DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA


lunedì 4 luglio 2016
    

Molti di noi, cacciatori, e migratoristi per giunta, naturalisti per natura e per vocazione, ovviamente, checchè ne dicano i nostri agguerriti animalisti da salotto con narcotico televisivo perennemente in funzione, molti di noi sono cresciuti formandosi sugli affreschi meravigliosi che lo svedese Kurry Lindall (Gli uccelli attraverso il mare e la terra) faceva del fenomeno migratorio.

E si girovagava per boschi e paludi con la Guida degli Uccelli d'Europa (Peterson-Mountfort), manuale super accessoriato per farsi una cultura dell'avifauna del Paleartico Occidentale. Fenomeno che si razionalizzava grazie alle ricerche del francese Jean Dorst (Le migrazioni degli uccelli). 

Ma l'esperienza dei nostri vecchi, quell'insostituibile esperienza, era la base su cui  si formava la nostra conoscenza avifaunistico-venaatoria. Naturalmente, lo Stato faceva la sua parte, con il Laboratorio di Bologna, sotto la guida sapiente prima di Toschi, poi di Leporati, poi di Spagnesi. I quali, di queste esperienze sul campo, organizzate in gruppi di centinaia e centinaia di volontari, cacciatori, migratoristi, si servivano per disegnare una realtà, nazionale, che malgrado la lentezza delle comunicazioni - a metà del secolo, e anche dopo,  si usava ancora poco telefono, ma molta corrispondenza spesso vergata a mano - fornivano un quadro più che esauriente di come stavano le cose riguardo al patrimonio ornitico che passava e sostava sui nostri territori.

C'era tanta gente di buona volontà, tanti appassionati, un clima di collaborazione straordinario. Oggi, nell'era dell'informatica/telematica, pare che tutto questo non sia possibile, tanto che di fronte a certe sollecitazioni, sembrano diventati tutti papi, visto che non di rado si risponde: Non possumus.

Eppure, quotidianamente, oggi, i nostri cacciatori, soprattutto in periodo di passo, si scambiano in tempo reale informazioni preziosissime su quello che vedono da un palco ai colombi o da un appostamento in valle o in padule, o da una tesa alle allodole o da un capanno ai tordi. Volendo, anche il più pignolo ricercatore blasonato, potrebbe seduta stante elaborare una mappa con un dettaglio al millimetro. Meraviglie della tecnologia!

Ma, sembra che non sia possibile. Eppure, di riferimenti del genere ormai se ne conoscono. Nascono e crescon "app", escono come funghi pagine e pagine dedicate sui social, si parla di velocizzazioni dei sistemi di calcolo da far invidia a Star Trek, diversi istituti di ricerca si "applicano", appunto, per rendere alla portata di tutti nuovi sistemi per assolvere a certi deficit di conoscenza che in casi come il nostro, migratoristi devoti, ci penalizzano.

Si parla anche di georeferenzialità. Ad esempio, grazie a questa specifica applicazione tecnologica, si apprende che "In Svizzera - come riferisce Giuseppe Giannini, ricercatore dell'Università della Calabria, sull'ultimo numero de "Il Cacciatore Italiano" - hanno avviato ormai da tanti anni il progetto "Monet" che lavora sistematicamente sull'aggiornamento e il monitoraggio di ben 120 indicatori, comune per comune, per valutare lo sviluppo sostenibile in ambito sociale, economico, ambientale. Le informazioni, ci informa Giannini, sono georeferenziate in maniera puntuale/comunale. Ciò anche a indicare che la gestione del territorio attraverso la georeferenziazione delle informazioni oggi è possibile e utile, porta con sè riduzione dei costi, aumento dei servizi al cittadino, analisi accurate e puntuali...".
 
Sarebbe interessante sapere se a questo metodo sia già possibile collegare anche l'intervento di coloro che realmente presidiano il territorio (sicuramente i cacciatori, in misura ancora preponderante, rispetto a quei sedicenti scienziati che si attardano su schemi di ricerca dell'altro secolo), che con un semplice clik, o post, o chat, nel rispetto di tutti i principi galileiani, sono già in grado via smartphone di dare un contributo determinante al mancato o tardo servizio che tanto ci costa. Sarebbe un piccolo passo per ogni modesto cacciatore, un grande passo per la ricerca e per la società. Di cui, prime fra tutti si dovrebbero far carico le tante nostre associazioni di categoria, fra una lite e l'altra che di certo non portano acqua al nostro mulino.

In tempo di Brexit, verrebbe spontaneo un hashtag: meno ispra, più cacciatori. Troppo cattivo?

Vieri Moretti


17 commenti finora...

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Questo sopra le cacce le ha fatte tutte, compresa quella di frodo col fonofil.Ma con gente così dove vogliamo andare??

da Sandro 11/10/2017 8.56

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Ho solo segnalato l esistenza di una piattaforma (ornitho) che potrebbe essere utilizzata..poi sta a noi cacciatori utilizzarla o meno..

