AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA


lunedì 8 aprile 2013
    
Sono un Conservazionista/Ambientalista Cacciatore fiero ed orgoglioso, pescatore e raccoglitore di piante e funghi, che combatte contro il degrado e la distruzione dell’ambiente. Ho messo volutamente prima la parola Conservazionista/Ambientalista  proprio perché senza ambiente non può esistere la caccia.

Il termine Ambientalista identifica colui che difende l’ambiente e non colui che è anticaccia: il vero ed unico ambientalismo ha radici profonde che originano da quel mondo di uomini cacciatori che come fondamento spirituale, filosofico ed in primis materiale, esprimono proprio la difesa a tutti i costi dell’ambiente naturale. Ambiente naturale vissuto e caratterizzato da tutte quelle attività agro-silvo-pastorali compatibili, comprese la caccia e la pesca. Da sempre l’uomo cacciatore è il primo vero ambientalista e purtroppo il mondo venatorio si è fatto scippare questo termine dal moderno ambientalismo da salotto.

E’ risaputo che la maggior parte delle specie minacciate ed in pericolo (in particolare anche specie che mai sono state oggetto di prelievo venatorio) trovano nella perdita di habitat la ragione di questo status delle popolazioni, tutto questo è evidenziato anche da importanti Istituti ed Associazioni come IUCN (International Union for Conservation of Nature), Birdlife International, ed ultimamente anche evidenziato dai Farmland Bird Index (FBI), dove si evidenzia proprio che la perdita di habitat ed una agricoltura intensiva siano la causa del declino di tantissime specie di uccelli, tra l’altro alcune di queste da sempre protetti, invece aumentano sempre le stesse specie opportuniste come per esempio i Corvidi, e risultano stabili o aumentano anche altre specie cacciabili.

Non è più tempo di giocare con le parole e purtroppo in molti fanno ancora e forse volutamente, confusione con la parola Caccia e Controllo. Di fatto chi si occupa di gestione della fauna sa perfettamente cosa esse vogliano intendere - Caccia e Controllo sono due attività completamente distinte: la prima è l’ uso sostenibile di una risorsa naturale rinnovabile;  la seconda è indispensabile per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche. Tutto questo è sancito dalla attuale normativa internazionale e nazionale:

Legge 157/92 (art. 19, commi 2 e 3)
Legge 394/91 (art. 11, comma 4; art. 22, comma 6)
Direttiva Uccelli 1979/409/CEE e 2009/147/CE (art. 9, comma 1, lettera a),
Legge 3 ottobre 2002, n. 221 nell’art. 19bis L.157/92
Convenzione di Bonn (art. III, comma 5 per le specie in ALLEGATO I )
Convenzione di Berna (legge 503/81, art. 9)
Direttiva Habitat 1992/43/CEE (art. 16) e DPR n. 357/97 coordinato DPR n.
      120/2003 (art.11, comma 1)

 Il Controllo si applica dopo e con il parere della scienza e cioè dall’ISPRA che definisce anche modalità, tempi, limiti, metodi, etc. etc.

Da anni ormai è evidente il dramma che coinvolge moltissime aziende agricole e zootecniche che subiscono gravi danni alle loro produzioni dalle ormai conosciutissime specie faunistiche definite “problematiche” come i Cinghiali, i Corvidi, i Storni, le Nutrie, i Piccioni torraioli, le Volpi, ma in alcuni contesti anche i Caprioli. Recentemente, sempre più spesso si parla anche di Lupi e della loro eccessiva proliferazione ed allargamento del proprio areale, anche in zone dove mai era stata segnalata la presenza. Non voglio minimamente entrare nel complesso e discusso tema della sua origine genetica (lupo alpino – lupo appenninico) di fatto ormai questo non conta più perché risulta impossibile ed impensabile andare ad eliminare i probabili lupi alloctoni. I Lupi sono animali che si caratterizzano anche per una spiccata mobilità e quindi per tutta una serie di cause concatenanti quali: aumento degli effettivi e quindi formazioni di nuovi branchi, ricerca delle prede,  quindi ampliamento del proprio areale; questo ormai è un processo irreversibile con la conseguenza che si arriverà ad un certo punto che nel territorio italiano avremo sempre più lupi ed ai tanti (a parte gli zoologi) non è che poi interessa tanto sapere a quale sottospecie appartiene. E ‘ solo un lupo.

