PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!


lunedì 2 luglio 2012
    
Riforma lampo aree protetteApprendo con non poco stupore che sette sorelle più animaliste ormai che ambientaliste, orbe peraltro di ben altre importanti affiliazioni, si sono costituite in laboratorio (Forum 394) per il rilancio della legge sulle aree protette, la 394 del '91, appunto. Ciò accade in un momento cruciale della vita del paese, dove a tutti si chiede lacrime e sangue per far passa' 'a nuttata. Ecco, in un momento del genere, c'è ancora chi pensa che i sacrifici tocchino a tutti, meno che a lui medesimo.

Perchè di questo si tratta, non di buoni propositi, che peraltro ci sono, nella carta dorata con cui si confeziona il pacchetto. Per rendersene conto, basta scorrere le richieste/proposte: Rottura di equilibri fra pubblico e privato negli enti di gestione (ovvero tra gli attuali enti di gestione e interessi particolari e privati), Rischio via libera ai cacciatori nelle aree protette (ai quali cacciatori si potrebbe affidare il riequilibrio delle specie in esubero, con rischio di depotenziamento dell'approccio ecologico), Nessun confronto sulla vera mission delle aree protette (non più aggiornata dal 200), Una questione di poltrone “verdi” (vero punto dolente, perchè [in caso di assenza di fondi pubblici, ma questo lo pensa il sottoscritto] legherebbe la gestione dei parchi all'attivazione di meccanismi di finanziamento attraverso royalties).

Con questo si reclama un percorso partecipato, approfondito e condiviso, in alternativa a una “riforma-lampo” come quella discussa in Senato. (Ma di cosa parlano? La proposta di riforma della legge sulle aree protette – Atto del Senato n. 1820 del 13 ottobre 2009 - approda in Commissione Ambiente in sede referente il 4 ottobre 2009; al 10 febbraio 2010 viene stabilita la scadenza per presentare gli eventuali emendamenti, regolarmente presentati da numerosi parlamentari anche di area ambientalista, posticipata al 2 agosto 2010 per altri eventuali sub-emendamenti, presentati altrettanto in abbondanza; in questo lasso di tempo – l'ultima seduta è stata il 7 marzo 2012 - si tengono ben 19 sedute nel corso delle quali vengono ascoltati tutti i cosiddetti stakeholders – cacciatori esclusi, ovviamente – compresi i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, nessuna esclusa, con l'aggiunta dell'Ispra.

Tempi biblici, ad essere teneri, soprattutto se si pensa che il testo, così faticosamente prodotto, che ha ricevuto consensi anche di parte del mondo ambientalista, dovrà passare dall'aula e, se approvato, dovrà ricominciare un percorso altrettanto....”lampo” alla Camera dei Deputati. Dove le teste calde animaliste non mancano - qualcuno ricorda una certa Brambilla? - e dove il clima potrà farsi ancora più rovente, ove, evitata la chiusura anticipata della legislatura, la malcapitata proposta di riforma si troverà in balia della bagarre elettorale. Con molti, moltissimi che faranno a gara a chi la spara [?] più grossa per accaparrarsi la propria piccola dose di simpatizzanti.

Non mancherà pertanto l'occasione di riaffrontare l'argomento. Purtroppo. Ma la notizia è troppo ghiotta per non cedere alla debolezza di fare qualche considerazione su quel “Rischio via libera ai cacciatori nelle aree naturali protette”.

Dunque. E' ormai dal 2009, e la coincidenza a parer mio non è casuale, che un coordinamento interuniversitario (il Cirsemaf: Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali a Fini Faunistici; venti luminari venti) ha sancito senza ombra di dubbio che le aree protette sono la causa principale degli squilibri faunistici del nostro paese. Cosa, che aldilà della cupidigia più presunta che reale dei cacciatori, provoca danni ingenti e non più accettabili al patrimonio naturale, all'economia rurale, alla sicurezza e all'incolumità delle persone (frequentissimi incidenti stradali, con grave nocumento al portafoglio di ignari cittadini, ma anche lutti inaccettabili). Per gli smemorati, mi permetto di ricordare che nei documenti preparatori prodotti dai massimi esperti della materia in occasione della Conferenza toscana sulla caccia (13-14 febbraio 2009, Arezzo) tale realtà era oggettivamente dimostrata e portava alla convinzione delle autorità regionali (nella loro massima espressione di allora, il Presidente della Giunta Claudio Martini, certamente non inquadrabile fra le fila dei simpatizzanti della caccia) che era giunto il momento di “riportare la situazione a livelli sostenibili di densità delle presenze ed eliminare la possibilità di danni arrecati alle coltivazioni “attribuendo poteri straordinari alle amministrazioni provinciali per far fronte a situazioni locali di emergenza a tutela delle coltivazioni” attraverso una “cultura della prevenzione che deve articolarsi a partire dal divieto di foraggiamento dei cinghiali fino all'apertura di tutti i territori, comprese le aree a divieto di caccia, alla possibilità di intervento venatorio per l'abbattimento dell'eccesso di presenze. Accanto a questo deve essere sollecitata ed incrementata la partecipazione dei cacciatori di ungulati alla gestione della specie”.

Più chiaro di così!

Fu allora che si sancì, coralmente, il fallimento della politica dei parchi e soprattutto della politica ambientale sostenuta e imposta dalle associazioni ambientaliste nostrane. Perchè il problema non è – come si vorrebbe far crede alla solita opinione pubblica distratta – il problema non è solo il cinghiale (frutto – come dicono - di insensati ripopolamenti dei cacciatori), no, il problema riguarda proprio la cattiva impostazione della politica delle aree protette, diventate ormai delle sinecurae a spese dello Stato, dove proliferano indisturbati non solo l'irsuto abitatore della macchia, ma anche cervi, caprioli, daini, e pure colombacci, storni, che favoriscono la crescita incontrollata di altri predatori (qualcuno ha dimenticato il lupo? E la volpe?); senza dimenticare certe specie domestiche inselvatichite come i piccioni, e specie estranee alla nostra fauna come le nutrie, lo scoiattolo grigio, la tortora dal collare e chissà quante altre, se non si adotteranno per tempo provvedimenti basati sulla ragione piuttosto che sulle sempre più diffuse paturnie ormonali di una classe dirigente cosiddetta ambientalista, i cui danni gridano vendetta anche al cospetto del dio Pan.

