Amati sentieri


lunedì 29 giugno 2020
    

 
 
 Dicono che sono vecchio. Lo so, sono vecchio. No, anziano. Ma quando vado a caccia, quando penso alla caccia, il tempo scompare, gli acciacchi pure, e mi luccicano gli occhi. Sarà la gioia o la nostalgia? Forse tutt'e due. Fatto sta che mi si apre lo scrigno delle bellezze. La memoria è quella che è, ma anche questo è un vantaggio. Ti restano impressi quegli attimi indimenticabili, sublimi, che poi a ben indagare dentro di te, hanno segnato il tuo essere.

Sono un migratorista. Nato migratorista cresciuto migratorista, vissuto per tutta la vita migratorista. Se così si può dire. Oggi. Certo che oggi la caccia non è quella di allora. Appena fanciullo, si usciva a buio, con mio padre, e a piedi, dal paese, lui con il fagotto delle gabbie alle spalle, si raggiungeva il capanno nel bosco, in collina. Se non c'era la luna, una pila in due ci aiutava a individuare il chiodo dove attaccare le gabbie. I tordi qua, il merlo là, i fringuelli, il fresone, la peppola, le capinere. Con la prima luce dell'alba partiva il merlo e poi tutta l'orchestra.  Se la mattinata era buona, il capannetto si riempiva di quell'aroma magico della polvere da sparo che ti inebriava. Il mazzo di uccelli  allo strozzino, modesto,  che odorava di muschio, ti faceva sentire orgoglioso di essere un cacciatore. Nel paese erano tutti cacciatori. Alcuni si distinguevano per competenza, per dedizione. Altri per censo. Che faceva la differenza, potevi disporre del tordo campione del mondo, o della postazione migliore del vicinato. Chi aveva l'automobile, o comunque una vespa, una moto, si poteva spostare in cerca di paradisi anche più accoglienti.

Poi arrivò il boom. Anche la caccia cambiò pelle. Fucile nuovo, sempre più spesso automatico, caccia al passo, le tortore all'apertura, i colombacci, il padule. Sicuramente, il padule, un mondo magico. Albe incantate, fuori dal tempo. Fatto ancor più di sacrifici, freddo, acqua, vento, bufera. Competenza. Gli stampi da mettere in posizione. Le anatre da richiamo, occhi attenti al minimo frullo in lontananza, accovacciati nella botte,  per lanciare bene il volantino. La sintonia col compagno per alzarti al momento giusto senza rubarsi la fucilata. Il recupero col barchino. Lo spadulare   col cane, a giorno, in cerca di gallinelle e porciglioni.

La liturgia casalinga, le cartucce, caricate a una a una, tutti gli strumenti in ordine, le bilancine, i misurini, le dosi a seconda del tipo di polvere, le borre, la consistenza dei pallini, cinque-sei per le anatre, sette per i colombacci, dieci per i tordi, undici per i fringuelli, le allodole. Le allodole. Una festa. Prima con la civetta, o col Macaco, quell'attrezzo a specchietti che facevi girare con una lunga corda, e quelle credulone curavano a branchi, come ammaliate. Poi con i richiami in gabbia, e le allodole alla stecca, che facevi frullare appena ne avvistavi nei dintorni. Era davvero una festa. Al tempo giusto le trovavi in tutti i coltivi della piana. A mano che mano che passava il tempo, però, ti dovevi spostare sempre più a sud. Nelle maremme, prima toscane poi laziali, in Campania,  in Calabria. E i colombacci in Sardegna, i tordi in Puglia, le beccacce sul Gargano. O in Jugoslavia. Eravamo diventati cittadini del mondo senza saperlo. Alla ricerca di un mistero che ancora oggi ci avvolge.

Oggi. Oggi è ancora diverso. Siamo consapevoli di questo nostro potere di annullare le distanze. Sicuramente ci siamo fatti un'idea più precisa del meraviglioso fenomeno della migrazione. Del perchè e del percome questi stupendi esseri che riempiono i nostri pensieri si muovono, crescono, calano, legati come sono alle trasformazioni dell'ambiente. Alla distruzione dell'ambiente, così come l'avevamo visto noi da ragazzi. Siamo pieni di scartoffie, di regole, di strumenti diabolici per muoverci, per non incappare in errori che ci potrebbero procurare spiacevoli esperienze, quando un tempo bastava il porto d'armi, lo schioppo in spalla, una mela in tasca, una borraccia, la cartuccera piena e una valigia di sogni.

Nostalgie? Rimpianti? Vedete voi. Io, finchè le gambe mi reggono, la testa funziona e l'occhio è vigile continuerò a calcare i miei amati sentieri.
 
 

Giampiero Orlando


18 commenti finora...