A nessun essere ben pensante che abbia a cuore l’ambiente e di conseguenza la sua biodiversità, viene in mente di aprire la caccia al lupo. Al sottoscritto e credo a tutti, questo meraviglioso animale esprime il vero simbolo della natura selvaggia e dello spirito indomito, come del resto lo è l’orso. Non a caso ritrovo nella Wilderness il senso di appartenenza. Ciò non toglie che se anche il lupo iniziasse a creare dei problemi e di fatto in alcuni casi li crea, bisogna che si attivino tutti quei strumenti gestionali previsti da tutte quelle norme sopra evidenziate, in tema di Controllo e non di Caccia della fauna selvatica, tutto questo senza stare a fare giochi di parole o falsi moralismi o strumentalizzando il problema. Non giriamo dietro i problemi, di fatto se ipoteticamente avessimo una eccessiva proliferazione anche di orsi (magari fosse, sarei felicissimo se questa specie rientrasse in questi interventi di controllo, vuol dire che l’Orso è ormai salvo dall’estinzione), etc. etc., tale da creare  squilibri ecologici e magari sfociare anche in pericolo per l’incolumità pubblica, che cosa si fa??? Si interviene applicando le leggi di cui sopra. E’ sancito da queste che in primis si attuano tutta una serie di interventi non cruenti ed in ultima analisi si utilizzano gli abbattimenti ed aggiungo che in tutto questo bisognerebbe anche tenere bene in considerazione tre fattori fondamentali: obiettivi - benefici - costi. Purtroppo, troppe volte questi tre fattori camminano ad ordine sparso.

Bisogna ricordare ad un certo ambientalismo da salotto che ben vengano le popolazioni di animali in aumento, in particolare quelle specie ai vertici della catena alimentare che sono poi generalmente le specie più vulnerabili. Di fatto il lupo è in crescente aumento ed espansione, per una serie di concause, quindi una grande soddisfazione per tutti perché finalmente è scongiurato il pericolo di estinzione. Cosa purtroppo che non è successa con l’Orso bruno marsicano che è stato oggetto di innumerevoli studi, progetti, ricerche che sono costati milioni e milioni di euro, mai una specie è stata studiata e costata così tanto. Mai un simile fallimento che invece forse con semplici interventi e tra l’altro con pochi costi  gestionali si sarebbe certo salvata una ricchezza italiana.
 
E’ chiaro che provocatoriamente ho citato alcune specie. Quindi, ricordando a tutti che MAI e poi MAI si vuole e si pensa di aprire la caccia al lupo, agli orsi, alle aquile, ai gatti selvatici ed a chi più ne ha più ne metta. Sono tutti animali da tutelare con norme severissime.

Proprio su Bighunter abbiamo letto che l'Europa, tramite il progetto Life e la Commissione Ue, nonché il Comitato permanente della Convenzione di Berna (che ha già aperto una sorta di procedura di infrazione verso l'Italia) e l'Ispra, sono tutti d'accordo: lo scoiattolo grigio va fermato prima che causi la definitiva scomparsa della specie autoctona, prima che la sua presenza sia irrimediabile, (tratto da Bighunter).

Ed è proprio di  domenica 17 marzo scorso il servizio su Canale 5  alla rubrica televisiva “l’Arca di Noè” sulla nuova Legge che vieta il commercio, la detenzione, etc. di molte specie di scoiattoli alloctoni, proprio per salvaguardare il nostro scoiattolo autoctono, lo Sciurus vulgaris. Tutto pienamente condivisibile, ma poi la giornalista del servizio ricorda che il Ministero dell’Ambiente aveva anche programmato una serie di interventi per l’eradicazione dello scoiattolo grigio e che a causa dell'insorgere delle associazioni animaliste c'è stata una generale marcia indietro, che ha bloccato la situazione.

Ma ancora proprio di pochi giorni fa la notizia diffusa ovunque che la Provincia di Siena ha deciso una moratoria di un mese per slittare il controllo della volpe. La Provincia di Siena come si sa è il fiore all’occhiello della gestione faunistica e se non erro su 24 ORE di qualche anno fa uscì un bellissimo articolo che era stata presa a modello europeo in tema di gestione faunistica.  Se in Europa vengono a sapere che qui ci si piega come strilla un anticaccia, anche quando si ha ragione, che figura ci facciamo???

