FIRMAMENTO SOCIAL


lunedì 6 febbraio 2017
    

Anche le recenti vicende politiche dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che la comunicazione in sè è diventata ancor più determinante nella nostra società, ormai incontrovertibilmente legata alla...comunicazione, appunto. Altra storia è come applicarla. Da quando Mc Luhan coniò il mitico aforisma ("il medium è il messaggio"), n'è passata di acqua sotto i ponti, e tanta ne dovrà passare, sempre più con caratteristiche torrenziali, se non alluvionali.

Il nostro mondo da sempre si arrabatta alla ricerca di un modello per comunicare, che purtroppo stenta a venire e, ahinoi, quando sembra confezionato ci si accorge che è già vecchio. Colpa dei diversi interessi che ci animano, che non sono solo di tipo passionale. C'è il business, come c'è sempre stato, dal tempo in cui si scambiavano cibarie con conchiglie, choppers con cosciotti di mammuth, mazzi di tordi in cambio di una benedizione o di un'indulgenza. C'è il punto di vista: il ricco che guarda alla caccia tastandosi la scarsella, il montanaro che affumica le braciole come faceva Otzi e come fanno ancora gli eschimesi, il migratorista che rimpiange Carducci. Ognuno di loro ha un'idea. Ognuno di loro la comunica e vorrebbe che fosse comunicata secondo copione.

Oggi, la scomparsa di Zygmunt Bauman ci ha ricordato che viviamo in un epoca "liquida". Senza saperlo, molti di noi, direi proprio molti,  ne fanno parte. Internet è l'universo liquido, caotico, nel quale... "navighiamo".

Senza scorrere tanto indietro nel tempo, negli ultimi cento anni siamo passati dalla carta stampata (quotidiani, riviste, libri) alla televisione (ecco Mc Luhan), dalla televisione al computer inter(net)connesso, dal computer ai telefonini/smartphone/tablet, che sempre più ci hanno aggregato con i cosiddetti "social".

Questo tumultuoso divenire sta spiazzando anche i guru più scafati. L'economia e, a ruota, la politica vi si stanno applicando, convinti di aver trovato la soluzione più efficace,  sempre più spesso   accorgendosi che quando credono di essere arrivati al bandolo della matassa si ritrovano con un pugno di mosche in mano. Costretti quindi a ricominciare da capo.

Figuriamoci, perciò, in un bailamme del genere, che capacità abbiamo, noi, modesti cacciatori (e le ancor più modeste, ormai, centrali di elaborazione del nostro pensiero), di poter incidere in questo quadro, composto da miliardi di puntini luminosi - "uno vale uno" ci ha detto di recente uno di questi nostrani stregoni da palcoscenico, smentendosi poi quasi subito - ognuno dei quali cerca di richiamare l'attenzione su se stesso, in totale competizione con gli altri. E in questo, anche noi, che abbiamo cominciato a strimpellare su tastiere fisse, mobili, grandi, medie e piccolissime,  non ci risparmiamo soddisfazioni.

Soddisfazioni. Si fa per dire. Stiamo ai social. Della caccia, ovviamente. Se ne trovano in rete tanti quanti sono i cacciatori. Che è un bene, ovviamente, perchè denotano ancora interesse, passione, attenzione. E, poi, ci fanno capire che, insieme alla massa vecchiarella, c'è anche qualche giovane, sempre di più, anche in gonnella, fortunatamente, che si fa carico di prendere il testimone, la fiaccola, e portarla in alto,  verso il grande tripode che illumini quel grigiore che molti lamentano.

Siamo, ovviamente, in un'epoca pioniera. Chi meglio di noi, adusi ai cicli della vita (che non solo vita comportano, ineluttabilmente), può capire che tutto questo fermento porterà - ineluttabilmente, appunto - a sintesi anche dolorose? Il caso e la balentia (valorosità; un insieme di  forza e talento) decideranno su quali staffette aggregarsi. Viene in mente l'episodio di quel vecchio film di Woody Allen ("tutto quello che avreste voluto sapere sul..."), nel quale milioni di dubbiosi spermatozoi/paracadutisti stavano per lanciarsi in quell'antro sconosciuto, terribile e meraviglioso, consapevoli che solo uno di loro, il più veloce, il più abile a sgomitare, il più fortunato a trovarsi al punto giusto nel momento giusto, avrebbe potuto concepire il frutto per il quale erano tutti  stati programmati.

Ma insomma. Belle chiacchiere, diranno i soliti. Ma che cosa hai voluto dire? Ci vuoi dare la linea? Certamente no. Non ne sarei capace. Ho voluto solo prospettare un tema. Una provocazione più che altro, per ammonire: occhio, ragazzi! La sfida è grande, sicuramente dobbiamo imparare a collegarsi allo strumento (che sguscia via come un'anguilla), attrezzarci, ricordarci che c'è bisogno di competenza e dedizione. Nessuno ha la carta vincente con tanto di timbro (imprimatur).

