IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA


lunedì 5 giugno 2017
    

Cinghiale Se pensate che sia matto, fate pure. Me ne farò una ragione. Leggete fino in fondo, però, prima di tirare le somme. Di cosa vi voglio convincere? L'avrete capito. Voglio dimostrare che il cinghiale può salvare la caccia. Non i cacciatori, quelli di oggi - che col cinghiale mantengono rapporti a volte contraddittori, e che comunque credo che abbiano deciso di vivere un eterno variegato presente -  ma la caccia, quella di domani soprattutto. E i cacciatori che verranno. Che dovranno assolutamente coniugare ragione e passione, competenza e dedizione, fatica e soddisfazione.

La prima premessa. Lo stato, il governo, gli amministratori locali. Il problema è loro. Abbiamo un'area no-hunting la più vasta d'Europa. Lande sconfinate, spesso desolate, abbandonate, qualcuno le chiama parchi, aree protette, qualcun altro più perspicace, anche a rigore di scienza,  le raffigura come zone-rifugio di torme ungulate, quasi sempre setolose, di rientro dalle scorribande nei vigneti, nelle melighe, nei frutteti.

La seconda premessa, conseguenza della prima. Di fronte a questa strategia difensiva, a cui non c'è selettore che possa opporsi, i contingenti ungulati proliferano, merito anche di un animalismo ottuso che pur di far dispetto ai cacciatori nega anche l'evidenza, mentre sul territorio cacciabile si diradano le schiere dei cacciatori, che fino ad oggi - organizzati in squadre - sono riusciti a gestire la strabordante esuberanza riproduttiva di questi formidabili selvatici.

Un problema, seppur gonfiato spesso ad arte, che ha bisogno comunque di sollecite soluzioni. Ecco che, in attesa che l'infinito dibattito fra i diversi e a volte contrapposti punti di vista porti a superare l'emergenza, ma la vedo difficile, si potrebbe affrontare l'argomento in maniera un po' più follemente ragionata.

In una società complessa, complesse sono le soluzioni. Più si vive l'emergenza, e in Italia ormai l'emergenza è diventato pane quotidiano, e più le reali soluzioni vengono rimandate. Perchè l'emergenza porta ad affrontare singoli aspetti, le urgenze, appunto, trascurando il resto.

Individuiamo quindi, prima di tutto, gli elementi che compongono il puzzle (complessità).

La società nel suo insieme è ovviamente il primo elemento. E lo sanno tutti che la società italiana è in estrema sofferenza. Manca il lavoro, i giovani con più ardimento e talento se ne vanno, gli altri languono fra inedia e ignavia, la paghetta dei genitori; alcuni vittime anche di tentazioni turpi.

Le categorie. Gli agricoltori lamentano danni, ma sotto sotto non hanno ancora rinunciato ad appropriarsi del bene fauna selvaggina, che costituisce una fonte di reddito aggiuntivo sempre più cospicua. I cacciatori sono sempre più in affanno. Scarseggia il ricambio, le schiere ingrigiscono e si assotigliano, aumenta il conflitto interassociativo, interspecialistico, ne soffre l'aggiornamento culturale, malgrado una buona fetta anche di anziani riesca ormai a spippolare sulla tastiera del PC e dello smartphone. Gli ambientalisti, anch'essi in declino, nel frattempo stanno cambiando pelle sotto la minaccia di agguerrite congreghe animaliste, che ostentano pacifismo e praticano violenza.

Il futuro. Come sempre - pur se oggi una illusoria e martellante propaganda ci fa credere che il trapasso entropico (la sorella m. corporale di San Francesco) possa essere rinviato sine die o eluso (anche Pascal immagina che la caccia possa favorire una temporanea distrazione dal quel pensiero che tutti assilla)  e che tutti si possa vivere l'eterna giovinezza - la nostra natura ci porta a prefigurare il dopo di noi nel "frutto del ventre" delle nostre donne. Non c'è principio di saggezza che non evochi (retoricamente) la salvaguardia dei beni, morali e materiali, come patrimonio da consegnare   ai figli e ai nipoti. Quello che si dice "passare il testimone" a chi ci sarà dopo di noi. E saggezza dice che le generazioni future vanno preparate a questo grandissimo e terribile impegno. In una società organizzata, per li rami, è compito prima della famiglia, poi della scuola e della società. Le istituzioni, lo stato nel suo insieme, ne devono promuovere e sostenere il passaggio.

