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20/04/2012 

Ancora una notizia che ci viene dall’America, dove la collaborazione tra il mondo della caccia ed il mondo dei naturalisti non è così conflittuale come nel nostro Paese e dove, anzi, dalla stretta collaborazione tra le due realtà ambientaliste (perché classificare i cacciatori tra i non ambientalisti è semplicemente un non senso, visto che sempre di fauna e di ambiente essi si interessano: ed i cacciatori non hanno certo interesse a che l’ambiente venga devastato e la fauna falcidiata) si ottengono successi che qui sarebbe lungo ricordare (si pensi solo ai milioni di ettari di paludi preservate o ricreate grazie ai soldi dei cacciatori e/o delle loro tasse; od ai boschi acquistati per la costituzione di aree protette a difesa di specie rare).

Oggi da quel mondo ci giunge una nuova notizia. In Luisiana, con una stretta collaborazione tra le associazioni dei cacciatori, i proprietari terrieri e l’associazione AUDUBON (che in America è l’equivalente della nostra LIPU) è stata costituita una vasta area tutelata lungo il corso del Mississippi dove resiste ancora una piccola parte dei boschi planiziali e paludosi che un tempo si estendevano su vaste estensioni e che rappresentano un rifugio per numerosi animali (almeno due specie rare di piccoli uccelli insettivori), tra i quali anche una residua popolazione di orso nero.

Questo eden si chiama Catfish Point ed è un “hunting club”, cioè una riserva di caccia gestita dai 76 membri e proprietari terrieri, che si estende su 4.800 ettari. Dopo anni ed anni di sfruttamento, ovviamente l’habitat non è più ricco ed in buono stato come un tempo, e quindi i proprietari hanno chiamato a consulto una equipe di esperti forestali e naturalisti al fine di provvedere a dei ripristini ambientali.

In pratica è stata creata un’alleanza (Mississippi River Alleance) tra cacciatori e proprietari terrieri, forestali e naturalisti della Audubon Society; alleanza che ora punta, per il 2014, ad ottenere una sana gestione dell’ambiente su un territorio di almeno 20.000 ettari di foreste private. “Vogliamo sviluppare una strategia che assicuri l’habitat per molte specie sia in foreste mature così come in foreste assoggettate ai tagli”. La risposta di tutti è stata entusiastica: “la gente ha detto che sarebbe felice di rivedere una specie locale di Albanella ritornare a volare sopra queste foreste” e di “poter far vedere ai loro figli l’Eden che sarà ricostituito”.

In Italia, invece, si pensa ancora a fare referendum con l’obiettivo di chiudere per sempre la caccia, col rischio di trasformare i cacciatori da potenziali conservazionisti e battaglieri ambientalisti (come l’America insegna) in bracconieri per reazione; così anziché risolvere i problemi della fauna e del suo ambiente si godrà di vittorie di principio che, se e quando ottenute, si riveleranno solo vittorie di Pirro, perché finiranno per portare poi le autorità pubbliche a dover aprire la caccia a furor di popolo (per i danni che molte specie arrecheranno all’agricoltura, ad altre specie a rischio estinzione e/o a tutto l’habitat), quello stesso popolo che oggi, almeno in Piemonte, si sta cercando di spingere alle urne per interdire o rendere sempre più difficile l’attività venatoria.

  
                             
 IL SEGRETARIO GENERALE AIW
 F.to Franco Zunino

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42 commenti finora...

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

x tiroler: lei è una persona seria e preparata, ed anche intelligente, non perda altro tempo con certi personaggi. Chi ha avuto la pazienza di seguire i commenti ha tratto le proprie conclusioni: sono sicuro che la bilancia penda dalla sua parte, perciò non perda altro tempo: dalle mie parti si dice che a lavare la testa all'asino si perde l'acqua ed il sapone. lei oltre a queste due cose ci sta perdendo anche il tempo!

