Considerazioni sulla beccaccia


lunedì 18 maggio 2020
    

 
I beccacciai alla chiusura della stagione venatoria amano fare bilianci e confrontare le loro esperienze.  Quest'anno non ho cacciato e perciò posso solo registrare i resoconti degli amici che hanno cacciato nei boschi cedui collinari dell'alto Lazio, aggiungendo le mie riflessioni.

La maggior parte degli appassionati riferisce che nella stagione passata la consistenza dei selvatici è stata buona e forse, superiore a quella dell'anno passato, ma ha lamentato che a parità del numero di incontri la percentuale degli abbattimenti sia stata più bassa del normale a causa dell' "intrattabilità" degli uccelli.

E' accaduto che spesso le beccacce si involassero al semplice approssimarsi del cane, oppure a cane "fermato" si sottraessero di "pedina" e infine nei casi di frullo a tiro riuscissero a sottrarsi in un lampo alla vista del cacciatore.

Poichè nulla avviene per caso e la caccia con il cane è possibile solo se il selvatico "regge" la ferma, è importante cercare di capire le cause di questa inedita tendenza all'involo precoce dei selvatici, di cui c'era stata per la verità qualche avvisaglia negli anni passati, ma che ora sta diventando preoccupante.
 Non è così facile analizzare i fenomeni in etologia perchè l'ambiente naturale ha una sua razionalità intrinseca così complessa da trascendere la nostra capacità di comprensione perchè consta di una indefinita pluralità di elementi in equilibrio percario tra loro ma interdipendenti, con la conseguenza che ogni variazione si ripercuote a cascata su tutti gli altri rendendo difficile distinguere le cause dagli effetti.

Per giunta la beccaccia è un selvatico pressochè sconosciuto in quanto vive nascosto nel folto dei boschi, vola solo di notte per mangiare larve e anellidi, nidifica nei paesi del nord e sverna in quelli del sud, ed anche nella migrazione vola di notte.

 Tutti i cacciatori sanno per esperienza che, in genere, è la pressione venatoria a determinare l'intrattabilità degli uccelli, ma nel caso di specie le beccacce hanno mostrato la tendenza all'involo precoce già al primo arrivo in Italia, il che significa che hanno sperimentato altrove come eludere le insidie già prima di venire in Italia e cioè nei paesi del nord, dove in effetti da alcuni anni la caccia viene praticata prima della migrazione, e con un intensità sempre crescente, per cui la beccaccia è già smaliziata quando arriva da noi.

 La pressione venatoria influisce di regola sul comportamento dei selvatici perchè ogni specie possiede, entro certi limiti, la capacità di modificare l'istinto genetico di sopravvivenza (cioè quel complesso di azioni e reazioni finalizzato all'autoconservazione), in modo da poter fronteggiare l'emergenza di eventuali nuove insidie.

In natura per evitare che una delle specie possa estinguersi, i valori adattativi che presiedono alla autoconservazione sono improntati e strategie di compatibilità tra le tecniche offensive dei predatori a quelle difensive delle prede, e perciò se la pressione dei predatori aumenta la difesa delle prede per simmetria inversa si fà più attenta e sofisticata.

 In questa ottica la relazione che corre tra la selvaggina e il cacciatore (che si serve del cane) è analoga a quella tra preda e predatore e le vicende di questa relazione sono la chiave che spiega la continua evoluzione della tecnica venatoria nel tempo.

L'uomo ha iniziato a cacciare gli uccelli con reti fisse e trappole, dopo essere diventato sedentario (grazie all'agricoltura), e per scopi prevalentemente alimentari (la falconeria è stata solo uno sport).

Questo tipo di caccia è diventato più intenso da parte degli agricoltori e degli uomini di campagna quando la caccia ai grandi animali divenuta appannaggio esclusivo dei nobili e dei potenti è stata loro vietata.

L'oggetto principale della caccia con le reti fisse sono stati gli uccelli stanziali e terricoli (le cui carni sono assai pregiate), facilmente catturabili con le reti perchè sedentari e abitudinari.

Gli uccelli terricoli sono quelli che vivono, si alimentano e nidificano in terra nascosti nella vegetazione e che alla percezione di un pericolo invece di volare via come gli altri uccelli, si affidano alla difesa passiva a terra dell'immobilità e del mimetismo (e ciò ne ha consentito la caccia con il cane da ferma).