E allora: bando alle chiacchiere. Si riconosca finalmente che come diceva Bartali, anche nelle politiche ambientali “gliè tutto sbagliato, gliè tutto da rifare”, e proviamo a capire e a far capire che la caccia, i cacciatori sono una risorsa e ancora di più lo possono essere per la loro esperienza, per la loro competenza, per la loro propensione a dedicarsi alla tutela del patrimonio naturale in maniera volontaristica, senza pesare sulla collettività, già ampiamente oberata di costi. Anche nella gestione dei parchi. E chi non è d'accordo, prima o poi, col tempo, capirà, se ne farà una ragione.
 


Roberto Vannacci


50 commenti finora...

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

il ministro ...... una volpe nel pollaio?

da filippo 03/09/2012 9.51

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

il ministro ...... una volpe nel pollaio?

da filippo 03/09/2012 9.50

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

E ORA ? Certo fare assorbire ai Parlamentari norme sulle armi è cosa ardua e forse impossibile, credo non sappiano nemmeno che in certi sport si usino armi capaci di colpire un bersaglio a più di 500 metri e ci siano cittadini capaci di farlo, tanto più che sono il 90% quelli che credono ancora si vada a caccia solo con le doppiette. Se sapessero che usiamo a caccia e per sport armi ben più potenti di quelle utilizzate dalle forze dell'ordine sarebbe la fine (secondo fonti vicine ai Palazzi di Governo). Non pretendiamo nulla di tutto questo ma almeno un po' di attenzione da parte delle istituzioni è chiedere troppo ? Cari industriali, cari armieri, care società di tiro, noi da quaggiù non riusciamo più a vedervi, sarebbe un segno di rispetto se vi fermaste e ci tendeste una mano per spiegarci cosa succede e cosa state facendo, ... dove state andando e cosa ci aspetta in futuro? Tiropratico.com & Ricarica-Armi.it

da Giorgianni Francesco 08/07/2012 22.43

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

armi da tiro che solo lui riusciva a fare quando il taglio laser era ancora un parto sperimentale USA, gestì un armeria con successo e sapeva sempre cosa proporre per risolvere i problemi. Non ho mai visto un Adalberto intervistato sulle riviste, non l'ho mai visto nei grandi incontri e non lo vedrò più. I tiratori hanno molto da dire, lo fanno con le loro associazioni da quando ci sono le associazioni le quali dovrebbero dirlo alle federazioni che poi a loro volta dovrebbero combattere per soddisfare le richieste dei loro soci, (altrimenti che ci stanno a fare ?). Dove sono oggi tutte quelle voci, quelle richieste, quelle lamentele ? Speriamo almeno chiuse in un cassetto, ma per essere chiuse in un cassetto qualcuno dovrebbe averle scritte... Le società che oggi ci tacciano quali nemici mortali hanno qualcosa nel cassetto da leggerci ? Hanno partecipato a riunioni con le federazioni ? hanno lottato per i nostri interessi ? .... se lo hanno fatto non ce lo hanno detto ... e perchè non dircelo ? L’astensione è iniziata e sta prendendo piede molto rapidamente, ma a loro tocca la palla per fare insieme un vero goal, in fondo i tiratori, ultimo anello di una breve catena vorrebbero risposte non certo soldi, non certo la chiusura di poligoni o armerie (anzi tutto il contrario). Ma dopo anni passati a vedere il nulla, fatevelo dire, si sono proprio rotti le balle.

da Giorgianni Francesco 08/07/2012 22.43

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

A questo si risponde con poche chiare parole, un boicottaggio persevera fino alla distruzione del "nemico", lo sciopero ha dei tempi stabiliti e può rientrare in qualsiasi momento, è sufficiente spesso una risposta, un intervento e della buona volontà. Un Questore ci ha detto: "... ma alla fine cosa diavolo pretendete ? ..." No, non era una domanda ma la cosa suonava più come un "che diamine rompete !" Questo dovrebbe dare l'idea di cosa pensano le istituzioni dei possessori di armi e poi criticano Tiropratico.com e Ricarica-Armi.it perché finalmente hanno deciso di alzare la testa e mettersi dalla sola parte dei cittadini comuni e degli sportivi !! PARLIAMONE: Ci vorrebbe un convegno, ne ho visti diversi, meravigliosi nelle loro sale riluccicanti, ho visto il "mitico" Procuratore Vigna e il Prof. Ruffolo, esimi Avvocati come Mazzeo e Giudici come Mori, grandi imprenditori come Tanfoglio e Chiappa e tanti altri ...... non ho visto però Adalberto Centostelle...... Chi è Adalberto Centostelle direte voi ? Adalberto è uno di quelli che nei poligoni ci è cresciuto ed invecchiato, non è mai stato in un ufficio, ne in un tribunale. Non ha laurea e forse nemmeno la terza media, ha le mani nere dal piombo, ci sente poco dopo tanti anni passati con le armi, probabilmente anche i suoi polmoni non sono molto a posto perchè ansima dopo soli tre gradini eppure del mondo del tiro sa più che ogni altro su questa terra. Ha gestito da solo poligoni quando ancora parlare di campi di tiro dinamico era "proibito", a visto evolversi tutte le norme da prima che ci fosse la "carta verde", faceva combaciare un consuntivo annuale con tanta precisione che la sezione non era mai in rosso, su un pezzo di carta faceva i conti di ragioneria ancor prima che si potesse accendere la calcolatrice, spara dritto anche con le pistole storte e sa far fare centro anche al peggiore dei tiratori incapaci in una manciata di minuti in pedana, produceva pezzi speciali x scatti di

da Giorgianni Francesco 08/07/2012 22.42

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

E chissà se finalmente tv e giornali parleranno di sport, di quello sport che appare solo se vince le olimpiadi ... (si e no tre giorni ogni quattro anni se va bene). Chissà se intervisteranno uno dei partecipanti a questa iniziativa Nazionale come fanno spesso davanti alle fabbriche occupate, per capire di cosa si parla veramente. Chissà se a Bruno Vespa interessa sapere perchè le attuali norme osannate per fini di sicurezza pubblica, con la sicurezza non hanno nulla a che fare, che i ladri continueranno ugualmente a entrarti in casa e picchiarti a sangue. Lo vedo già il titolo: " SCIOPERO: FINALMENTE IN ITALIA NON SI SPARERA' PIU' UN COLPO" Sarà sempre la solita storia ? Io invece vedo lo sciopero, poi vedo improvvisamente le grandi industrie acquistare insieme pagine di giornali su cui riportano questo chiaro messaggio: "Il governo vuole aumentare la nostra sicurezza affossando lo sport del tiro e dando mano libera alla criminalità riducendo le possibilità di difesa dell'onesto cittadino" e giù tutte le giuste contestazioni e considerazioni che da hanni facciamo a queste norme. Ed ecco che lo sciopero, l’astensione volontaria (ognuno lo chiami come meglio crede) si trasforma, tutti i tiratori uniti insieme a industrie, armieri, società per quello che deve essere per forza il fronte comune, e quando anche l'opinione pubblica conoscerà ciò che è veramente il mondo di questo sport, per un governo sarà più difficile farla sporca. Cosi ogni società nella propria zona martellerà i media, se ne dovrà parlare e riparlare, il tiro non è una cosa sporca e i tiratori non sono dei fuorilegge. Le industrie non fomentano le guerre e i poligoni non sono luoghi d'addestramento alla guerra. Maggiore libertà di fare sport è maggiore giro di affari per società e armerie, industrie e tutto un l'indotto che può fatturare una valanga di soldi. PERCHE' ASTENSIONE VOLONTARIA O SCIOPERO E NON BOICOTTAGGIO.

