Antibracconaggio, a che punto siamo?


lunedì 18 giugno 2018
    

 
Inserita tra le priorità del Paese , la questione bracconaggio potrebbe arrivare presto sulle scrivanie del Governo Conte (Salvini–Di Maio), come da "Contratto" pre-insediamento sottoposto agli italiani. Una buona cosa per tutti, non si potrà che convenirne, visto che anche il mondo della caccia ha un grande bisogno di star lontano da chi delinque nel totale disprezzo della legge. A patto che questa questione, importante per il patrimonio faunisitico e la biodiversità, non si tramuti, come pare essere nelle intenzioni di certe grandi associazioni animaliste, nell'ennesima occasione per aggiungere ostacoli, cavilli e vessazioni a quelli già esistenti.

Ci sarà ben un motivo, e c'è, se Wwf e Lipu le hanno sparate così grosse quando si sono incontrate a Comacchio, due mesi fa. La diffusione di certi dati, non verificabili e certamente gonfiati ad arte, sulla stampa,  è servita per preparare il terreno proprio in vista di questo giro di vite previsto per chi compie reati nei confronti degli animali, secondo l'intesa Di Maio–Salvini “non ancora adeguatamente perseguiti”. Il cerchio si chiude, ad essere maliziosi,  con la nomina di Fulvio Mamone Capria a capo della segreteria del Ministero dell'Ambiente. Se due più due fa ancora quattro, visto e considerato che a quanto si dice il soggetto vorrebbe mantenere anche la presidenza della Lipu e visto che la Lipu è in prima linea a guidare questa crociata tanto roboante quanto inconsistente, per i dati che poggiano soprattutto su supposizioni, c'è poco da stare allegri.

Le proposte di modifica, elaborate dal coordinamento delle Regioni, ci sono già e sono già oggetto di discussione da svariati mesi di un tavolo tecnico–operativo che sta coinvolgendo tutti i portatori di interesse, associazioni venatorie comprese. Si tratta di una applicazione tecnica del famoso Piano Antibracconaggio redatto dal Ministero dell'Ambiente, ovvero dall'ex Ministro Galletti (su input di chi?), per rispondere ad un caso Eu Pilot (conseguenza della solita denuncia animalista), che dovrà tener conto dei problemi più eclatanti e trovare i mezzi più efficaci per contrastarli sulla base di dati oggettivi e riscontri tecnico-normativi inappuntabili. O almeno questo è quello che ci si augura, da parte venatoria, visto che, come vedremo più avanti, quei dati gonfiati sono finiti proprio nel documento tecnico ed è su quelli che si basano alcune ipotesi di modifica, dettati più dalla pancia che da analisi oggettive.

Non ci dovrebbe essere spazio, per il bene della natura e delle specie da tutelare, dei tribunali amministrativi e penali già intasati da cause cavillose, per un approccio ideologico, sospettoso e sproporzionato. Pare infatti che in questo documento tecnico ci siano delle parti non proprio  condivisibili a causa di una certa tendenza antivenatoria. Anche se qui siamo di parte, non si trova davvero alcuna utilità pratica (e logica) nel prevedere più o meno sistematicamente cose come il ritiro della licenza di caccia, per quelle infrazioni che rientrano nel regime sanzionatorio amministrativo. Anche se all'atto pratico non cambia nulla (a nessuno interessa difendere i trafficanti e chi adotta ancora pratiche da uccellatore, ma è bene difendere il principio), è chiaro che chi compie atti come il commercio di fauna minacciata e il prelievo di pullus di Rapaci destinati alla falconeria, nulla ha a che fare con la caccia. Quindi perché tirarla in ballo? Le sanzioni accessorie sono già previste in tutti i casi che hanno a che fare con la materia, a seconda del reato, in caso di recidiva. Una simile impostazione farebbe venire meno il principio di proporzionalità delle sanzioni, che devono essere modulate in base agli illeciti e non trattate in maniera generica. In ogni caso, la sospensione per tre anni, come finora previsto, in caso di recidiva pare più che sufficiente. Calcare la mano, revocando la licenza, cosa prevista attualmente solo per gravi atti di carattere penale, in simili situazioni, vuol dire allevare una schiera di bracconieri, altro che combatterli ed educarli!

