Di qua e di là dalle Alpi


lunedì 10 agosto 2020
    

 
 
Mentre a casa nostra il ministro dell'ambiente fa di tutto per rendere la vita già difficile di per sè ai cacciatori, aldilà delle Alpi, il Demanio Forestale Francese (Office Nationale des Forèts) rilascia licenze a pagamento (cosiddette "Licenze dirette") per effettuare "straordinarie" giornate di caccia in alcuni territori sotto la sua diretta gestione.  Come regola generale, il diritto di caccia nelle foreste statali è delegato mediante asta pubblica a chi ci vive, tranne in alcuni aree in cui i cacciatori hanno un'autorizzazione speciale, una licenza, per poterci esercitare l'attività venatoria. Questi cacciatori sono controllati da professionisti dell'NFB che guidano l'azione di caccia.

I territori soggetti a licenze gestite sono classici territori caratterizzati storicamente da tipiche  forme di caccia. La professionalità dei direttori di caccia della NFB e delle loro equipe, unita alla qualità delle aree cacciate, rendono speciali queste giornate di caccia.
Per molti appassionati ed esperti, le cacce con  "licenza diretta" gestite dall'NFB sono quindi considerate un must. Anche se - come si legge in una brossura che le propone - risultano convenienti (da € 150 IVA inclusa al giorno per cacciare  beccacce a € 160 per la selvaggina di grande taglia) e "sono l'occasione per trascorrere momenti di caccia indimenticabili" in 10 aree di caccia uniche, sotto la giurisdizione della direzione territoriale ONF SEINE-NORD,  dalla Normandia all'Hauts de France (Piccardia e Nord-Pas de Calais), all'Ile-de-France. In sostanza un migliaio di permessi concessi ad altrettanti fortunati, che contribuiranno a sostenere i bilanci di questa "Azienda di Stato".

Ma cos'è in realtà l'Office National des Forèts? Principale responsabile delle aree naturali della Francia, l'ONF ha al suo attivo circa diecimila professionisti che gestiscono undici milioni di ettari di foreste statali, assicurandone quotidianamente la gestione.   L'organizzazione e la gestione della caccia sono uno dei compiti principali di questi operatori professionali. Praticata in modi diversi a seconda delle esigenze del momento, la caccia contribuisce a tenere in equilibrio gli ecosistemi e allo sviluppo della loro biodiversità. Tutto questo in stretta collaborazione con le organizzazioni dei cacciatori.

Insomma, basta passare dall'altra parte delle nostre montagne, verso ovest, che l'orizzonte venatorio si rischiara di una luce più propizia, oggettivamente più funzionale anche e soprattutto a quello che un tempo i greci intendevano con il termine “eco” (oikos): casa, ambiente,economia.

Sarebbe tanto difficile farci un pensierino anche in Italia, e non solo per le aree demaniali, che salvo eccezioni sono configurate alla stregua di parchi e aree protette?  

 
Leonardo Bertini


21 commenti finora...

Re:Di qua e di là dalle Alpi

In italia.......mai visto un ministro Dell'ambiente o agricoltura cacciatore.....sembra che dx o sx o c...lo facciano apposta mah...

da Mario 17/08/2020 10.15

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Il fatto è che solo quando non riuscivamo a risolvere le nostre beghe interne chiamavamo gli eserciti di Francia, Spagna, Germania, Austria, Inghilterra. Adesso che l'America, nostra madrina di turno, si sta ritirando, troveremo il modo di sottometterci speriamo senza eserciti (ma oggi conta la finanza che fa più morti della guerra)a qualcuno dei partner europei. L'alternativa è la Russia o la Cina. Se invece riuscissimo a capire che si potrebbe fare anche da noi, mettendoci in regola, senza furbizie, faremmo solo il nostro interesse. Ma ci credo poco. La caccia? E' un'attività del tempo libero che costa. Purtroppo chi non ha soldi, con l'aria che tira, non può più pretendere che ci pensi lo stato. Bisogna rimboccarsi le maniche, come fanno ovunque meno che da noi. Salvo qualche lodevole eccezione.

da Paolo P. 17/08/2020 8.21

Re:Di qua e di là dalle Alpi

magari!! Benedetto ! Buon Ferragosto

da Luigi 15/08/2020 9.44

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Magariii!! Non lo dico per la caccia, ma per come sarebbe bello che finalmente anche da noi ci fossero leggi coerenti, una burocrazia e un ordine molto più efficienti. E soprattutto una classe dirigente all'altezza del proprio ruolo, non come questi accattati che purtoppo ci ritroviamo. So anche che ci vorrebbero comunque decenni, perchè a guidare il paese ce li abbiamo mandati noi i nostri governanti e questo, se abbiamo un minimo di intelligenza, ci spiega tante cose.

da Benedetto C. 14/08/2020 15.55

Re:Di qua e di là dalle Alpi

vero BRETONE !!!

da AHI 13/08/2020 20.49

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Gira e rigira va a finire che la nostra nazione diventerà una colonia di Francia o Germania se non riusciremo a portare in parlamento meno politicanti ma veri politici !!! solo cosi ci salveremo!!!

da bretone 13/08/2020 17.36

Re:Di qua e di là dalle Alpi

QUESTI PARAGONI COI FRANCESI FANNO RIDE’: I GILET GIALLI SONO STATO 72 SABATO DI FILA A MANIFESTARE A PARIGI! GLI ITALIANI PROTESTANO SU FACEBOOK SEDUTI COMODAMENTE SUL DIVANO CON LO SMARTPHONE IN MANO!