La riluttanza al volo (cui si ricorrono solo in casi estremi e per brevi tratti) è stata adottata come difesa contro l'attacco dei rapaci che grazie alla vista acuta e al volo veloce e scattante, non lasciano scampo agli uccelli che si muovono in aria, mentre il loro a
pparato visivo non consente di mettere a fuoco ciò che non si muove.

 Quando poi, con il passar del tempo la consistenza degli uccelli terricoli si è ridotta ed essi si sono sparpagliati in aree sempre più vaste, la rete fissa è diventata improduttiva, e allora l'uomo è stato costretto a selezionare un cane dall'olfatto specializzato che esplorando il territorio riuscisse a localizzare i selvatici invisibili nella vegetazione dalla loro emanazione, addestrato inoltre ad arrestarsi vicino ad essi (in "ferma") allo scopo di far scattare in loro il ricorso alla difesa passiva dell'immobilità, così da permettere all'uomo di giungere a distanza utile per scagliare  la rete da lancio (una specie del "giacchio" dei pescatori, inventato a tale scopo) ed è nata la caccia con il cane da ferma.

La beccaccia è l'unico migratore terricolo ma la sua caccia nel bosco con il cane è stata possibile solo con l'avvento del fucile a pallini.

 Sotto la pressione venatoria dunque la selvaggina stanziale, quando si è già smaliziata ed è in allerta si difende stazionando dove la vegetazione offre una maggiore protezione, (e il cane esperto la ferma a grande distanza per evitare l'involo), ma poi quando alla fine della stagione vuole maggiore sicurezza si piazza sulle maggesi in modo da poter scorgere da lontano il pericolo (e in questo caso, il cane non può più fare nulla).

 In conclusione se questa propensione all'involo precoce delle beccacce resterà episodica (anche se frequente) ma non sistematica, la caccia con il cane sarà più difficile ma ancora  possibile mentre sotto certi aspetti la riduzione del numero degli abbattimenti in Italia potrebbe avere anche un ritorno positivo, perchè l'aumento degli uccelli che andranno a nidificare al nord produrrà un aumento globale della popolazione e quindi un "passo" più abbondante in Italia.
 Da ultimo, ma non per ultimo, non si pùò escludere l'ipotesi (catastrofica ma possibile) che la tendenza all'involo precoce sia l'indizio di una modificazione dell'istinto genetico, che va a sostituire l'immobilità difensiva con l'involo precoce. Una modificazione genetica di questo tipo si è già manifestata in alcune specie di migratori ( mi dicono che gli anatidi per esempio non "credono" più agli "stampi" e addirittura rifiutano di mangiare le granaglie che vengono sparse per attirarli).

In questa funesta ipotesi la caccia alle beccacce con il cane da ferma a grande cerca sarebbe finita, e gli irriducibili dovranno adattarsi a nuove forme di caccia (come è sempre accaduto in passato).

Su altre e diverse tecniche di caccia alla beccaccia ricordo che nei miei verdi anni ho visto come nei boschi difficilmente transitabili (penso ai "tomboleti" della Tunisia e a certe foreste della Scozia) dove il cane da ferma non è utile, che gruppi di due o tre cacciatori usavano cani springer-spaniel a cerca ristretta che obbligavano a frullare le beccacce incontrate, dando loro la possibilità di sparare qualche fucilata.

Un attento monitoraggio delle prossime stagioni venatorie chiarirà in che direzione si sta andando.

Enrico Fenoaltea

26 commenti finora...