Ridicolo poi che si voglia infierire su uno strumento (i richiami acustici elettromagnetici), dei quali peraltro è già rigorosamente vietato l'uso a caccia, quando qualsiasi cellulare moderno (I-phone, Smart-phone) può essere trasformato in un nanosecondo (basta un'app, anzi, basta un file audio) in un riproduttore di canti in piena regola.

Nelle zone di caccia in cui non si può sparare con le munizioni con palle o pallini di piombo si vorrebbe vietarne anche la detenzione. Siamo di fronte dunque ad un processo alle intenzioni. Anche qui da un punto di vista tecnico sembra manchi un nesso causale. Stiamo per dare la stura a uno "stato di polizia"? Il cacciatore è un operatore sufficientemente formato per distinguere tra ciò che può fare e ciò che gli è vietato.

Il piano prevede anche la trasformazione di reati a danno degli animali in delitti, con un incremento delle pene pecuniarie in base a criteri conservazionistici. Ovvero, più una specie è preziosa per la biodiversità, più dovresti pagare se la prelevi in modo illegale. Tale norma potrebbe addirittura essere controproducente ai fini del piano stesso, visto che il codice penale per i delitti prevede pene solamente in caso di dolo o di colpa, mentre attualmente la legge sulla caccia non fa distinzione, ovvero, la sanzione rimane anche se non l'hai fatto apposta. Così come la sospensione o la revoca della licenza nei casi più gravi.
 
Si chiede inoltre di contemplare un nuovo reato: il furto venatorio, nei casi in cui chi prelevi fauna selvatica sia sprovvisto di regolare licenza di caccia. Si tenta così di inserire un esplicito riferimento a ciò che già avviene ed è applicato dagli organi competenti, essendo la fauna patrimonio indisponibile dello Stato. La 157/92  non esclude l'applicabilità di tale reato, ma prevede l'esclusione soltanto in relazione agli specifici casi previsti dagli articoli 30 e 31, ovvero quelli riguardanti i cacciatori muniti di licenza che commettono gravi violazioni. Qui, per analogia, vale richiamare il caso dell'automobilista che commette un'infrazione (o un delitto), con o senza la patente. Analogia che chiunque ci rifletta dovrebbe archiviare nel fascicolo delle barzellette quando certa gente vorrebbe far credere che tutti i cacciatori sono bracconieri, perchè tutti i bracconieri presi in flagrante hanno la licenza di caccia. Appunto: e gli automobilisti che commettono infrazioni al codice della strada ce l'hanno o non ce l'anno la patente?

Insomma, a diffuso parere della categoria, queste proposte sembrano più che altro un'operazione di facciata, utile in realtà a coprire gli insuccessi ormai palesi del mondo ambientalista, infierendo di nuovo sui cacciatori, con ulteriori e ingiusti limiti ai loro diritti personali. La controprova è che nemmeno molto sforzo si è fatto per valorizzare il lavoro delle decine di migliaia di  cacciatori impegnati nel volontariato, guardie giurate comprese, che garantiscono una presenza costante a tutela di fauna e ambiente.