da ambientalista  07/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

il problema è che c'è tanta gente che, appunto, come dice lei, " ci prende". Vuol dire che "ci prova". É la totale mancanza di senso etico(e qui ci vuole proprio la parola ETICA). Ciò significa che, spesso e volentieri, si ferisce e non si abbatte. Non le sembra un problema sufficiente? Non mi meraviglia che tanti cacciatori non vogliano confondersi con simili atteggiamenti non immorali ma Amorali! Si spara per abbattere, non per vedere se ci si prende! Si spara ad una bestia, non ad un armadio! Dire poi che il 90% dei cacciatori sulle alpi spara a 700/800 metri è un BALLA colossale. Ci sono, certo, ma non tiriamo fuori baggianate o percentuali che non stanno né in cielo, né in terra. E comunque, ripeto, chi spara ad un selvatico a 700/800 metri non è un cacciatore: è solo ed unicamente un C.GL.ONE, da togliergli la licenza e girargliela su per il c.lo! Che sia in zona alpi o in zona frosinone.

da tiroler  07/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

il 90% dei cacciatori sulle alpi spara a 700/800 metri... e ci prende! dov'è il problema... lei fa bene come fa ma si ricordi che la realtà è un'altra e neppure io ho venti anni.... saluti

da marino  07/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

@ da marino: esiste una chiara etica venatoria che può o meno essere seguita, sulle alpi come a ragusa. Ognuno è libero di agire come crede. Io sono un ladino tirolese dalla nascita(più vicino ai 60 che ai 50) e mi hanno insegnato ad andare in montagna in un certo modo. Libero Lei di comportarsi diversamente, nessuno Le impone alcunché, ammetta quindi anche posizioni diverse dalla Sua. Che poi ci siano i "verdi" di comodo che non sanno neanche come funzioni l'ecosiostema di un bosco, è cosa assodata, ma ciò non significa che non ci siano persone serie e responsabili tra loro, come cacciatori che seguono un modo di comportarsi(se non la vuole chiamare etica), consono allo sviluppo quantitativo e qualitativo ed al rispetto rituale della fauna selvatica. Poi, come dico, l'etica è un fatto personale. Conosco anch'io "cacciatori" che sparano a 700-800 metri, ma non mi ci riconosco: faccio male o voglio fare il primo della classe?

da tiroler  07/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

a dire il vero SIETE SEMPRE STATI VOI DELLE ALPI A PARLARE DI ETICA... noi neppure sapevamo cosa era... e vivevamo bene lo stesso! Oltre a questo, anche voi della Alpi l'etica ve le ricordate solo per riempirvi la bocca...ti ricordo che ho vissuto 15 anni in trentino e so meglio di te come funzionano le cose... però HAI RAGIONE LE TUE NOTE NON FANNO UNA GRINZA...

da marino  07/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Eppure,tiroler,debbo dare ragione a bruno,perché non solo è preferibile parlare di caccia solo dietro a un pc,senza esserci mai stati,ma è molto più remunerativo essere presidenti,dirigenti o possessori di tessere onorarie di associazioni ambientaliste:andando a caccia,avvelenando(con relativi morti)ambienti,essere processati o contestualmente avere guadagni sulle morti di animali!Il cornuto è sempre l'ultimo a saperlo(ma in questo caso lo chiamerei in altro modo)e il bue continua a chiamarci l'asino;solo che di buoi fessi se ne trovano e se ne troveranno sempre a iosa, a tutto vantaggio dei vaccari.

da pietro 2  06/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

... o come certi verdi che parlano di ambiente senza mai essere entrati in una stalla.

da tiroler  06/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

un cacciatore che parla di etica è come un uomo che parla di dolori del parto: per sentito dire...

da bruno  06/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

una visone molto romantica , la sua, ma la realta è ben altra cosa. Non credo che il pescatore che intaschi due trote sotto misura sia da conndannare ( quando arioni e cormorani hanno già ripulito il torrente) e lo dico da pescatore a mosca che da oltre venti anni rilascio il pesce anceh in mare!! ma a cosa è servito? a nulla...i fiumi sono spariti, i pesci sono spariti, i politici sono AUMENTATI! Riguardo alle starne - amico mio - prenditela con l'agricoltura , con i nocivi che non sono perseguiti con nulla e da nessuno e con gli ATC manica di ladri senza scrupoli! Io sono un capannista e non creda che le cose siano meglio , dieci allodole, ( quando in albania ne sparano 500 al gg a testa...ma fanno bene) lo storno no! le pavoncelle sono sparite , i pivieri sono vietati ,ma non basta denuce degli uccelli, gabbie a norma, anelli , mi creda state meglio voi con il cane anche se la gestione della stanziale in Italia è ridicola! anzi non esiste a parte qualche bella realtà in Emilia e Toscana. Serve gente seria e motivata NON AMBIENTALISTI ESTREMISTI E TERRORISTI ... gente che sa il fatto suo con LE MANI LIBERE DA OGNI VINCOLO ... ma sopratutto una classe politica capace che in questo paese NON ESISTE PIU... raccolga quello che puo, mi dia retta...in Bocca al Lupo

