Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti


martedì 3 aprile 2018
    

Calo uccelli agricoltura
 
Ad ogni nuovo studio, che riporta a galla una realtà tangibile ormai ovunque, ovvero la graduale scomparsa degli uccelli nelle nostre campagne, il nostro cuore sussulta. Siamo ancora lì, dopo il bando del Ddt che negli anni 70 ha avvelenato campi, animali e persone? Stiamo ancora parlando del devastante impatto dei pesticidi sulle specie selvatiche e sulla nostra salute? Qualche passo avanti c'è stato, ma l'agricoltura ancora oggi e in maniera sempre più evidente, data la crescente richiesta di prodotti, è nuovamente la prima causa, la principale responsabile del depauperamento dell'avifauna, soprattutto quella insettivora, colpita dall'uso intensivo di pesticidi, neonicotinoidi soprattutto e da sostanze killer come il glifosato, un potente erbicida.

Il fenomeno è più evidente dove si praticano monocolture, aumentate costantemente, in particolare in Francia, un Paese che, come si apprende dai dati diffusi in questi giorni, ha perso un terzo degli uccelli campagnoli in 17 anni. L'allarme viene dagli ornitologi del CNRS sulla base del rapporto Stoc (monitoraggio degli uccelli comuni), le cui conclusioni, per altro, sono suffragate da un altro recente studio, condotto dal Cnrs nel dipartimento Deux Sèvres (zona per altro non oggetto di caccia, a cui nulla si può quindi imputare), che si è avvalso di ininterrotte rilevazioni su 160 punti dal 1994.

Secondo il biologo Bonoit Fontaine, che lavora per il Centro di Ecologia della Conservazione francese, ci troviamo di fronte ad una catastrofe. Dove si coltivano cereali, in particolare, le popolazioni di uccelli stanno crollando. L'ecologista Vincent Bretagnolle, che ha diretto le ricerche nella valle della Sevre, sul quotidiano Le Figaro, evidenzia come le pernici siano quasi estinte in quell'area di studio, arrivando a quota -90%. Calano soprattutto pispole (-68% in 17 anni), allodole (ridotte di un terzo in 20 anni), fanelli (-27%).

Ciò che è veramente allarmante, secondo i ricercatori, è che tutti gli uccelli delle zone agricole stanno diminuendo allo stesso ritmo, anche i più generalisti o gli uccelli tipici degli habitat boschivi che, tuttavia e a riprova,  nei loro ambienti – cioè lontano dai campi coltivati - non diminuiscono o diminuiscono molto meno. Il che significa, secondo il biologo Vincent Bretagnolle, “che la qualità complessiva dell'ecosistema agricolo sta degenerando”. Lo studio francese tra l'altro non fa che confermare una tendenza già chiara. Un'altra ricerca tedesca, pubblicata su Nature l’autunno scorso, evidenziava il crollo del numero di insetti nel continente, sceso del 76% in 30 anni.

Anche da noi quindi, nonostante sia in crescita l'agricoltura biologica (che copre il 20% delle colture), il problema è serio. Tanto che lo ha certificato perfino la Lipu (Birdlife in Italia) nel suo rapporto sulle specie nidificanti in Italia, condotto per conto del Ministero dell'Ambiente. Qui si trova conferma di ciò che è stato appena appurato in Francia: anche da noi sono in calo non le specie oggetto di caccia, ma quelle che vivono negli ambienti rurali, cacciabili e non. Secondo le più recenti dichiarazioni dell'associazione, il calo in Italia per gli uccelli tipici dell'ambiente agricolo arriva a 42,4%, in pianura. Quasi la metà, dunque, in 15 anni.

Il che è scandaloso. Perché se da un lato i biologi delle associazioni animaliste, quando fanno il loro mestiere, non possono far altro che confermare le vere cause di perdita di biodiversità, dall'altro nulla (o poco) fanno per invertire la tendenza, per sensibilizzare le istituzioni e i cittadini. Molto più comodo – e conveniente – è prendersela con un facile bersaglio: i cacciatori, che però, messi tutti insieme, anche considerando gli illeciti (bracconaggio), sono niente rispetto ai disastri provocati dalla moderna agricoltura.