Re:Considerazioni sulla beccaccia

ce ne sono fin troppe di bekke , come di tordi, colombi, anatre , c'è solo un problema gli ATC !

da atc no grazie 24/05/2020 17.44

Re:Considerazioni sulla beccaccia

provate a cacciare la beccaccia per 5-6 anni come si cacciava prima dei biper e satellitare e vediamo se torna a farsi fermare o se continua a modificare la sua abitudine,con solo il campanello i cani devono lavorare molto più a corto e a fine giornata si perlustra meno territorio di conseguenza calano le possibilità di incontrarla su questo non c'e' dubbio

da Mauro 23/05/2020 10.56

Re:Considerazioni sulla beccaccia

I soldi dei cacciatori si prendono se si privatizza la caccia. Come fanno ovunque. Vuoi questo? Quanto alla...quantità, in 20 anni siamo più che dimezzati e le specie selvatiche non rischiano a causa della caccia, visto che possono rifugiarsi nel 30% di aree non accessibili ai cacciatori. Le specie che rischiano sono quelle che per indole naturale frequentano le campagne inquinate dagli agricoltori. Allodole, per esempio.

da Franco 22/05/2020 20.19

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Intanto incominciamo adire che se si stima un prelievo di 3 o 4 milioni la dice lunga sull'attendibilità con un margine di un milione di differenza la cosa secondo me è stata fatta ad occhio. Comunque su in Fancia ne prelevano un milione (??) in Italia saranno almeno la metà per cui siamo sui 600 mila capi sempre con punto interrogativo per stime a occhio e croce. Quello che si sta dicendo è che i cittadini europei in base alla legge sulla caccia non sono trattati con eguaglianza, per cui dite quello che volete ma se andate all'estero e sono migliaia che vanno è perchè in Italia E' FI-NI-TAAAAAAAAAAAA ! LA DISCRIMINAZIONE POI TRA CITTADINI RESIDENTE NELLE AREE CONTIGUE E QUELLI FUORI NON NE PARLIAMO, è uno schifo !! siamo agli sgoccioli in Italia per questo andate all'estero questa è la verità, in Italia è colpa di chi gestisce se non si sanno prendere i soldi dei cacciatori come fanno in altre nazioni, vergogna non ostante si piangono soldi con il piattino in mano ! Tra non molto ve ne accorgerete la fine che farà la caccia alla migratoria.

da THE END 22/05/2020 14.58

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Aggiungerei anche che la questione non ha senso, visto che le nostre beccacce provengono da aree di nidificAzione diverse da quelle dove si concentrano i viaggi beccacciari (forse escludendo la Bulgaria). Le beccacce che si dirigono in Francia e Spagna sono anche queste non sono le nostre. In Italia avevamo tre associazioni di beccacciai, oggi una o poco più, ma la differenza la faranno la ricerca (per chi la sa fare) e la preparazione di base (non da cacciatori, ma da cittadini responsabili). Insomma, anche i cacciatori sarà bene che comincino a sutdiare e a avere una visione del mondo togliendosi le troppe fette di prosciutto che ancora tengono sugli occhi.

da LO DICO PER VOI 22/05/2020 14.57

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Mezza cartuccia hai ragione , il fatto è che qui sti "mezzi cacciatori" se la prendono con i cacciatori veri perché non abbattano una "sega" e cosi : basta estero, basta cacciatori qui, basta braccata, basta tordi alla scaccia, basta fagiani quando arrivano le bekke I MEZZI CACCIARTORI HANNO SEMPRE PORTATO ALLA ROVINA IL NOSTRO SETTORE IL FATTO E CHE SONO AI BOTTONI DI COMANDO mentecatti senza nessuna esperienza di caccia che se la prendono con tutti perché NON SONO CAPACI DI ANDARE A CACCIA!! il fatto è che di bekke da noi ne arrivano anche troppe e che l'egoismo che contraddistingue la categoria degli scarsi non ha limiti e questi sono i risultati.. gente che se va all'estero non ne prende nemmeno una !! ( le compra dall'accompagnatore per fare le foto ..che spasso ahhhhhhhh )

da Paolo 22/05/2020 11.11

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Vedo che la natura umana prevale a vostra insaputa. E' notorio che ognuno di noi adotta la "verità assoluta" con ciò che più gli fa piacere. Per gli scettici, suggerirei davvero di documentarsi. Ecco una piccola anticipazione. Dati ufficiali ONCFN: Les prélèvements cynégétiques sont estimés à 3 – 4 000 000 de bécasses chaque année en Europe dont 1 000 000 en France. Trois pays (France, Italie et Grèce) rassembleraient 80% du total des prélèvements européens mais l’acquisition d’informations pour la péninsule ibérique pourrait modifier cette répartition. L’augmentation de la pression de chasse sur cette espèce est fréquemment évoquée par les chasseurs eux-mêmes. Si cette tendance devait se confirmer, elle pourrait à terme mettre en danger les populations de bécasses dont les taux de survie estimés à ce jour s’avèrent faibles. Altri dati un po' diversi reperibili su lachassedelabecassedebois. Ma studiate, mi raccomando.