da marino  04/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Io non me ne faccio mai una colpa dello stato dell'ambiente non perchè come tutti del resto sono portato a giustificare la quantità del mio operato per la natura,ma perchè ho acquistato coscienza che ho di fronte poteri ben più strutturati della mia ,anche se enorme,fede nella personale buona volontà(un poco di anni fa' per aver agito,legalmente oltretutto, contro nei confronti di un allevamento di pesci che distrusse mezzo fiume,sono dovuto andare via da un paese);solamente spero che ognuno di noi mandi a 'ffanc...un collega che fa' la posta alla beccaccia,oppure che guardando negli occhi il turista pescatore dell'apertura che pesca le trote con l'ametto del 12 tirando su e intascando le sotto misura gli dica che è uno stron...!Magari tre anni dopo ne potremo prendere anche due a testa,di trote,con un amico,se tutti si comportano così.Non sono stronzate o stupidaggini,almeno per me,perchè sono le cose piccole piccole come queste,che magari mi manderanno col cane a beccacce o a cercare ancora qualche coturnice,per qualche anno in più,invece che a ridurmi al capanno(non mi odiate per favore migratoristi per 'sta frase) a 200 metri dalla macchina!Le azioni eclatanti contro le famigerate grandi industrie sono favolette per i tg e per quelli che vanno ai mercatini di antiquariato:io sono (magari sbaglio)nella certezza di fare molto di più per l'ambiente,se dopo che ho individuato la punta delle starne ,a maggio evito di portarci la cagnetta,anche se la "sto facendo" perchè ha un anno!

da pietro 2  03/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

non capisco dove vuole arrivare ma le dico che i cacciatori non potranno NULLA DA SOLI...servono i tecnici ( NON AMBINTALISTI) dottori , gente preparata sul serio non i cacciatori e gli inutili ATC . Senta pietro, non si risoleverà nulla in Italia , prenda quello che puo ( se puo) e se ne freghi dei figli se rimmarrà poco non sarà certo copla sua...mi creda!

da marino  03/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

marino,a questo punto è ovvio che non sono stato capace di spiegarmi;io condivido il suo pensiero,per ciò che riguarda la connivenza(che io chiamerei convenienza)della politica con il nostrano ambientalismo IN TOTO!La mentalità borbonica è stata e sempre sarà alla base dell'italico ambientalismo;ho la certezza che non potrà esserci dialogo(figuriamoci quello costruttivo) con questo mondo ambientalista,a meno che lo stesso non intraveda nel colloquiare una possibilità di introiti.Per quello che riguarda la caccia invece, sono altrettanto convinto che solo i cacciatori siano i veri e unici difensori dell'ambiente,per una ragione talmente semplice(non certo perché anch'io sono cacciatore)ma per un motivo che salta agli occhi anche di un profano:siamo gli unici che,come ritorno di interesse,abbiamo tutte le ragioni per mantenere un ambiente "cacciabile" e,quindi,integro;ne consegue,mi sembra ovvio,che siamo l'opposto di chi .per qualsiasi altro motivo,sull'ambientalismo ci guadagna(non solo economicamente ma politicamente e mediaticamente).Se non sono stato chiaro,me ne scuso ma più di così,non ne sono capace.

