CINGHIALI D'UNA VOLTA


lunedì 11 luglio 2016
    

Mentre nel silenzio più assordante passa in Parlamento l'ennesima gallettata, che obbliga ad annotare  sul tesserino la fauna selvatica stanziale e migratoria abbattuta,  subito dopo l’abbattimento, una stupidaggine bella e buona ad avviso di chi se ne intende (ed evidentemente in Parlamento e al Ministero sembra se ne intendano poco, mentre fanno di tutto per massacrare i cacciatori che - questo lo dimenticano sempre - sono fra i pochi che hanno la fedina penale immacolata), prosegue senza esclusione di colpi la disfida del cinghiale (e del capriolo e del cervo, daino, muflone).

Ultima puntata (last but not least), una biondina pentastellata consigliera regionale in Toscana, che trae profondi sospiri ed alti lai, all'indomani delle prime conseguenze della legge regionale sul controllo degli ungulati.

Non è il caso di entrare nel merito. Anche fra di noi c'è chi la vede bianca e chi la vede nera. Lasciamo perdere. Si sono già  consumati fiumi d'inchiostro, infiammate infinite laringi, fatti incontri, conferenze, seminari, tavoli di confronto,...caminetti, che oggi sembra non vadano più di moda.

Sarebbe e a mio avviso è importante, invece,  fare un'altro po' di chiarezza su come stanno realmente le cose su questa mitizzata fiera omerica, angelo e demone di cacciatori, agricoltori, immaginario collettivo, subornato dai media e da questi pifferai dell'ultim'ora che sono tanto immacolati quanto grondanti di perfidia e ipocrisia. Stanno in buona e larga compagnia, intendiamoci, visto che prendono spunto da favole che sono andate consolidandosi nel tempo grazie alle tante sciocchezze propagatesi su presunte certezze, frutto di sproloqui prima dei verdi, poi degli ambientalisti, poi degli animalisti, e degli anticaccia tout court, pure con qualche ciliegina, aggiunta da saputelli di casa nostra.

Le ultime testimonianze, scientifiche, ovviamente, ci raccontano invece tutta un'altra storia. E cioè che - chi se ne intende, anche se non è laureato in tuttologia, lo sa da sempre - il fenomeno cinghiale dipende da fatti ben precisi. Che non sono ascrivibili, come certi contestatori vanno dicendo da tempo, ad immissioni di ingenti rinsanguamenti mitteleuropei.  Prima, i nostri cinghiali autoctoni - ci hanno voluto far credere - erano piccoli, mentre oggi hanno una stazza sicuramente superiore, per cui - questa la favola - non sono di origine locale, ma importati dalle selve ungheresi, "più prolifici, più grossi, più dannosi".
 
Anche recenti indagini (Apollonio, Franzetti), tuttavia, confermano per prima cosa che certe forme di ripopolamento (anche per il capriolo, a memoria mia) sono conseguenti alla sciagurata politica protezionista, che almeno da una paio di decenni ha favorito la cattura (non l'abbattimento, dio ne guardi) di capi in esubero in parchi e aree protette, cinghiali geneticamente "DOP", per ripopolare territori che ne erano sprovvisti, sia a fini faunistico-ambientali sia a fini venatori. Il tutto con il beneplacito dell'amministrazione pubblica, centrale e periferica. Sono anni che nei parchi nazionali del centro Italia si fanno delle aste a cui partecipano aziende commerciali (ma non solo) per aggiudicarsi "lotti" di capi che di certo non vanno all'estero, e che forse finiscono in frigorifero, anche se non subito. Inoltre, quanto alla presunta diversa origine genetica, tutti sanno che quando un animale ha da mangiare, ovviamente ingrassa, e quando è ben pasciuto, vive tranquillamente (nei parchi), gode di stagioni miti (cambiamenti climatici), porta a termine anche più figliate, prolifiche, che si conservano numerose e ben pasciute, e che sempre più spesso si impaesano, portando alle conseguenze che ormai quasi tutti in Italia conoscono.

Viene da sorridere, perciò, quando certe anime belle, candide, cadono dal pero e nel più classico rispetto della "legge di Murphy", cercano un capro espiatorio a cui attribuire le malefatte che invece da loro stesse dipendono.

Quale la morale, quindi? In prima battuta verrebbe in mente il ritornello della mitica canzone di Pino Daniele (Je so' pazzo"...e nun ce scassate o ....), ma affetti ormai dall'imperante buonismo,  proviamo a stendere un velo pietoso sulle miserie di tanti saccenti sedicenti scienziati e di politicanti da strapazzo, vecchi e nuovi (di cui ormai ne abbiamo davvero piene le scatole),  e cerchiamo d essere ottimisti. Andiamo avanti. Da cacciatori, ovviamente.  
 

Vito Rubini

 


27 commenti finora...