Tuttavia, per quello che mi pare di riscontrare nel piccolo nostro mondo della caccia (non disgiunto però da quello della gestione del territorio, piante, animali, attività antropiche), temo che  qualcuno in questi ultimi decenni si sia distratto: secondo me, nella caccia, le generazioni guida non si sono preoccupate a sufficienza di costituire un adeguato ricambio.

Ma, ecco la follia....

La gioventù che langue potrebbe essere coniugata all'ungulato che avvampa! Nel mentre si esurisce la spinta degli odierni atteoni, ai diversi livelli di governo del paese e del territorio ci si dovrebbe far carico di un progetto di "indirizzo virtuoso", una fantastica riconiugazione del concetto di impiego giovanile (remunerato, non gratuito, checchè ne pensi Domenico De Masi, sociologo del lavoro, affittato ai grillini) per ricondurre  a sistema un patrimonio, storico, culturale, sociale, di cui il capitale ungulato è solo una parte, forse la più visibile, ma non l'unica, che se non nuovamente dimensionata sarà sempre di più un problema e sempre meno una risorsa. Un imperativo che dovrebbe andare dal governo al parlamento, dalle regioni ai comuni, alle scuole di ogni ordine e grado, dalle organizzazioni di categoria ai bistrattati ATC, fino ai cacciatori e agli ambientalisti più responsabili individualmente intesi, spesso coincidenti nella stessa persona.

Lo so che queste idee bislacche provocheranno una rumorosa (sguaiata?) reazione,  ma vi invito a riflettere su un fatto: due dei massimi epigoni delle possibili prefigurazioni del futuro, uomini di indiscusso successo, hanno segnato la loro azione con indubitabile apparente eccentricità. Mark Zuckemberg, giovanissimo patron di Facebook, a capo della più grande nazione al mondo (due miliardi di utenti), si appresta a scendere in politica, alternando le sue attività dal contenuto superavveniristico con momenti di caccia estrema (mangia solo la carne di animali selvatici che caccia personalmente). E nel suo ultimo discorso ai giovani, Steve Jobs, il padre di Apple, consegnò al futuro il suo testamento con queste semplici parole: "siate affamati; siate folli!".

Abbiamo bisogno di forze giovani, vogliose, appassionate, talentuose, un po' folli. Che ne direste, perciò, se - per dare sostanza al titolo - ci adoperassimo, vecchi, meno vecchi, giovani, cacciatori e governanti, per impreziosire, arricchire questa caccia e questo paese affrontando il rischio con  idee nuove e un pizzico di follia?

Proviamo?

Paolo Leonardi


24 commenti finora...

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

La salvezza della caccia è la PSA vedi sardegna. I porcari torneranno a correre dietro ai polli e la caccia,in parte, si salverà fino che 842.....

da Ammazzateli tutti 09/06/2017 22.50

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Il cinghiale invece ucciderà tutte le altre forme di caccia , a meno che '.........

da xxx 09/06/2017 11.06

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

I ROMANI DICEVANO: SI VIS PACEM, PARA BELLUM. PARAFRASANDO SI POTREBBE DIRE: SE VUOI LA MIGRATORIA DAI UNA MANO AI CACCIATORI DI CINGHIALE. QUELLI DELLA BRACCATA. CON I SELETTORI C'E' POCA SPERANZA. TRANNE CHE IN TOSCANA, DOVE DICONO, AMICI TOSCANI, CHE I SELETTORI SONO TUTTI EX BRUCIASIEPI, E NEANCHE TANTO EX.