da TERZA CARTUCCIA 22/05/2020 9.04

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Non solo studiare ma anche aggiornarsi Idati di milioni di beccacce in Italia risalgono a prima che venissero istituiti i parchi e tutte le decurtazioni fatte dalla 157. Se gli Italiani vanno all'estero la ragione e' proprio quella della fine della caccia in Italia. AGGIORNATI !! 1/4 di cartuccia.

da Ei fu beccacciaro 21/05/2020 19.47

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Dalla bulgaria alla polonia gli italini vanno a cacciare la regina non credo che sia una un pò qua una un pò là. cmq penso che la troppa tecnologia nel cacciare questo migratore ha massimizzato gli incontri e abbattimenti credo che si stia abituando a questo daltr canto lo fà anche il tordo che non va più sui richiami a metà novembre oppure la lepre che lascia subito il covo a dicembre appena un segugio apre bocca

da Mauro 21/05/2020 18.40

Re:Considerazioni sulla beccaccia

SONO UNA MEZZA CARTUCCIA, MA TANTO PER DARE UNA MANO, VORREI RICORDARE CHE CI SONO STATISTICHE ANCHE SULLA BECACCIA A LIVELLO DI AREALE (DELLA BECCACCIA). DUE TERZI DELLE BECCACCE DEL CONTINENTE VENGONO ABBATTUTE FRA FRANCIA E ITALIA. IL RESTO UN PO' QUA E UN PO' LA' IN EUROPA. IN INGHILTERRA PER ESEMPIO LE CACCIANO COL COCKER (CANE DA COCK/BECCACCIA). TANTO PER NON DARE NUMERI, UN MILIONE IN ITALIA E UN MILIONE E MEZZO IN FRANCIA. MENTRE QUELLE ABBATTUTE DA CACCIATORI PAGANTI (VIAGGI ALL'ESTERO) NON ARRIVANO NEACHE A UN DECIMO DI QUELLE INCARNIERATE IN ITALIA E IN FRANCIA. MA VA BENE COSì. POI, QUELLE ABBATTUTE DAI CACCIATURISTI HANNO ALTRE ROTTE. NON PASSANO DA NOI. MA SE VOLETE, BASTA STUDIARE, SAPRETE TUTTO. A CASA NOSTRA NE PASSANO ANCORA ABBASTANZA, A SECONDA DELLE SCHIUSE NELLA TAIGA. SONO PIù NERVOSE PERCHè SIAMO IN TROPPI A CACCIARLE. NON ALL'ESTERO. MA QUI DA NOI. QUELLE FRANCESI NON SONO LE NOSTRE.

da MEZZA CARTUCCIA 21/05/2020 18.05

Re:Considerazioni sulla beccaccia

togliete anche il GPS e fate una caccia più civile e solo tecnologica !

da Giovanni 21/05/2020 12.10

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Troppa pressione venatoria su questa specie, cani troppo impetuosi e frettolosi, anche i proprietari pare che corrano ad inseguire i cani, e più corrono, più i cani allargano. Verrà il giorno che si useranno i droni. Resto del parere che dovremmo tornare a girare con un cane zoppo, senza quindi tralasciare nessun angolo. Da considerare inoltre il danno delle pale eoliche e dei ripetitori che si è determinato nella migrazione, e chissà anche sul comportamento degli animali. Ricordiamoci comunque che la beccaccia rimane l'unico animale selvatico che consente l'uso del cane da ferma, tutto il resto è artificiale e quindi i cani impiegati per queste cacce sono difficilmente gestibili.

da Nilo 21/05/2020 8.46

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Quando si parla di caccia all'estero si matte il dito nella piaga !

da La giustizia 20/05/2020 21.02

Re:Considerazioni sulla beccaccia

vorrei ke la caccia al fagiano e alla lepre iniziasse al mattino nell'orario in cui inizia quello della beccaccia o viceversa!!!!!!!