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

il cinghiale e la selvaggina non è il problema dell'aghricoltura, semmai è un problema per gli agricoltori che se ne vorrebbero appropriare. è il sistema di gestione politica che è un problema. e quando dico politica intendo soprattutto politica venatoria, fra fazioni e modelli in concorrenza. a questo si aggiunge l'enorma problema della cultura del falso ambientalismo che da più parti (industria, agricoltura) si è foraggiato per evitare che i veri problemi ambientali venissero combattuti e osteggiati.Con un 30% di territorio interdetto alla caccia (e forse di più), la caccia non può mai essere un problema.

da ditelagiusta 15/07/2016 17.11

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Le squadre sono il problema non la soluzione. ...sciogliamole e il 70% dei problemi è risolto! !

da Zagor 15/07/2016 13.13

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

No Zagor, io rispetto il tuo pensiero, ma non è facile come pensi.Venti anni fa con le zone fisse e le pasturazioni prevedevo una drastica riduzione della specie, invece...è vero che ci sono serbatoi dove i selvatici possono riprodursi, demani ,zrc, fondi chiusi ecc..ecc..ma è anche vero che tante squadre fanno parate a ripetizione per trattenervi i soggetti provenienti da altre parti, con stragi esose

da Rimescolo 15/07/2016 12.53

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

rimescolo lo sai che le squadre in certe zone del distretto non cacciano mai? la loro cultura è quella di lasciare risorse per l'annata successiva....poi sappiamo tutti che pasturano (governe)...ma che vuoi acculturare? facciamo andare TUTTI al cinghiale come tutti possono andare a tordi e facciamoli andare dovunque anche nele zone delle squadre....vedrai che in 2 o 3 anni il problema è risolto!

da Zagor 15/07/2016 12.24

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

non è un problema di "riserva" o zone fisse assegnate, è un problema di cultura della gestione. Dovremmo dare molto valore alla risorsa alimentare proveniente dall'esubero di certa selvaggina, senza stravolgere il patrimonio tradizionale di forme di caccia. Le squadre organizzate dovranno mettere a disposizione della collettività, soggetti preparati e responsabili alla gestione, in modo da invertire il problema cinghiali e ungulati in genere, con risorsa alimentare di pregio ed eccellenza del territorio. Non è utopia, sono interventi possibili che solo con la determinata consapevolezza, possiamo gestire in maniera etica e compatibile, soprattutto quando la caccia è chiusa. Le A.A.V.V dovrebbero consentire una crescita culturale degli iscritti....

da Renato (Rimescolo) 15/07/2016 11.26

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Nella caccia c'è poco da inventare. Fino a quando i cinghiali saranno legalmente cacciabili da MENO cacciatori che i tordi o le allodole il problema non sarà risolto. Fino a che le squadre avranno la riserva non sarà risolto...

da Non è difficile 15/07/2016 8.39

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Sto con rimescolo. Occorre un approccio olistico (!), che abbracci tutta la problematica specifica, ma che non trascuri, non trascuri, il contesto, dove per contesto intendo problemi e rapporti col territorio, con la società, con il mondo che cambia rapidissimamente

da bataclan 15/07/2016 8.08

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

che tristezza....la maggior parte dei commenti ascrive ad altri le varie responsabilità senza proporre. Questa la nostra atavica debolezza.I cacciatori per tramandare la loro passione devono gestire le problematiche nuove ed attuali, cinghiali, ungulati in genere, specie selvatiche competitive.Gli ungulati in genere appartengono a specie con carni pregiate ed altamente proteiche, una risorsa alimentare di eccellenza.Perchè non partire da una collaborazione fra i vari enti per conservare, trasformare, commercializzare questa ricchezza.La caccia tradizionale non ne verrebbe punita da una gestione razionale e organizzata, sarebbe l'ora che alcuni soggetti responsabili e ricchi di esperienza gestionale si facessero promotori di iniziative concrete e creative. Cacciatore da 50 anni, di ungulati e colombacci....

da Rimescolo 14/07/2016 23.14

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

renzi cinque stelle....tra il marcio e la muffa che scegliete???

da dardo 14/07/2016 11.24

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Beppe secondo me è colpa del Bomba di Rignano! M5S non è che se non li votiamo noi cacciatori perdono! M5S vincono sr gki altri RUBANO e portano la MISERIA in Italia

da No al referendum 14/07/2016 11.21

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

x beppe....non sarà colpa di renzi x il tuo ginocchio ma che, come minimo, non glie ne frega un cazzo se il suo ministro continua a tartassarci in tutti i modi è lampante. ha forse mai detto una parola favorevole verso i cacciatori il tuo renzi?

da cacciatore umbro 14/07/2016 10.43

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Perchè fedina penale immacolata ? Buona parte dei reati venatori, puniti con ammenda penale, sono oblazionabili e non comportano revoca della licenza di porto di fucile.