da Giorgianni Francesco 08/07/2012 22.41

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Se butti un fiammifero nel pozzo questo si spegne ma se nel pozzo c'è benzina allora il pozzo salta. Non puoi però prendertela con chi lancia il fiammifero ma piuttosto con chi ha fatto arrivare la benzina nel pozzo. Un idea non attecchisce se non c'è motivo; se i tiratori non avessero motivo di protestare non lo farebbero. I tiratori e tutti gli sportivi (cacciatori compresi) sono pronti ad acquistare Italiano per aiutare le proprie aziende, sono disposti a frequentare una volta di più i nostri poligoni, ma .... sono oggi disposte le nostre aziende e i nostri poligoni a sostenerci ? PERCHE' ? Perchè da sempre sappiamo che il fronte deve essere comune, non solo di ENALCACCIA o di FITDS, di UITS o di FITAV ma di tutti quanti, tiratori compresi: tutti insieme. Non vi sono molte soluzioni, il mercato è questo ognuno deve metterci il suo, le aziende, le società, i singoli: ne devono parlare anche i telegiornali !! Chissà se una volta per tutte il sig "produttore" (nome inventato senza riferimenti specifici) chiamerà il sig. "uits" che chiamerà il sig. "fitds", che chiamerà il sig. "fitav", che chiamerà........... e tutti insieme si metteranno ad un tavolo, tutti insieme spingeranno al ministero e poi tutti insieme .......... e allora ci diranno: E' FATTA !! Oppure non ce l'abbiamo fatta ma abbiamo fatto tutto il possibile.

da Giorgianni Francesco 08/07/2012 22.40

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

PERCHE' TANTE ADESIONI LAMPO ? L’Astensione volontaria alle attività inerenti il mondo delle armi non è uno sciopero sindacale per cui non ci saranno picchetti davanti ai cancelli dei poligoni e davanti alle vetrine delle armerie, ma una voce nel vuoto che improvvisamente è passata di bocca in bocca liberamente, ogni tiratore liberamente ha deciso o sta decidendo di aderire, ognuno valuterà .... ma solo con la sua testa ! Si chiederà cosa ha fatto la sua società di tiro per lui e per migliorare la sua situazione di tiratore, cosa ha fatto l'armiere e l'industria a cui sono andati i suoi soldi, si, quelli per l'arma appena acquistata. Sarà poco, ma intanto l'ultima pizza quelli se la sono mangiata con quei soldi !! Scrivere a Tiropratico.com o a Ricarica-Armi.it: "sei la rovina di migliaia di poligoni e armerie" non serve a nulla, Tiropratico.com e Ricarica-Armi.it non rovinano nulla, nessuno passerà mai a controllare chi chiude o chi vende, se qualcuno ha venduto o chi ha comprato, e soprattutto a differenza di alcuni personaggi che ci hanno scritto…. non minacciano nessuno. Tiropratico.com e Ricarica-Armi.it sono un ideale a cui molti potrebbero aderire liberamente e se questo vi crea problemi non prendetevela con questi siti che hanno appoggiato da subito la cosa e nemmeno con chi sta iniziando ad appoggiarla ora, ma chiedetevi piuttosto come è possibile che si sia arrivato a tanto: perchè i tiratori fanno il tifo per Tiropratico.com che non gli da nulla e non per voi che li fate divertire ?? Perchè Tiropratico ha più di un milione di visite senza dare nulla ... contro poche centinaia di iscritti di tante associazioni ?.

da Giorgianni Francesco 08/07/2012 22.39

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

di esserci fatti sempre spogliare senza un fiato, di aver dato alle società ogni spicciolo raggranellato in cambio di poche ore nella polvere a sparare a pezzi di carta e di ferro: e le società oggi che fanno ?? Sono dalla nostra parte: sarebbe giusto, dalla parte dei loro clienti più affezionati, sono cosi entusiasti che hanno detto: "parteciperemo allo sciopero chiudendo tutti i poligoni durante la calura di ferragosto" (tanto chi ci va con quel caldo, saranno tutti al mare). E invece no !! ALLARMI, (grideranno ai vertici) "il tiratore si ribella", sarà la parola d'ordine; "e quando mai si è vista una cosa simile ? questa massa di "caproni" dove crede di andare ??!!" Già sembra di sentirli, i Presidenti spargeranno la voce: "è solo una bolla di sapone, tra una settimana non ne parlerà più nessuno .... e comunque chi ne parla lo buttiamo fuori !!" Dai discorsi alle minacce, le prime sul web a cui siamo abituati. Qualcuno vorrebbe addirittura spararci, altri oscurare i siti che partecipano e scrivono di sciopero o astensione volontaria delle armi. Quello che non ho letto però è stata una domanda basilare che tutti, enti, associazioni, commercianti e industriali avrebbero dovuto fare:

