Coldiretti: ripartire dal valore del cibo


venerdì 6 luglio 2012
    
“Siamo convinti che il nostro Paese possa ritrovare una via sostenibile di sviluppo e competitività sui mercati locali e globali solo se saprà ripartire dai territori, in primo luogo dal  loro patrimonio ambientale e culturale e dalla creatività delle sue piccole e medie imprese che insieme rendono distintivo il marchio Italia”. Su questi auspici si è aperta l'assemblea nazionale di Coldiretti, che ha visto oltre 15 mila agricoltori riunirsi al Palalottomatica di Roma.

Sbloccare la legge sull’etichetta d’origine di tutti gli alimenti; attuare la semplificazione per alleggerire un carico burocratico che fa perdere cento giorni di lavoro alle imprese agricole; concretizzare l’internazionalizzazione per aprire nuovi mercati. Questi gli obbiettivi per i prossimi mesi dichiarati dall'intervento di Sergio Marini. Impegni sottoscritti anche dai ministri Passera (Sviluppo Economico) e Catania (Politiche agricole), presenti all'assemblea, che dovranno concretizzarsi in una più decisa impronta politica in Europa, dove si giocano le partite importanti per la difesa dell'agricoltura di qualità, come quella sulla nuova PAC, la riforma della politica agricola comune, dalla quale dipende molto del futuro del cibo, dell’ambiente, del paesaggio e della qualità della vita del Made in Italy.

La battaglia di Coldiretti è quella di ridare valore al cibo: “la speculazione – dice l'associazione – ci condanna a periodiche valatilità dei prezzi dei prodotti agricoli”. Uno dei tanti effetti di un sistema economico globale che ha declassato il cibo a merce qualsiasi, dimenticando che è un bene essenziale, e per sua natura, a destinazione universale. E' sul valore del cibo come bene comune è l'unico che possa garantire uno sviluppo sostenibile della produzione alimentare fondato sui territori e coniugare i principi di sovranità e sicurezza alimentare con quelli di equità e accessibilità per tutti”. 


6 commenti finora...

Re:Coldiretti: ripartire dal valore del cibo

Uhh skippy ... quelli crescono senza dover lavorare la terra, non hanno bisogno di concime, di aratura, di fresatura e di tante altre cosette che l'agricoltura a scopo alimentare ha. Basta recintare ( tipo campo di concentramento ) metterci ettari e ettari di pannelli, un paio di ominidi di guardia e il gioco e la rendita è garantita per anni. E chi se ne frega della fauna, della flora, dell'agricoltura alimentare, delle tradizioni ecc ecc. Il contadino mette a riposo gli attrezzi, non deve più spaccarsi la schiena, non deve fare più i conti della serva e sopratutto fare i conti con il caro carburante, ec ecc. Recinta tutto, mette tutti i pannelli che gli dicono di mettere , si mette a Pall@ all'aria e a fine mese passa a riscuotere. Non è male come vita.. non male per niente. E per di più è pure ecologico ... e chi sene frega della fauna.. andrà da qualche altra parte. Mortacci vost@a! Maledetti ambientalisti del piffero.. state devastando tutto con i vostri metodi!

da MarcoC 09/07/2012 11.31

Re:Coldiretti: ripartire dal valore del cibo

coldiretti forse non si è resa conto che terreno per coltivare nn ce ne più se volete coltivare pannelli allora si.

da skippy 06/07/2012 20.48

Re:Coldiretti: ripartire dal valore del cibo

"La battaglia di Coldiretti è quella di ridare valore al cibo: “la speculazione – dice l'associazione – ci condanna a periodiche valatilità dei prezzi dei prodotti agricoli”. Per permettere al produttore di eludere l' intermediazione è necessario aprire una rete commerciale capillare. E' necessario creare il mercato continuativo degli alimenti. Quello settimanale, di paesi grossi o meno grossi non è sufficiente. Ma senza regole precise non si va da nessuna parte con una razza di specialisti come la nostra dove, 'fatta la regola trovato l' inganno' Allora è necessario stangare! Certezza sul biologico, certezza sul Km 0, certezza sulla origine controllata, e via dicendo senza parlare poi dall' escludere dalla produzione di cibi sensibili, determinate pratiche, come citato ben sopra da MarcoC

da Fromboliere 06/07/2012 11.05

Re:Coldiretti: ripartire dal valore del cibo

E' vero, ma qui - oggi - ci gioca molto la grande distribuzione, la Confagricoltura che vorrebbe anche in Italia un'agricoltura geneticamente modificata, e tutti coloro che nella padania hanno distrutto risaie tradizionali, hanno puntato sulla mistificazione delle quote latte, hanno favorito la distruzione delle eccedenze e via andare. Coldiretti/Federconsorzi compresa

da Grillo 06/07/2012 10.54

Re:Coldiretti: ripartire dal valore del cibo

infatti..cibo di qualità tale che spesso si vedono ragazzine di 5-6 anni con le tette! Ormoni di qua.. estrogeni di la .. pesticida di sopra .. antibiotico veterinario di sotto e ecco il risultato .. cibo di prima qualità da acquistare sullo scaffale del supermercato. Perchè si sà ... è più etico e più pratico. Avete ridotto questa società consumistina a tanti automi lobotomizzati schiavi del sistema e delle multinazionali. Ecco quello che si è fatto .. con buona pace delle culture rurali.

da MarcoC 06/07/2012 10.38

Re:Coldiretti: ripartire dal valore del cibo

E sulla linea del cibo di qualità, mi piacerebbe che si parlasse anche della carne di selvaggina. E sui valori sociali culturali estetici delle nostre caratteristiche di popolo e di paese, mi piacerebbe che si ricordasse che anche la caccia ha fatto la sua parte e la sta continuando a fare.

da Ghigo 06/07/2012 10.27