da Mauro 20/05/2020 18.50

Re:Considerazioni sulla beccaccia

chiudiamo all'estero? ma chiudiamola in Italia una volta per tutte cosi ve la smettete di rompere i maroni che di bekke ne abbattete anche troppe all'anno! E BASTA AVETE ROTTO!

da paolo 20/05/2020 16.41

Re:Considerazioni sulla beccaccia

In Italia la caccia alla posta è vietata ed era una tradizione anche la nostra il numero di capi da abbattere è ridotto per quanto riguarda la caccia con il cane non si vuole chiudere la caccia all'estero la si vuole controllata non esageriamo sempre e cerchiamo di capirci. In Italia c'è il 30 % di aree protette del territorio arrivato in alcune regione da quanto si dice oltre il 50% perchè non si deve fare anche in altre nazioni CE. In Italia sono tre giorni di caccia perchè non anche all'estero ? Questo vuol dire uguaglianza democratica per gli umani e difesa delle specie per gli animali. Siamo stufi di sentire cazzate.

da moriture te salutand 20/05/2020 14.37

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Allora vietiamo la croule in Russia dov'è caccia tradizionale o la chiudiamo in altri paesi dove ci campano?Avete mai visto i turchi quante ne abbattono e in quanti ci vanno a beccacce?In italia il problema è l'ambiente sempre più scarso e i posti migliori sono tutti parco risultato pressione venatoria esagerata nelle poche zone rimaste logico che chi ha possibilità va all'estero non solo per quantità ma per qualità.Dal 1 novembre poi devi spartire il territorio anche con i cinghialai io una mattina ho dovuto cambiare zona 3 volte giornata rovinata (è un esempio non c'è l'ho con le squadre del cinghiale esercitano la loro attività a pieno diritto)ribadisco è la mancanza di territorio il problema primo della caccia in italia.

da Boscaiolo 20/05/2020 13.56

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Fenoaltea nel suo post sopra dice chiaramente che le beccacce in Italia vengono già smaliziate ed è per questo che da noi succede che se ne abbattono pochissime, anche perche se le beccacce vengono disturbate cambiano sito fino ad arrivare nei parchi a iosa dove poi vivono tranquille e conservate per la caccia all'estero chiaro ? Se vengono già smaliziate in Italia confermato da tutti i cacciatori (questo è il problema) vuol dire che vengono disturbate su una vasta area verso Est, Nord Est cioè l'estero, dove non è solo la caccia con il cane ma anche alla posta ed alla croule quando sono in amore e facilmente credibili al richiamo. La beccaccia deve essere protetta a livello europeo unica soluzione.

da moriture te salutand 20/05/2020 13.16

Re:Considerazioni sulla beccaccia

siete belli strani voi beccacciai, per me di questi uccelli se ne abbattono un numero enorme anche i Italia. A fine stagione li senti parlare io 30 , io 20, io 15 l'altro 22 se li mettiamo tutti assieme sai che numeri vengono fuori? SPROPOSITATI. ma fatela finita e poi ha scritto bene boscaiolo ALL'ESTERO bisogna andarci prima di parlare o scrivere. Cosa credete che le bekke sia cretine perchè sono in Russia , Croazia o Estonia? servono cani buoni , gamba e fucile e su 100 cacciatori chi ha tutte queste qualità sono 9 forse 10 ... tutto il rimanete è da buttare !

da Paolo 20/05/2020 8.04

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Mi piacerebbe sapere dove si fanno 20/30 beccacce al giorno all'estero così prenoto subito.Se cacciate col cane già 5/6 sono numeri non facilmente raggiungibili e in molti paesi vedi Croazia il numero è di 3 capi a testa poi 1 o 2 in più l'accompagnatore le concede.Qualche anno fa sempre in Croazia tutte le sere un responsabile di alcune riserve chiamava per sapere se gli abbattimenti erano più animali giovani o adulti questo perché nelle ultime stagioni avevano notato un calo di catture (tutte obbligatoriamente registrate in ogni riserva)questo per dire che la gestione a loro interessa visto l'introito portato dalla caccia abbiamo solo da imparare.Poi a caccia all'estero prima di parlare bisogna andarci e comportarsi bene siamo sempre ospiti.

da Boscaiolo 19/05/2020 20.33

Re:Considerazioni sulla beccaccia

beccaccia unico migratore terricolo???? E la quaglia cos'è un acquatico?