da Giorgianni Francesco 08/07/2012 22.39

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

LA RIBELLIONE L'ASTENSIONE VOLONTARIA O SCIOPERO: PERCHE' ... E CONTRO CHI ... "i moti popolari non esplodono all'improvviso ma sono il fuoco di una cenere sopita da troppo tempo, questo fuoco e tanto più forte tanto più i popoli sono stati nel tempo oppressi ..." Se ci chiedete perchè, la risposta più ovvia è: "perchè la gente è stanca !": è stanca di fare tutti i giorni i conti con le norme e le circolari illeggibili e indecifrabili a cui certo, si attiene scrupolosamente ognuno di noi per poi scoprire che il dirigente di turno le interpreta a suo modo, un modo tutto diverso e insindacabile. Così ci si trova quasi a rischio di galera; è stanca di non sapere con la massima precisione se è effettivamente in regola o meno e di avere sempre una "spada di Damocle" sulla testa; è stanca che nella sua Provincia si possano acquistare solo armi sportive con il porto d'armi per tiro a volo e solo 200 cartucce nei sei anni della sua validità mentre il suo amico del cuore che risiede nella Provincia vicina compra e vende tranquillamente secondo le norme del TULPS; è stanca degli inni alla semplificazione o alla maggiore sicurezza per scoprire che ogni cambiamento alle norme sulle armi finisce con il complicare tutto; è stanca di essere nel Paese delle armi sportive (unico in tutta Europa e sicuramente in tutto il mondo), di aver visto uscire dalla porta il catalogo delle armi sportive per poi vedersi entrare dalla finestra la classificazione delle armi sportive ancora più pesante, ancora più complicata di prima; è stanca che prima i caricatori erano liberi, poi parte d'arma e andavano denunciati e poi di nuovo sono tornati liberi .... ma da sempre non si possono usare; è stanca di non poter detenere liberamente la vecchia sciabola del nonno "bersagliere" con quelle tacche di ruggine che la fanno tanto storica e poi tutti possono acquistare mille machete o cento coltelli di "Rambo" liberamente, (a patto che abbiano un solo tagliente);

da Giorgianni Francesco 08/07/2012 22.37

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

INCASTRATO DALLE TELECAMERE A inchiodarlo ci hanno pensato le telecamere di sorveglianza installate nelle strade di Leivi e Chiavari (Genova). Sono stati i filmati registrati nel corso della sua "notte brava" a riprendere infatti non solo il suo arrivo a Leivi, ma anche la sua fuga precipitosa, direzione Romagna. Ed è proprio a Modena che i carabinieri della Compagnia di Chiavari hanno trovato l'albanese di 27 anni considerato responsabile di un caso che, lo scorso febbraio, ha scosso profondamente l'opinione pubblica genovese: il tentato omicidio, durante una rapina in casa, di un pensionato di 61 anni. Sono le 5,30 del mattino del 15 febbraio, infatti, quando il poveruomo si sveglia avvertendo degli strani rumori provenire dal piano inferiore della sua abitazione. Il timore non gli impedisce di scendere le scale per dirigersi verso il salone di casa, dove i suoi sospetti si rivelano fondati: un topo d'appartamento è intento a rovistare tra cassetti e armadi, in cerca di ricchezze che non ci sono. «Dammi tutti i soldi e gioielli», gli intima il malvivente, che al diniego dell'anziano, che se anche volesse non saprebbe proprio cosa dargli, perde la testa. Il colpo d'arma da fuoco - esploso con la stessa Smith & Wesson che in seguito sarà ritrovata nella macchina dell'albanese, costituendo l'ulteriore prova della sua colpevolezza assieme ai suddetti filmati e soprattutto alla testimonianza della vittima, che lo riconoscerà come il suo aggressore - raggiunge il padrone di casa ad una spalla. L'aorta era a pochi centimetri, ma per fortuna la mira del malvivente non è stata abbastanza precisa. E non sarà questo il suo ultimo errore, visto che attualmente il mancato omicida si trova chiuso nel carcere di Sant'Anna, a Modena. Mentre i carabinieri tentano di capire se alle spalle del suo gesto ci fosse anche un complice, o addirittura un'organizzazione criminale che lo aveva assoldato per compiere il furto.

da Francesco Giorgianni 08/07/2012 18.32

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Max ma che vuoi fà c'è poco da dì! l'altra sera al tg delle 20.00 su un canale mediaset parlavano dei pesci rossi, come vanno tenuti, come vanno curati ,di non usare ampolle dove magari loro non vedono bene l'esterno e cazzate immani di questo genere, ma cazzo qui chiudono pronto soccorsi, ospedali tagliano posti letto, non c'è più lavoro, persone anziane muoiono di fame e in tv si parla solo di cani gatti e mo pure li pesci rossi!! Qui cari amici ormai stiamo in stato di regime puro , ti nascondono le verità dietro a cazzate, ci buttano fumo negli occhi , o almeno ci provano.

da Alvanto Ass. Cacciatori Genzano di Roma 08/07/2012 17.09

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

se il ministro Clini ci desse una spiegazione del perchè non tagliano su parchi e company gli saremmo molto grati,o forse ha fifa pure lui?...c'è qualche "buonanima"che ci spieghi perchè nel Lazio(io sono di Roma perciò parlo della mia regione)tagliano 3.000.000 di euro alla sanità,però non toccano i soldi destinati a parchi,e ass.onlus animalare.e notizia di oggi,che oltre a tagliare sulla sanità,scuole etc,verranno chiusi dei tribunali(??????),già siamo incasinati con i processi lungi anni,chiudiamo anche i tribunali....meglio mi sento,così invece che dieci di anni,una causa si farà prossimi alla morte.allora scusi se insisto ministro....ci spiega per favore in tempo di crisi,dove TUTTI dobbiamo tirare la cinghia,e dove ha detta sua non ci sono più soldi nel suo ministero,dobbiamo spendere milioni di euro per dei carrozzoni chiamati parchi.

da max 60 08/07/2012 16.23

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

tagliano le pensioni ai poveracci che hanno lavorato una vita.....tagliano sulla sanita' cioe' sulla vita dei cittadini.....ma dei 135 inutili parchi regionali non ne chiudono neanche uno solo per ogni regione.......non e' regime questo ??

da Fabrizio 08/07/2012 0.53

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

ci siamo,l'avevo anche scritto in passato che la montagna stava per dare alla luce il....TOPOLONE. secondo il mio modesto pensiero questi insigni,producenti,utili,indispensabili enti parco sono a secco e quale migliore occasione se non quella di dare l'idea di una svolta,per riappropriarsi del boccone che ora gli e' stato, come dire nascosto? sono anni che fanno fumo e imbarcano acqua ,non godono della simpatia delle popolazioni che involontariamente furono a loro assoggettate e quindi sono dei baracconi. hanno mantenuto la loro egemonia garantendo la conflittualita' ideologica special modo con il mondo venatorio. come scrissi, i territori devono tornare in mano ai comuni,ben gestiti e abilmente governati. mi torna strano comprendere come mai in un periodo di AUSTERITY,CON TECNICI AL GOVERNO LE INUTILI SPESE PER I PARCHI NON ARRIVINO SOTTO LA LENTE DEL RIGORE CHE COSI' TANTO FRAGORE CI RIEMPE GLI ORECCHI E LA TESTA. SONO CONSAPEVOLE CHE IN MOLTI AUSPICHIAMO DI TORNARE A CACCIARE POTENDO TORNARE NEI POSTI CHE CI SONO STATI TOLTI CON UNA TALE FRAUDOLENZA CHE ANCORA ADESSO CI LASCIA LA BOCCA AMARA. UN SALUTO ,W LA CACCIA VERA.

