A Mestre l'ambientalismo cambia volto


venerdì 30 settembre 2011
    
L'ambientalismo imperante in Italia è figlio di una cultura cittadina, che vive il suo rapporto con la natura in maniera mediata, artificiosa ed in chiave rigorosamente protezionista. Così, mentre ci si concentra su storici “nemici” come i cacciatori, si chiude spesso un occhio (a volte anche due) sulla cementificazione selvaggia e sulla inesorabile trasformazione del territorio naturale. E' esattamente quello che accade quando aree rurali vengono “adattate” alla fruizione della natura per scopi turistici o di svago, con l'apertura per esempio di parchi cittadini.

Esattamente quello che sta per accadere in quel di Mestre, dove di fronte alle ipotesi di nuove aree parco, sostenute anche dalle cosiddette associazioni tradizionali (Wwf e Legambiente in primis), in molti cominciano ad esprimere il proprio dissenso verso questo modo di intendere e fare ecologia.

La Nuova di Venezia e Mestre, quotidiano locale, dà spazio ad una diversa idea di ambientalismo pubblicando le lettere di Francesco Boato, di Mirano e di Massimo Zaratin, delegato Wilderness in Veneto. “Il nostro modo di fare ambientalismo – dice Zaratin a commento delle considerazioni anti parco di Boato – è completamente diverso perché chi fa volontariato nella nostra associazione proviene dalla terra, la conosce, ne valorizza gli aspetti umani che in essa si esplicano”. “Noi non vogliamo che le zone rurali – spiega in un altro passaggio Zaratin – vengano trasformate in luoghi con panchine, lampioni e giostre per bambini. La natura, quella vera da preservare intendo, è tutt'altra cosa e deve rimanere così com'è, con le attività naturali dell'uomo come l'agricoltura tradizionale per esempio, tramandataci dai nostri padri quale antico sapere anche a beneficio dello spirito dell'uomo che la vive”.
 
 
(30/09/2011)
 
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4 commenti finora...

Re:A Mestre l'ambientalismo cambia volto

basta far finta che quello che noi abbiamo c'è stato prestato dai nostri figli e quindi dobbiamo restituirglelo integro.basta con questi falsi ambientalisti.

da skippy 01/10/2011 20.15

Re:A Mestre l'ambientalismo cambia volto

Dagli antenati ci sono stati tramandati, non solo agricoltura del sapere,ma anche boschi,montagne,fiumi,laghi,in perfetta efficenza;senza nessuno stanziamento di denaro pubblico.Oggi, per esempio in Sicilia ,sono stati stanziati 24 milioni di euro,di cui 11 agli ambientalisti e 13 ml.ai parchi.Mentre in qualche ospedale dimezzano i farmaci agli ammalati di tumore perche non ci sono i soldi.Se nel passato non ci volevano soldi per parchi ed altro,vuol dire che sono danari sprecati a danno della comunità.Chi vuole fare l'ambientalista, che lo faccia a spese proprie.

da filippo 01/10/2011 13.35

Re:A Mestre l'ambientalismo cambia volto

Se abbatti un albero in città si legano con le catene...qui in campagna radono al suolo interi boschi, e nessuno se ne accorge...anche perchè non si finisce mica sui giornali con gli alberi della campagna!

da massimo zaratin 01/10/2011 11.38

Re:A Mestre l'ambientalismo cambia volto

Gli ambientalisti...Se abbatti un tordo si incazzano come iene,se vedono tagliare un'albero di 100 anni non gliene frega nulla!!

da Presidente 30/09/2011 16.10