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lunedì 1 marzo 2021
    

 
 
Per prefigurare il futuro, così si dice, bisogna conoscere il presente e anche il passato. Per questo, oggi, si ricorre sempre più spesso a quella che si chiama "indagine sociologica", abusata nel marketing, strumentalizzata dalla politica. Abusata e strumentalizzata, perché si costruiscono ricerche con un fine precostituito: ottenere risposte funzionali all'obiettivo. Risultato: il settore commerciale ics ottiene effetti con i quali prova a convincere i consumatori che quei suoi prodotti sono il toccasana; la componente politica ipsilon utilizza il dato della ricerca commissionata per orientare l'opinione dell'elettore.

Anche per la caccia, o per la categoria più vasta degli utenti di outdoor (ma non solo), a seconda del committente, il dato appare più spostato da una parte piuttosto che dall'altra a seconda di chi lo commissiona. E chi ha più potere (economico, politico) le più volte prevale.

A monte di tutto ciò, tuttavia, c'è un Ente dello Stato, l'Istat, che insieme a vari altri organi statali segue metodi scientifici, puntuali e inoppugnabili, a cui si può fare riferimento. Fino a diversi anni fa, l'Istat forniva dati con cadenza annuale anche per la caccia. Oggi non più. E questo è un male. Resta il fatto che la conoscenza di un fenomeno è determinante per intraprendere qualsiasi iniziativa di sostegno. E per saperne qualcosa, della caccia, bisogna ricorrere a vari e disparati interlocutori, che a volte nicchiano, quando addirittura proprio non ti filano neanche. Le indagini "di parte" recenti sono poche, frammentarie, discontinue. Spesso superate. L'ultima della Federcaccia, risale al 2013, cioè a dati raccolti probabilmente l'anno precedente. Quella, parziale, dell'Università di Urbino fa riferimento a dati del 2016. Un dato più fresco, più oggettivo, lo possiamo trarre da una comunicazione della Polizia Amministrativa, che dà sostanzialmente stabile il numero dei porto d'armi (un milione e duecentomila circa dal 2016 al 2019) di cui intorno alle settecentomila unità quello delle licenze di porto di fucile per uso di caccia. Ma ci si ferma qui,  si sa praticamente poco sul resto. Manca un profilo aggiornato dei cacciatori italiani. Chi sono, cosa fanno, dove vanno a caccia, quando e quanto vanno, che forme di caccia praticano. Stando alle polemiche, pur tenendo conto dei reiterati piccoli o grandi lockdown di quest'anno, sembrerebbe che la parte del leone la facesse il cinghiale. Ma probabilmente non è così. Nemmeno il web ci aiuta, affollato com'è di gruppi e contro gruppi, a volte in contraddizione fra loro, e soprattutto senza un minimo di ordine. Gli unici che se ne possono avvantaggiare sono i grandi gruppi (Facebook del cacciatore Zuckerberg, Amazon, Google...) che dispongono di sofisticatissimi algoritmi in grado di memorizzare ed elaborare ogni singolo respiro di chi vi si affaccia. Ma noi ne restiamo esclusi.
 