Basta dare una scorsa alle ultime notizie pubblicate dalla Lipu-Birdlife e del Wwf per capire quale siano le priorità degli ambientalisti (glissando per carità di patria sulle follie di Casaleggio/Cinquestelle). Nonostante la gravità dei dati arrivati dalla Francia, nessuna delle due si è presa la briga di sollevare il problema, di denunciare, di informare i cittadini, di sollecitare le organizzazioni agricole. Dove sono i sit-in di protesta, le campagne massive di informazione, le pressioni sulla politica, gli ultimatum agli amministratori e le richieste di intervento della Commissione Ue che abbiamo visto in tante occasioni contro la caccia?


Cinzia Funcis


31 commenti finora...

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

la stretta interazione fra ambientalisti e cacciatori si può paragonare con la figlia 50 enne vegana e la madre che ha preparato il ragù. Pari pari. Nell'articolo sopra sembra che gli insettivori solo spariti perchè mancano gli insetti, per me sono spariti perchè MANGIANO gli insetti farciti di veleno. Sarà che mi sbagli. MAH!!!!

da sa63 07/04/2018 11.56

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Occorre un impegno più efficace dei cacciatori nella salvaguardia dell'ambiente . Per prima cosa i nostri soldi devono essere spesi per il mantenimento e miglioramento dell'ambiente.Occorre trasparenza nel finanziamento e realizzazione di progetti finalizzati a tale scopo in stretta interazione con il mondo agricolo ed ambientalista. ATC ed associazioni venatorie e non avvisate !!! Basta con il muro contro muro!!!!

da Francesco 07/04/2018 8.15

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Modena 6 APRILE 201819:01 Da piatto tipico della cucina emiliana a movente per un'aggressione tra le mura domestiche. E' quanto accaduto a Modena dove una donna è stata costretta a denunciare la figlia di 47 anni perché, brandendo un coltello, le si è scagliata contro. Oggetto del contendenre proprio il ragù preparato dalla donna, pietanza "non gradita" dalla figlia vegana. Lei non riusciva ad accettare che in casa sua si cucinasse e mangiasse carne. E' così proprio mentre la madre stava cucinando l'ha affrontata urlando: "Adesso ci penso io a farti smettere, se non la pianti di fare il ragù ti pianto un coltello nella pancia".La figlia aveva perso il lavoro e si è trovata alla soglia dei cinquant'anni a vivere con la madre con la quale però continuava a litigare per le differenti abitudini culinarie. La 47enne ha abbracciato infatti la filosofia vegana e quindi era contraria al fatto che sua mamma continuasse a mangiare carne. Durante una delle liti però la situazione è degenerata tanto da indurla a impugnare un coltello e assalire la madre urlando minacce. La madre ha deciso di sporgere denuncia. Gli inquirenti hanno ritenuto che l'accaduto fosse una minaccia semplice e quindi il caso è finito sulla scrivania del giudice di pace. A giugno ci sarà una nuova udienza in cui ci sarà un tentativo di conciliazione. Chissà se questa volta le due donne riusciranno a mettere da parte le loro divergenze in cucina. Ho sempre sostenuto che l’erba fa male e mica solo all’inquisito!!!!!