Re:Amati sentieri

I dottori abilitati FFOO ( delle autoscuole tanto per intenderci )NON SI PRENDONO NESSUN TIPO DI RESPONSABILITA' ed in quel di Genova sono anche peggio!!!! Occhiali a go go ( e se non li indossi è un penale ) e apparecchi acustici e ti mandano indietro con la spada di Damocle della denuncia alla medicina legale per mandarti a visita colleggiale ROBA DA MATTI!!!!!!

da ZERO ASSOLUTO + breton INOX 04/07/2020 12.03

Re:Amati sentieri

X Zero assoluto... Basta non andare all'ASL... semplice no????

da Calibro 20 03/07/2020 23.01

Re:Amati sentieri

I giovani non vanno a caccia perchè già noi vecchiacci abbiamo difficoltà ( grosse ) causa leggi leggine ordinanze tabelle, decine di associazioni contro la caccia, campagne sui media e strisce le notizie varie che ci massacrano dal tramonto all'alba ma chi è che va a rischiare un penale per andare a caccia di niente? Vai un pò a fare una visita all'ASL per il rinnovo del P.A., obbligo di occhiali se ci vedi benissimo ( da distante ) caccia solo da appostamento se il tuo udito risente degli anni anta, fra poco anche con un'unghia incarnita finisci per perdere il P.A.

da ZERO ASSOLUTO + breton INOX 03/07/2020 13.20

Re:Amati sentieri

I giovani NON vanno più a caccia,per un semplice motivo,gli è stato tolto la maggior parte del territorio cacciabile,sono subentrate nuove leggi scritte da anticaccia,con restrizioni inaccettabili,oggi molti di questi piuttosto che andare a caccia,preferiscono frequentre i pub,ed usare per comunicare tra di loro solo telefonino!!! La colpa è di questa nuova società moderna oppure anche nostra???

da Fucino Cane 03/07/2020 9.24

Re:Amati sentieri

i giovani non vanno a caccia perchè ci sono degli idioti come te SIG CAZZATE ! scemo!!

da AFV 03/07/2020 8.52

Re:Amati sentieri

Salve Giorgio, al capanno sono andato anche ieri, qualcosa fa fare c'è sempre! Poi ci sono un sacco di rigogoli che è un piacere sentirli. Per il libro... vedremo. Un caro saluto anche da parte mia.

da Roberto 02/07/2020 11.20

Re:Amati sentieri

Caro Roberto ora è il momento di preparare un nuovo libro, sempre di storie di capanni e belle foto della sua Marradi. Un caro saluto da Lucca.

da Giorgio 02/07/2020 0.27

Re:Amati sentieri

Sig. Enrico M. Il libro di racconti s'intitola "Nel sommesso palpito del vivere" se Le interessa posso inviargliene copia con plico raccomandato al costo di 15 euro. L'altro purtroppo è esaurito. Saluti

da Roberto Randi 01/07/2020 18.43

Re:Amati sentieri

Roberto, quali libri. Facci sapere i titoli così li leggiamo

da Enrico M. 30/06/2020 14.57

Re:Amati sentieri

Sig. Giampiero...sembra che abbia letto uno dei miei libri. Bravo, bei ricordi.

da Roberto 30/06/2020 14.41

Re:Amati sentieri

Gli esami sono difficili e non si fanno ed è per questo che i giovani non vanno a caccia: mai sentite tante cazzate tutte insieme.

da Sciocchezze 30/06/2020 10.45

Re:Amati sentieri

Ah credi ancora alla befana.....Nel lazio sono anni e anni che non si fanno più ESAMI CHIAMALO COME TI PARE..GOMPLOTTO appunto......

da MARCELLO64 30/06/2020 9.59

Re:Amati sentieri

in tutto il Mondo prendere la licenza di caccia è piuttosto semplice ed un DIRITTO dell cittadino! Qui non è un DIRITTO ma una concessione, gli esami sono tenuti al 70% da anti-caccia , esami che vengono svolti in giorni lavorativi dove non tutti i GIOVANI possono lasciare il , LEZIONI serali con orari indecenti, un GOMPLOTTO!! AH AH AH

da AH AH AH 30/06/2020 9.28

Re:Amati sentieri

Per i giovani la storia è lunga. In questo le associazioni venatorie hanno peccato di corporativismo. Hanno privilegiato il presente senza pensare al futuro. E' un male di questa società, fino ad oggi opulenta. Il genitore ha pensato a sè e ha gonfiato il portafoglio dei figli invece di stimolarli a impegnarsi. Nella scuola si è fatto più o meno lo stesso. Hanno preso il sopravvento gli insegnati, non come educatori ma come corporazione.

da Rino P. 30/06/2020 8.28

Re:Amati sentieri

Dove sta la tua, Marcello64. E se fai l’assicurazione privata UGUALE. P.S. Non dirmi che credi davvero che i giovani non vanno a caccia perché c’è un GOMBLOTTO e i politici cattivi non fanno fare gli esami!

da Ma credi alla Befana? 29/06/2020 18.46

Re:Amati sentieri

x Vecchi sentieri....certo se non si fanno fare gli esami x il porto d'armi uso caccia i GIOVANI SI ALLONTANANO SEMPRE DI PIU' E RITORNIAMO SEMPRE LI'.... DOVE STANNO LE ASS.VEN.?

da MARCELLO64 29/06/2020 17.41

Re:Amati sentieri

Purtroppo la caccia è praticata da ultra settantenni in grande maggioranza. Purtroppo i giovani nella stra grande maggioranza non praticano la caccia. Purtroppo la caccia è solo ricordi.

da Vecchi sentieri 29/06/2020 15.23

Re:Amati sentieri

Dove sono finiti i leoni da tastiera, sempre pronti a sparare cazzate e polemiche su tutto . Vi emozionano i commenti urlati e gli insulti gratuiti o queste righe di assoluta passione e gioia di vivere la caccia in tutto e per tutto. GRAZIE AMATI SENTIERI

da Diana 61 29/06/2020 14.41