da pietro 2  02/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Buonasera, ho letto come tutti noi l'articolo in questione e mi permetto di dire che purtroppo con gli animalisti italiani non c'e' o ci sara' mai nessun tipo di dialogo, in quanto loro a priori sono contro l'attivita' venatoria a prescindere da tutto. Ho letto i post di cui sopra , e concordo con chi auspica che prima o poi qualcosa debba accadere in questo annoso conflitto,pero' sono molto pessimista in quanto si nota ormai da tantissimo tempo la loro "ottusita' " a qualsiasi apertura al mondo venatorio e a proposito di questo, sapete quanti tavoli di concertazione sarebbero potuti iniziare e non si sono mai iniziati? tantissimi ....... ormai il tempo del vogliamoci bene e' terminato da un pezzo e poi "loro" ce lo hanno detto a chiare note in tantissime situazioni :Vogliono L' ABOLIZIONE DELLA CACCIA............ credo a questo punto che anche i piu' scettici su un possibile confronto debbano ricredersi e mettersi l'anima in pace e sperare che in un prossimo futuro anche l'avversario si stanchi e si allinei al vero ambientalismo praticato dai veri ambientalisti Europei.Un saluto.

da ettore1158  02/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Aiw, sono troopo vecchio per credere al dialogo costruttivo...ho perso le speranze ..in ogni caso, Buon Lavoro, ma sarà dura !
bernardelli...sono con lei

da marino  02/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

marino: noi dell'AIW ci battiamo per cambiare proprio le storture che lei denuncia nei suoi commenti, però non si deve aprioristicamente uccidere la speranza. il dialogo è sempre auspicabile se significa migliore qualità del nostro ambiente, territori integri da lasciare ai nostri figli, rispetto per le tradizionali attività esercitate (e tra queste anche quella venatoria). mi dica: è sbagliato augurarsi, da conservazionisti quali siamo, tutto ciò? io credo di no e sono confortato dall'atteggiamento di tanti della sua categoria che iniziano a sperare/credere in un dialogo costruttivo.

da coordinamento nazionale aiw  02/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Ambientalista: lei è davvero convinto che starne e coturnici siano scomparse al sud per colpa di strade di campagna? Mi spiega come è possibile gestire il ripopolamento di quei selvatici in un territorio dove non esiste un effettivo controllo sui nocivi? Chi scrive è un meridionale,e la invito a farsi un giro di notte per le città,non avrà problemi a incontrare volpi che si nutrono nei bidoni dell’immondizia. Ora,provi lei a liberare starne ,fagiani e pernici in un territorio dove la popolazione di volpi e corvidi è ben oltre al di sopra la soglia dello standard. Lo confesso: non ho mai denunciato una pista abusiva,ma mi sono battuto per il riequilibrio faunistico della mia terra,e sa qual è stata la specie che più si è opposta:gli ambientalisti. Alla fine,ovviamente,non si è fatto niente;volpi, cornacchie e piste abusive prolificano indisturbate,a discapito di lepri,starne etc.
La politica ( e qui sono pienamente in accordo con Marino) è un male incurabile,ha rovinato i cacciatori e ha rovinato gli ambientalisti,quelli veri,non quelli che si accorgono di esserlo solo in campagna elettorale.
Una gestione faunistica e forestale ben organizzata,dove tutte le associazioni competenti,cacciatori e ambientalisti,si impegnano per il bene del territorio,a lungo andare farà felici sia gli uni che gli altri. Ma questo è un sogno,perché in un paese( l’italia) dove un ex ministro della repubblica telefona alla redazione di un Tg, giustificando e associandosi a tutti i reati commessi dagli animalisti/ambientalisti per liberare i cani di greenhill,non vedo proprio la benché minima speranza che questo connubio possa avere luogo.
Cordiali saluti

da bernardelli 16  02/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

allora pietro...se lei pensa che sia un deprimente spettacolo confrontarci tra cacciatori io - onestamente - non so che farci. il mondo venatorio è frastagliato , complicato e diviso per ovvie ragioni ! C'è chi caccia con il cane , chi deve andare in laguna , chi sulle montagne con la carabina, chi a cinghiali con la semiautomatica, chi ad allole e stroni con il frullo ,chi a colombacci con i volantini . ecc. ecc....... le problematiche sono diverse , complicate e difficilmente convergenti! la disucssione e il confronto è naturale ed anche accesso se la passione bolle nelle vene ! oltre a questo se io non VOGLIO CONDIVIDERE LA MIA PASSIONE CON IL MONDO AMBIENTALISTA perchè devo ? il Sig Franco parla di USA ( lei è mai stato a caccia negli USA?) paese lontano anni luce per efficenza e burocrazia inesistente! In Italia non potrà mai essere cosi in quanto la POLITICA ha in mano le sorti della caccia ! Cechi di mettersi in testa che la politica in questo paese ha rovinato tutto anche una possibile convergenza con il mondo verde che io NON AUSPICO E NON VOGLIO ma è un mio PERSONALE PUNTO DI VISTA condivisibile o meno MA E' COSI!