da GIULIO DA SAN POLO DEI CAVALIERI 07/07/2012 11.27

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Grazie per le precise informazioni. Anche da noi, com 'è in tutta Europa, la caccia potrebbe essere una risorsa economica. Invece resta l'ennesima opportunità persa. Paghiamo l'errore di avere un modello fasciocomunista e di non volerlo cambiare. Ringraziamo anche per questo i politicanti e le aa.!

da vecchio cedro 06/07/2012 12.14

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

MIGRIAMO CARO VECCHIO CEDRO, CI SONO REALTA' VENATORIE CHE RISPETTANO I CACCIATORI ITALIANI.... Croazia – Turismo venatorio affare da 3 milioni per l’area istriana I cacciatori sono soprattutto italiani. Spendono in tre giorni circa 2500 euro, nell’ultimo anno rilasciate 1266 licenze POLA. Causa la crisi finanziaria che si riflette direttamente sui bilanci familiari, il numero dei villeggianti italiani in Croazia è in calo di addirittura il 10%. Il dato non riguarda però gli italiani dediti al turismo venatorio che al momento non risentono ancora della recessione. Anzi, il loro numero è in aumento, come emerso alla riunione dell’assemblea dell’Unione venatoria regionale. Nel 2011 ai cacciatori stranieri, leggi italiani, sono state rilasciate 1.266 licenze di caccia, circa 200 in più rispetto all’anno precedente. Il loro costo è di 53 euro. Attenzione, perché si pagano anche le tasse sulle armi, sui cani e il “noleggio” della guida, il numero di cartucce è limitato a 150 per le doppiette e a 25 proiettili per le carabine. Il cacciatore può portare con se al massimo due fucili. Tirando le somme, un giorno di caccia viene a costare sui 150 euro. Stando alla valutazione dell’Unione il cacciatore italiano annualmente in Istria spende sui 2.500 euro, incluse le spese di vitto e alloggio di 2–3 giorni, quanto in media dura la vacanza venatoria. Facendo un po’ di calcoli, si arriva alla conclusione che questa specifica forma di turismo ogni anno all’Istria fa guadagnare sui 3 milioni di euro, che certamente non sono bruscolini. I cacciatori italiani sono ospiti graditissimi nei ristoranti e trattorie istriane dove non badano troppo alle spese: mangiano prosciutto, formaggio, tartufi, in genere i piatti della cucina casereccia. E come vino scelgono sempre un prodotto di alta qualità. La stagione della caccia inizia a ottobre per concludersi in gennaio e i mille e passa cacciatori italiani sono ospiti sempre più ambiti visto che portano riso

da NICOLA LA SPEZIA 05/07/2012 21.53

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Bravo Mastro, condivido 100%. Confermi l'incapacità italica a gestire (la caccia, ma anche tante altre cose!). E allora cosa facciamo?

da vecchio cedro 05/07/2012 16.44

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Buongiorno ,vorrei fare un osservazione a quello che ha detto Mastro: potrei essere d'accordo con lui quando "ritiene che i parchi e le zone protette sono sacri"pero' aggiungo io,se funzionassero!!!! .Ora abbiamo visto tutti lo scempio in Italia che hanno prodotto queste zone denominate protette, sia ambientale che economico ,sopratutto noi (veri ambientalisti)che viviamo veramente il vero ambiente ,vediamo giorno dopo giorno a che cosa servono o sono servite queste aree.La cosa grave e' che non vengono sentite neanche le popolazioni che vivono in queste aree,si potrebbe indire un referendum per tastare l'opinione delle genti e dei comuni, invece nulla .... si istituisce e basta!!!!! e una volta istituito il parco nulla si puo' piu' fare.Bella democrazia.... ci riempiamo orgogliosamente la bocca di questa parola e poi facciamo tutti come ci pare.Comunque i parchi ,oltre i fatidici nazionali per me sono da togliere perche' inutili e dannosi.Speriamo che con la situazione economica che dimora nel Paese qualcuno se ne accorga e si finisca cosi' di buttare i ns soldi.Un saluto.

da ettore1158 05/07/2012 16.30

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Salve a tutti, sono un ragazzo di 24 anni, e non sono cacciatore, scelta dettata un po dai costi ormai troppo alti, un po perché vedo che nella mia zona (ciociaria) la fauna e la selvaggina è ai minimi termini. Comunque vivo in campagna e amo la natura. Forse è vero i cacciatori (almeno nella mia zona) fino a 15 \ 20 anni fa hanno un po fatto come volevano, i controlli erano pochi o niente, e quindi si racconta di gente che rientrava dalla battuta con un centinaio (100) di tordi, molte beccacce, lepri e fagiani, e molte volte anche con specie protette! (questo lo racconta il padre di un mio amico, cacciatore da 30 anni, sempre rispettoso dei divieti, e della natura). Eccesso contrario invece si presenta in alcune riserve dove non ci si accorge che il sovrappopolamento sta creando problemi seri! Un esempio è il lago di Posta Fibreno. Fatto riserva naturale, in poco tempo è stato infestato da folaghe e nutrie, entrambi specie importate in questa zona, che ora hanno letteralmente ucciso la flora e la biodiversità, il lago è morto! Altra cosa è che si deve capire che bisogna finanziare l'agricoltura, ma quella buona, quella eco-compatibile. Comunque ragazzi , io ritengo che i parchi e le zone protette sono sacre perché hanno il dovere di preservare la biodiversità, e di tenere l'urbanizzazione selvaggia e l'inquinamento lontano da alcuni luoghi patrimonio della natura (a condizione che i soldi vengano spesi effettivamente per il luogo e per gli animali, e non intascati); come è sacra la caccia selettiva, e il permesso ai cacciatori di abbattere specie che stanno sovrappopolando una zona,che sia parco o no, mantenendo il giusto equilibrio tra le varie specie, e soprattutto privilegiando le specie autoctone! Si potrà mai raggiungere una situazione di equilibrio (che secondo me è cosa giusta) qui in Italia?

da Mastro 05/07/2012 15.50

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

In tutto il mondo è la logica economica che muove le azioni degli uomini, anche nella caccia. Se si presenta l'opportunità di un pur minimo utile per proprietari/conduttori dei fondi fanno presto a mettersi d'accordo. Nel contesto attuale, l'attività venatoria per loro è solo un fastidio in più, quindi, nel migliore dei casi, sono indifferenti.