In compenso, come  anticipato, il documento fa specifico riferimento alle stime grossolane e senza alcun fondamento sui milioni di uccelli bracconati, per altro divulgate anche dalla Lipu.  - la tattica è ben rodata, ricordiamoci la sparata strumentale per chiedere il posticipo dell'apertura relativa a quei "milioni di animali morti" a causa degli incendi dell'estate 2017, frutto di un calcolo esponenziale che contemplava anche le blatte, come dovette riconoscere lo stesso presidente della LIPU. -  Stime che devono essere obbligatoriamente espunte da ogni documento ufficiale,  poiché prive di sufficienti riscontri attraverso i dati oggettivi desunti dall’attività di vigilanza e tendenzialmente lesiva dell’immagine del mondo venatorio italiano e del Paese per la loro infondatezza. Quello che serve è un'analisi seria del fenomeno  (cause, entità, specie coinvolte). L'approccio grossolano, incapace di incidere realmente su un fenomeno complesso, che abbiamo già visto applicato al Piano Lupo o sulle proposte per il contenimento faunistico degli ungulati,  deve essere respinto. Siamo o non siamo la patria del diritto?


Dario Coluccia 


25 commenti finora...

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

Non voglio offendere nessuno ma io farei una cosa giusta alle alle assicurazioni venatoriefarei fare il dopo scuola di caccia e relativo tesserino senza nessun euro da pagare , censimenti di tutta la selvaggina sul territorio nazionale e mandare controlli 24 su 24 anche esercito areunatica tutti al servizio del cittadino e del cacciatore controllo a tappeto vedrete in un anno siamo ai livelli della svizzera.

da m5 s 25/06/2018 18.59

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

L'italiano è l'unico cittadino del mondo che con un'arma da caccia in mano viene considerato un delinquente. Pace e bene fratelli.

da jamesin 23/06/2018 18.50

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

Caro GESSO forse ti dimentichi ( o non sai ) chi è BRUZZONE, poi se il concetto di "mostrare i muscoli" ti pare non percorribile cosa ne pensi di quello che è successo fino ad oggi....... " mostrare le chiappe" ??

da ZERO ASSOLUTO + breton INOX 23/06/2018 18.05

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

FORDSE SI DIMENTICA CHE ABBIAMO AVUTO PER UNA VENTINA D'ANNI GOVERNI AMICI, DOVE NELLA STANZA DEI BOTTONI C'ERA BERLATO. COSA ABBIAMO OTTENUTO? NON CREDO CHE MOSTRARE I M USCOLI E BASTA SERVA A RISOLVERE LE COSE. MAGARI SI COMPLICANO. PURTROPPO IO PENSO CHE CI SIA BISOGNO DI UNA DIVERSA IMPOSTAZIONE DI APPROCCIO, MA DIPENDE DA CAMBIANTI CEREBRARLI CHE NON SI FANNO DALL'OGGI AL DOMANI. CI VUOLE PAZIENZA.

da E GESSO 23/06/2018 14.48

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

leggo con malcelata gioia che Bruzzone è entrato nella STANZA DEI BOTTONI ( cosi' forse non ci caleranno piu' le braghe ) che bello sarebbe vedere gli ZERI ASSOLUTI dell'ispra andare a lavorare veramente!!!!!!!! O perlomeno raggiuncere obiettivi e soprattutto ESSERE OBIETTIVI!!!!!!!! Comunque europa o non europa visto come si fà ad ottenere qualcosa!!!!!!!! Battere i piedi MA FORTE!!!!!! stessa cosa ( BISOGNEREBBE ) fare per KC ed altre menate ANTI-ITALIA

da zero assoluto + BRETON inox 22/06/2018 18.01

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

quoto lega!!!! sacrosanta verità!!

da marco col-mor 21/06/2018 11.04

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

in Inghilterra, Spagna, Irlanda, Usa , Canada, Cuba, Francia, Ungheria, ecc. ecc. se lasci il fucile in macchina NON TI SUCEDE NIENTE E NON è UN PENALE!! I ITALIA LE LEGGI SONO PER I DELINQUENTI. Riguardo la beccaccia si dovrebbe sparare quando e dove capita E' UN MIGRATORE!!! Lega hai ragione.

