LUPO. ATTENDIAMO LUMI


lunedì 23 gennaio 2017
    

Mi pare corretta la sentenza che stabilisce che un ibrido se nato e allevato in cattività come un cane di affezione, di animale domestico si deve parlare (corretta la definizione della Legge 241/2010).
Direi che quindi c'è ben poco da commentare, se non il fatto che gli amici dei lupi abbiano ricevuto uno schiaffo alla loro supponenza di sapere tutto sul lupo e, soprattutto, di esserne i detentori della conoscenza scientifica; che siano studiosi e/o ricercatori sullo stesso; o "servili" guardie ed autorità addette alla vigilanza e controllo sulla fauna selvatica.

Indirettamente invece trovo importante che questa sentenza abbia di fatto stabilito una volta per tutte che, si tratti di lupi puri o di ibridi, se "selvatici", i loro danni vanno pagati; e non già barcamenarsi per evitare di pagarli (per chi li subisce, questi sofismi scientifici sono solo escamotage per far sì che si accolli lui i danni; impedendogli però nel contempo di provvedere a difendere i propri interessi, ricattandoli col fatto che li potrebbero confondere con lupi se mai li dovessero uccidere o catturare: ignorando il problema della necessità di un loro contenimento numerico, che siano o meno puri o ibridi)!

Piuttosto, mi colpisce il giochino "scientifico" (chi lo ha deciso? quale apparato scientifico?) che il cane domestico non sia definito, come è stato per una vita, Canis familiaris, bensì Canis lupus familiaris. Da dove esce quel lupus inserito tra il genere e la specie? Fino a prova contraria i cani domestici sono da tempo immemore classificati come Canis familiaris, e poi a loro volta nelle varie sottospecificità o razze o linee evolutive: Canis familiaris inostranzewi, Canis familiaris palustris, Canis familiaris matris optimae, Canis familiaris intermedius, Canis familiaris leineri. MAI lupus!
O ci vorrebbero far credere che anche i barboncini o gli alani (per fare due esempi agli estremi) sono Canis lupus familiaris?

Forse penso male, ma si sa, come diceva quel noto politico, che a pensare male si fa peccato ma forse ci si azzecca. Quel lupus, mi sa tanto di furbata tipicamente italiana, per poter dire che qualsiasi cane che si aggiri sui nostri monti appartiene alla specificità del Lupo. E quindi solo chi si occupa ufficialmente del lupo ne è il detentore della gestione e possa così stabilire se sia lecito che lo si lasci in libertà o lo si possa catturare per isolarlo. Al punto tale che in Toscana pare si sia sperperato un milione o forse più di euro per catturare questi ibridi e mantenerli poi in cattività; mentre di soldi per indennizzare i danni dei veri lupi di soldi non se ne trovano mai.
O che sia anche un primo passo per arrivare a dire che in Europa, come già qualche studioso ha asserito, esiste un solo Lupo (Canis lupus lupus), cosa che risolverebbe il problema della diversità fenotipica che li mette in difficoltà di fronte all'evidente diversità tra i lupi delle Alpi da quelli dell'Appennino centro-meridionale?

Franco Zunino *

* Segretario Generale AIW


Nota della Redazione. Da una verifica su Wikipedia inglese sembrerebbe di capire che si dia conferma ai dubbi espressi da Zunino; ovvero la non condivisione di tutto il mondo scientifico sulla recente decisione che fra l'altro sposterebbe il Lupo da specie a sottospecie, andando certamente incontro ai fautori dell'idea di un unica specie (o sottospecie?) di Lupo per l'Europa.
Queste le considerazioni pubblicate da Wikipedia in inglese.


16 commenti finora...

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Grande Zunino (come sempre).Questi signori hanno fatto della loro caratteristica principale la falsità.

da agostino 28/01/2017 21.44

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Appunto lupus, e' un "giochino scientifico". Almeno in Italia, da tempo immemore, si usa normalmente Canis Familiaris. Lascia perdere le classificazioni che si trovano nei tomi vecchi quanto il cucco o comunque appartenenti esclusivamente ad un linguaggio piu' consono a chi lavora nel settore. Oppure tu un cane lo chiami con il suo nome scientifico normalmente? O, come ha scritto Zunino, vuoi paragonare un barboncino ad un lupo? Ma dai!!! Sono giochini stupidi messi in atto da gente faziosa. Non c'e' dubbio.