da vecchio cedro 05/07/2012 15.15

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Vecchio Cedro, Gainassa ovvero nome dialettale vicentino per la beccaccia. Ho paura che da noi passeranno decenni prima che gli italiani riescano a consorziarsi a meno che la cosa non renda più dell'agricoltura così come è ora, con i vari contributi che prendono. La vedo comunque dura. Cordialità Gainassa

da Gainassa 04/07/2012 23.52

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Ne stavamo parlando proprio ieri con degli amici, vi ricordavate prima? eravamo molti di più e c'era posto per tutti, eh si che c'era posto, oggi fai a capocciate perchè ci hanno racchiuso in un fazzoletto di terra dove : a sinistra è parco a destra è zac, di fronte c'è una villa di dietro c'è la guardia che stà pronto, quindi resta diritto se no sò cazzi, a parte le battute, mi riferisco all'ultima, ma neanche tanto, tutto è calcolato per far chiudere la caccia o permetterla a pochi , ci sono quasi riusciti percè tutto gli è stato permesso, e la colpa è anche nostra, se l'Acqua scarseggia la papera no galleggia, oggi mi viene così!

da Alvanto Ass. Cacciatori Genzano di Roma 04/07/2012 19.39

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Per Gainassa (che razza di nome!): altrove i piccoli proprieteri si consorziano. Fanno miglioramenti ambientali, creano un habitat confacente, esercitano un'agricoltura ecocompatibile, cresce il patrimonio faunistico, lo fanno fruttare in maniera intelligente, si creano utili e posti di lavoro. E vissero tutti felici e contenti ... anche gli ambientalisti intelligenti. In bocca al lupo!

da vecchio cedro 04/07/2012 12.03

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Spending review, tagli a sanita', a scuole, universita', comuni, regioni e province. Non un centesimo di euro è stato tagliato a enti ambientalisti, che non solo succhiano da anni, ma addirittura in un momento cosi' hanno il coraggio di chiedere ulteriori risorse che non esistono. Ora, mi chiedo, questi non vengono toccati, perche? Unica risposta che mi so dare è che siano veramente una casta forte e pericolosa della quale in troppi hanno paura .........

da nicola la spezia 03/07/2012 22.56

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Buonasera,il problema resta ed e' solo quello delle aree protette.La caccia andrebbe benissimo se venissero tolti i parchi"politici", cioe' tutti quelli oltre i fatidici parchi nazionali.Sono 20 anni che viene applicata la strategia del togli territorio al solo scopo di togliere terreno ai soli cacciatori,perche' lo sappiamo tutti che nei parchi l'unica attivita' mal vista e' solo la caccia, e questo con il solo scopo ormai conosciuto da tutti che e' quello di annientare la ns passione.Questo e' facilmente dimostrabile in quanto ormai queste aree hanno oltrepassato di molto le percentuali che prescrive la legge sulle aree protette, in tutte le regioni d'Italia e ancora assistiamo impotenti a nuove istituzioni senza nessuna regola e sempre contro i voleri delle popolazioni che vivono inglobate in questi immensi mausolei.Questa sara' l'unica battaglia che dovremo combattere per difendere la ns. passione affinche questa rimanga ai ns. figli.Sarebbe un peccato che non ci riuscissimo.Un saluto.

da ettore1158 03/07/2012 21.25

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Per Vecchio Cedro, penso che in italia l'abolizione dell'art 842comporterebbe una difficoltà astronomica per chi pratica la caccia di movimento. Con la richiesta di autorizzazione del proprietario del fondo e chiaramente con con il pagamento di tale autorizzazione, tutti vigilerebbero sulle loro proprietà piccole o grandi che siano. Qui in Veneto a parte nelle campagne padane di grossi proprietari terrieri non ce ne sono poi tanti. Ci sono tanti piccoli proprietari di qualche ettaro quindi saresti costretto a chiedere "e a sborsare" a molti proprietari stando bene attento a come ti muovi. Se poi qualcuno fosse anti caccia convinto e per sbaglio finissi per calpestare un suo metro quadrato con il fucile in mano sai che denuncia ti becchi. Cordialità Gainassa

da Gainassa 03/07/2012 21.13

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

X Vico. Non c'era l'ansia che c'è oggi, ci andavi quando potevi mentre oggi restringendo spazi e tempo c'è gente che si risparmia le ferie per andare a caccia....perchè i giorni sono quelli, la stagione si è ristretta....e..siamo tutti lì ai nastri di partenza. Si apriva prima la stagione e chiudeva assai dopo. Ognuno aveva la sua caccia, il lepraiolo non guardava di certo le tortore e chi andava a beccacce se ne fregava dei tordi.....insomma c'era più spazio per tutti,si diversificava e di conseguenzaa l'ansia era minore. x vecchio cedro. Parliamone invece, anch'io ho girato il mondo e visto come altrove sono organizzati e per questo dico che qui da noi mi sembra una cosa irrealizzabile. Cmq hai ragione dove c'è un ritorno economico le cose vanno meglio....però mi chiedo quale altro svantaggio economico deve sostenere il povero cacciatore italiano?

da Carlo 03/07/2012 16.42

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

X Carlo.Che sia diminuito lo spazio è certo.Ma di quanto ? In Toscana diciamo che in questi ultimi 20 anni è scomparso il 20 % di territorio cacciabile con divieti di vario genere ( i dati sono quasi ufficiali) e noi siamo la metà. E allora ci sono altri dati da verificare.

da vico 03/07/2012 16.14

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Per Carlo: stimato Collega, facendo riferimento alla mia esperienza di vecchio ... cacciatore, ho verificato semplicemente che, dove qualcuno trae direttamente un vantaggio (quasi sempre economico)la selvaggina stanziale prospera (es. paesi europei a noi limitrofi), mentre dove la selvaggina è "di tutti" (cioè di nessuno) languisce. Il discorso sarebbe lungo, da noi il modello di gestione ha origini fasciocomuniste, ma mi fermo qui. In bocca al lupo!

da vecchio cedro 03/07/2012 15.48

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Secondo me caro Vico è perchè sono diminuite le zone cacciabili e quindi c'è più calca sugli spalti tra aree protette, zone di rispetto, distanze da case, strade, zone industriali, riserve, oasi, parchi, facciamo due conti di quanto territorio è vietato alla caccia e quanto libero........

da Carlo 62 03/07/2012 15.34

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

X Carlo.Ci sono dei fenomeni che andrebbero indagati.Quando eravamo 2 milioni ,c'erano dei posti dove non si sapeva dove parcheggiare. Ora è raro vedere una macchina.Eppure l'affilo del passo è sempre quello.In altri casi,è esattamente il contrario. Eravamo in tanti e io cacciavo tutto il giorno senza incontrare nessuno,ora ho smesso di andarci perchè è sempre pieno. Una cosa è però certa.Fino a circa 30 anni fa si cacciava quasi esclusivamente di sabato e domenica. Ora tutta la settimana si trova gente.Sarà perchè siamo tutti pensionati ?

