COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE


lunedì 14 aprile 2014
    

Approfittando del periodo pasquale, pubblichiamo con piacere questo fresco raccontino di Michela Pacassoni, che ci ricorda e ci ricollega alle tante cose sagge e meravigliose della nostra infanzia, quando chi più chi meno aveva la possibilità di vivere in un mondo semplice e saggio. Vivere in campagna, allora, era una scuola di vita, dove s'imparava a conoscere le regole della natura, la bellezza e la crudeltà della vita e della morte, l'amore, la pietà, la dura realtà del ciclo legato alla catena alimentare. Tutti, e prima di tutto noi cacciatori, dovremmo fare tesoro di quegli insegnamenti. I ricordi di Michela ci aiutano anche in questo.
 
Buona lettura!

Oggi è una di quelle giornate di primavera, che mi aspettava mia nonna Eva, su alla "casa vecchia". Attraversavo i campi e la strada maestra e andavo su, lassù, dove la nonna teneva gli animali e dove era vissuta mia mamma bambina.

Camminavo sotto le querce maestose piene di edera e facevo un salto dalla fifa, se tra i cespugli e le ginestre strisciava una lucertola... In cima alla salita mi venivano incontro le galline rosse, facevano sempre così, anche quando arrivavo con la nonna... o col nonno... ci venivano incontro.

Erano le giornate vicine alla Pasqua, quando la primavera arrivava prima, tiepida di sole, e già si potevano mettere le maniche corte.

La casa era azzurrina e rosa, molto grande, non più abitata, nella loggia si tenevano i polli e i conigli e nella stalla che una volta serviva da ricovero alle vacche, anche.

La grande cucina con l'altrettanto grande camino serviva per tenere i sacchi di orzo e grano al riparo dai topolini di campagna... c'era un vecchio lavello di granito nero e grigio e tre scalini che davano alla scala stretta e ripida che portava al piano superiore.

Lì avevano vissuto i miei nonni, i bisnonni da mezzadri, mia madre e mia zia Iride, lo zio Ferruccio con la sua giovane moglie Giuliana, fino a che le campagne si erano spopolate, che i contadini andavano a stare in paese e a lavorare nelle fabbriche giù in città.

Lì, una volta, mia nonna Eva mi aveva dato un pulcino marrone in mano da accarezzare e mi era caduto a terra....

Lì, si facevano le feste con gli amici, il nonno Dante faceva il vino buono e suonava la fisarmonica.

Lì correrei oggi, a ricordarmi che sono speciale, come i miei nonni mi ricordavano ogni volta che andavo su per star con loro.

Si va sempre verso dove si sta bene.
 


12 commenti finora...

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

Quando diventano troppi ......be' sono pericolosi! Gestiamo la cosa è speriamo che non ci scappi un morto o più' ... Perché allora sarà' guerra!

da Ragionate amanti del lupo ...visto solo in cartolina! 12/04/2015 12.29

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

L' ultimo lupo...magari! Invece D,a noi ce ne sono anche troppi E pericolosi sempre di più... man mano che aumentano, Personalmente non farei mai del male ad un animale che somiglia al mio cane che adoro....ma di fronte al pericolo .. Non so' ! Non mettete la gente in pericolo anche solo per essersi difesi! Ci siamo capiti!???

da Bigio 12/04/2015 12.23

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

Interpreto fennech, volpino del deserto. Cancronesi: Veronesi, luminare che ha cambiato quattro mogli grazie ai malati di cancro, su cui ha costruito una fortuna. Vegetariano, amico sodale di Brambilla, di cui ha sposato la causa vegetarianega. Coscia tremula: quella della Brambilla, ostentata (con mutande o senza?) a Ballarò, diversi anni fa. Per questo, oggi, tremula. Ciuco Bernardo: probabilmente uno dei ciuchi compagno di merende della Brambilla. Se non si chiama Bernardo, l'appellativo suona bene a prescindere. In alcune aree della penisola, la bernarda è sinonimo di fregna. L'allusione la lascio alla libera interpretazione di ognuno di voi.

da man drillo 18/04/2014 14.07

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

pierino fennech 15/04/2014 16.03: Hei!... Scriva potabile, forse magari...