da PAROLO 08/06/2017 17.03

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Jamesin, io personalmente non smetterò mai di andare a caccia. Certe forme di protesta alla Ghandi non fanno parte del mio bagaglio culturale. Fra l'altro mi ricordano Pannella, che insomma qualche guaio alla caccia l'ha provocato. Io credo invece che ci sia bisogno di una rapida, rapidisssima ormai, riflessione per un rilancio che se non lo facciamo adesso a noi non sarà probabilmente più concesso. Ma bisogna ripartire da un nuovo approccio culturale, soprattutto se vogliamo salvare almeno la memoria della caccia italiana, che è quella alla migratoria. E forse, anche l'avvicinamento di tanti alla caccia al cinghiale e agli ungulati può essere utile a non dimenticare. Perchè intanto servono i giovani e i giovani non li convinci con le storie del tempo che fu, ma con riferimenti concreti, tangibili. Poi, quando li hai recuperati, puoi cominciare a plasmarli.

da iolapensocosì 07/06/2017 16.12

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

E' VERO, ECONOMICAMENTE PARLANDO, IL COSTO DELLA CARNE DEGLI UNGULATI A PESO MORTO NON VALE LA CANDELA. SE NON PER I CINGHIALAI CHE NE FANNO UTILIZZO DEL TUTTO AUTONOMO. SOLO VALORIZZANDO LA FILIERA DAL PUNTO DI VISTA SANITARIO E GASTRONOMICO, NEL RISPETTO DELLE LEGGI E DELLE NORMATIVE DEL COMPARTO ALIMENTARE, SI POTREBBE MIGLIORARE LA SITUAZIONE. ANCHE NELL'INTERESSE DEI CINGHIALAI. RESTA IL FATTO CHE ALLA BASE CI DOVREBBE ESSERE UNA GESTIONE FAUNISTICA EQUILIBRATA SU TUTTO IL TERRITORIO, ELIMINANDO LE STUPIDAGGINI DEGLI AMBIENTALISTI (COPERTI DALLA PREUDOSCIENZA) CHE UNICI AL MONDO INSISTONO NEL DISCONOSCERE L'APPORTO E LA COMPETENZA DEI CACCIATORI. E FINO A CHE LA POLITICA (MA QUALE POLITICA, QUI SI TRATTA SOLO DI POLITICANTI DI BASSA LEGA, CRESCIUTI ALL'OMBRA DELL'AUDIENCE TELEVISIVO) NON RIDIVENTERÀ UNA COSA SERIA, C'E' POCO DA SPERARE.

da CAMPACAVALLO 07/06/2017 10.24

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

@wolfson grazie bell'articolo, ma resto del mio parere, quando girano troppi skey spesso si cambiano le carte in tavola.

da giusva 07/06/2017 9.55

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

@Sveglia e XXX non è di questo parere Luigi Boitani, il maggior esperto di lupi in Italia, gli ibridi sono una parte di lupi irrilevante, leggetevi gli atti dei suoi convegni.

da giusva 07/06/2017 7.30

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

E GLI IBRIDI DI LUPO/CANE SONO CERTIFICATI DA FIOR DI ESPERTI. IL CHE COMPORTA ANCHE UN DIVERSO APPROCCIO (ETOLOGI, DOVE SIETE?) CHE PRESTO FARà MALE, MOLTO MALE. SOPRATTUTTO AGLI ANIMALISTI E A QUEI BUONISTI CHE NON HANNO CAPITO IL DANNO CHE SI STA FACENDO. E' VERO CHE L'AUMENTO FUORI CONTROLLO DIPENDE ANCHE DA QUEL 30% DI AREE NO-KILL. DOVE PRIMA O POI, MA GIà E' IN ATTO, SI DOVRA' PROVVEDERE COL FUCILE. ANCHE PERCHè DI SOLDI PER PAGARE GENTE IN PIù NON CE N'E'. SE NON ATTINGI ALLA CACCIA E AGLI ATC.