da italia allo sbando 07/04/2018 3.38

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

La storia sarebbe lunga e tragica. Come disse il conte Ugolino, "Poscia, più che 'l dolor poté 'l digiuno". E'la fame che regola il mondo. Per essere competitivi si abbassano le difese, e si muore, per lavorare e per mangiare si chiude un'occhio e anche tutti e due. Per ingordigia ("fame" di denaro, ricchezze, potere) si sfrutta la terra e si commettono nequizie all'ambiente e agli uomini, senza tener conto che ne pagheranno le conseguenze anche i nostri figli e nipoti. E' un fenomeno mondiale, che si nota ancora di più se si guarda come trattiamo, noi, il cosiddetto terzo mondo. E tutto questo succede così in fretta che non so se l'umanatà sarà capace di porvi rimedio in tempo. Se, come diciamo da cacciatori, siamo i veri depositari della saggezza del mondo, la prima cosa che dovremmo fare è proprio quella di denunciare questa sciagurata deriva. Dimostriamo con i fatti che siamo noi i veri ambientalisti. Se ci riusciremo, riscatteremo le nostre coscienze agli occhi della gente e daremo una mano a questa povera umanità che ignara sta correndo verso il baratro.

da Jonata 06/04/2018 8.20

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Eccoci quà! Ma non erano i cacciatori che distruggevano tutto e tutti? Orbene, ma quella lobby animalambientalista che investe i propri denari in multinazionali venditrici a livello mondiale di prodotti chimici per questa povera agricoltura?!!

da s.g. 05/04/2018 21.14

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Roma, 5 apr. - (AdnKronos) - Un cimitero di frigoriferi abbandonati. Quattrocento, forse cinquecento sparsi su un terreno di 70 ettari a meno di 100 metri dall’Aniene e adiacente a uno dei centri termali più importanti d’Italia, quindi proprio sopra l’acqua sulfurea che dalle sorgenti scorre verso l’affluente del Tevere. Non solo frigoriferi, qui c’è anche amianto a cielo aperto (e altre sorprese, come l’intero archivio dello studio notarile coinvolto in un importante caso di cronaca), ma di certo a colpire è la massiccia presenza di questi elettrodomestici, tanto che questa zona di Tivoli è stata ribattezzata Frigo Valley. Tutto su libero quotidiano. Chi sa dove stanno i nostri cari animalambientalisti e forestalcarabinieri? 4/500 non si scaricano con una notte!!!!

da Ha i cacciatori distruttori dell'ambiente 05/04/2018 16.36

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Concimare i campi con il letame dovrebbe essere obbligatorio almeno una volta all'anno per legge. Come anche far pascolare le mucche e i bufali allo stato brado, creando campi con erbe adatte e laghetti di abbeveraggio e senza pesticidi ! Solo in questo modo ci potrebbe essere un ritorno di tutti i selvatici migratori e non.

da jamesin 05/04/2018 14.44

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Noi cacciatori che la colpa della scomparsa o diminuzione di alcune specie di uccelli era da attribuire all'uso di pesticidi,insetticidi e diserbanti in agricoltura è nota da anni, però per gli anticaccia era più facile dare la colpa alla caccia e a noi cacciatori, Vi voglio raccontare una costatazione fatta personalmente una trentina di anni fa, i prati dove io praticavo la caccia, vennero concimati con i famosi 15.15.15, 12.12.12 ecc della Montedison, per i contadini era più semplice, cresceva più erba e non c'era puzza di letame, morale della favola scomparsa delle allodole in quei posti che era sempre stato pieno,poi questi avendo più erba aumentarono le stalle di alcuni capi di bestiame,di conseguenza le mucche mangiano si l'erba abbondante, ma fanno anche la cacca,di contro hanno avuto problemi di smaltire il letame, hanno ricominciato a concimare ancora i campi con il letame, morale della favola, in quei prati concimati ancora a letame sono ritornate a vivere abbondanti le allodole.

da Il Nibbio 05/04/2018 14.12

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Piemontese........leggi un po qua.........che prezzo si paga.

da Annibale 05/04/2018 3.34

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Finalmente avete capito il perché dei bifolchi per non voler i cacciatori tra le palle.