da little john 08/07/2016 21.32

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Fammi il piacere little jonh. ho visto il sito, la qualche decina di associazioni che vi confluiscono non riescono neanche a fare mezzo lavoro di quello che fanno i cacciatori con la loro più modesta associazione, figuriamoci l'esperienza e la competenza, senza citare la malevolenza anticaccia che se leggo i nomi delle tre associazioni principali è una garanzia. andate a imparare, prima,

da robin hood 08/07/2016 15.54

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Esiste già si chiama citizen science.. Andate su www.ornitho.it oppure sull atlante faunistico del veneto messo a punto dai faunisti veneti..un modello da esportare anche in altre regioni

da little john 08/07/2016 11.40

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Interessante proposta

da Garfagna 67 06/07/2016 11.58

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Si Domeneck, è la triste constatazione che non è la politica degli ultimi anni attribuita alla triade federcacciarcianuulegambiente, ma l'insipienza ormai antica, atavica, del popolo dei cacciatori, che per incapacità, incultura, egoismo, riduzione degli ormoni (per vecchiaia) ha dato fiato alla protesta invece che a una proposta ragionata e adeguata ai rapidi cambiamenti della società. In sostanza, mentre le giovani leve sono state "attenzionate" dagli ambientalisti/animalisti, non ci siamo adagiati sulle promesse di Berlato e Sparvoli, e sulle esigenze dei cartucciai di Lecco, città patria di inneschi e fulminanti ma anche della rossa dalla chioma fluente che - se quello che dicono è vero - odia i cacciatori, vende carne per gatti, chiude trafilerie, con tutte le conseguenze del caso

da Del Maso R. 06/07/2016 9.08

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Da quando i nostri politici sono ai piedi della Merkel l'Italia sta andando allo sfascio.E figuratevi se qualcuno si interessa veramente di noi cacciatori.Ispra e associazioni varie servono solo per dare qualche altra poltrona a qualche amico politicante.A noi non ci pensa nessuno tutte chiacchere al vento!

da Domenek 05/07/2016 17.58

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Concordo con Licurgo, ho appena finito un corso per biometrista, uno dei Senior presenti, alla vista delle foto che prendevo, scrollando la testa mi chiedeva "perché ?" "per avere dei riferimenti domani..." Risposta, "tanto non servono a niente..." ... Fino a quando non si cambierà mentalità, saremo sempre alla mercé di qualcuno...

da lupo69 05/07/2016 15.17

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Ottimisti, Rocco, ottimisti. A me sembra invece che se c'è qualcuno che smanetta sullo smartphone sono prorpiro i migratoristi, che a volte si scambiano delòle prese in giro, ma molto spesso trasmettono urbi et orbi informazioni scientifiche da far invidia a Zichichi. Abbiamo un patrimonio di conoscenze a portata di mano, bell'e pronte per essere elaborate e non c'è becco di dirigente o di funzionario pubblico che si prende la briga di coordinarle. Siamo proprio dei coglioni

da Crozza 05/07/2016 8.26

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Questa storia delle app è davvero interessante peccato che le associazioni più intransigenti e arroccate sulla migratoria sono refrattarie a qualsiasi innovazione tecnologica,con la scusa che i migratoristi sono tutti dei poveri anziani ,semianalfabeti ,che non sanno marcare un tesserino,o fare un bonifico bancario.Insomma farsi passare per stupidi per non pagare dazio ,che le scellerate richieste di deroghe fuori dal tempo,per accontentare una platea ristretta di osannanti sparatori.....ma dove cazzo vogliamo andare???

da Rocco S. 05/07/2016 8.16

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Articolo che merita la stampa nazionale...

da cacciatore1919 04/07/2016 22.32

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

con la caccia, come con qualsiasi attività umana c'è sempre chi ci campa. anche gli ambientalisti e gli animalisti campano in discreta parte con la caccia. non parliamo poi dei cosiddetti scienziati. loro sì, che ci campano, soprattutto creando problemi. mi chiwdo e vi chiedo: ma vi siete resi conto di qual è la componente della società che sta avanti col lavoro, ciè detto in soldonio chi usa al meglio le nuove tecnologie? i giovani, perdio!, e noi, di giovani ne abbiamo davvero pochi. come pensate che noi, in gran parte vecchi, si possa competere? impossibile. ecco perchè non si decolla, perchè noi cacciatori mettiamo a guidarci gente vecchia. non sono le assocaizioni venatorie le colpevoli, ma noi, noi!

da licurgo 04/07/2016 17.12

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

bellissimo articolo niente da dire

da luciano 04/07/2016 16.02

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

...peccato che c'è gente che con la caccia ci campa se si chiude anche per un anno da chi vanno a mangiare? meglio trovare se possibile soluzioni senza drasticità, ed è proprio questo il problema.

da arturo 04/07/2016 14.11

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Signori uno dei primi problemi sono le ass. venatorie che sono obsolete di idee e non hanno reattività! Domani vorrei vedere su i quotidiani titoli come: "terremoto ispra denunciata per gravi inadempienze etc etc." Il mondo venatorio non è temuto, eppure solo di tasse e assicurazione si movimentano circa 360mil ei euro senza considerare l'indotto e chi ha più di un atc. Io starei a chiudere la caccia un anno a tutto e per tutti; "dopo data la sveglia" direi: ora ci rimettiamo a sedere, e si riscrive il calendario venatorio. Se non abbiamo voglia di rischiare è questione di 20 anni e la caccia l'hai in tasca.

da l.b. 04/07/2016 13.16

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

se risolvi il problema con le app .. loro come campano senza lavorare???????????

da roland 04/07/2016 11.19

Re:DATEMI UN'APP, SOLLEVERO' L'ISPRA

Il tuo progetto di per se e semplice, funzionale e fattibile.....tempo fa proposi alle Aavv di contattarci in tempo reale con sms per dei mini sondaggi sulle decisioni Nazionali..........campa cavallo...........la parte piu difficile??? Schiodarli dalle poltrone e dalle ipocrisie........... questi due sistemi lo farebbero, ciao.

da Annibale 04/07/2016 10.15