Beccacce e tanta passione


lunedì 3 febbraio 2020
    

 
 
Terreno misterioso, quello della beccaccia, addirittura scivoloso, segreto, conteso. Meno male che la beccaccia, le beccacce di tutto il circondario (areale) se ne impipano alla grande e continuano a girare, adattandosi il più possibile agli eventi. Cambiamenti di ambiente prima di tutto. E lo sanno fare bene.

C'è chi dice, anche da pulpiti autorevoli, che i contingenti di questo meraviglioso "uccello da caccia" stanno diminuendo. Punto di vista rispettabile, ma chi lo sa. Può essere, ma non è detto. Francia e Italia sono i paesi dove viene "apprezzato" più che altrove in Europa, dell'est e dell'ovest. Per questo, da decenni, forse più, c'è chi la cerca, la regina, anche fuori dei confini di questi due paesi.

Di sicuro, se si vuole dar retta a certi allarmi, non è di sicuro (solamente) la caccia su cui concentrare i dubbi e l'impegno. Soprattutto da parte dei maggiori interessati, cioè dei cacciatori di beccacce. Come dice qualcuno, sarebbe una guerra fra poveri. A cui si può tranquillamente aggiungere: e mentre i poveri se le danno fra loro, i veri responsabili continuano non solo a farla franca, ma a incrementare il loro peccaminoso impegno. Primo imputato: lo sviluppo incontrollato di un'economia (industria, agricoltura, inurbamento) che ruba le aree più adatte e danneggia e compromette le restanti. In Italia, tanto per restare a casa nostra, anche se i cacciatori volessero accanirsi fino sallo spasimo sulla beccaccia (ma il discorso vale per tutta la caccia in genere), non riuscirebbero a fare danni irreparabili: abbiamo ormai molto di più di un terzo del territorio interdetto all'attività venatoria, ove la misteriosa farfallona può rifugiarsi. E non solo lei, fatevelo dire da cinghiali, ungulati vari e altra compagnia cantando. Tempo fa ne segnalavano, della beccaccia, la presenza anche a Milano, in città, dove come a Roma le polveri sottili invadono i polmoni,  bloccano la circolazione, rovinano l'economia, anche con la complicità di una cultura metropolitana, politicamente corretta, tanto quanto intrisa di un ambientalismo animalismo esclusivamente astratto e salottiero (ha ragione Mauro Corona). Di contro, anche se i cacciatori facessero "sciopero" tutti insieme, non sarebbe possibile impedire il paventato (ma tutto da dimostrare) degrado, fino a che non si invertirà la tendenza generale che sta compromettendo i nostri habitat più ricercati dalla fauna selvatica.

La scommessa europea, il tanto sventolato green newdeal della Von der Leyen,  da poco a capo della Commissione UE, sta per disporre un piano da diecimila miliardi in dieci anni per la svolta verde, ma a quanto si dice ne servirebbero almeno trentamila. Ammesso che i singoli stati  l'approvino.

Ma veniamo alla passione, e agli appassionati. Da tempo, questo è vero, in carenza di selvaggina stanziale, gli appassionati del cane da ferma hanno accentuato la frequenza nelle lande beccacciare. Sconfinando, anche. Succede, magari più all'estero che qua da noi, che ci sia gente (difficile definirli cacciatori, ma cecchini) che non ha nessun rispetto per l'etica venatoria e per il valore del selvatico stesso. Bracconieri, sicuramente in Italia, commercianti all'estero, che arrotondano a volte il modesto salario rivendendo il "bottino" a certe schiappe nostrane che al ritorno vanno in brodo di giuggiole ostentando carnieri mirabolanti. C'è anche, per la verità, un circuito che finisce al ristorante; ma pure questa è una storia che riguarda più l'estero che l'Italia, dato che da noi da un po' la beccaccia non può essere posta in vendita per la platea dei buongustai.

In ogni caso, Francia e Italia costituiscono il maggior riferimento per il prelievo. Altrove, all'estero, certi carnieri, comunque realizzati, postati sguaiatamente su FB, fanno effetto, ma - statistiche alla mano, anche se per certi versi scarne  - non sono determinanti.

Tante teste, tante idee, si diceva un tempo, e fra i beccacciai bisognerebbe moltiplicare per due o tre almeno. C'è chi propone maggiori controlli, chi maggiori sanzioni, chi l'accorciamento degli orari di caccia (al mattino e alla sera), chi il divieto dell'uso del beeper (solo campano!), chi - appunto - l'interdizione della caccia all'estero (come se si potesse disporre di una giurisdizione sovranazionale), o degli "allenamenti" dei cani fuori stagione, chi avanza infine l'idea dell'utilizzo di un solo cane. Chi, molto più ragionevolmente, denuncia la riduzione degli habitat, l'accentuarsi di egoismi, la diminuzione di sentimenti etici ed estetici. Chi, finalmente un po' più obiettivo, ricorda che nell'attuale situazione - ieri toccava ai capannisti, oggi può toccare ai beccacciai, domani ai cinghialai e così via - per opporsi a questa deriva non bastano i comportamenti virtuosi, peraltro indispensabili, ma occorre affrontare la vera malattia della caccia italiana. La litigiosità fra le diverse e tutte rispettabili categorie dei cacciatori, favorita dalla dannosa frammentazione associativa.
Insomma, c'è di che riflettere. E chi ha coscienza e conoscenza lo farà.


Aldo Santuccia


6 commenti finora...

Re:Beccacce e tanta passione

Ma che state a scrive .sono finite non c'è ne sono più . Ve lo dice uno che a girato molto.no che si adatta . è che le avete cacciate dappertutto forse se migrano sopra alla luna ci sarà speranza.dovete fare a forza i numeri sennò si poche chiacchiere da bar.andate a lavora'.

da La verit� 08/02/2020 18.42

Re:Beccacce e tanta passione

Santino vorresti farci credere che se alzi una beccaccia con i piedi (che kulo!!!) non gli spari?

da Acca’ nisciuno è fesso! 06/02/2020 20.40

Re:Beccacce e tanta passione

La beccaccia va cambiata la legge e poter essere cacciata anche da chi un cane non puo' permetterselo,uno paga le stesse tasse e non puo' cacciare la beccaccia ma scherziamo? Per esempio quante volte alzo la beccaccia nel tagliato di quercia e non posso sparare pena una multa perche' non ho il cane. E che facciamo le beccacce son solo di voi conti.

da Santino 05/02/2020 19.40

Re:Beccacce e tanta passione

X Pericle il beccaccino oltre che i veleni di cui le risaie oramai sono piene; in una agricotura moderna adessso i campi vengono arati e livellati con il laser per risparmiare acqua,togliendo così l'habitat ideale per questo magnifico uccello!!! un saluto

da Fucino Cane 05/02/2020 18.29

Re:Beccacce e tanta passione

Saggia idea, caro Salvo. Per la verità, mancano anche i beccaccini, visto che le risaie non sono più gestite come un tempo, e in più cariche di veleni, dicono. E anche le quaglie, almeno al sud, scarseggiano. Resta comunque una presa di consapevolezza che per il patrimonio beccaccia ci sia bisogno di maggiore sensibilità. Pur concordando sul fatto che non sarà certo la caccia a creare problemi per la beccaccia e per le alòtre specie di selvaggina di qualità.

da Pericle 04/02/2020 8.33

Re:Beccacce e tanta passione

Da praticante della caccia alla Beccaccia, ritengo che una possibile soluzione, quella più immediata mi sembra, sarebbe quella di incrementare e migliorare la presenza della selvaggina stanziale da penna sul territorio.

da Saro Calvo 03/02/2020 17.08