Caccia richiamo profondo


lunedì 9 aprile 2018
    

 
L'avversità della maggioranza alla caccia (anche se fosse vera) è un falso argomento perchè la caccia trova la sua legittimazione in una lunga tradizione che è entrata a far parte del costume e quindi il suo esercizio è come tutti i diritti, un diritto di libertà che può trovare il suo limite solo nella legge o nella lesione di un diritto altrui.

Infatti si provi ad immaginare se i diritti delle minoranze etniche, religiose, sessuali, linguistiche, culturali, politiche ed economiche dovessero dipendere dal consenso della maggioranza, o peggio, se la maggioranza avesse il potere di obbligare la minoranza a conformarsi al suo modo di vivere e, ad esempio, obbligare i vegani a mangiare carne o i non fumatori a fumare.


La misura della civiltà di una società è data dal grado di tutela delle minoranze.


Il riferimento all'equilibrio biologico è privo di fondamento perchè gli anticaccia ignorano che la selvaggina naturale (che potrebbe rientrare tra i beni ambientali) non esiste da più di mezzo secolo e gli animali cacciabili (con l'eccezione della selvaggina migratoria) sono in gran parte un prodotto del lavoro dell'uomo.


Per concludere, il vero "cavallo di battaglia" degli anticaccia, cioè la equiparazione del cacciatore che si diverte ad uccidere al macellaio, è il frutto di un espediente polemico di bassa lega, perchè estrapola l'uccisione dell'animale dalla sequenza delle azioni che nella loro inscindibile connessione sono la caccia, e a questo solo elemento, isolato in modo arbitrario, attribuisce un significato del tutto inappropriato, perchè lontano dalla realtà.


Va ricordato che la sociologia comportamentale insegna che la dimensione valoriale di un atto deve essere rapportata al suo proprio contesto di riferimento, perchè è questo a determinare la condizione psicologica dell'agente e se si trascura questa regola applicando la logica usata dagli anticaccia ad alcune attività umane, ne emerge l'assurdità.


Il buongustaio che sceglie una bistecca non lo fa per fame e non si cura della morte dell'animale, ma sarebbe insensato sostenere che è la morte dell'animale a dargli il piacere della tavola.


Il soldato che in guerra spara al nemico non è un assassino, anche se priva un essere umano della vita, perchè nel contesto bellico applica la prassi secondo la quale il nemico è un pericolo da eliminare, e perciò agisce senza volontà e coscienza delle conseguenze dello sparo.


E ancora, il chirurgo notomizzatore seziona il cadavere con la stessa attività materiale dell'assassino che lo taglia a pezzi, ma chi può pensare che la materialità dell'azione parifichi la condizione dei due?
In generale poi anche la sensibilità verso la perdita di vite umane non risponde a criteri uniformi; si pensi alla forte indignazione verso gli incidenti sul lavoro o causati dall'inquinamento ambientale, e all'indifferenza verso gli incidenti di macchina (incomparabilmente più numerosi).


La caccia trova il suo codice giustificativo in un contesto antropologico-culturale consolidato in una prassi atavica, socialmente metabolizzata, che genera la condizione psicologica di indifferenza morale del cacciatore che spara, perchè questo è conforme alla prassi venatoria.


Enrico Fenoaltea

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10 commenti finora...

Re:Caccia richiamo profondo

Non ovunque. I nostri piccionai, di solito piuttosto danarosi, fanno la fortuna di altri lidi dove questa pratica ancora si ....pratica.

da praticone 13/04/2018 14.10

Re:Caccia richiamo profondo

IL TIRO AL PICCIONE È STATO VIETATO...

da Discorsi... 11/04/2018 22.20

Re:Caccia richiamo profondo

Grandi verità. ma purtroppo fiato sprecato.

da Frank 44 11/04/2018 17.08

Re:Caccia richiamo profondo

Purtoppo, quella che un tempo si definiva pietà, oggi è sprecata per feticci d'affezione. Si protesta per i cani mangiati dai cinesi e si assiste indifferenti ai bombardamenti di bambini in Siria. Si regalano pagine alla brambilla per consentire il diritto al voto agli asini (alla maggiore età: è per quello che la rossa chiede che vengano graziati fino a che non saranno maggiorenni), si trascura che la stessa "imprenditrice" di Calolziocorte mette in crisi i suoi dipendenti che per anni hanno "sistemato" per suo conto (lei non si sporca le mani, dispone) milioni forse miliardi di pesci e molluschi. Si protesta per i disperati che fuggono da guerre e miseria e si concede e fomenta l'assalto a strutture regolarmente autorizzate, per "liberare" cavie che potrebbero salvare vite umane e far progredire la scienza utile, e che comunque senza l'obiettivo utilitaristico non sarebbero neanche nate. Che mondo. Qualcuno dice che rimpiangeremo la Bramvbilla, ora che sono arrivati i grillini. A proposito, ma dei grilli massacrati dai veleni dai tanti compari della brambilla che lucrano su un'agricoltura di rapina assassina degli uccellini nessuno ci pensa?