da jure 13/07/2016 22.50

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Eppure sembra che di cicciai non se ne vedono molti a scrivere su questi siti di caccia. Da quanto vedo dai post solo migratoristi, forse perchè gli unici a prendere mazzate dalle varie modifiche alla 157 che si stanno operando da qualche anno. O forse sbaglio.

da jamesin 13/07/2016 17.51

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Tranquillo beppe 3, è colpa tua che sei distratto.

da Frank 44 12/07/2016 21.39

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

oggi ho picchiato una ginocchiata sarà colpa di Renzi???

da beppe 3 12/07/2016 14.26

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Non ci sono più i cinghiali d'una volta. Oppure no, sono più o meno gli stessi. Mah. Io credo che ormai, questi cinghiali facciano parte di un progetto (informale) che fa capo al consistente aumento di potere delle squadre di cinghialai, che in sostanza, in difetto di tutti gli altri soggetti che un tempo gravitavano sia sulla caccia sia sul territorio, decide sul parco degli animali selvatici. Con una concorrenza oggi abbastanza agguerrita visto il patrimonio carneo che rappresenta. I selettori da una parte, cicciai come i cinghialai tradizionali, i proprietari terrieri che hanno capito che potrebbero integrare il loro reddito sia direttamente con la carne, sia cedendo quote per abbattimenti. Ciccia, ciccia, e poi ciccia. Con quegli imbecilli di animalisti che pensano che la selvaggina, la natura nascano sotto i cavoli e che la vita sia frutto di immagini poetiche, non avendo capito che la poesia (frutto delle capacità di astrazione tipica della nostra specie), è il marchingegno che il nostro cervello ha inventato per nascondere la brutalità della vita. Gli aspetti poco appetibili della natura per questo sono stati ritualizzati da decine di migliaia di anni.

da Ciatti B. 12/07/2016 10.29

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

signori ma volete mettere l'importanza di una legge sulla caccia che risolve moltlepici problemi come disoccupazione immigrazione sanità istruzione ecc.ecc......è di fondamentale importanza economica e sociale segnare la selvaggina hhhhheeee!!!!!!! ma che scerziamo!!!!!! Questi disgraziati si preoccupano delle stupidaggini come la caccia e non gli frega niente se la gente non arriva a fine mese tanto il sig Renzi ha dato 80 euro (e poi li rivuole pure)è da incompetenti e da incoscienti......ma

da peppino 11/07/2016 22.02

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Ma son tutti uguali ,sanguisughe ! Comunque sempre. Avanti fieri di essere cacciatori

da passaatore 11/07/2016 19.37

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Ma qualcuno mi fa ridere,la legge attuale la fatta il governo Renzi perché andare a Berlusconi i grillini ma che razza Di ragionamenti sono il passato è stato quel che è stato ma il governo attuale ha fatto schifo su tutto caccia compresa.Non ci sono giustificazioni.

da Domenek 11/07/2016 18.31

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Ma non ve ne siete ancora accorti che le leggi sulla caccia sono fatte da tutti quei politici di TUTTI i partiti che non sanno dove metterli, e la caccia e' il male minore.

da toscano 11/07/2016 18.16

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Prima era colpa di Berlusconi, adesso di Renzi, furbi come siamo adesso diventiamo tutti grillini così si che ci fanno smettere subito !

da Solo Berlato ! 11/07/2016 17.22

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Io volevo sapere se c'era la possibilità di poter fare un ricorso a questa ennesima incompetenza che non fa altro che complicare lo svolgimento delle attività venatorie soprattutto per quanto riguarda la migratoria ma. Ma forse ormai alle ass.venatorie non interessa più il nostro giudizio

da Delusine totale 11/07/2016 15.44

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Purtroppo c'è la cantiamo e ce la suoniamo. Non c'è nessuno che sta' a sentire le nostre ragioni sacrosante. Ormai tra 10 anni, forse meno, saremo spariti. Meno male che mio figlio non ha passione quindi non avra' il dolore di veder finire tutto questo. E il pensiero più brutto è che la maggior parte dei problemi c'è li siamo cercati con le nostre divisioni

da ugus 11/07/2016 14.12

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Caro Frank le leggi non le fanno le associazioni tantomeno i cacciatori perciò........

da Domenek 11/07/2016 12.35

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

ma cos'è un blog contro renzi?la caccia che è gestita male sono 30 anni con la complicità delle associazioni e di noi cacciattori che le regole .....non è che si rispettino poi molto.

da frank46 11/07/2016 12.30

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Questo governo sta rovinando tutto, caccia compresa. Prima vanno a casa meglio è.

da Giovanni 11/07/2016 11.34

Re:CINGHIALI D'UNA VOLTA

Renzi se ne deve andare a casa sta rovinando la Nostra bella Italia poveri noi che fine dovevamo fare!

da Domenek 11/07/2016 9.40