da Piano piano vi state svegliando? 04/04/2018 19.14

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Si parla di calo, la realtà tutt'altra gli uccelli sono spariti, grazie ai veleni dati in agricoltura la micro fauna è scomparsa cibo degli uccelli. Assistiamo in autunno una migrazione abbastanza consistente ma il giorno dopo non si ferma più un uccello questo significa che non trova nulla da mangiare e prosegue la sua strada in luoghi migliori. Leggevo che stanno morendo le api speriamo che non diano la colpa a noi cacciatori. Ma la cosa che più mi disturba è che con i soldi dei cacciatori ci si paghino i danni causati dalla selvaggina agli agricoltori.

da un cacciatore 04/04/2018 17.46

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Fare sit in contro i cacciatori è più facile e meno rischioso che farli contro le multinazionali che producono pesticidi.

da Pasquino 1 04/04/2018 15.36

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

E' una vita che sostengo che il maggiuor danno alla selvaggina lo ha fatto l'agricoltura, o meglio alcuni prodotti che usano gli agricoltori. Prima senza controllo, adesso in maniera più accorta. E' da tanto tempo che chi produce pesticidi, diserbanti, ecc. ecc. danno la colpa ai cacciatori del diminuire delle specie selvatiche. Ma come dice qualcuno questi ambientalisti sono probabilmente sovvenzionati. Adesso poi per completare l'opera ci sono i lupi.

da Etrusco 04/04/2018 14.41

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

qUESTI GIOVANI DI OGGI pensano solo al telefonino e stannpo diventando tutti ri cc ghioni.

da Fofo 04/04/2018 11.23

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Ora tocca agli uccelli, fra poco a noi.

da Giovanni 04/04/2018 10.55

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

E secondo te emilio gli anticaccia su questo sito se non venissero pagati sterebbero a fare gli scemi aggratis?

da anonimo 04/04/2018 10.06

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

emilio 03/04/2018 20.29: Da una vita, ma questi non scherzano affatto!!!

da s.g. 03/04/2018 22.11

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

a me viene un dubbio non è che chi produce insetticidi dia contributi agli anticaccia e questi per non parlare di veleni parlano male della caccia

da emilio 03/04/2018 20.29

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

L'agricoltura e la caccia sono i due mali da sconfiggere secondo loro . noi siamo i più deboli e possiamo essere facilmente soppreessi mentre per l'agricoltura chi si prende questa responsabilità? L'agricoltura può essere meglio regolamentata, è vero, ma gli interessi in gioco, quelli che si andrebbero a colpire con regole più severe in merito all'uso dei veleni noi, neanche ce lo immaginiamo, e' facile quindi capire dove andranno a colpire.

da Carlo rm1 03/04/2018 18.46

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

"Perchè non chiediamo che vengano resi pubblici i loro bilanci, non nelle poste del dare avere, ma con i nomi dei finanziatori." Ma lo sai che non è una idea per niente malvagia???!!! Sarebbe ora che sto siparietto venga smascherato!

da MarcoC 03/04/2018 17.31

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Sarebbe un discorso lungo. Avete un'idea di chi ha foraggiato le associazioni ambientaliste (e non solo in Italia)? Il petrolio e la chimica, lo sanno tutti. E a chi va il petrolio e la chimica? Il petrolio fa girare macchine, fabbriche, case, lampadine (il nocleare è proibito in Italia, ma a cinquanta chilometri a est o a ovest ci sono centrali nucleari). La chimica va per la maggior parte in agricoltura. Oggi la Bayer è la più grande azienda del pianeta. Produce tutti questi veleni - dice - per sfamare il mondo. Fate fare un analisi alle acque del po o dell'Arno o del Tevere e fatevi dire quanti veleni ci sono. Poi ci si chiede dove prendono i soldi gli ambientalisti. Perchè non chiediamo che vengano resi pubblici i loro bilanci, non nelle poste del dare avere, ma con i nomi dei finanziatori. Se ne vedrebbero delle belle. Siamo tutti innamorati di Salvini e della Lega. Diversi di noi anche dei Cinquestelle. Sentite loro se fanno una legge per smascherare gli avvelenatori. Vedrete che pernacchie vi fanno. Più o meno come ve le hanno fatte gli altri, che hanno sempre inciuciato per orientare queste associazioni contro la caccia. Una proposta? Cominciamo noi a mettere in evidenza questi avvelenamenti. Questo sì che sarebbe rivoluzionario per la caccia. Ma non troverete un dirigente o un politico che vi darà retta. Siamo perduti, quindi? Fate voi...