Per questo, unica consolazione, in un mondo globalizzato, è quella di dare un'occhiata fuori di casa. In Europa, per esempio, quanto a dati va un po' meglio. Sul sul sito web della FACE, la Federazione Europea dei Cacciatori, ogni paese dell'Unione (o quasi) propone il suo profilo, più o meno aggiornato e piuttosto sintetico. Per nostra utilità, volendo acquisire qualche indicazione più utile, ci si può allora riferire ai nostri vicini mediterranei, spagnoli e soprattutto francesi. Malgrado qualche mal di pancia (ultimo la nuova ministra dell'ambiente, che - contrariamente a certi suoi predecessori come Segolene Royal, per esempio - risente di sollecitazioni animaliste), i cacciatori francesi stanno meglio di noi e si danno più da fare a favore della loro passione. Fanno squadra, sotto la bandiera della Federcaccia francese, sono ascoltati dal governo, hanno idee precise di cosa sono e di dove vogliono andare. Attraverso studi strategici finanziati dal Ministero dell'Ambiente e da quello dell'Agricoltura, aggiornano in continuazione i loro profili, per avere sempre sottomano il polso della situazione e utilizzarlo al meglio nei confronti dell'opinione pubblica e dei diversi interlocutori istituzionali e sociali. Da una ricca serie di dettagliatissimi resoconti, sappiamo perciò che i cacciatori sono un milione e trentamila (con 25.750 donne), danno lavoro a 27.800 persone (il tennis  ad esempio ne impiega 18.100), quasi la metà dei praticanti la caccia ha meno di 55 anni, per più della metà in età lavorativa, un terzo pratica la caccia agli ungulati (cinghiale soprattutto), un altro terzo la piccola selvaggina stanziale, un terzo la migratoria (13% selvaggina d'acqua). Ogni cacciatore francese spende per la caccia 2.168 Euro, fa risparmiare milioni di danni causati dalla selvaggina, ne rimborsa molte decine di migliaia agli agricoltori, finanzia interventi sul territorio per quasi quattrocento milioni di Euro. Il giro d'affari complessivo ruota intorno ai quattro miliardi di Euro (il tennis un miliardo, la pesca un po' meno di un miliardo). Circa la metà dei cacciatori s'impegna per la tutela dell'ambiente (90 milioni di ore di volontariato, pari a 57 mila lavoratori a tempo pieno) con un plus-valore di due miliardi e mezzo di Euro, mentre la stragrande maggioranza  dà importanza al suo rapporto con la natura e al vivere all'aria aperta, al valore sociale della caccia, allo stare insieme anche convivialmente, che favorisce l'armonia sociale e la comunicazione fra generazioni. Più di un milione di Euro viene investito annualmente per sostenere l'immagine della caccia e fare opera di educazione nelle scuole. Con un beneficio per la salute personale valutata più del doppio della media dei cittadini francesi. E le donne, secondo queste indagini, per competenza, passione e dinamicità, sono il futuro della caccia!

Non sono da meno in Spagna, dove l'87% del territorio è considerato cacciabile, pari a circa 44 milioni di ettari, suddivisi in 32.817 cotos (riserve di caccia, private per l'82%), con più di settecentomila cacciatori (in aumento rispetto al 2005). Un vero e proprio catalizzatore multisettoriale per l'economia (6,5 miliardi di Euro di PIL, 186.758 lavoratori fra diretti e indiretti, 614 milioni di Euro di tasse incassate dallo Stato), come certifica un’indagine condotta in collaborazione col ministero dell'agricoltura e i diversi governi regionali. L'attività di caccia frutta un ricchissimo carniere, a base soprattutto (in ordine numerico di capi) di conigli, tordi, pernici, colombacci, coturnici, tortore, lepri, corvidi, storni (315.021), cinghiali,  acquatici, volpi, cervi e altre specie, che forniscono carni sane e di alta qualità gastronomica, commercializzata per 45 milioni di Euro.  Il cacciatore spagnolo, con un salario medio di duemila Euro, spende per la caccia quasi 10mila Euro l'anno, mentre un titolare di riserva ne spende più di 40mila. Ampio il dettaglio anche per la funzione sociale del cacciatore, compreso la formazione e la sensibilizzazione dei giovani in età scolare e la protezione faunistica e ambientale.

Sono tutte informazioni che favoriscono la comprensione di un mondo, quello dei cacciatori, che l'odierna cultura sempre più di tipo metropolitano tende a contestare. E se anche noi in Italia vogliamo recuperare quell'immagine che anche per diatribe interne abbiamo sperperato, dovremo considerare come più che necessaria, seguendo l'esempio almeno dei nostri colleghi spagnoli e francesi. Potrebbe essere l'obiettivo principale di quella tanto sollecitata cabina di regia, che al momento funziona a singhiozzo e si sveglia solo nei casi di estrema emergenza, quasi sempre sotto forma di reclamo contro l'ennesimo sgarbo alla categoria.
In alternativa, chi può, tra i tanti portatori d'interesse, si svegli e lo faccia.
 
Paolo Longo


16 commenti finora...