da marino  02/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Si marino ripeto :valida la prima(è tanto dura da capire?Le prime due righe e mezzo del mio ultimo post(non mi sembrava molto difficile come interpretazione)!Io ho certamente equivocato su suo post e,del resto ho avuto l'onestà intellettuale di ammetterlo chiedendole scusa dell'errore,ma a lei credo occorrerebbe dedicare non solo maggiore attenzione e calma nella lettura degli altrui scritti,ma,e sopratutto,una minor convinzione di saper "inquadrare" nella sua ottica le identità delle persone con le quali "dialoga"(sic!)perchè altrimenti i suoi percorsi saranno "maggesi" a forza di toppe.

da pietro 2  02/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

@ meridionale, da ambientalista combatto anch'io le idiosincrasie dell'animalismo soprattutto quello salottiero di casa nostra, alla brambilla per intenderci. cordiali saluti anche a lei e a chi vuole un dialogo costruttivo.

da ambientalista  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

@ ambientalista, lei ha pienamente ragione nel porre l'acento sulla differenza che c'è tra ambientalismo e animalismo. Con il termine Ambientalismo si intende un indirizzo di pensiero ,basato su solide basi scientifiche, che si batte per una salvaguardia delle risorse naturale per far si che le attività umane in ogni loro manifestazione e direzione siano improntate ad uno sviluppo ecosostenibile,mantenendo cioè qualità e riproducibilità delle risorse naturali,tra cui la fauna selvatica. L’Animalismo,al contrario, è una visione puramente filosofica che parifica completamente ogni essere vivente,eliminando ogni gerarchia fra gli stessi e ,pertanto, la naturale conseguenza è che l’uccisione di un animale è da considerarsi un delitto. Tale impostazione ,da un punto di vista etico, può essere rispettabilissima ma, in una visione più “laica”,non può essere imposta a chi ,con molta più coerenza di tanti animalisti da salotto,i quali consumano a tavola carne e pesce di essere viventi uccisi da altri,ritiene che una caccia regolata e normata non danneggi la natura ma addirittura ,nell’attuale realtà ambientale ,fortemente antropizzata ed infrastrutturata possa migliorare la convivenza tra le specie animali e gli insediamenti umani. In questo senso credo che buona parte dei cacciatori sia intimamente ambientalista. Convengo con lei circa l'opportunità di far si che questa parte del mondo venatorio possa e debba riuscire a trovare una possibilità di dialogo e far valere le proprie ragioni. Sopratutto nella società civile. Perchè se c'è dialogo è possibile migliorare lo stato di cose e far uscire la caccia dal ghetto sociale in cui si trova in Italia. Cordialmente

da meridionale  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

La foga l'ho usata io marino per la seconda parte del suo discorso su ambientalista.Mi scusi;ma consideri pure valida la prima parte.

da pietro 2  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Ho capito va':c'è qualcuno in grado di associare parole a concetti?Mi scusi marino ma lei legge spesso i post su big hunter?No perché le cose sono due:o lei legge e riscrive senza capire(non è un offesa,forse lo fa'nella foga)oppure si contraddice da solo!Ma come:io associato a chi ha assaltato una azienda come terrorista ambientalista?MI ascolti lei batte sui tasti senza sapere di cosa,altrimenti a qualsiasi categoria di cacciatori mi avrebbe associato ma non certo a quella di estremisti animalisti.Vado a caccia da quarant'anni con i cani(pochi di noi forse ricorderanno i "del bello sguardo") e lei mi parla di politica?Preciso elementarmente,rilegga il post,che sto dicendo che LEI etichetta gli altri(cioè li identifica)non che lei si identifica in qualche certezza,se non,spero,quelle morali!Chiaro fin qui?Poi:anche io sto' difendendo il cacciatore italiano(al di la di ,ripeto di nuovo,qualunquistiche condanne dovute al modo di vestire o di mediatiche visioni,inculcate, di "sparatori cellittari".Certo che se uno deve scrivere tre post per farsi capire,poi anche i banalissimi commenti di un "ambientalista"(è il nik di cui sopra,per chiarezza ulteriore)
hanno facile spazi,ovvio!