Ecco, questo ci fa capire come si gestisce e si conserva la nostra biodiversità per il volere anticaccia di un certo ambientalismo da salotto.

Basta con i giochi di parole, il controllo della fauna è una cosa seria per la conservazione della nostra biodiversità. E che questo ambientalismo da salotto, rimanga nei salotti.


35 commenti finora...

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Veramente un bell'articolo. A sostegno della tesi volevo evidenziare il fatto che i problemi ambientali sono sorti nel momento in cui la società moderna non ha più avuto la necessità di cacciare per poter vivere. Se si nota, in tutte le culture in cui la caccia ha mantenuto il significato più atavico, la cultura, la cura, ed in alcuni casi la venerazione della natura si esprime ai massimi livelli: indiani d'america, popolazioni antartiche, aborigeni, indios ecc.

da nuelma 14/04/2013 19.51

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

per Conservazionista/Ambientalista NON Cacciatore il fatto che le donne di vegani e animalisti amino cetrioli e zucchine non è dovuto tanto al loro spirito vegano, ma alla necessità della quale hanno dovuto far virtù in mancanza d'altro.

da Andy 12/04/2013 14.57

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Ma se questo è il Paese dove la religione fondamentalista animalista e l'ambientalismo anticacaccia da salotto han condizionato pesantemente, almeno per gliultimi 30 anni, l'agire della politica e degli amministratori locali. I risultati quali sono stati?? Più che altro il proliferare di tabelle con la scritta "divieto di caccia", mentre TUTTO IL RESTO...ma proprio TUTTO...SE PO' FA'!!!! In tutti i Paesi NORMALI cacciatori e ambientalisti (VERI) uniscono risorse ed impegno per proteggere l'habitat. Da noi rende di più ai soliti noti la ri-solita, trita ritrita, guerra tra poveri. Il fatto è che ormai siamo ai famigerati nodi che vengono al famigerato pettine. Con le dure ed ovvie conseguenze. E non certo solo per la questione caccia.

da Ezio 10/04/2013 17.28

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

ecco chi sono gli ambientalisti (che da noi non esistono)nostrani.due giorni fa guardando una trasmissione televisiva,c'erano ospisti alcuni animalari(io li chiamo così) tra cui il riciclato bonelli.(è tornato nel suo partito,ma con nome differente,cosa non si fa per magnà gratis).si parlava della problematica delle antenne per cellulari,una ospite si lamentava del fatto che vicino casa sua,stavano istallando una antenna per cellulari,e lei non la voleva perchè pericolosa per la salute,specialmente quella dei bambini.il buon bonelli,ci metteva il classico "carico da undici".però....un però c'è.tutte e due,usano i cellulari.la botte piena e la moglie ubriaca non si può avere.a Roma diciamo:fa pace con il cervello......

da max 60 10/04/2013 16.58

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

alberto di cesare ,accanito cacciatore,titolare da oltre 40 anni del più grande sito italano di nidificazione e sosta delle rondini............... è ora che questi falsi animalisti e ambientalisti cominciano a pagare di tasca loro i danni che producono alle attività agro-silvi pastorali.

da alberto di cesare 10/04/2013 14.17

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

C'è un piano di impianti sciistici nelle più belle e integre montagne abruzzesi; ci pensa FIDC o Arcicaccia ?

da fatevoi 10/04/2013 11.09

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

i due post di Massimo Zaratin sarebbero da stampare ed incorniciare. Quel che più emerge, discutendo con lorsignori, è l'assoluta mancanza di argomentazioni minimamente fondate, capaci di andare al di là di un sensazionalismo fondato esclusivamente sull'emotività e l'irrazionalità, oppure al di là dei più svariati riferimenti astratti. Proprio in questi giorni ho discusso di caccia, sia come passione che come gestione degli habitat con un amico, professore in Lettere, che ha però il grave difetto di essere animalista/anticaccia (hai da vedé però le bistecche ed i salami che se magna!): ebbene, io parlavo di prelievo sostenibile, equilibrio faunistico, specie autoctone/alloctone ed opportuniste, lui mi rispondeva citando "i bestiali istinti dell'uomo primitivo" che albergherebbero in noi seguaci di Diana ed una ridda di filosofi e pensatori le cui teorie però, tradotte in termini pratici, non servono ad un belino per la gestione degli ecosistemi. Tra l'altro, per inciso, questa persona vive praticamente murata in casa, esce solo per andare a scuola e sfida puntualmente i divieti di sosta nella strada di fronte all'edificio scolastico, per poter parcheggiare l'auto in pratica sull'uscio dello stesso. Non ha mai, dico mai fatto un passo in campagna in 50 anni di vita, però vorrebbe spiegarci come ci si deve confrontare con certe problematiche, ovviamente imponendoci le sue soluzioni. Ecco uno dei tanti volti strambi dell'animalismo italiano!