da Flagg 27/01/2017 21.38

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Tassonomia Il cane è classificato come Canis lupus familiaris sotto le familiaris specie biologica Concept e Canis sotto la evolutiva delle specie Concetto [2]:. P1 Nel 1758, il tassonomista Linneo pubblicato nel Systema Naturae una categorizzazione di specie che comprendeva la specie Canis. Canis è una parola latina che significa cane, [24] e la lista comprendeva i cani come carnivori: il cane domestico, lupi, volpi e sciacalli. Il cane è stato classificato come Canis familiaris, [25], che significa "Dog-famiglia" [26] o il cane di famiglia. Nella pagina successiva ha registrato il lupo come Canis lupus, che significa "cane-lupo". [27] Nel 1978, una revisione volto a ridurre il numero di specie Canis riconosciuti proposto che "Canis dingo è ora generalmente considerato come un cane domestico selvaggio distintivo. Canis familiaris viene utilizzato per i cani domestici, anche se tassonomicamente probabilmente dovrebbe essere sinonimo di Canis lupus". [28] Nel 1982, la prima edizione di Mammal Species of the World elencato Canis familiaris sotto Canis lupus con il commento:. "Probabilmente antenato e conspecifico con il cane domestico, Canis familiaris familiaris ha la priorità pagina su Canis lupus, ma entrambi erano pubblicato contemporaneamente in Linneo (1758), e Canis lupus è stato universalmente utilizzato per questa specie ", [29], che evita la classificazione del lupo come il cane di famiglia. Il cane è ora elencato tra le tante altre sottospecie latino-nome di Canis lupus come Canis lupus familiaris. [1] Nel 2003, il ICZN ha stabilito nel parere 2027 che se gli animali selvatici e loro derivati ??domestici sono considerati come una specie, quindi il nome scientifico della specie è il nome scientifico dell'animale selvatico. Nel 2005, la terza edizione del Mammal Species of the World ha accolto parere 2027 con il nome di Lupus e la nota: "Comprende il cane domestico come una sottospecie, con il dingo provvisoriamente separati - vari

da lupus 27/01/2017 17.29

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Taxonomy The dog is classified as Canis lupus familiaris under the Biological Species Concept and Canis familiaris under the Evolutionary Species Concept.[2]:p1 In 1758, the taxonomist Linnaeus published in Systema Naturae a categorization of species which included the Canis species. Canis is a Latin word meaning dog,[24] and the list included the dog-like carnivores: the domestic dog, wolves, foxes and jackals. The dog was classified as Canis familiaris,[25] which means "Dog-family"[26] or the family dog. On the next page he recorded the wolf as Canis lupus, which means "Dog-wolf".[27] In 1978, a review aimed at reducing the number of recognized Canis species proposed that "Canis dingo is now generally regarded as a distinctive feral domestic dog. Canis familiaris is used for domestic dogs, although taxonomically it should probably be synonymous with Canis lupus."[28] In 1982, the first edition of Mammal Species of the World listed Canis familiaris under Canis lupus with the comment: "Probably ancestor of and conspecific with the domestic dog, familiaris. Canis familiaris has page priority over Canis lupus, but both were published simultaneously in Linnaeus (1758), and Canis lupus has been universally used for this species",[29] which avoided classifying the wolf as the family dog. The dog is now listed among the many other Latin-named subspecies of Canis lupus as Canis lupus familiaris.[1] In 2003, the ICZN ruled in its Opinion 2027 that if wild animals and their domesticated derivatives are regarded as one species, then the scientific name of that species is the scientific name of the wild animal. In 2005, the third edition of Mammal Species of the World upheld Opinion 2027 with the name Lupus and the note: "Includes the domestic dog as a subspecies, with the dingo provisionally separate - artificial variants created by domestication and selective breeding".[1][30] However, Canis familiaris is sometimes used due to an

da lups 27/01/2017 17.28

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

serve un Trump anche in Italia per salvarci dalla pazzia del mondo ambientalista in USA ci sono riusciti speriamo anche da Noi al più presto W TRUMP!!

da Usa today 27/01/2017 17.22

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

serve un Trump anche in Italia per salvarci dalla pazzia del mondo ambientalista in USA ci sono riusciti speriamo anche da Noi al più presto W TRUMP!!

da Usa today 27/01/2017 17.22

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Taxonomy The dog is classified as Canis lupus familiaris under the Biological Species Concept and Canis familiaris under the Evolutionary Species Concept.[2]:p1 In 1758, the taxonomist Linnaeus published in Systema Naturae a categorization of species which included the Canis species. Canis is a Latin word meaning dog,[24] and the list included the dog-like carnivores: the domestic dog, wolves, foxes and jackals. The dog was classified as Canis familiaris,[25] which means "Dog-family"[26] or the family dog. On the next page he recorded the wolf as Canis lupus, which means "Dog-wolf".[27] In 1978, a review aimed at reducing the number of recognized Canis species proposed that "Canis dingo is now generally regarded as a distinctive feral domestic dog. Canis familiaris is used for domestic dogs, although taxonomically it should probably be synonymous with Canis lupus."[28] In 1982, the first edition of Mammal Species of the World listed Canis familiaris under Canis lupus with the comment: "Probably ancestor of and conspecific with the domestic dog, familiaris. Canis familiaris has page priority over Canis lupus, but both were published simultaneously in Linnaeus (1758), and Canis lupus has been universally used for this species",[29] which avoided classifying the wolf as the family dog. The dog is now listed among the many other Latin-named subspecies of Canis lupus as Canis lupus familiaris.[1] In 2003, the ICZN ruled in its Opinion 2027 that if wild animals and their domesticated derivatives are regarded as one species, then the scientific name of that species is the scientific name of the wild animal. In 2005, the third edition of Mammal Species of the World upheld Opinion 2027 with the name Lupus and the note: "Includes the domestic dog as a subspecies, with the dingo provisionally separate - artificial variants created by domestication and selective breeding".[1][30] However, Canis familiaris is sometimes used due to an ongoing nomenc

