E' ormai chiaro che certe cose fanno male. Fanno male soprattutto quando si capisce che i nostri governanti arrancano, trovano scuse, si nascondono, mentre altrove, in Francia per esempio, ministro dell'ambiente, capo del governo, presidente della repubblica fanno a gara a farsi vedere insieme ai cacciatori, sostenere le loro (dei cacciatori francesi) legittime richieste, non traccheggiare rispetto a prese di posizione a volte anche sofferte. Fino a raccomandare ai propri rappresentanti a Bruxelles di insistere sulle loro consolidate posizioni, che confermano la solida impostazione dei dati di ricerca. Dati che dimostrano che le fumose elucubrazioni algoritmiche dei nostri "scienziati" da salotto fanno acqua da tutte le parti.
In questi giorni, però, sembra si sia alzato un venticello che aldilà di quello che potrà portare come risultati, a mio parere comunque importanti, segna il superamento di quel punto di confine annunciato da tempo dai leghisti, adesso anche suggellato da una firma importante, quella del ministro dell'agricoltura Gian Marco Centinaio. (Vedi notizia BH).
E' d'obbligo, dunque, l'avrete capito, ritornare sulla farsa della produzione degli aggiornamenti dei KC, consumata anche stavolta di fronte alla platea allibita dei rappresentanti delle nostre associazioni, dei funzionari e degli amministratori della praticamente totalità delle regioni, del ministero dell'agricoltura che aveva fatto conoscere il suo sostegno alla doviziosa documentazione presentata al tavolo di d iscussione, e che finalmente ha reagito platealmente, in conseguenza dell'atteggiamento dell'Ispra, ormai - dicono - sotto l'influenza dell'ex ministro Pecoraro Scanio, probabilmente mai sceso da quel seggiolone. Ex ministro che - altrettanto probabilmente in sintonia con il plenipotenziario grillino dalle stesse origini partenopee - si è ritrovato in un colpo solo al Ministero dell'Ambiente due dei più pregiati cammei del suo evidentemente mai disciolto cerchio magico.
I nostri critici, in punta di..."diritto" (?), dicono che l'unico latore del verbo ornitoscientifico italiano è l'Ispra, per cui quello che dice 'st'oracolo è vangelo. Malgrado che i dati più puntuali e aggiornati, ad avviso diffuso, li abbiano forniti proprio quei ricercatori considerati da 'sta gente non titolati a fornirli. Ignorando, sembra, anche dati e risultati espressi ex cattedra da loro medesimi (quelli autotitolatisi), come testimoniano appunto le associazioni venatorie e le regioni.
Ma vediamo allora, in chiusura di stagione, anche per aiutare chi - a Bruxelles - dovrà proseguire il cammino intrapreso da Centinaio, se riusciamo a capire cosa succede Oltralpe, anche alle stesse nostre latitudini. Non è la prima volta che questa situazione viene rilevata, ma poichè si ripropone anno dopo anno, molto probabilmente vuol dire che gli addetti francesi sono più bravi dei nostri e comunque in grado di confermare quanto in precedenza asserito. Loro si, noi no. Chissà perchè.
Dunque, il calendario nazionale francese è preso a riferimento per la migratoria dal decreto del 19 gennaio 2009 (e aggiornamenti) che stabilisce le date di chiusura dell'attività venatoria agli uccelli migratori (Arrêté du 19 janvier 2009 relatif aux dates de fermeture de la chasse aux oiseaux de passage et au gibier d'eau). Che per gli acquatici (oche, anatre, rallidi e limicoli) e l'allodola prevede la chiusura al 31 gennaio. Che si prolunga al 10 febbraio per Edredone, Moretta grigia, Moretta codona, Orco e Orchetto marino. Come del resto fino al 10 febbraio è possibile cacciare Colombaccio, Piccione selvatico, Colombella, e tutti i turdidi. Stagione, infine, che addirittura si estende al 20 febbraio per Quaglia, Tortora, Tortora dal collare e Beccaccia.
E: BECCACCIA.
Ovviamente, nel centinaio (minuscolo) di dipartimenti transalpini e d'oltremare si applicano disposizioni diverse, date diverse di apertura e di chiusura, e pure deroghe. Per esempio, nella dirimpettaia Corsica, anche lo Storno va al 20 febbraio, mentre i tordi possono essere incarnierati fino ai 40 capi giornalieri. Storno, per il quale, nel comprensorio delle Alpi Marittime, la caccia (caccia, non prelievo in deroga) prosegue fino al 28 febbraio.