da Marcello 20/06/2018 8.16

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

X Lega, le uniche cose sbagliate sono, sparare alla beccaccia al passo"anche se in alcune nazioni a noi vicine fanno la croule" e lasciare il fucile in macchina, per il resto ai ragione.

da Fucino Cane 19/06/2018 22.19

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

lega hai detto parecchie verità ma quella della beccaccia no non c è sportività. sono cacciatore anche io e non sono perfetto ma dobbiamo renderci conto che se usciamo di casa col fucile scarico e vai a caccia senza cartucce 6 un bracconiere e un criminale ringraziamo i sig delle aavv se siamo cosi.

da genny 4 bott 19/06/2018 22.00

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

troppe leggi, troppi inganni, troppi balzelli , troppo di tutto! cosi si finisce per essere BRACCONIERE (????) La sola parola fa sorridere. Si perché sei un bracconiere se spari a uno storno oltre i 100 metri da una coltivazione protetta. Sei un bracconiere se spari a un piccione , una tortora dal colare, una merda alata piena di insetti e malati di vaiolo nel 90% dei casi. sei un bracconiere se fai ripari da caccia a meno di un metro dalla distanza consentita, sei un bracconiere se spari a un fagiano a 49 metri da una strada sterrata , una casa abbondonata o qualsiasi altra merda per far cassa. Poi sei un bracconiere per sparare a una beccaccia alla posta ( che per me sarebbe giusto) se abbatti 11 allodole invece di 10, se spari a un fringuello , se usi il piombo invece che l'acciaio , se spari a un capriolo di classe sbagliata o a una femmina di cinghiale in primavera poi gli AGENTI A CACCIA CHIUSA ,OPPURE APERTA, DI NOTTE , DI GIORNO , CON FARI, PILE, INFRAROSSI, ECC SPARANO A VISTA. Sei un bracconiere se non segni una giornata ( che cazzo servirà segnare le giornate ???) se non compili bene il tagliando di uscita per la caccia di selezione. Sei pure un bracconiere se vai al bar e lasci il fucile in macchina, oppure attraversi una riserva o un parco NON TABELLATO e c'è pure il penale !! ma di che cazzo stiamo parlando!! MI MAIO PENSA AL LAVORO !!!

da Lega 19/06/2018 14.42

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

X Massimo io invece sono convinto che il 90% dei cacciatori, NON E' BRACCONIERE!!! MA LIGI ALLA LEGGE SULLA CACCIA!!! CREDO INVECE CHE DIVENTERANNO BRACCONIERI SE CHIUDONO LA CACCIA.

da Fucino Cane 19/06/2018 11.48

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

Massimo, secondo te, come automobilisti come siamo messi? A prescindfere dalle contestazioni della polizia, ma sei sicuro che quando siamo al volante, maschi femmine, meridionali e settentrionali, giovani e vecchi, ci si possa SEMPRE considerare irreprensibili di fronte alla legge? Mai usato illegittimamente il telefonino alla guida? Ma superato il limite di velocità? Mai dimenticato una segnalazione obbligatoria? Mai passato col rosso?, Mai sorpassato con la striscia continua??

da Conosci te stesso! 19/06/2018 8.42

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

Per lei lo smartphone non è un dispositivo elettromagnetico o elettroacustico ? L'energia per funzionre la trae forse dallo spirito santo ?

da locker 18/06/2018 19.50

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

X Fucino Cane : nel 90% SIAMO una categoria di bracconieri, non si può non ammetterlo, cosa vogliamo sperare...

da Massimo 18/06/2018 18.44

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

ambientalisti sono i piu dannosi non dare le colpe come sempre,,,,lipu ,,,i vostri conti,,,,,,,,

da orso 18/06/2018 18.15

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

Da come la cosa viene descritta dagli animalisti/animalari,sembra che tutti i cacciatori italiani siano dei bracconieri!!! Vorrei tanto sapere certi dati questi diversamente intelligenti da dove li prendono??? credo su Repubblica!!!