da leggiti questa linneo 27/01/2017 8.26

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Questo oscurantismo fondamentalista animalista cerca in ogni modo di apparire quello che è "un branco di cialtroni che rubano soldi ai contribuenti con posizioni impossibili da sostenere!"

da bretone 26/01/2017 18.45

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Linneo, visto il nome, dovresti come minimo conoscere il prioncipio di Galileo. Dimostra quello che dici, con prove inoppugnabili, altrimenti - ma io non lo credo - passi per cialtrone.

da Buffon 26/01/2017 15.26

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Zunino voto 4, complottista! Rimandato a settembre in tassonomia e nomenclatura scientifica. Il cane é c.l. Familiaris e il lupo c.lupus così come il maiale é sus scrofa domesticus mentre il cinghiale é sus scrofa! Ma la redazione di bighunter permette a tutti di scrivere tali castronerie? Davvero queste cose si imparano al primo anno di università o semplicemente leggendo un buon libro sui cani. Invito la redazione a controllare prima di pubblicare certe scemenze. Ricordo in oltre che la nomenclatura scientifica é una cosa molto seria e non la sceglie di certo qualche cospirazionista italiano!!

da Linneo 25/01/2017 10.17

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Mauro, Zunino, per aver affermato da quasi 20 anni (ed unico in Italia) quanto da lei riportato nel commento, ha subito l'ostracismo di tutto il mondo accademico italiano. Per i ricercatori italiani i lupi alpini sono dovuti alla naturale espansione del lupo appenninico, mentre sappiamo che i lupi alpini si comportano diversamente da quelli appenninici e che la loro provenienza è francese (Mercatour). Se fosse passata questa linea, i lupi alpini sarebbero stati considerati specie aliena non da studiare con milionari progetti LIFE, quindi da eradicare e non sarebbe stato un errore perchè avremmo impedito il contatto con nostro lupo appenninico preservandolo geneticamente. Ormai la frittata è fatta.

da Giancarlo D'Aniello 25/01/2017 10.08

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Il lupo delle alpi deriva da soggetti nati in cattività e rilasciati dagli animalisti francesi (a conferma di questo abbiamo i lupi presenti in piemonte che non hanno paura dell'uomo e si aggirano per le frazioni di campagna in pieno giorno, quindi pericolosissimi). Poi ci sono i lupi dell'appennino che arrivano dal parco d'Abruzzo, dove bene o male sono sempre esistiti

da Mauro 25/01/2017 9.15

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Noi siamo un popolo specialista per trovare cavilli, trovare soldi da spendere dietro ai lupi, ma quando si tratta di trovare risorse per aiutare gli italiani in difficoltà ecco che allora arriva il blocco.

da Frank 44 24/01/2017 18.49

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

oggi in conferenza stato regioni vedremo cosa partoriscono. chissà se gentiloni, memore di esser cresciuto all'ombra di legambiente, o arciambiente, o rutelli e realacci, metterà il veto. oppure, se la sua sottose, memore dei suoi trascorsi di cappuccetto rosso, dà una mano ai cacciatori che in questa vicenda sono neutrali, semmai non vorrebbero che i cinghialini o i caprioletti ne avessero a soffrire. meglio in pentola che in bocca a cagnacci famelici incriociati coi lupi seminati sull'appennino da ambientalisti fantasma, sembra col supporto di stellette verdi, ormai una ventina d'anni fa

da renzo piri 24/01/2017 15.00

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

Caro CAGNUPO....e chi ti smentisce? Stanno buoni buoni e mangiano!

da Roma 23/01/2017 10.15

Re:LUPO. ATTENDIAMO LUMI

E' tutta ARIA FRITTA quella dei signori ambientalisti e degli "scienziati" che pendono dalle loro labbra, per continuare a succhiare sangue dalle casse dello stato. Ho letto proprio in questi giorni che il wwf dice che per il lupo (o per gli ibridi, altra invenzione per addolcire le polpette mediatiche)sono già stati spesi milioni di euro, solo nella provincia di Grosseto, o in Toscana. A parte il fatto che non è vero, ci saprebbe dire il wwf come sono stati spesi? Personalmente ho un dubbio: temo che siano finiti nelle tasche dei soliti noti (sedicenti ricercatori) supportati da molte sigle animaliste. Gradirei una smentita.

da cagnupo 23/01/2017 10.07