E sembra non sia poi una rara eccezione. Tanto per dare una riprova dell'interesse per la caccia ai turdidi in Francia - salvo errori o aggiornamenti: per una verifica più puntuale si può ricorrere al sito dell'ONCFS, Office Nationale del la Chasse e de la Faune Sauvage, alla voce "chasse-dans-le-regles..." - il prolungamento della caccia a queste specie (merli e tordi vari) porta in effetti la chiusura al 20 febbraio (dal 10 al 20 febbraio praticata solo da appostamento) in molti dipartimenti e altrettanti comuni, come ad esempio : Alpes-de-Haute-Provence, Hautes-Alpes, Alpes-Maritimes, Ardèche (communes de Balazuc, Banne, Berrias-et-Casteljau, Bessas, Bidon, Bourg-Saint-Andéol, Chambonas, Gras, Gravières, Labastide-de-Virac, Lagorce, Larnas, Les Assions, Les Salelles, Les Vans, Malarce-sur-la-Thines, Malbosc, Orgnac-l'Aven, Pradons, Ruoms, Saint-André-de-Cruzières, Sainte-Marguerite-Lafigère, Saint-Just-d'Ardèche, Saint-Marcel-d'Ardèche, Saint-Martin-d'Ardèche, Saint-Montan, Saint-Paul-le-Jeune, Saint-Pierre-Saint-Jean, Saint-Remèze, Saint-Sauveur-de-Cruzières, Salavas, Sampzon, Vagnas, Vallon-Pont-d'Arc), Aude, Aveyron, Bouches-du-Rhône, Haute-Corse, Corse-du-Sud, Drôme (communes d'Arnayon, Arpavon, Aubres, Aucelon, Aulan, Ballons, Barnave, Barret-de-Lioure, Beaumont-en-Diois, Beaurières, Beauvoisin, Bellecombe-Tarendol, Bellegarde-en-Diois, Bénivay-Ollon, Bésignan, Bouchet, Boulc, Brette, Buis-les-Baronnies, Chalancon, Chamaret, Chantemerle-lès-Grignan, Charens, Châteauneuf-de-Bordette, Châtillon-en-Diois, Chaudebonne, Chauvac-Laux-Montaux, Clansayes, Colonzelle, Condorcet, Cornillac, Cornillon-sur-l'Oule, Curnier, Donzère, Establet, Eygalayes, Eygaliers, Eyroles, Ferrassières, Glandage, Grignan, Gumiane, Izon-la-Bruisse, Jonchères, La Bâtie-des-Fonds, La Baume-de-Transit, La Charce, La Garde-Adhémar, La Motte-Chalancon, La Penne-sur-l'Ouvèze, La Roche-sur-le-Buis, La Rochette-du-Buis, Laborel, Lachau, Le Pègue, Le Poët-en-Percip, Le Poët-Sigillat, Lemps, Les Granges-Gontardes, Les Pilles, Les Prés, Lesches-en-Diois, Luc-en-Diois, Lus-la-Croix-Haute, Menglon, Mérindol-les-Oliviers, Mévouillon, Mirabel-aux-Baronnies, Miscon, Mollans-sur-Ouvèze, Montauban-sur-l'Ouvèze, Montaulieu, Montbrison-sur-Lez, Montbrun-les-Bains, Montferrand-la-Fare, Montfroc, Montguers, Montjoyer, Montlaur-en-Diois, Montréal-les-Sources, Montségur-sur-Lauzon, Nyons, Pelonne, Pennes-le-Sec, Piégon, Pierrelatte, Pierrelongue, Plaisians, Pommerol, Poyols, Pradelle, Propiac, Réauville, Recoubeau-Jansac, Reilhanette, Rémuzat, Rioms, Rochebrune, Rochefourchat, Rochegude, Rottier, Roussas, Rousset-les-Vignes, Roussieux, Sahune, Saint-Auban-sur-l'Ouvèze, Saint-Dizier-en-Diois, Sainte-Euphémie-sur-Ouvèze, Sainte-Jalle, Saint-Ferréol-Trente-Pas, Saint-Maurice-sur-Eygues, Saint-May, Saint-Nazaire-le-Désert, Saint-Pantaléon-les-Vignes, Saint-Paul-Trois-Châteaux, Saint-Restitut, Saint-Roman, Saint-Sauveur-Gouvernet, Salles-sous-Bois, Séderon, Solérieux, Suze-la-Rousse, Taulignan, Treschenu-Creyers, Tulette, Valaurie, Valdrôme, Val-Maravel, Valouse, Venterol, Verclause, Vercoiran, Vers-sur-Méouge, Villebois-les-Pins, Villefranche-le-Château, Villeperdrix, Vinsobres et Volvent), Gard, Hérault, Lozère, Pyrénées-Orientales, Tarn, Var et Vaucluse.
Anche la caccia al colombaccio (da appostamento fisso, dall' 11 al 20 febbraio) è consentita: - nel dipartimento di Gers, dove non è consentita la caccia vagante; idem nei dipartimenti dell'Ariège, dell'Aveyron, della Dordogna, dell'Alta-Garonne, della Gironde, delle Landes, del Lot, del Lot-e-Garonne, dei Pirenei-atlantici, degli Alti-Pirenei, del Tarn e del Tarn-e-Garonne.
Nota a chiusura. Data per acquisita questa clamorosa presa di posizione ufficiale del Ministro Centinaio, di cui ci sarà sicuramente modo di riparlare, a Bruxelles, fra le ampie vetrate del palazzo, sulle ali di un un altrettanto robusto venticello, pare corra un eco che rimbalzo dopo rimbalzo narri - carte alla mano - di stagioni di caccia future in chiusura alla prima di febbraio per gli acquatici e alla terza per i turdidi. Per i francesi, naturellement. Se questa arietta franco-italiana si consoliderà in vento teso, cosa inventeranno i nostri eroi sempre più ascrivibili al rito vesuviano di quel Pecoraro Scanio di cui sopra? E gli altri?
Francesco Tommasi