da vico 03/07/2012 13.34

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Finisco il mio pensiero. Lei, vecchio cedro, ha detto che fuori dai parchi c'è il deserto....è vero...ma perchè? Semplice...perchè siamo tutti concentrati li fuori ad aspettare e come un selvatico mette il becco di fuori..kaput!E' così, è innegabile. Allora ritorno sempre a dire ma se ci diradassimo di più, se invece di fare a spallate ci si incontrasse di tanto in tanto?....come quando eravamo duemilioni di doppiette? e oggi invece che siamo si e no 700.000 ci pestiamo i piedi? Per far questo però c'è bisogno di terreno di spazi, cosa che stiamo perdendo ogni giorno, e Lei auspica l'abolizione dell'842 cc? Auspica ulteriori restringimenti?...davvero mi riesce difficile capirla..... a meno che contestualmente con l'abolizione dell'842 non avvenga l'apertura di tutti i parchi, oasi e cazzate varie.

da Carlo 03/07/2012 13.04

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Certo che cambierebbero le attuali dinamche ma nella ns realtà, quella italiana,sarebbe la fine della caccia (secondo me).Non riesco a vederla come un fatto positivo...quali sarebbero i vantaggi? e come si dovrebbe regolamentare, adeguandola a noi?Dove finirebbe la libertà di scegliere il giorno , il posto dove trascorrere una giornata all'aria aperta?Come potrebbe funzionare quà da noi....ce lo spiega per favore ..vecchio cedro?

da Carlo 03/07/2012 12.50

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

E' pur vero che in molte realtà la fauna è dentro i parchi e fuori c'è il deserto causato da una cattiva gestione venatoria. La differenza con altri paesi europei dove le fauna partecipa ampiamente alla costituzione del reddito delle aree agricole marginali sta nel famoso art. 842 del CC. Allineandoci anche in questo con l'Europa, sono convinto che cambierebbero completamente le attuali dinamiche a vantaggio anche di una nuova immagine della caccia e del cacciatore.

da vecchio cedro 03/07/2012 9.15

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Il volontariato non è mai preso in considerazione perchè fra di esso non può esistere la SPARTIZIONE economica.Unico vero obbiettivo della gestione parchi.

da ATTILIO 02/07/2012 18.56

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

And, tranquillo, è Luglio anche per te.....

da Argo 02/07/2012 18.44

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

a mio parere, salvi i 5 grandi parchi nazionali storici, gli altri sono solo un enorme sperpero di denaro pubblico e un ostacolo a tutte le attivita' economiche tradizionali. Se il problema fosse realmente la caccia,, basterebbe vietare quei territori alla caccia anche dopo avere chiuso i parchi.....invece utilizzano la caccia come pretesto per tenere in piedi quegli enti.

da Fabrizio 02/07/2012 18.08

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

.....quando dico che il peggio deve ancora venire qualcuno dice che sono pessimista, catastrofista ecc....però ciò ragione.

da Carlo 02/07/2012 17.43

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Non se ne sa più nulla dal 18 gennaio 2011. La senatrice Adamo, e la decina di parlamentari cofirmatari, tutti del PD, non devono godere di tanta considerazione. Del resto l'idea (e la proposta) è piuttosto bislacca. Frattanto il presidente della commissione (Vizzini) si è dimesso per problemi ben più sostanziosi. Se non siamo alla paralisi....

da la vergogna è ritrovarsi con simili rappresentanti, che perdono tempo su argomenti poco più che futi 02/07/2012 16.50

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Art. 7. (Obbligo di stipula di polizza d’assicurazione civile) 1. Chiunque possiede o detiene una o più armi di cui all’articolo 2 della legge 18 aprile 1975, n. 110, e successive modificazioni, è tenuto a stipulare una polizza di assicurazione per la responsabilità civile per danni verso terzi di cui agli articoli 2050 e 2051 del codice civile, definita secondo i massimali e i periodi di durata stabiliti con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’interno, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. 2. La presente legge non si applica alle armi in dotazione alle Forze armate, di polizia e di pubblica sicurezza. 3. I detentori o i possessori che intendono dismettere le armi di cui al comma 1, già in loro possesso, sono tenuti a presentare apposita richiesta alle autorità competenti per territorio. 4. L’adempimento dell’obbligo di stipula della polizza di assicurazione stabilito dal comma 1 deve essere comprovato da apposito certificato rilasciato dall’agente di assicurazione, da cui risultino il numero di matricola dell’arma e il periodo di assicurazione per il quale sono stati pagati il premio o la rata di premio. 5. Il trasferimento di proprietà dell’arma comporta la cessione del contratto di assicurazione stipulato ai sensi dell’articolo 6. Art. 8. (Sanzioni) 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il trasgressore degli obblighi di cui agli articoli 2 e 3 della legge 25 marzo 1986, n. 85, come modificati dall’articolo 6 della presente legge, è punito con l’arresto fino a dodici mesi o con l’ammenda fino a 371 euro.

da E' UNA VERGOGNA! 02/07/2012 14.37

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

1. Alla legge 25 marzo 1986, n. 85 sono apportate le seguenti modificazioni: a) all’articolo 2, dopo il comma 3 sono inseriti i seguenti: «3-bis. Chiunque acquista un’arma di cui al comma 2 deve farne immediata denuncia all’ufficio locale di pubblica sicurezza o, se questo manchi, al comando dei carabinieri. 3-ter. Le armi di cui al comma 2 devono essere custodite esclusivamente presso le sedi di federazioni sportive riconosciute dal CONI. 3-quater. Con decreto del Ministro dell’interno sono stabilite le modalità relative alla custodia delle armi di cui al comma 3-bis». b) l’articolo 3 è sostituito dal seguente: «Art. 3. - 1. Delle armi per uso sportivo è consentito il trasporto con apposita licenza annuale, valida per il territorio nazionale, rilasciata dal questore, previo accertamento dell’idoneità psico-fisica e previa attestazione di una sezione del Tiro a segno nazionale o di un’associazione di tiro iscritta ad una federazione sportiva affiliata al CONI, da cui risulti la partecipazione dell’interessato alla relativa attività sportiva e comunque solo in occasione della partecipazione del titolare della licenza a manifestazioni sportive o nel caso di cambio di residenza del titolare della licenza». 2. All’articolo 38, primo comma, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, dopo le parole: «reali carabinieri» sono aggiunte le seguenti: «, salvo quanto previsto dall’articolo 2, commi 3-bis e 3-ter, della legge 25 marzo 1986, n. 85». 3. All’articolo 10, sesto comma, della legge 18 aprile 1975, n. 110, le parole: «e di sei per le armi ad uso sportivo» sono soppresse.

