Il Prof. Luigi Tolotti nasce a Venezia il 14/11/1912, figlio del Capitano di Lungo Corso Tolotti Ferruccio (1886 – 1971 VE), noto personaggio veneziano, che navigò a lungo su navi a vapore e velieri, nonché grande cultore della pesca tradizionale nella Laguna di Venezia.
Luigi gli fu figlio unico, premurosamente allevato e cresciuto dal padre con i dogmi del rispetto dell'ambiente lagunare, dei suoi usi e costumi marinari, ma soprattutto fu indotto verso tutto ciò che concerne le attività legate alla pesca, caccia, artigianato locale e il buon gusto per l'antiquariato.
Strudiò con passione, presto divenne professore presso l'Accademia delle Belle Arti di Venezia. Appena diplomato fu arruolato e partecipò attivamente a diverse fasi della Seconda Guerra Mondiale. Per le sue innate capacità fu incaricato cartografo militare per conto anche dell'Istituto Geografico di Firenze, non solo, da fotografie aeree non sempre nitide o mosse, seppe sviluppare centinaia di dettagliate mappe del territorio. Illustrò il giornale della divisione Marche con suggestivi disegni militari. Divenne ben presto allievo ufficiale nelle campagne dei Balcani in Albania e Jugoslavia. Venne premiato a Guidonia personalmente da Benito Mussolini per il suo suggestivo ed emotivo quadro dal titolo “La madre”.
Nel 1943 fu catturato dai tedeschi a Firenze e fuggì grazie alla sua prontezza di riflessi e spiccata intelligenza, sfruttando alcuni abiti civili e la sua inseparabile tavolozza con i colori, che teneva sempre con sé, riuscì così ad allontanarsi dalla colonna dei deportati, evitando la tradotta nei campi di concentramento in Germania e a rientrare, rocambolescamente, nella sua amata Venezia.
Aprì un rinomato studio-bottega di pittura e antiquariato a Santa Maria del Giglio, che ben presto divenne punto di riferimento di diversi cultori dell'arte, letterati e della nobiltà veneziana. Gli fu grande amico e frequentatore il Conte Sebastiano Barozzi, anch'egli famoso antiquario veneziano. Strinse sinceri legami di amicizia anche con molte altre personalità dell'epoca, tra cui il conte Leone Zasio, podestà e sindaco di Cavallino, successivamente anche con suo figlio Conte Carlo. Si unì in matrimonio con Donna Fosca Cendali, premurosa e sensibile insegnante, con la quale condivise a lungo la sua passione per la caccia, tant'è che fu la prima donna ad ottenere la licenza di caccia nel Comune di Venezia. Da questa unione nacque un figlio, Tolotti Giampaolo che seguì le orme del padre sia nel settore dell'antiquariato che del mondo della gestione venatoria.
Dalla prefazione di Roberto Basso
Vita e opere di Luigi Tolotti
A cura di Roberto Basso
Reperibile presso Museo Civico di Jesolo