da Marco F. 10/04/2013 0.49

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Ezio ma che dici?Ma hai dimenticato il dirigente dell'icmesa a Seveso?Spera che le associazioni ambientaliste NON se ne occupino molto dell'ambiente..

da pietro 2 09/04/2013 21.17

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

C'è allora qualche speranza di vedere tra qualche millennio un'associazione venatoria in tribunale contro la bonifica di una palude o una trivellazione petrolifera vicino alla costa ?

da fatevoi 09/04/2013 18.03

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

#@ale: Facce vede la tua de faccia e poi vedemo se Lombroso c'ha ragione, ma vedi de annattene

da Gasperino 09/04/2013 14.24

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

X Giulio Zedda: se vorrai continuare a mangiare pesci e funghi,ti dovrai preoccupare che questi beni siano disponibili e fruibili anche in futuro, quindi la conservazione degli habitat è un presupposto fondamentale. Se poi il tuo impegno per questo sarà quotidiano come per De Vita, ancora meglio: sarai conservazionista e ambientalista. Semplice, no?

da Pavoncella rossa 09/04/2013 13.47

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

giuliozedda, l'Unico Depositario Della Verità Rivelata"....maestro di vita..come si dice in Veneto : sa una pagina più del libro.......

da cacciaforever 09/04/2013 12.50

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Tralasciando i soliti e numerosi commenti dovuti alla "ovvia" fragilità psichica di chi aderisce a schieramenti anticaccia "di pancia", per il solo fatto che rappresenta l'unico orizzonte mostratogli dall'acutezza cognitiva genetica,credo che l'aridità delle argomentazioni critiche del pezzo,siano solo una sua ulteriore,grande,conferma di validità di contenuti;più si critica senza argomentare tangibilmente(o per il gusto del contraddittorio),più legalizzano i concetti che contiene.

da pietro 2 09/04/2013 8.51

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

x giulio... perchè serve una laurea per fare le cose che dice il de vita? e poi tu (giulio andreotti??) chi cazzo sei per dare dei giudizi? il solito ambinetalista trsformista idiota...ahahha vai de vita sei un mito!!

da Marco 09/04/2013 8.29

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

X il Non Cacciatore. Ecco, siete capaci solo di aggredire così,con riferimenti gratuiti e basta.Argomenti seri non ne avete. I vs sono solo slogan privi di supporti.

da tordaiolo 09/04/2013 7.52

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Anch'io mangio pesci e funghi. Ottimi. Dunque sono un conservazionista ? Non sapevo fosse così facile.

da giuliozedda 09/04/2013 0.49

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Ahooooo - ma che devo chiarire???? Un cordiale saluto anche a te.

da Stefano De Vita 08/04/2013 22.35

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

De Vita, ma sei autodidatta o hai un titolo di studio che ti possa qualificare per fare tutto questo ? Scusa se mi impiccio degli affari tuoi ma chiarire mi sembra il minimo. Un cordiale saluto.

da jamesin 08/04/2013 21.33

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Per GIULIOZEDDA - Sono fiero di essere un conservazionista/ambientalista perchè vivo l'ambiente a 360° nel massimo rispetto della natura fruendo di tutte quelle risorse rinnovabili, sempre nel rigoroso rispetto di tutte le norme e dell'etica: pesco, caccio e mi mangio la carne, raccolgo erbe, funghi e bacche eduli, il tutto da sempre. Inoltre, a differenza di troppi, combatto il degrado ambientale, il bracconaggio ed i maltrattamenti animali con le opportune gualifiche giuridiche, inoltre svolgo attività didattica in tema di educazione ambientale e gestione faunistica, dimenticavo svolgo anche ricerca scientifica nello studio degli uccelli. Credo che basti ma se vuole potrei anche continuare, ma sinceramente non credo che serva molto.