Rapide riflessioni s'impongono, insomma, per andare il più dritto e veloce possibile verso una meta che si sposta momento dopo momento. Poi, se qualcuno volesse applicarsi e dire la sua, tanto meglio!

 
Mirko Meroni 


15 commenti finora...

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

Gentile Mirko Meroni,a parte le diverse opinioni accettabili o no di noi Cacciatori, noto con piacere che ha letto e interiorizzato il libro di UMBERTO ECO " Pape Satàn Aleppe" (cronache di una società liquida). Con simpatia...

da BUSTINE DI MINERVA 12/02/2017 14.15

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

«Rapide riflessioni s'impongono, insomma, per andare il più dritto e veloce possibile verso una meta che si sposta momento dopo momento. Poi, se qualcuno volesse applicarsi e dire la sua, tanto meglio!». Bene, questa è una banalità così grigia e fessa da essere imbarazzante. Se nel mondo della caccia viaggia ancora su queste lunghezze d’onda, siamo davvero messi male. Siamo a livello di scoperta del fax e del videocitofono. Ma tutto ciò non è ancora nulla. La cosa peggiore è che ovvietà del genere le scrive qui una persona come tal Mirko Meroni che, da quel che vedo, non conosce nemmeno le regole più elementari le web, tipo quella di accettare serenamente i commenti dei lettori, specialmente dopo che li siè invitati a intervenire. Rispondere in maniera invelenita con insulti personali è veramente patetico (si vedano i precedenti post). Se fossi in Big Hunter, per decenza, cancellerei questo blog e farei una bella riflessione sugli argomenti da trattare e soprattutto sugli autori. Ve lo dico da cacciatore e da giornalista. Buona serata e in bocca al lupo!

da Martino, Bologna 11/02/2017 0.47

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

X Luani,certo, ma come, in che modo è possibile il cambiamento o cambiare la dirigenza decisionale di certe AV ?? Come estromettere dirigenti di AV inamovibili che ricoprono ruoli dirigenziali (sempre presidenti di AV o ATC ) da 30 anni. Come possiamo pretendere di modernizzare l'informazione della caccia e dei cacciatori se questi personaggi comandano ancora una grossa fetta di seguaci"ignoranti" di comunicazione in rete. Qualcuno ha qualche idea ??.Perchè" l'ignoranza" ( non sapere, non essere informati direttamente, non chiacchere da bar) è la peggiore nemica della caccia.

da Bekea 10/02/2017 17.12

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

Un'idea ce l'avrei, se mi è permesso. Anch'io penso che la comunicazione sia determinante oggi, e che per la caccia siamo indietro anni luce. Soprattutto per la caccia, visto che ormai chi se ne intende dice che di comunicazione vera, come quella che intendeva il fondatore di Panorama, Lamberto Sechi (i commenti separati dai fatti), non se ne trova più da tempo. Non che prima ce ne fosse tanta. In Italia, soprattutto, i giornali sono sempre stati in mano a centri di potere, che l'hanno sempre utilizzati per orientare gli affari. Quindi, tenendo conto che siamo poveri, noi cacciatori si dovrebbero utilizzare gli strumenti a disposizione a costo zero. I social, appunto. Ma per utilizzare i social, oggi sempre di più, bisogna prima capirli, poi essere capaci di aggredirli. Ecco allora - l'idea - che prima di tutto si dovrebbe preparare una classe dirigente, giovane, colta, capace di percepire al volo il vento che cambia rapidamente. Non credo proprio che queste osservazioni che ho letto siano inutili, ovvie. Credo che se ne dovrebbe parlare ancora di più e soprattutto chi crede di saperla lunga non sarebbe male che studiasse un po' meglio il mondo che cambia.

da Luani M. 10/02/2017 16.45

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

Ammazza come te la sei presa, M.M., eh? Arrivi addirittura all’insulto. Vuol dire che ho colpito nel segno! Complimenti a Big HUnte per la scelta di autori così professionali da ribattere ai commenti dei lettori con sbrodolate di veleno! Ahahahahah!

da Martino, Bologna 10/02/2017 15.09

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

Martino, Bologna, che forse è il cognome, perchè di bologna (mortadella) forse ha solo la faccia, non ci spiega cos'è per lui l'acqua calda, che richiede a gran voce. Considerando, probabilmente, l'acqua calda, quella che lui adopera mattina e sera per sciacquarsi le pudenda.(Se lo fa). Di quella, di certo, lui potrebbe essere esperto visto che con quella ha convissuto, bevendola e sciacquandene anche la faccia, che difficilmente si distingue da altre parti del corpo meno visibili. quelle da dove fuorisce più o meno abbondante materia nella quale lui stesso da sempre sguazza.