da s.g. 15/04/2014 21.03

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

vuoi dire, s.g., che non sarebbe in grado di sopravvivere. poi, sì, ci sono anche le malattie, oggi debellate, ieri pernicose. anche se per esempio il cancro negli ultimi 50anni ha segnlato impennate incredibili. e ppure la ricerca ha fatto passi da gigante. comunque, quella di un tempo era gente seria, tosta, civile, ...saggia, soprattutto. non come le brambille di oggi, che lucrando sull'appoggio di cancronesi (luminare,. si, ma alla luce dei tanti morti di cancro, che questa società genera a ritmi impressionanti) s'è inventata una carriera che si regge sulla coscia tremula e sul ciuco bernardo

da pierino fennech 15/04/2014 16.03

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

Lezione di vita. Rossa o meno, più del 50% della popolazione se, si tornasse a quei tempi morirebbe. Michela Pacassoni, complimenti e chissà che qualcuno capisca!

da s.g. 15/04/2014 13.06

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

CHE RICORDI. IO SONO PIù VECCHIO, MA LE SENSAZIONI SONO QUELLE. HO PASSATO ESTATI BELLISSIME DALLA NONNA.IL PANE (RAFFERMO, CHE DURAVA UNA SETTIMANA) CON LA MARMELLATA DI FICHI (SENZA SEMI) A MERENDA, O PANE E OLIO E ACETO CON UN PIZZICO DI SALE, O PANE ACQUA E ZUCCHERO (UN PO' PIù AVANTI, PANE VINO E ZUCCHERO). IL GIRO NEL POLLAIO PER RACCOGLIERE LE UOVA, ALLA SERA LA DISTRIBUZIONE DEL MANGIME. LA CENA, TUTTI INSIEME. LA FIGLIATA DEI CONIGLIETTI, IL RITO DELL'UCCISIONE DEL CONIGLIO, LA PELLE CONSERVATA PER IL PELLAIO CHE PASSAVA UNA VOLTA AL MESE A RACCOGLIERLE, IL FORNO, LA SCHIACCIATA CALDA CON L'OLIO, LE AVVENTURE SUL FICO, LA BATTITURA DEL GRANO, LA FESTA DELLA VENDEMMIA. IL GRANDE AFFRESCO DI BERTOLUCCI (NOVECENTO) RAPPRESENTA MEGLIO DI QUALSIASI MIA DESCRIZIONE L'ATMOSFERA MAGICA, E TRAGICA, DELLA VITA IN CAMPAGNA, CHE IO DA BAMBINO EBBI LA FORTUNA DI VIVERE CON GLI OCCHI INCANTATI DELLA MERAVIGLIA. E A FINE AGOSTO, COL NONNO, LA CACCIA. I MIGRATORI D'ESTATE, BECCAFICHI, PRISPOLONI, CAPINERE, RIGOGOLI, E I PRIMI TORDI. PRIMA DI TORNARE A SCUOLA. DOVE QUESTE COSE ERANO ARGOMENTO DI STUDIO, ERANO BAGAGLIO ESSENZIALE PER CRESCERE.

da OMERO 15/04/2014 9.14

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

Questa bella bionda è la Michela giusta, non quell'altra pantegana roscia!

da 100%cacciatore 14/04/2014 23.33

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

Che cosa succederebbe ai così detti animalisti se tornassero ancora quei tempi passati.....sicuramente morirebbero di stenti. Brava Michela.

da Piero Sassin. 14/04/2014 19.04

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

Complimenti Michela,questo racconto è qualcosa di più per i ricordi riaffiorano e i sentimenti che esprime.E una poesia del mondo rurale.

da agostino 14/04/2014 17.34

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

La cultura rurale. Ecco perchè si chiama cultura. Complimenti a Michela.

da Ezio 14/04/2014 14.26

Re:COSE SAGGE E MERAVIGLIOSE

Non racconto, ma poesia di campagna. Avere dentro un tale sentimento è arte nobile. I campi coltivati , i nostri nonni contadini, le tradizioni, la polvere che si alza dietro sulle strade terrose e bruciate dal sole, e ancora.....basta così, i ricordi sono belli e sono di chi li ha vissuti.

da P.G. 14/04/2014 14.01