La natura nel mondo delle fiabe


lunedì 4 novembre 2019
    

 
 

C'è da rimanere allibiti di fronte a notizie come quella diffusa pochi giorni fa da un sito abruzzese che, fidandosi incondizionatamente del racconto - con tanto di breve testimonianza video - di una donna, ha fatto una serie di errori grossolani, impacchettando l'ennesima fake news tutta lacrime e cuoricini. La signora ha riferito di aver nutrito una lupa, durante una grigliata al termine di una scampagnata nei boschi insieme a parenti e amici. Una “lupa magrissima”, con le “mammelle gonfie”, secondo lei. “Ho pensato che stesse allattando” ha raccontato riferendo di aver lasciato un piatto pieno di carne per l'animale, che nel filmato chiama “amore”. “Penso di aver fatto un bel gesto e mi si è riempito il cuore pensando ai cuccioli della lupa” ha raccontato entusiasta la signora (Maria) tutta fiera di sé.


Dice bene il gestore della pagina facebook “Disinformazione ambientalista”, che ne riporta criticamente i contenuti: la voglia di voler raccontare una favola prende il sopravvento sui fatti e così finisce che un cane abbandonato (come è evidentemente quello che si vede nel video) diventa un lupo affamato, per giunta con cuccioli, (ma non nascono in primavera?). Cane o lupo che sia, in fin dei conti – ed è questa la cosa più grave - viene esaltato un gesto scriteriato e vietato dalla legge: nutrire gli animali in natura, infatti, è la cosa più sbagliata che si possa fare. Dopo quell'esperienza, cercheranno inevitabilmente di avvicinarsi alle fonti facili di cibo e quindi ai centri abitati e alle case, con le ovvie conseguenze in termini di danni, anche sugli animali domestici. I lupi, ed è la cronaca a dircelo, hanno già un'eccessiva confidenza. Qualche giorno fa circolava il video di un grosso esemplare ripreso mentre si porta via il Fufi grassoccio di qualcuno. Altre notizie ormai sempre più frequenti riferiscono di cani massacrati nei cortili domestici, oltre ai canonici ovini e bovini, di cui non frega nulla a nessuno, a parte i soliti allevatori.


Questi principi non sono certo nuovi e dovrebbero essere alla base di una corretta informazione, se si decide di trattare argomenti così delicati, che coinvolgono diverse discipline scientifiche e che hanno implicazioni sulla corretta gestione e fruizione degli ambienti naturali. Purtroppo da qualche anno l'approccio melenso e un tantino infantile sembra invece avere il sopravvento. Moltissimi quotidiani, anche importanti, pubblicano ogni giorno notizie simili con il solo obiettivo di impacchettare storie acchiappa like, scordandosi così di avere delle responsabilità educative e formative, per lo meno sulle nuove generazioni.


Per fortuna qualche esempio positivo c'è. Come Michele Serra, che dalle pagine della Repubblica non manca spesso di sottolineare questo gap culturale e i danni che sta causando sulla gestione ambientale. Proprio in questi giorni, rispondendo ad un lettore, che rivendicava il diritto di salvare “Bambi”, per il sacrosanto diritto di vederne ancora in giro, ha scritto: "Se vogliamo che Bambi viva dobbiamo prima di tutto smetterla di chiamare Bambi il daino e il capriolo”. “Bambi – ha precisato Serra - è un cervo della Virginia. Dobbiamo, voglio dire, munirci pian piano di una visione della natura meno sentimentale, meno bamboleggiante, più razionale e scientifica. Dobbiamo capire che "salvare Bambi" non significa proteggere una specie, magari perchè è "carina", non significa fare un bel gesto, ma custodire un pezzo dell'ecosistema, garantire una fonte di proteine ai predatori, studiare le fitte connessioni tra le specie, e nel caso una specie si riproduca in maniera dannosa per le altre (vedi il cinghiale, vedi la cornacchia grigia, vedi il gabbiano di città), tenerne controllato il numero". Serra invita anche a tenere sempre presente che siamo parte di un tutto, come ci insegna la religione ma soprattutto come spiega la scienza. Ed è per questo, dice, che "dobbiamo pretendere che ogni comportamento umano sia accompagnato dalla coscienza di avere un impatto".


Dunque finché, come italiani, ci limiteremo a piangere di fronte al Bambi di turno perché è finito in un piatto di tagliatelle, ignorando che i Bambi e i Pumba (il facocero del Re Leone, ovvero la cosa carina animata più vicina ad un cinghiale) sono troppi e causano disequilibri che possono essere irreversibili per l'ambiente, finché continueremo a guardare il dito, beandoci della nostra ignoranza, purtroppo continueranno a propinarci storie di teneri lupacchiotti in cerca d'amore (leggi bistecche) e a fare spallucce di fronte ai reali problemi dei nostri ecosistemi. Come i veleni che hanno decimato gli uccelli nei nostri cieli, avvelenato la nostra acqua e il cibo che ancora mangiamo.

 
Cinzia Funcis
 
 


10 commenti finora...