da Bracco italiano 19/05/2020 19.18

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Vede caro Enrico Fenoaltea;IO E' UNA VITA CHE SOSTENGO E SEMPRE SOSTERRO'; CHE LA BECCACCIA VA' SEMPRE DIFESA A MONTE NON A VALLE!!!!! un saluto

da Fucino Cane 19/05/2020 17.34

Re:Considerazioni sulla beccaccia

Visto e considerato che hai interessi personali da quello che scrivi essendo favorevole ai parchi e zone vietate e ad una caccia a pagamento all'estero per non farti sgamare potevi anche farne a meno, questo senza bisogno di studiare. Anzi ti dirò di più, visto che si discute, per cacciare beccacce in Italia come stanno le cose adesso dove se ne prendono sicuramente meno che all'estero per ragioni di territorio ridotto e divieti di nuemro di capi, dovresti studiare seriamente ma forse è molto difficile per i viaggiatori. Dove hai rilevato poi che all'estero se ne prendono meno che in Italia ?

da beccacciai mezze cartucce 19/05/2020 15.15

Re:Considerazioni sulla beccaccia

IN QUESTO CASO, I PARCHI ITALIANI POTREBBERO ESSERE DEI BUONI SERBATOI, COME PRIMA LO ERANO LE RISERVE DI CACCIA, SE IL PROPRIETARIO LE CACCIAVA CON PARSIMONIA. ALL'ESTERO, E' BENE SAPERLO, E' TUTTO UN PARCO, ANCHE LE ZONE DOVE SI CACCIA, PERCHE' LA CACCIA E' COMPETENZA DEL PèROPRIETARIO,. CIOE' PRIVATA. E IL PROPRIETARIO, SA BENE CHE SE NE VUOLE IN ABBONDANZA, LE DEVE PRESERVARE, SOPRATTUTTO MANTENENDO L'HABITAT GIUSTO. QUA DA NOI, SI VORREBBE LA BOTTE PIENA E... QUANTO ALLA CACCIA ALL'ESTERO, QUALSIASI "STRAGE" (FATTA SOPRATTUTTO DA ITALIANI E FRANCESI) NON E' PARAGONABILE AI TABLEAU ITALIANI E FRANCESI, APPUNTO. QUINDI: MA DI COSA PARLIAMO? STUDIATE, PRIMA. DOCUMENTATEVI. DIVERRESTE ANCHE CITTADINI PIù RESPONSABILI. E PIù CIVILI.

da CATONI R. 19/05/2020 10.48

Re:Considerazioni sulla beccaccia

i cacciatori di beccacce sono una specie di malati cronici, se la prendono con tutti, vorrebbero andare a caccia solo loro. Fuori la scaccia via la braccata, vorrebbero l'orario e il limite dei cacciatori, se vedono uno nuovo è discussione, se vedono uno che aspetta un tordo lo offendono dicendogli che fa la posta ( e farebbe bene ) se vai all'estero sei un delinquente, se fai 20 beccacce al giorno sei da internare, una categoria di mezzi scemi che credono di sapere cos'è la caccia ( e qui si ride) solo perchè sono BECCACCIAIIII er mejo de tutti!!! man vedi da anna a fan.......

da Tom Cruise 18/05/2020 16.15

Re:Considerazioni sulla beccaccia

SENZA CONTARE QUELLO CHE HO VISTO E RACCONTANO LE MIGLIAIA DI ITALIANI CHE VANNO NEI PAESI DELL'EST E SI FANNO DALLE 20 ALLE 30 BECCACCE AL GIORNO. ATTENZIONE ALCUNE NAZIONI FANNO PARTE DELLA NOSTRA CARA UNIONE EUROPEA, CHE DOVREBBERO AVERE LE STESSE REGOLE. QUELLE CHE SFUGGONO VENGONO IN ITALIA CON LE "ORECCHIE" RITTE. POI SULLA PRESENZA, DA NOI, APPENNINO TOSCANO SUD/CENTRALE, SE DALL'ALTRA PARTE PERSISTE IL CATTIVO TEMPO NE ABBUIAMO MOLTE PIU'

da Etrusco Toscano 18/05/2020 15.03