Re:Avviso ai naviganti

Sempre le solite liti tra associazioni venatorie. E' sempre la stessa storia. In italia non ci sarà mai una cabina di regia unica. Poichè si combatte tra di noi e periamo sotto i colpi di un fuoco amico. E fatela finita e cercate di impegnarvi a far le cose serie anzichè sputarvi veleno l'un l'altro. Che pena che mi fate. Riconosciute e non.

da Hunter74 07/03/2021 0.16

Re:Avviso ai naviganti

X Bekea...Lascia stare NON C'E' PEGGIOR SORDO CHE NON VUOL SENTIRE come se la 157 e la "gestione" della caccia di questa CACCIA l'abbiano fatta altri mah

da MARCELLO64 06/03/2021 9.43

Re:Avviso ai naviganti

X virgilio,levati le cateratte,e guarda i fatti.La lotta per il potere e le poltrone si fa per i soldi e per un tornaconto economico sostanzioso (facciamo 110.000 € annui più rimborso spese ) Queste sono ambizioni che esulano nell'avere come priorità la difesa della caccia e dei cacciatori .Ricordati la risposta che diede il presidente della maggiore AV alla domanda di Vespa -Lei è cacciatore -risposta - "no io prevalentemente porto i cani in campagna". E questo presidente era stato invitato da Vespa per parlare bene della caccia e dei cacciatori.Questo è l'esempio che il fattore economico legato alla poltrona è determinante in queste AV riconosciute.Mentre lo so per certo (visto che sono stato dirigente a livello provinciale) che nelle altre AV non riconosciute prevale il volontariato, e la voglia di difendere veramente la caccia,facendo quello che i bilanci lo permettono,non certo cifre a 5 zeri per stipendi ai presidenti.Perciò questa è l'immagine reale che si sono fatti molti cacciatori,oltre che tanti politici anti caccia che conoscono bene il nostro mondo.Quindi per cambiare immagine pubblica, del cacciatore e della caccia bisogna inventarsi nuove strategie a livello nazionale ( investire finanziamenti sui social e stampa),ma questo lo possono fare solo le 6 sorelle che hanno capitali accumulati in questi anni, e non le altre AV che campano solo con gli introiti del tesseramento e non spartendosi i ristori ( 5,16 € a licenza)chiaro.

da Bekea 05/03/2021 18.54

Re:Avviso ai naviganti

Bene la Fidc (toscana?), Umberto, ma c'è bisogno di un intervento corale ed esaustivo. Proprio in questi giorni, la Federcaccia francese ha diffuso a tappeto un manifesto con una serie di sintetici promemoria (dati, numeri) che se anche i cacciatori e le loro famiglie li diffonderanno nei territori (soprattutto nelle città) l'effetto sarà dirompente. Più che di una pagina di pubblicità su tutti i quotidiani nazionali.

da Maccaluni 05/03/2021 16.09

Re:Avviso ai naviganti

Per Renato N. queste sono le notizie che ho recuperato: la ricerca si occupa di indagare il valore economico dei boschi rispetto a funzioni ulteriori a quelle di produzione legnosa, tra cui la funzione ricreativa della caccia. In particolare sarà svolta un'indagine sulle abitudini dei cacciatori delle province di Siena e Firenze per valutare i costi che i cacciatori devono sostenere annualmente per svolgere questa attività. In questo modo sarà possibile capire il valore, soprattutto da un punto di vista economico, che la caccia rappresenta per il territorio e di conseguenza proporre strategie di gestione forestale volte a migliorare anche la funzione venatoria stessa. Devo aggiungere che l'ufficio studi e ricerche della FIDC ha dato un notevole contributo partecipativo allo sviluppo della ricerca.

da Umberto 05/03/2021 8.16

Re:Avviso ai naviganti

Bekea, secondo me, vi siete fatta la seggiola per pura sete di potere, visto che idee come le vostre erano e rimarranno minoranza. Ma purtroppo questa è una malattia tipicamente italiana. Si arriva a fare swuadra solo quando abbiamo l'acqua alla gola. Il mondo è cambiato, vedo che anche in Francia non se la passano tanto bene. Registro che comunque non hai dato risposte a Dai.

da Virgilio N. 04/03/2021 22.18

Re:Avviso ai naviganti

X dai e per chi non conosce la storia delle AV in Italia. Quando affermo che la 157/92 voluta dalle 6 sorelle è responsabile del declino della caccia che operando in regime di monopolio hanno di fatto sancito la nascita di nuove AV, fatte da cacciatori che non si riconoscevano e non si riconoscono nella linea politico venatoria delle 6 privilegiate dalla 157 ( come disse Sordi Marchese del Grillo ).Qualcuno ha ipotizzato sottovoce che se a parti invertite le 6 sorelle avessero avuto in questi anni dei dirigenti come le non riconosciute la caccia in Italia non sarebbe in queste condizioni.