Re:La natura nel mondo delle fiabe

Bellissimo racconto. Grazie.

da A.le 30/07/2022 22.40

Re:La natura nel mondo delle fiabe

Di grigliato, sta donna potrebbe avere il cervello, visto che si crede sanfrancesca. Ci vorranno generazioni (ma solo se riusciremo a rinsavirci) per recuperare il giusto rapporto fra uomo e natura. Ormai questa genìa di politicamente corretti non riesce più neanche a capire che certi ruoli, il lupo, l'orco, la strega, facevano parte del'immaginario collettivo ed avevano una funzione impercepibile ma essenziale per sollecitare le parti oscure del nostro inconscio. Oggi, disneyanamente, e inconsapevolmente, formiamo le nuove generazioni imbelli, incapaci di affrontare il futuro. Saremo travolti non dagli estracomunitari in quanto tali, ma da spiriti più attrezzati di noi ad affrontare la vita. E' la natura, qualcuno si svegli per favore!

da Sveglia 08/11/2019 8.34

Re:La natura nel mondo delle fiabe

Questa signora? è indubbiamente malata se non nel corpo, perchè fà grigliate , lo è sicuramente nel cervello. Poveri noi se la gente crede a queste fandonie e ancora di più se crede alle balle che racconta qualche politico di turno che a suo dire è in grado e in condizione di risolvere tutti i problemi che attanagliano il ns. paese. Pietà per loro !!

da bretone 07/11/2019 15.12

Re:La natura nel mondo delle fiabe

Oramai le cose contronatura vanno di moda... i PROCIONI per esempio, procioni SI DIVENTA NON CI SI NASCE .

da sANTO 06/11/2019 9.32

Re:La natura nel mondo delle fiabe

aLL'ANALISI DI "PECORE", AGGIUNGEREI - ED È BASILARE - CHE SIAMO ITALIANI E VIVIAMO IN iTALIA CON UN RAPPORTO CITTADINO-TERRITORIO COMPLETAMENTE DIVERSO DA QUELLO DI ALTRI CUGINI E BISCUGINI EUROPEI. SENZA CONTARE CHE DA NOI SI VIVE IN UNA ANOMALIA GIURIDICA, DOVE PER EVITARE IL DECLINO DELL'842 ABBIAMO INVENTATO LA PROPRIETA' DELLA SELVAGGINA IN MANO ALLO STATO. CON TUTTO QUELLO CHE NE CONSEGUE, COMPRESO CHE OGNI CITTADINO (DI CITTÀ SOPRATTUTTO) SE NE SENTE PADRONE E SE NON AMA LA CACCIA SI METTE DI TRAVERSO. E CE L'HANNO VENDUTA, ALLORA, COME DIRITTO PER UNA CACCIA POPOLARE. CHIUDO DICENDO CHE STANTE LA SITUAZIONE, DI ALLORA E DI ADESSO, CON UN POPULISMO CHE PERMEAVA (ALLORA E OGGI) LE MASSE (OGGI SEMPRE PIÙ ESIGUE) DEI CACCIATORI, E' IL MINIMO CHE CI POSSIAMO MERITARE

da OBBECCATEQUESTA! 05/11/2019 9.05

Re:La natura nel mondo delle fiabe

x pecore, ottima analisi!!! E' purtroppo proprio così!!!!

da marcus 05/11/2019 7.16

Re:La natura nel mondo delle fiabe

Come al solito saggia, precisa, pragmatica e sintetica.I suoi articoli mi rinfrancano. Per chiosare il suo "pezzo"le dico che una signora, x telefono, mi ha segnalato , allarmata, che in un giardino, nella periferia della mia città,c'era un branco di "facoceri".

da 1 toscano 04/11/2019 19.25

Re:La natura nel mondo delle fiabe

cara Cinzia bel racconto ma purtroppo la colpa è solo nostra che siamo delle pecorelle in mano alla legge! tremiamo al minimo problema , abbiamo paura della nostra ombra, siamo cacciati da tutti e tutto ! andiamo in giro con 10 tesserini, denunce del cane, dei richiami, dei stampi in penna, siamo terrorizzati dalle distanze, dalle strade che non sono strade, dalle cartucce lasciate in macchina e del fucile , se poi in casa te lo rubano vai nei guai ( invece di difenderti ti rovinano ... che leggi eh?) oltre a prenderti quattro ceffoni dai delinquenti poi ti becchi pure una denuncia penale! siamo una categoria di SFIGATI ! Odiati da tutti ! ma la colpa è sempre solo nostra perché in nome della licenza ( che ti portano via anche se alzi la voce al bar) non sappiamo imporci! In Francia o Inghilterra con delle leggi come le nostre avevano già sfasciato il Parlamento noi abbiamo paura anche ad uscire di casa!!! ah ah ah siamo delle pecoreeeeeeeeeeeeeee

da pecore.... 04/11/2019 15.45

Re:La natura nel mondo delle fiabe

Che gente! Ma lo zio?....

da s.g. 04/11/2019 13.17

Re:La natura nel mondo delle fiabe

Bene cominciamo a far multare questa donna che ha dato da mangiare ad un animale " selvatico". Era un cane abbandonato? Bene, doveva chiamare l'asl per fare accertamenti dopo la cattura.

da Pippo 04/11/2019 11.07