da SVEGLIA 06/06/2017 17.35

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

A Giusva gli ibridi sono una realtà se non ci credi neghi l'evidenza ,se oggi proliferano milioni di cinghiali e' proprio per questo.Nel 1988la mia squadra catturava 5 forse 6 cinghiali all'anno oggi si catturano in 1 giorno a volte anche 10.

da xxx 06/06/2017 8.39

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

16 euro al kilo ? Grazie alla sciagurata legge obiettivo,a 3,5 in Toscana te la condiscono anche con l'olio bono .

da toscana 06/06/2017 7.29

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Mancano le risorse economiche. Un giovane tecnico faunistico costa al lordo 3000 euro/mese cioè 36.000 euro/anno. La carne di cinghiale viene venduta a16 euro al kilo... Fate due conti e l'idea di Leonardi finisce prima di essere immaginata. È di oggi la notiIa che la Toscana ha ridotto -tra gli strali del WWF- i contributi per le aree protette. L'età media dei cacciatori non lascia spazio a una caccia pagamento che lasci immaginare ritorni significativi a quegli agricoltori che immaginassero l'abolizione dell' 842. Infatti tutti si dibattono ma soluzioni facili non esistono. Infatti andiamo avanti così alla giornata .

da Bruno 05/06/2017 20.47

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Abbiamo bisogno di forze giovani, vogliose, appassionate, talentuose, un po' folli. <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Queste sono forze che avevamo tempo fa, quando la caccia era caccia vera e i territori erano per la maggior parte liberi e parlo degli ultra sessantenni dei tempi nostri che ormai… Mi dispiace molto per i giovani che hanno fatto uscire dalle scuole attuali con altre teste, per quanto riguarda la caccia e l'ambiente, mi sa che è troppo tardi secondo il mio punto di vista caro Leonardi, sei arrivato secondo, forse terzo o forse quarto. Solo una cosa si dovrebbe fare : smettere tutti di andare a caccia come ha fatto il sottoscritto e altri 10.000 mila cacciatori della Campania ! Ma capirai... Un saluto

da jamesin 05/06/2017 18.10

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Giusva, ma se si parla di svalvolati, ci conterei anche tutti quelli che danno per fatto realmente avvenuto il "ripopolamento" di lupi. Un fenomeno così complesso che menti normali non sono in grado di intercettare, figuriamoci se svalvolati. Passo invece a interpretare il folle concetto: l'ente pubblico (parlamento, governo, regione comune) ha un problema: il cinghiale e l'ungulato in genere. Ma anche il lupo. Il cinghiale (soprattutto) favorisce l'espansione lupina (che è anche canina e meticcina). Finchè abbiamo avuto cacciatori a sufficienza, il cinghiale è stato sotto controllo. Oggi, col calo annunciato da decenni delle schiere schioppotenenti, scoppia il caso degli esuberi. E si torna al problema dell'ente pubblico (la politica). Problema che va risolto: ovviamente riducendo drasticamente i contingenti, pena il disastro ecologico-sociale-economico. Favorire il ripristino dei contingenti venatori (è ecologia applicata, non demagogia o populismo, tantomeno follia) è anche a mio avviso un imperativo categorico. Bastano altri fucili? No. Servono persone preparate, vogliose, capaci e responsabili, che tengano testa al problema, così come fanno in (quasi?) tutti i paesi d'Europa. Favorire un approccio da parte di giovani leve, magari con gli strumenti giuridico-economici del terzo settore (volontariato) sicuramente costerebbe molto meno che foraggiare questi altri svalvolati dell'ecologismo e animalismo nostrano. Abbiamo noi il personale politico in grado di capire un assioma del genere, quando persiste una base di populismo da operetta? Difficile dare una risposta.

da Brain 05/06/2017 15.07

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

E' semplice la questione; quest' anno si scipera tutti e non andiamo a caccia. L'anno prossimo se ci danno un calendario venatorio come quello francese riprendiamo in mano i fucili..... Metiamogli le mani nei portafogli vedrete come si svolta pagina...