da E' UNA VERGOGNA! 02/07/2012 14.37

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Art. 5. (Anagrafe informatizzata) 1. Nel rispetto del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, le aziende unità sanitarie locali istituiscono una banca dati in cui sono registrate le certificazioni mediche rilasciate ai fini della detenzione o del permesso di porto d’armi. 2. Le aziende unità sanitarie locali che rilasciano i certificati di idoneità psicofisica ai sensi della presente legge sono tenute a trasmettere alle questure, entro sette giorni dal rilascio del certificato e nel rispetto della legislazione vigente in materia di tutela dei dati personali, i nominativi dei soggetti che hanno richiesto il certificato e a segnalare coloro i quali sono risultati affetti da malattie mentali o da segni di disturbi psico-comportamentali, nonché da vizi che ne impediscono, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere. Nei confronti di detti soggetti le Forze dell’ordine sono autorizzate a procedere al sequestro amministrativo delle armi in loro possesso, ivi compresi i fucili per uso di caccia. 3. All’onere derivante dall’attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo, pari a 500.000 euro a decorrere dall’anno 2010, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2009-2011, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al medesimo Ministero. Art. 6. (Detenzione di armi per uso sportivo)

da E' UNA VERGOGNA! 02/07/2012 14.36

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Art. 2. (Modifiche all’articolo 22 della legge 11 febbraio 1992, n. 157) 1. All’articolo 22 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, il comma 9 è sostituito dal seguente: «9. La licenza di porto di fucile per uso di caccia ha la durata di tre anni e può essere rinnovata su domanda del titolare solo previa presentazione di un nuovo certificato medico di idoneità di cui al comma 1 dell’articolo 1 della legge 6 marzo 1987, n. 89, e successive modificazioni, di data non anteriore a tre mesi dalla domanda stessa». Art. 3. (Modifiche al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773) 1. All’articolo 35, quinto comma, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, dopo le parole: «malattie mentali» sono inserite le seguenti: «o da segni di disturbi psico-comportamentali». Art. 4. (Modifiche all’articolo 9 della legge 18 aprile 1975, n. 110) 1. Al primo comma dell’articolo 9 della legge 18 aprile 1975, n. 110, il secondo periodo è sostituito dal seguente: «Gli interessati al rilascio di tali autorizzazioni sono obbligati ad esibire all’autorità di pubblica sicurezza il certificato di cui al quinto comma dell’articolo 35 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni». Art. 5.

da E' UNA VERGOGNA! 02/07/2012 14.35

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Legislatura 16ª - Disegno di legge N. 1558 DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Modifiche alla legge 6 marzo 1987, n. 89) 1. All’articolo 1 della legge 6 marzo 1987, n. 89, il comma 1 è sostituito dai seguenti: «1. Alla documentazione richiesta per il rilascio della licenza di porto d’armi per uso di difesa personale nonché la licenza di porto di fucile per uso di caccia, deve essere allegato apposito certificato medico di idoneità psicofisica. Tale certificato deve essere presentato anche al momento del rinnovo annuale della licenza di porto d’armi, ai sensi dell’articolo 68 del regolamento di cui al regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, nonché al momento del rinnovo della licenza di porto di fucile per uso di caccia di cui all’articolo 22 della legge 11 febbraio 1992, n. 157. 1-bis. Il certificato di cui al comma 1 è rilasciato previo accertamento dei requisiti psicofisici di cui al comma 1 effettuato da un collegio medico costituito presso l’azienda unità sanitaria locale competente, composto da tre medici, pubblici dipendenti, di cui almeno uno specialista in neurologia e psichiatria. 1-ter. Nel caso in cui vengano riscontrati segni di disturbi psico-comportamentali, la licenza è immediatamente revocata, ovvero si prescrive il divieto di rilascio della licenza e ne viene data immediata comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza competente per territorio di residenza anagrafica dell’interessato». 2. Il Ministro del lavoro, della salute o delle politiche sociali stabilisce, con proprio decreto, le modalità di composizione del collegio di cui all’articolo 1, comma 1-bis, della legge 6 marzo 1987, n. 89, come introdotto dal comma 1 del presente articolo, nonché le modalità per lo svolgimento dell’accertamento di cui al medesimo articolo 1, comma 1-bis, della citata legge n. 89 del 1987.

da E' UNA VERGOGNA! 02/07/2012 14.34

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Perchè tagliare,quando si può dividere?

da vince50 02/07/2012 14.21

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

" Rischio via libera dei cacciatori nelle aree protette ", esatto, il nocciolo stà tutto li, poi per il resto nei parchi tutto è lecito, monnezza , prostituzione , discariche, incendi, e sperpero immane di denaro pubblico.

da Alvanto Ass. Cacciatori Genzano di Roma 02/07/2012 14.20

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Tagliano tutto e sopratutto alla sanità......e non riescono a tagliare i fondi x quei la@@@oni che siedono come presidenti....certi amici non si possono toccare vero?

da gladiatore 02/07/2012 13.48

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

Una volta si diceva: col tempo e con la paglia si matura anche le sorba. Chissà che un po' più di pazienza, un po' più di fiducia, un po' più d'aria fresca all'ultimo piano non riescano a fare quello che finora ci è stato impedito. Certo è che se si continua con la contrapposizione acerebrata, l'esito è scontato: i cacciatori sono - ormai - pochi,le idee innovative scarseggiano, mentre il fenomeno animalista va avanti sospinto anche da un vento ricco di interessi, pubblici e privati. A volte però la realpolitik prevale su tutto. E qui, se si parla di soldi, siamo all'avanspettacolo più classico. Ovvero: bambole non c'è una lira! E qui, quelli che stanno peggio non siamo noi cacciatori, abituati a fare con i soldi nostri e con il nostro impegno. Mentre altri si avvalgono da tempo di risorse che ormai sono esaurite.

da Pietro B. 02/07/2012 10.56

Re:PARCHI: RIFORMA-LAMPO DE CHE'!

secondo me è lei che se ne deve fare una ragione, signor Vannacci. Sono 20 che diciamo sempre le stesse cose e non succede nulla. In Italia, caccia e parchi non si incontreranno mai, così pure caccia e 16 anni. E più lo si chiede, peggio è. Credere alla befana pure a luglio è preoccupante

da And 02/07/2012 9.44