da Stefano De Vita 08/04/2013 21.24

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Non avevo capito in cosa si esplica in concreto l'ambientalismo/conservazionismo dell'editorialista, che dice di esserne addirittura fiero. Ma penso possa spiegarlo direttamente l'interessato, senza l'intermediazione dei lettori.

da giuliozedda 08/04/2013 20.53

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

parlare di unità delle associazioni venatorie per far conoscere al mondo "esterno" le problematiche della gestione della fauna ed il ruolo attivo dei cacciatori in questo contesto è parlare del nulla e del vuoto cosmico.Le aavv riconosciute sono state e sono tutt'ora colpevolmente assenti nellla comunicazione di questi temi,nel far comprendere come la "cultura"venatoria è utile sotto molteplici aspetti nella società e nella conservazione delle risorse rinnovabili. Comunicazione di cultura da parte di dirigenze spesso incolte perchè frutto della peggior partitocrazia è un controsenso incredibile,non c'è un progetto comune perchè non c'è un progetto politico chiaro e condiviso,i brontosauri della prima ,seconda e terza repubblica sono duri ad estinguersi

da alessandro pani 08/04/2013 16.19

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

chiedo scusa...al posto di "sicuramente" ci andrebbe "probabilmente". comunque il senso è quello...

da Ezio 08/04/2013 14.49

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

"Da sempre l’uomo cacciatore è il primo vero ambientalista e purtroppo il mondo venatorio si è fatto scippare questo termine dal moderno ambientalismo da salotto." .... Sicuramente tra le colpe che abbiamo, questa è forse la maggiore.

da Ezio 08/04/2013 14.25

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

@giuliozedda......efficienza energetica ?....basta guardare Striscia -sud Italia si tengono accese anche di giorno le luci dei lampioni , delle illuminazioni stradali eccc. strano che nessun ambientalista le abbia notate a parte Striscia...discariche abusive , ancora una volta basta guardare Striscia per rendersi conto del numero di discariche abusive in tutta Italia e spcialmente nel centro sud; ci sono strade dove si viaggia letteralmente sull'immondizia, piani regolatori ? ci sono zone d'Italia dove l'abusivismo è la regola, il fatto è che comanda la mafia, nessun ambientalista ha fatto osservazioni ovviamente alle bozze di piani regolatori..potrebbe finire in qualche pilastro di cemento(abusivo).. meglio prendersela con i cacciatori......

da cacciaforever 08/04/2013 14.13

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

L'ambientalismo è una cultura di vita; l'animalismo, puntando all'esasperazione della vita "adesso, comunque e sempre", produce cultura di morte! I due termini sono spesso in antitesi tra loro.

da massimo zaratin 08/04/2013 13.53

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Il punto e' sempre lo stesso,le Amministrazioni hanno l'obbligo/dovere di applicare le leggi dello Stato. Ma siamo al paradosso che son "ammanettate" dai soliti piagnistei...Non c'entra nulla chi e' piu o meno ambientalista.... Coraggio Regioni NON abbiate paura!

da Alessandro Cannas. 08/04/2013 13.11

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Un bravo a De Vita, ma credo che se stiamo a discutere ancora chi è l'ambientalista vero e chi è l'animalista falso stiamo freschi ! Certo che un ripasso fa sempre bene, ma quello di cui si deve parlare e scrivere secondo il mio modesto avviso è come fare per far capire queste cose a chi non le sa ! Sicuramente dette sui siti di caccia di questi tempi è già cosa obsoleta, credo sia meglio vedere come fare ad unire queste associazioni per ottenere la forza necessaria per dare lezioni non solo nelle scuole, ma anche ai grandi nelle loro case e qua la domanda sorge spontanea : come dobbiamo fare ? Spremersi le meningi e scrivere dei bei papielli su questo sicuramente è più costruttivo anche se pure questo lo stiamo dicendo da parecchio tempo sui siti di caccia. Almeno illudiamoci !! Che tanto ci crederemo alla nostra fine solo quando avverrà di fatto. Cordialità

