chi la pensa come te. Al bar è tutto facile.

da Rifletti! 19/06/2020 10.53

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

ONDA? gli Usa sono il paese più libero al Mondo in fatto di caccia e pesca. Il sociale italiano nella caccia è questo: i kompagni si sono presi tutti gli atc e li gestiscono come una riserva privata per pochi residenti alla faccia di tutto e tutti! Hanno creato delle specie di riserve di diritto tipiche del Trentino Alto Adige ( che però sono una regione a statuto speciale) questo è il sociale italiano : UNA MERDA!

da Pippo 18/06/2020 12.44

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

Quello che può essere possibile in America da noi non è neanche pensabile. Vuoi per territorio, densità abitativa, mentalità corrente, politica che segue l'onda e non l'interesse sociale del paese, ecc. ecc.

da bretone 18/06/2020 11.37

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

mi sa che ciucci tu!! m.d.f.

da Roby 17/06/2020 8.39

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

Roby, ciuccia.

da Roby, ciuccia! 16/06/2020 20.56

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

certo, se poi vai negli USA devi fare un mutuo, è vero! ma la caccia non è per tutti ! puoi girare con la bici o con il Ferrari! giri lo stesso ma non è la stessa cosa!! sveglia pistola !!!

da Roby 16/06/2020 17.32

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

CON QUELLO CHE TI COSTA ANDARE UNA VOLTA A CACCIA ALL'ESTERO (DUE-TRE GIORNI DI CACCIA AL MASSIMO) CI VAI A CACCIA TUTTO L'ANNO IN ITALIA. E DICO POCO

da E DICO POCO 16/06/2020 11.44

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

Ovunque tranne che in Italia la caccia è privata, viene considerata un patrimonio economico e utilizzata per un ragionevole utililizzo. Anche all'est, ion Europa, negli ex paesi comunisti, è rimasta di competenza dei cacciatori locali, che la gestiscono in collegamento con gli agricoltori, che perciò ne ottengono anche loro un vantaggio economico. Sono comunque i cacciatori, ovunque, che si occupano della salvaguardia della selvaggina pregiata.

da Poerio B. 16/06/2020 8.57

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

Mauro, stiamo parlando di territori immensi certi privati e molti liberi . la caccia è seria e la proprietà privata SACRA ( possono sparati per legge) ma la documentazione fornita non permette errori . oltre a questo c'è la possibilità per le legge di fare gli accompagnatori guadagnando soldi in territorio libero ! e un altro mondo improponibile in Italia forse in UK le cose sono simili però non si può paragonare Italia a USA e una STUPIDAGGINE pazzesca!

da mario 16/06/2020 8.52

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

credo che anche all'estero si va a caccia in zone ben precise non credo si possa andare dove vogliamo anche se paghiamo, non si chiameranno atc ma il rispetto dei territori credo sia molto rigoroso

da Mauro 15/06/2020 16.37

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

certo che andiamo all'estero vai te a caccia in Italia nel ambito territoriale di caccia ahahahahaahahahahahahahaahahahahahahahahahahahhah

da ah ah ah 15/06/2020 15.41

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

Andatevene all'estero cogliamo.

da Parcomane 15/06/2020 13.01

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

La rovina della caccia in Italia. Il SVI ha vinto una causa al TAR per il rientro nei limiti del 30 percento sono due anni e non fanno niente e nessuno dice niente compreso le associazioni.

da Caccia finita 15/06/2020 12.30

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

Italia - USA un paragone a dir poco ridicolo! stiamo parlando di altri spazi, selvaggina, numeri ! noi con i nostri 600.000 seguaci di Diana con una media di eta che raschia i 60 anni veramente crediamo in futuro della caccia? ma non basta, la componete verde italiana è POTENTE decisa e politicamente fortissima anche in Europa dove noi prendiamo solo il peggio riguardo la caccia! Poi abbiamo un Ministro pericoloso che chiuderebbe tutto domani mattina mandando a casa migliaia di operai impegnati nel settore solo per il suo personale ODIO contro la caccia! A lui dedico queste frasi : “In a civilized and cultivated country wild animals only continue to exist at all when preserved by sportsmen. the excellent people who protest against all hunting, and consider sportsmen as enemies of wild life, are ignorant of the fact that in reality the genuine sportsman is by all odds the most important factor in keeping the larger and more valuable wild creatures from total extermination.” Theodore Roosevelt

da Mark 15/06/2020 10.32

Re:Parchi "U.S.A & caccia"

E, immagino, almeno per questi parchi citati Trump non c'entra. E' l'America, nel bene e nel male, dove convivono infinite etnie, che hanno fatto fuori quasi tutti i nativi. Che in Alaska reclamano il loro diritto di nativi. Utilizzando anche gli strumenti che la tecnologia mette loro a disposizione. O li vorreste relegati col lume a petrolio? Andateci voi in Alascka, non per una battuta di caccia, ma per starci 365 giorni all'anno. Poi mi dite....

da Poi mi dite... 15/06/2020 9.31