da Fate voi.... 03/04/2018 16.32

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

pensate ai tumori che causa l'agricoltura !Mentre l'Europa pensa a mettere i vincoli alle leghe alimentari italiane soffocando le nostre aziende e lascia entrare tutto dalla Cina , leghe contaminate di piatti, pentole, bicchieri, posate, macchine per la lavorazione degli alimenti , IN GERMANIA I CONTAINER CINESI NEPPURE FANNO DOGANA !!! il cancro viene dalla Cina !! e i nostri agricoltori è ora che se la smettano di avvelenare la gente sono degli assassini!!! e l'Italia deve smettere di IMPORTARE prodotti alimentari dall'estero !! DOBBIAMO FARE CON IL NSOTRO PRODOTTO INTERNO !! ma solo quello certificato! basta veleni non se ne puo più!!!

da Bios 03/04/2018 14.48

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Ma allora i parchi e le aree contigue a che cosa sono serviti se secondo le più recenti dichiarazioni dell'associazione, il calo in Italia per gli uccelli tipici dell'ambiente agricolo arriva a 42,4%, in pianura. Quasi la metà, dunque, in 15 anni. E noi è da più di 15 anni che stiamo dicendo dell'avvelenamento ambientale. La strada per la salvezza è stata quella di fare parchi a più non posso, mettendo così benzina sul fuoco. Per fortuna se ne sono accorti in Francia, perchè se non se ne accorgono gli altri per noi in Italia è sempre tutto una sorpresa : ma tu guarda un pò… come mai in Italia con tutti sti parchi e soldi spesi a milioni per mantenerli sono diminuiti alcuni selvatici ? Ma è facile rispondere da parte dei detrattori : è per colpa della caccia e bisogna chiuderla !! Quei due ignoranti in materia se lo dovrebbero domandare e informarsi prima di dire scemenze. Pace e bene fratelli

da jamesin 03/04/2018 14.43

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

E' la chimica il nemico. Ma anche le impostazioni agricole moderne. Per i beccaccini, per esempio, oltre ai veleni (diserbanti), dove prima il campo era a sgrondo, oggi è al contrario. Mancano i vermi ma anche l'acqua corre per altri cicli, in contraddizione alla presenza dei beccaccini. Ma il Club del beccaccino tace. E le associazioni ambientaliste pure.

da Licurgo 03/04/2018 14.23

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Questo tema lo ho letto qualche giorno fa' ,non smentisco lo scritto,ma amplio le considerazioni..Stanno soffrendo i piccoli uccelli frugivori e terricoli. In generale mi permetto di affermare che gli uccelli in totale sono ampiamente cresciuti di numero anche quelli indesiderati.Corvi,cornacchie taccole,gazze,ghiandaie,e poi colombacci stanziali ,tortore dal collare,dalle mie parti gronda lagunare nord di Venezia migliaia di cormorani,fenicotteri ,oche,cigni,gabbiani e germani reali presenti tutto l'anno ,ottimi ed abbondanti ,Confermo comunque la difficolta per altri ,quando poi i campi rimangono arati diserbati ecc oer quasi otto mesi all'anno...

da toni el cacciator 03/04/2018 14.05

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

E questi pensano al piombo delle cartucce,povera italia!