da l.b. 05/06/2017 13.09

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Caro Brigante....hai detto bene, quella si che è follia....purtroppo sono pagine chiuse ormai....ma fa bene solo a rileggerle .

da Carlo rm1 05/06/2017 13.00

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

se deve essere il cinghiale la caccia del futuro per me può anche finire qua. io spero ancora di tornare sulle mie montagne a sentire il canto delle starne o più su quello inconfondibile delle coturnici, tornare a sentire il fragore delle brigate sotto la ferma dei miei setter quelli che dopo anni potrei tornare ad avere trovare negli incolti di montagna la quaglia o vedere la lepre schizzare dal suo covo sotto il ginepro...questa si che è follia ma questa è anche la caccia.

da il brigante Mammone 05/06/2017 11.59

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Ma allora è vero quel che dicono. Sono proprio i cacciatori che guardano al passato che provocano la fine della caccia del futuro.

da WOLFHUNTER 05/06/2017 11.31

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

i selettori contano il 15% del mondo della caccia e vogliono comandare anzi comandano ! in nome del cinghiale ci siamo giocati storni , allodole, starne , anatre ecc. per il 15% che detta legge l 85% deve sopportare in silenzio forme di caccia aggressive con l'ambiente che contano svariati incidenti all'anno ! se questo è il futuro io preferisco il passato!!

da Manlio 05/06/2017 10.39

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Iniziamo col dire che non esiste praticamente il cinghiale autoctono,ma quelli che troviamo in circolazione sono ibrido con specie derivanti dall'europa dell'est o ibrido derivanti da accoppiamento tra cinghiale e suino sono molto prolifici e non hanno predatori.Provengono da immissioni autorizzate,o no,effettuate in questi decenni da enti che hanno assecondato le richieste delle associazioni. venatorie,appunto a scopo di caccia.Se praticamente il cinghiale fosse rimasto,in questo periodo,quello autoctono autorizzandone la caccia esso sarebbe rimasto in numero contenuto.

da Domenek 05/06/2017 10.21

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Infatti...Fatti vedere da uno bravo, un bravo dottore e non è solo per queste idee strampalate sulla funzione del cinghiale e gli ungulati come caccia del futuro, solo perché ce né un surplus momentaneo, con tutti i lupi che sono stati introdotti e che hanno prolificato entro qualche anno di cinghiali ed ungulati se ne sentirà solo parlare altro che salvatore della caccia, se la caccia si deve risolvere solo a queste forme, bhe non cè più bisogno che esista, sarò fra i primi a raccogliere firme per un referendum abrogativo, "muoia sansone con tutti i filistei".

da giusva 05/06/2017 10.15

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

La caccia (minuscolo) al cinghiale ha rovinato la Caccia,potrei scomodare Garibaldi o incominciare anche dall Arca di Noè......ma la realtà è questa senza se e senza ma, come vedi poche righe bastano .....a descriivere un disastro,voluto,causato, cercato...... Ciao.

da Annibale 05/06/2017 9.54

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Caro Leonardi se sei più esplicito, dire esattamente cosa si dovrebbe fare, in particolare i giovani....quali però, i nostri non ci sono o rari...ho intuito qualcosa ma la follia non mi è chiara.

da Carlo rm1 05/06/2017 9.34

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Appunto, è quello che Paolo ha premesso. Chi lo ribadisce, evidentemente, non è da meno. Ma che il nostro mondo abbia bisogno di forze giovani, che ragionano in modo diverso, non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno. Se soiamo nelle condizioni in cui siamo, ne è la più palese riprova. @e& mi pare proprio il portabandiera.

da Marco Z. 05/06/2017 9.27

Re:IL CINGHIALE SALVA LA CACCIA

Il sole incomincia a farsi cocente, conseguenza,non si sa ' quel che si dice.

da @e& 05/06/2017 8.56