da Fate festa! 12/08/2020 20.28

Re:Di qua e di là dalle Alpi

con questo ministro e questo governo abbiamo poco da sopravvivere ...facciano mea culpa e io ne conosco tanti chi ha votato il partito di un comico questi criticano ora federcaccia poveracci avete mandato il presidente della lipu nella stanza dei bottoni....con il vostro voto...

da pisa55 12/08/2020 17.40

Re:Di qua e di là dalle Alpi

non puoi interessarti di tutto e tutti ! In Alto Adige fanno bene e se ne fregano Giustamente degli altri ! E BASTA CON TUTTO PER TUTTI E TUTTO UGUALE PER TUTTI ! LA CLASSICA MENTALITA COMUNISTA CHE HA ROVINATO IL MONDO! Ognuno deve raccogliere i frutti del proprio orto . P

da Marcello 12/08/2020 15.16

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Pino 11/08/2020 13.45: Esatto e giusto. Ma da quello che ho letto a me sembra che sto bene io e degli altri me ne fr4ego! Sbaglio!!!!... Ps: A me sembra che qualcuno viva in un altro pianeta, ma leggendo la Costituzione mi accorgo che qualcuno aveva non solo ragione!

da s.g. 11/08/2020 21.25

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Voi purtoppo per voi dimenticate che in Austria, ma ovunque, la caccia è competenza del proprietario del fondo. E l'occhio del padrone ingrassa il cavallo, come si dice. L'Alto Adige è ancora culturalmente una propaggine dell'Austria e i comprensori comunali, o come si chiamano, hanno un numero chiuso di cacciatori che ha un rapporto cacciatore-territorio molto più basso rispetto a quello medio italiano, anche oggi che siamo un terzo di quelli di trent'anni fa. E non conta essere regione (BZ provincia)a statuto speciale. Sono a statuto speciale anche Sicilia e Sardegna, ma la situazione laggiù è molto diversa. Anche se, chi ha voluto, come in Molise, in Abruzzo, ha saputo salvaguardare la propria caccia. Il problema, cari miei, è il nostro modo d'intendere la "libertà". Che non significa fare quello che ci pare, ma rispettare gli altri. E la caccia è solo un modesto paradigma di come interpretiamo da italiani il vivevre in comunità.

da Enrico Bertini 11/08/2020 14.27

Re:Di qua e di là dalle Alpi

x Fucino… il problema è che noi siamo dei COGLIONI!! RAPPRESENTAI DA ASSOCIAZIONI d coglioni che FANNO SCHIFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

da Pino 11/08/2020 13.45

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Vedi caro PINO cosa ci vuoi fare; in Austria ed Alto Adige,per la caccia seguono ancora le regole dettate da Francesco Giuseppe(gran cacciatore) In compenso noi abbiamo il superministro Costa&company!!! cordialità

da Fucino Cane 11/08/2020 12.01

Re:Di qua e di là dalle Alpi

in Austria cacciano per specie e tutto l'anno. Sono gente tosta e con una grande educazione civica cosa che in Italia non esiste. Se guardiamo l'Alto Adige però dovremmo farci delle domande. Cacciano tutta la settimana , hanno riserve di diritto con guardia caccia che gestisce la selvaggina opportunista, sono SERI e fanno quel cazzo che gli pare! Nel resto d'Italia è nebbia !

da Pino 11/08/2020 10.40

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Frank 44 ha ragione. Proprio ieri sera ho sentito la Ghisleri (storica indagatrice della società al soldo di Berlusconi) che diceva che praticamente siamo dei pecoroni, ossequienti del capo di turno. Ieri l'altro Berlusconi, ieri Renzi, oggi Salvini, domani Conte o qualcun'altro che salta in scranno. Ma forse è sempre stato così ovunque, anche in Francia. Dove i mal di pancia non mancano, anche per la caccia.

da Umberto B. 11/08/2020 9.27

Re:Di qua e di là dalle Alpi

VIA LA POLITICA DALLA CACCIA !!! LA CACCIA DEVE ESSERE GESTITA DAI CACCIATORI !!!

da Carlo 11/08/2020 8.07

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Non sarà per caso che ognuno ha la classe dirigente che si merita?Essendo solitamente un popolo di accondiscendenti pecoroni, che cosa ci possiamo aspettare?

da Frank 44 10/08/2020 15.41

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Sicuramente in quelle zone gestite da gente più vicino alla montagna diversamente da qui in Italia ci facciamo gestite da personaggi che non sanno nemmeno cosa sono le montagne basta sparare sui cacciatori tutto va bene. Branco di inconpetenti

da faustbetton1960 10/08/2020 14.35

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Subito svelato l'arcano;I Francesi NON HANNO un ministro dell'ambiente del M5S!!!!!!!!!!

da Fucino Cane 10/08/2020 13.24

Re:Di qua e di là dalle Alpi

La caccia nei parchi, le case per uomini e per donne. la liberizzazione delle droghe leggere in pochi anni ci farebbero azzerare il debito pubblico. Prima però ci vorrebbe un'altra Italia.

da - Z- 10/08/2020 13.05

Re:Di qua e di là dalle Alpi

Anche loro hanno i loro problemi, ma sicuramente la caccia è considerata molto diversamente che in Italia. C'è da dire che gli ambientalisti da quelle parti sono un'altra cosa, e la campagna non è quello scempio a cui si assiste da noi.

da bryan 10/08/2020 10.19