Venezia: farmaci e pesticidi rilevati negli uccelli marini


mercoledì 2 marzo 2022
    
 
La contaminazione di sostanze chimiche da parte dell'uomo è talmente diffusa che ne è stata rilevata la presenza anche negli uccelli marini. Lo rivela una ricerca condotta da Marco Picone, ricercatore dell’Università Ca’ Foscari Venezia, su due specie che nidificano nella Laguna di Venezia, la sterna ‘beccapesci’ (Thalasseus sandvicensis) e il gabbiano corallino (Ichthyaetus melanocephalus). Come predatori apicali nella rete trofica acquatica, sono ‘sentinelle’ del loro habitat e forniscono indicazioni indirette sulla presenza dei farmaci nei tessuti delle loro prede e nell’ambiente. Finora si ritenevano esposti ai neonicotinoidi solo gli uccelli che si nutrono di semi e nettare, ed indirettamente i rapaci. Questo studio dimostra come nella catena della contaminazione possano finire anche specie apparentemente più lontane dal contesto agricolo.

L’analisi sulle piume prelevate dai pulli di questi uccelli marini non ha lasciato spazio a dubbi: l’87% dei 47 campioni analizzati conteneva il principio attivo diclofenac, un antinfiammatorio non-steroideo, ma sono stati rilevati anche ibuprofene, nimesulide, naprossene e gli antidepressivi citalopram, fluvoxamina e sertralina. Inoltre, il 91% dei campioni contenevano tracce quantificabili di neonicotinoidi, una classe di pesticidi chimicamente simili alla nicotina.

“Abbiamo studiato i pulli non volanti di beccapesci e gabbiani corallini perché dipendono totalmente dai genitori per l’alimentazione - spiega l’ecotossicologo Marco Picone -. Questi uccelli procurano il cibo per la prole in un’area di alcuni chilometri quadrati intorno alle colonie di nidificazione. Di conseguenza, i contaminanti presenti nei pulcini risultano totalmente attribuibili alla contaminazione locale dell’area di nidificazione”.

“Abbiamo trovato imidacloprid e clothianidin in tutti i gabbiani e nella maggior parte dei beccapesci - spiega Picone - e questo conferma che il bando del 2018, non totale (ha riguardato solo le colture all’aperto), non ha eliminato gli input di questi pesticidi, e che gli uccelli marini sono esposti a questi contaminanti a prescindere dalle loro abitudini alimentari. I gabbiani corallini, infatti, sono onnivori e nella loro dieta possono entrare tanto specie acquatiche quanto insetti irrorati dai pesticidi. I beccapesci, invece, si nutrono essenzialmente di piccoli pesci (sardine, spratti e acciughe). Quindi, questo conferma come i neonicotinoidi possano arrivare ovunque nell’ecosistema”.

I dati sono stati pubblicati sulle riviste scientifiche Science of the Total Environment e Environmental Research e sono il frutto del progetto AWExPHARMA, finanziato dall'Università Ca’ Foscari Venezia attraverso le misure di sostegno alle idee di ricerca dei propri ricercatori che ambiscono a crescere in progetti collaborativi internazionali (bando SPIN 2018, misura 2).

Lo studio è stato coordinato da Marco Picone e la sua realizzazione è frutto della collaborazione tra il gruppo di Ecotossicologia dell’Università Ca’ Foscari Venezia, i gruppi di Chimica Analitica di Ca’ Foscari e dell’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche, e gli inanellatori accreditati dal Centro Nazionale di Inanellamento dell’ISPRA.  (Tratto da Unive.it)

3 commenti finora...

Re:Venezia: farmaci e pesticidi rilevati negli uccelli marini

E ORA GLI ANIMALARI COSA DICONO E FANNO?

da GENNY 4 BOTT 01/03/2022 17.03

Re:Venezia: farmaci e pesticidi rilevati negli uccelli marini

ah ah ah che idioziaaaaa ah ah ah

da ah ah ah 01/03/2022 7.40

Re:Venezia: farmaci e pesticidi rilevati negli uccelli marini

"possano finire anche specie apparentemente lontane dal contesto agricolo" Ho letto.. Ma questo ricercatore ha mai visto quante migliaia "de magoghe " e "cocai" seguono gli aratri dove la terra e' mossa dal vomere ? Cosa crede che ci stiano a fare se non mangiare vermi irrorati tutto l'anno da pesticidi ,diserbanti , essicanti,,e fertilizzanti cosidetti chimici?

da Vito Canevese 28/02/2022 21.15