da jamesin 08/04/2013 12.16

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

La differenza tra ambientalisti ed animalisti è evidente. I secondi si affidano quasi esclusivamente al sentimento che provano verso l'animale in quanto tale, che abbia il bel musetto del cucciolo di cane o che porti zampe pelose ed urticanti , magari quelle di un ragno velenoso e pericoloso. Questa religione animalista è più dettata dalle scariche ormonali che impongono un ragionamento di - aumento del numero di individui - ,piuttosto che il vero amore / rispetto per la specie diversamente umana . I primi , gli ambientalisti , dedicano il loro credo e le loro forze a cercare di trasmettere agli altri l'ideologia che la Natura è importante a prescindere e quindi abbracciano tutto il globo in cui viviamo non dimenticando nulla di ciò che li circonda, che sia filo d'erba, che sia sacchetto di plastica o altro abbandonato in strada , non disdegnando a volte di adottare la metodologia di ""cura "" se la situazione ne rendesse il caso ; anche adottando metodi che ad altri possono apparire cruenti. Per questo motivo giudico i cacciatori facente parte della seconda categoria. Certamente tutti quei cacciatori che possono definirsi tali e non semplici portatori ed utilizzatori maniacali di polvere da sparo

da Renzo 08/04/2013 12.13

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

troppe leggi e convenzioni...la caccia ha perso il suo vero sapore. Rischiare la galera per tirare un fringuello o una volpoca ( che la sparano in tutta Europa) è troppo! leggi stupide , ridicole, senza senso alcuno. Amico sei forte ma la caccia in Italia è una farsa! Serve solo per far cassa e pagare statali nullafacenti la rovina del nostro paese. In bocca al lupo ti leggo sempre con molto piacere!

da marco 08/04/2013 12.02

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

E poi esiste ancora qualcuno scettico verso le teorie di Lombroso...

da Ale 08/04/2013 11.34

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Ha ragione valerio,ma almeno le ass.venatorie,non sono ancora indagate da qualche Procura!

da pietro 2 08/04/2013 11.30

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

sig. Giuliozedda....siete forse voi ambientalisti da salotto che vi occupate di efficienza energetica,di discariche abusive,di inquinamento ecc. ecc.???????? Se solo la metà dell'impegno che mettete nel combattere la caccia (attività lecita regolamentata dallo stato) la usaste per combattere i problemi da lei citati, forse l'Italia diventerebbe davvero il bel paese.......

da Calibro 20 08/04/2013 10.51

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Io penso che ancora troppe poche persone abbiano compreso la differenza tra ambientalismo ed animalismo. Ai secondi non interessa nulla se una specie alloctona distrugge biodiversità, non sono affari loro. Nell’animalismo, la vita del singolo essere, proprio in quanto viva in questo momento, viene posta sopra qualsiasi altra questione. Quello che a noi pare assurdo, ovverosia il sacrificio di una moltitudine di altre specie ai fini di salvaguardare la vita del singolo essere, rappresenta l’ossatura portante dell’intera filosofia animalista che non ha nulla di scientifico ma abbraccia esclusivamente la sfera morale. Il danno alla natura ed al nostro mondo viene prodotto proprio quando si confondono questi due termini. E’ del tutto inutile che vogliamo far capire agli animalisti quanto sbagliato sia il loro modo di rapportarsi con la natura perché se agiscono così stanno semplicemente eseguendo alla lettera ciò che dicono i testi “sacri” di questa filosofia. Piuttosto dovremmo fa comprendere agli ambientalisti e alle Istituzioni che l’avvicinamento all’animalismo produce effetti devastanti alla natura.

da massimo zaratin 08/04/2013 10.50

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

Bell' articolo Sig. De Vita, noi tutto questo gia' lo sappiamo, il problema nasce dal fatto che i mezzi di disinformazione di massa, preferiscono dare spazio ai vari "salottisti" e proporre una visione tutta di parte al popolo babbalone, che si beve tutto senza fare distingui di sorta. Purtroppo, in italia, non c' e' la volonta' di fare, altrimentile cose sarebbero gia' cambiate da un pezzo

da lupo69 08/04/2013 9.35

Re:AMBIENTALISMO DA SALOTTO E CONTROLLO DELLA FAUNA

In cosa si esplica la sua attività di conservazionista/ambientalista ? Si occupa di efficienza energetica, di discariche abusive, presenta osservazioni scritte alle bozze di piani regolatori, o cos'altro ?

da giuliozedda 08/04/2013 9.30