da Bekea 04/03/2021 16.16

Re:Avviso ai naviganti

Se la cosa è irreversibile RISPARMIACI LE PROSSIME ESTERNAZIONI INUTILI caro Bekea.

da Becanotto 04/03/2021 16.13

Re:Avviso ai naviganti

X dai ma fammi ridere,ma tutti i tesserati delle AV non riconosciute sono fuggiti dalle 6 riconosciute proprio per l'impossibilità di cambiare qualcosa da dentro in queste Av. Credi forse che l'apparato dirigenziale di queste AV accetti nuove idee da persone che non omologate e in linea col pensiero unico dell'Associazione. Ho casi concreti di giovani tesserati in queste associazioni che sono stati espulsi dai probiviri perché le loro idee di rinnovamento erano in contrasto con la dirigenza di una sezione comunale ( il presidente non si cambia è eletto a vita ) Se questo è l'esempio del potere periferico dell'Associazione figuriamoci ai più alti livelli.Non è che convogliando tutte le AV non riconosciute dentro alle 6 nazionali che le cose cambierebbero. E' un potere troppo consolidato e redditizio per lasciarlo a nuovi iscritti.

da Bekea 04/03/2021 10.49

Re:Avviso ai naviganti

Finalmente un discorso serio, che merita approfondimento, ma essenzialmente applicazione. Intanto, il sottoscritto, è impegnato a costruire il proprio appostamento sul balcone di casa.poiche', qui, nell'ATC di Taranto,dopo la costituzione dell'ennesimo parco, per altro non regolare quanto il primo, ed i terreni aut per la caccia, a titolo vario,non rimane disponibile, per fare cambiare aria al fucile, che il balcone di casa.

da Gaspare 04/03/2021 10.19

Re:Avviso ai naviganti

Come siete bravi a criticare. Dimmi un po' Bekea, tu che di sicuro fai parte di un'associazione non riconosciuta; prima domanda: la tua associazione prende contributi dalla regione? Quanto? Come li spende? Seconda domanda: se la tua associazioni e i cacciatori affiliati si sentono sacrificati, e sono in tanti come sembra o si dice, perché non si scioglie, entra a valanga in un'altra associazione riconosciuta, così ha modo di orientare le scelte e gli investimenti di quei contributi statali? Prova a riflettere, dai!

da Dai!!! 02/03/2021 19.33

Re:Avviso ai naviganti

i soldi servono per i gettoni di presenza da elargire alla "cuppppola" degli ATC , cioè la solita banda bassotti ( organizzata dai partiti) che si spartisce il bottino senza fare niente! cosi è più facile...

da AV .... NO GRAZIE 02/03/2021 19.14

Re:Avviso ai naviganti

Lo ripeto fino alla nausea:sono le AV che devono fare queste ricerche per accertare i dati di come sta la caccia in Italia. Questo dovrebbe essere lo scopo che si prefigge la legge 157/92 che ha stabilito che queste AV riconosciute hanno ristori da parte dello stato per ogni licenza pagata dai cacciatori italiano. (€ 5,16 per licenza).Anche nel 2020 hanno ricevuto e si sono spartite € 1.012.132 riguardanti l'annualità 2018. Queste sono risorse exstra tesseramento che possono e dovrebbero essere utilizzate per fare queste ricerche sulla caccia invece di essere spesi per altri scopi. Conclusioni le risorse ci sono basta utilizzarle in modo corretto.

da Bekea 02/03/2021 18.30

Re:Avviso ai naviganti

Umberto, ci potresti dire qualcosa di più? Qualche dettaglio del progetto?

da Renato N. 02/03/2021 8.18

Re:Avviso ai naviganti

Beh, Umberto, sarebbe un primo passo. Ma le AAVV e il CNCN che fanno?

da Emanuele 01/03/2021 17.10

Re:Avviso ai naviganti

E' esattamente quello che sta facendo, sia pur su di un campione limitato, l'Università di Firenze nell'ambito di un dottorato di ricerca.

da umberto 01/03/2021 16.04