da M.M. 10/02/2017 9.01

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

Una cosa che nessuno dice ma è un bel problema ogni giorno nella rete migliaia di piccoli ma anche grandi imprenditori vengono derubati da hacker senza scrupoli con conti bancari falsi inglesi ( soprattutto) senza aver nessuna possibilità di rivalsa NESSUNO NE PARLA EPPURE E' UNA PIAGA CHE HA COLPITO E CONTINUA A COLPIRE MILIONI DI PERSONE se questa è la rete è meglio tornare al telefono al fax al contatto VERO e non virtuale UNA VOCE UNA CONFERMA non macchiavellici trabocchetti per rapinare persone per bene che senza far parola ( tanto anche con la denuncia non succede nulla) stringono le spalle e continuano a lavorare ! LA VERA ITALIA DELLE PERSONE ONESTE ! per certi versi gli hacker sarebbero da condannare all'ergastolo per il male che fanno a certe persone. rete sput sput e sput!!

da Marco 09/02/2017 14.41

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

A quando un bell’articolo sull’acqua calda?

da Martino, Bologna 09/02/2017 14.24

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

sono per i convegni e per la rete, due cose distinte con finalità diverse. Due è meglio di una! sono convinto comunque che a gran parte dei "cacciatori" non interessi né gli uni, né l'altra.

da vecchio cedro 09/02/2017 10.22

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

A conferma di quanto ho scritto è quello che fanno le solite Av ancorate a schemi ormai sorpassati per far veicolare le idee, i convegni. Roba per pochi interessati ( tempo luoghi lontani ) con questi convegni altisonanti con interventi dei soliti presidenti,staff dirigenziali esperti faunistici. Non fanno comunicazione di massa e i temi trattati in questi convegni, non raggiungono la comunicazione che un dibattito in rete può ottenere. Quindi viva la rete e tutti e tutti i social che interagiscono con il mondo della caccia.

da Bekea 09/02/2017 10.12

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

E difatti a essere in sofferenza di visibilità mediatica sono certe AV nazionali formate da persone mentalmente vecchie da non accorgersi che la comunicazione mediatica tramite la rete porta nuove idee e stimoli per interagire con altri cacciatori. Basta guardare le centinaia (ormai ) gruppi di cacciatori che affollano facebook, e le discussioni che ne nascono.E' bello leggere che qualcuno si erge a guru della caccia avendo in tasca tutte le soluzioni dei problemi( sia dal punto di vista ideologico che economico avendo amici miliardari).Queste letture dimostrano quanto variegato e variopinto è il mondo della caccia, ma nello stesso tempo ci si tiene aggiornati su ogni minima novità che riguarda il nostro mondo.Perciò ritengo che sia molto utile essere sempre collegati alla rete sia per discutere che per informarsi, e chi non accetta tale cambiamento dell' informazione è destinato all'oblio.

da Bekea 07/02/2017 17.59

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

Umberto Eco,qualche anno addietro,si pronunciò in maniera chiara ed inequivocabile sui social e su Internet in genere...

da toscano 06/02/2017 14.15

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

Certo che voglio dire la mia... Ecco fatto ! Adesso siamo pari.

da jamesin 06/02/2017 14.01

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

interessante. Condivido entrambi gli interventi. Il problema è: fatta l'analisi, come muoversi poi? E qui per mille ragioni la vedo dura, molto dura.

da vecchio cedro 06/02/2017 13.46

Re:FIRMAMENTO SOCIAL

La cosiddetta post-verità non è altro che la gestione della comunicazione da parte del cosiddetto potere. Sapere è potere (Scientia potentia est) diceva Francis Bacon (Bacone) ormai quattrocento anni fa. Solo che oggi, la velocità e la vastità esponenziale che consentono all'informazione di modulare immediatamente il pensiero a livello plaanetario producono flussi di opinione che è difficile ostacolare e verificare nella corrispondenza alla verità. Uno strumento terribile, quindi, soprattutto quello dei social, che al momento il mondo della caccia non è in grado di controllare a sufficienza, principalmente per due ragioni: la prima è che siamo pochi rispetto alla massa di operatori aggregati della comunicazione, che spesso puntano a obbiettivi diversi e contrari dai nostri. La seconda, e più grave, è che non abbiamo sufficiente consapevolezza dello strumento (internet) e soprattutto siamo anni luce indietro nella formazione di quella cultura della comunicazione, figlia della complessità, che serve per affrontare e capire i fenomeni sociali.

da F. Reccero 06/02/2017 10.43