da tordo molisano 03/04/2018 12.02

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

MI SEMBRA CHE SIAMO SCEMI.... GLI ECOSISTEMI SONO STATI DEVASTATI. NEGLI ANNI 70 CERANO MOLTISSIMI CACCIATORI E L AGRICOLTURA SPAZI GRANAGLIE ECC ERANO ABBONDANTI. OGGI ZERO CACCIATORI E ZERO ANIMALI.... ANIMALI COME PERNICI ''STANZIALI'' SI NUTRONO DI GRANAGLIE VARIE E SE NON Cè UN PROGETTO BEN PRECISO TIPO CHE DOVE C è RIPOPOLAMENTO VENGA SEMINATO. QUESTI TIPI DI ANIMALI NON SI RIPRODUCONO NE PROLIFERANO. DETTO QUESTO, CEMENTIFICAZIONE A GO GO ECC. PISPOLE ALLODOLE.. NON è CHE LA SPECIE è CALATA DI POPOLAZIONE, MA BENSì NON PASSA Più DA NOI... POICHE MANGIARE NON CE Né!!!!!!! VOI ANDRESTE IN UN RISTORANTE DOVE VI DANNO VELENO???CREDO DI NO... IL RPOGETTO CHE DEVE ESSERE PRESO IN CONSIDERAZIONE è QUELLO DI GESTIRE AL MEGLIO LE ZONE DI RIPOPOLAMENTO FINO A SATURAZIONE DI ANIMALI... POI IN GIRO CI VANNO DA SOLI.... COME ERA SUBITO NEL DOPO GUERRA PER INTENDERCI... BASTA PESTICIDI ALLEVAMENTO FORZATO ECC. è LA DISTRUZIONE!!!

da IO 03/04/2018 11.49

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Mi viene in mante la Montedison di Gardini, quando sponsorizzò un congresso di Lega Ambiente (presidente Realacci). Velo pietoso su WWF, organizzazione mondiale sostenuta dalle multinazionali del petrolio e della chimica, sulla Lipu (presidente un ex pupillo di un ministro dell'ambiente e dell'agricoltura, plenipotenziario in Campania, tanto attento a crofiggere i cacciatori quanto distratto riguardo ai misfatti ambientali della sua terra, ancora oggi, vent'anni dopo, di stretta attualità.

da Capeco 03/04/2018 10.43

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Non si vede piu' un beccafico ne culbianchi ,ma di culi neri e' stracolmo dappertutto mcci vostri e dell'accoglienza di sto cxo!

da Anticomunista 03/04/2018 10.31

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

è dura per le pseudo associazioni ambiental-animalarde , succhiasangue, foraggiate per anni dai vari governi imbelli, in base a leggi demenziali a favore dei cosidetti verdi , fatte solo per tenersi stretta la poltrona, è dura dicevo accettare questi dati , che non sono certo di parte; la caccia descritta come il MALE assoluto, non c'entra nulla cona la progressiva e irreversibile scomparsa di uccelli , tra l'altro mai stati oggetto di caccia; ovviamente tutti questi studi che certificano gravissimi danni all'ecosistema, non vengono certo messi a concoscenza del pubblico, certi inviati "fratelli degli animali " , non si sono mai visti mentre commentavano , per fare un esempio, le tonnellate e tonnellate di pesticidi sparsi su una marea di terreni coltivati(vite in primis, mais ecc. ecc. ) ; oggi qualcuno , che sfortunatamente abita vicino a campi , vigneti,e frutteti, comincia a rendersi conto che i pesticidi sono un problema; in ogni caso , vedremo cosa faranno i pentastellati , oòtre ad abolire la caccia, o almento a tentare di farlo; le associazioni vnatorie dovrebbero ricordare ogni giorno ai politici, che l'ambiente è sempre più avvelenato, sicuramente NON a causa della caccia, il fatto è che toccare certi interessi non è consigliabile......

da E' ORA DI SVEGLIARSI. 03/04/2018 10.11

Re:Calo uccelli e agricoltura. La resa dei conti

Vietiamo tutti i pesticidi. Tutti. Mangeremo mele bacate e insalata mangiucchiata dalle lumache.... E allora ?? Meglio così che cosparsa di veleni. Noo ? Ma tanto si sa.... Comanda Dio denaro ! La politica poi.....Seeee.... vabbè !!!

da A.le 03/04/2018 9.39