da INGaleeraaaa 10/04/2018 15.12

Re:Caccia richiamo profondo

Bellissimo articolo.Concordo anche con Andrew.La differenza tra noi due, caro Pogo, è questa. Tu non mi vuoi mandare a caccia invece io non ti impedisco di mangiare ciò che vuoi. Nemmeno ti voglio impedire di esprimerti perciò continua pure a scrivere. Ma sui tuoi social perchè qui ci hai rotto le scatole.

da 1 toscano 10/04/2018 14.49

Re:Caccia richiamo profondo

Se pogo fosse un carrarino (pogo=poCo), il nick sarebbe oltremodo azzeccatto. Poco quanto a intelletto, soprattyutto. Perchè a mio parere, in queste note si racchiude tanta saggezza sedimentata, un richiama ai valori del passato, che se anche proposti con linguaggio aulico c'è bisogno ogni tanto di ricordarcene. In un mondo, quello di oggi, dove si fa finta che non ci siano disastri umani alle porte di casa, e in casa, e dove si dà fiato alla propaganda consumistica metropolitana fino a consigliare un "cardiologo" per gatti, ben vengano concetti "invcongruenti", ormai ripetuti fino alla noia. Il nuovo che avanza, indotto da un sistema sociale che ci fa dilapidare il nostro patrimonio più grande, incartandolo con lucenti confezioni animaliste ed ecologiste, farebbe orrore anche a un delinquente abituale. La nostra specie si è evoluta grazie a una "dieta" carnea, frutto dell'eterno respiro della natura che lega indissolubilmente amore e morte, attraverso la sublimazione del sacrificio (e la ritualizzazione della caccia o la celebrazione della Pasqua con gli agnelli ne sono un costante e necessario modello), che sta alla base della nostra etica e della nostra morale. Per cui, la caccia è un atto morale, il veganismo una ciofega consumistica.

da Singer 10/04/2018 9.52

Re:Caccia richiamo profondo

Direi che sono profondamente d'accordo. Aggiungerei che la caccia come si praticava fino agli anni 80/90, ora in misura minore per l'esosità delle tasse di concessione, è soprattutto una conquista sociale delle classi povere e medie. Una volta a caccia andavano i Re e i Padroni dei poderi. Oggi è ammessa a tutti e anche se taluni cacciatori non lo ricordano molto è stata una vera conquista sociale e in un mondo che cerca di toglire a man bassa le conquiste sociali di ogni genere il fronte deve essere comune e intransigente. Cosa hanno di conquista sociale i pseudo ambientalisti. Nulla. Noi abbiamo assimilato e dobbiamo professare la vera difesa dell'ìambiente, quell'ambiente a disposizione dell'uomo e dei suoi bisognio, senza depurpazioni e con le giuste proporzioni di captazione. I nostri contrapposti pseudo ambientalisti a guida dei parchi e dell'ambiente hanno ridotto l'italia a un cumulo di immondizie, di fiumi che esondano di frane montane. Solo perchè non sanno che il governo del territorio è l'optimus e non il lasciare fare la natura incondizionatamente senza gestirla.

da Andrew 10/04/2018 9.08

Re:Caccia richiamo profondo

Semplicemente verità

da Francesco 09/04/2018 20.23

Re:Caccia richiamo profondo

Quest'articolo sembra infarcito di paroloni (si fa dire) appositamente per mascherare l'inconsistenza degli argomenti, l'inconguenza dei parallelismi esposti, nonchè le castronerie giuridiche presentate. Nulla di nuovo sotto il sole, considerato che tutto ciò che è riportato in quegli argomenti, è già stato ampiamente ribattuto, obiettato e smontato ormai fino alla noia. Saluti

da Pogo 09/04/2018 19.29

Re:Caccia richiamo profondo

Caro Enrico sono d'accordo con gli esempi che hai posto all'attenzione sia nostra che di quelli contro la caccia che ci leggono e scrivono anche. Un cordiale saluto.

da jamesin 09/04/2018 14.37