da Fucino Cane 18/06/2018 17.29

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

Bravo FRANK 44 secondo me è tutta una manovra per far diventare sempre . in potenziale bracconiere qualsiasi onesto cacciatore che commette una marachella ,.l'unica soluzione è fare come Salvini con i migranti . Basta essere buoni e dialogare è ora di mostrare i denti, il vaso è colmo.

da Mauro Roma 18/06/2018 16.44

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

Come lo strombazzare continuo per l'accoglienza indiscriminata sta facendo aumentare il razzismo,così lo strombazzare continuo contro il bracconaggio che da quasi inesistente si vuol far credere un problema nazionale trasformerà, per reazione,in bracconiere anche il più onesto dei cacciatori.

da Frank 44 18/06/2018 16.35

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

il governo e il suo contratto, secondo voi, quanto durerà ancora????? Per fare tutto quello che hanno detto ci vorranno molti anni e penso che questi non dureranno. Salvini docet.

da viva la lega 18/06/2018 15.25

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

...è servita per preparare il terreno proprio in vista di questo giro di vite previsto per chi compie reati nei confronti degli animali>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Quelli che mi preoccupano sono gli animali da cortile.

da jamesin 18/06/2018 14.16

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

A PARTE CHE COMBATTENDO E ANNIENTANDOLO IL BRACCONAGGIO I SIG ANIMALATI CI FANNO UN GROSSO FAVORE MA NON SI PUò PENSARE DI EQUIPARARE A UN CACCIATORE A UN BRACCONIERE CHE PER SBAGLIO BUTTA GIù UN UCCELLO PER UN ALTRO INOLTRE VORREI VEDERE QUANTI ANIMALI NON HANNO LA CASA ABUSIVA O VA A FARE SFLILATE E PROTESTE CONTRO I PESTICIDI O òA MECCANIZZAZIONE ASSASSINA DELL AGRICOLTURA, POI TRA MINISTRO E SEGRETARI ALL AMBIENTE STIAMO ROVINATI.

da GENNY 4 BOTT 18/06/2018 13.34

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

Avere la patente automobilistica non fa di un automaticamente diventare un automobilits a un pirata della strada, lo stesso vale per il cacciatore, solo che gli animalardi fanno finta di non capirlo, a loro interessa solo prendere soldi dallo stato , e vivere alle spalle degli italiani.

da ANIMALARDI DECEREBRATI ? NO GRAZIE. 18/06/2018 13.17

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

Avere la patente automobilistica non fa di un automaticamente diventare un automobilits a un pirata della strada, lo stesso vale per il cacciatore, solo che gli animalardi fanno finta di non capirlo, a loro interessa solo prendere soldi dallo stato , e vivere alle spalle degli italiani.

da ANIMALARDI DECEREBRATI ? NO GRAZIE. 18/06/2018 13.17

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

il bracconaggio è diventato un problema nazionale, le varie campagne mediatiche orchestrate ad arte dalle varie associazioni animalarde foraggiate con i soldi dello Stato, fanno presa sul cittadino medio, ho visto qualche giorno fa una mostra, o meglio un museo, in una citta del Veneto, di tutti (o meglio una buona parte degli attrezzi usati dai bracconieri(NON DAI CACCIATORI) con sfilata di vari ufficiali dei vari corpi dello stato deputati a perseguire il fenomeno del bracconaggio;TRA L'ALTRO abbiamo nel paese dei cachi un numero di ufficiali in proporzione superiore a quello di tutto l'esercito, aviazione, marina degli Stati USA .

da BRACCONIERE NON SIGNIFICA CACCIATORE. 18/06/2018 11.00

Re:Antibracconaggio, a che punto siamo?

i primi bracconieri sono gli ambientalisti ,che permettono uso di pesticidi diserbanti e cemento non li ho mai visti a protestare davanti a queste multinazionali queste cose prima o poi si pagano

da lory 59 18/06/2018 10.34