da pietro 2  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

lei evita di rispondere con altre domande. l'ho definita ignorante perchè lei ignorante lo è veramente non comprendendo che animalismo e ambientalismo sono due movimenti che possono essere anche in antitesi, (basta leggere quello che scrive wilderness sul suo sito), anni luce lontano dalle posizioni animaliste. al posto di risondere alla mia domanda: cosa fa lei per tutelare il suo territorio oltre a depredarlo e basta, mi risponde con un'altra domanda parlando di quei quattro esaltati animalisti. la saluto, colloquiare con le è tempo sprecato, resti nella sua beata ignoranza!

da ambientalista  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

pietro legga bene lei io NON MI CALO IN NESSUNA CERTEZZA IDENTIFICATIVA IO SONO LIBERO... non legato come lei... io non appartengo a nessuna categoria VADO A CACCIA ... pago la licenza e seguo le regole... ( stupide ma le seguo) ... e la mia moralità non devo certo spiegarla a lei faccio i conti con la mia coscienza. In quanto ai Rambo è vero al 100% è mai andato a una braccata al cinghiale... ??? ecco ci vada che dopo mi racconta... e poi perchè ci si dovrebbe vergonare di indossare una mimetica invece di un ridicolo loden ??? bho? radici mitteleuropeeeee in toscana? Emilia?Aabruzzo? Calabria? ???
ambientalista con lei non perdo neppure un secondo si guardi il telegiornale di oggi e guardi di cosa siete capaci voi ad assaltare e distruggere un azienda e il bello è che non hanno messo in galera nessuno... no io sono contro il vostro modo di agire da terroristi io sono un cacciatore ... una persona per bene... non un vandalo----

da marino  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

mi dica un pò marino, lei parla di radici, di tradizioni del sud e quali se mi permette? forse sparare all'adorno o ad altri rapaci durante le migrazioni, o prelevare indiscriminatamente dal territorio fino alla scomparsa le specie autoctone, vedi le starne autoctone, le coturnici che erano presenti su tutte le principali catene montuose del meridione, ormai sono solo un ricordo. lei marino dice di non cercare alcun dialogo con mondo ambientalista dimenticando nella sua ignoranza che anche i cacciatori fanno parte della grande famiglia degli ambientalisti (perchè a loro modo dell'ambiente usufruiscono). ma se le stavano tanto a cuore quei territori di caccia avrebbe speso un pò del suo tempo a denunciare una pista in un bosco abusiva, una strada non autorizzata o un taglio. invece lei come tanti altri cacciatori era contento che nuove strade la portassero sempre più vicino ai territori di caccia e il risultato è stato lo streminio totale della fauna stanziale. leggendo i commenti di questo articolo vedo che tra voi qualcuno inizia a ragionare, spero che diventino la maggioranza, me lo auguro per il bene del nostro territorio, ma con quelli che la pensano come marino siamo noi i primi a non volere alcun dialogo effettivamente siamo agli antipodi (per fortuna).

da ambientalista  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

E,di grazia marino,da che cosa trae le sue certezze identificative di altrui immagini?A parte il fatto della superficialità di lettura delle mie tre righe e mezzo,vorrei farle notare che la sua certezza di status libero è quantomai,minimo, contraddittoria con ciò che afferma;appartenendo alla nostra categoria(cacciatori)immagino che sia lei stesso,come tutti noi,a darsene di regole,perlomeno morali,perché in caso contrario sarebbe la prova provata del qualunquismo di molti che identificano una parte di cacciatori come
"rambo sparatori"!Se poi si riferisce ad altre regole sociali(quelle politiche ad es.)mi riporto a quanto già detto sopra,solo più esplicitamente:ha toppato alla grande!diMi dia retta (se vuole,perché se non vuole non è che la cosa mi angusti):rilegga il mio scritto con più attenzione e forse vi troverà una critica proprio all'immagine del "cacciatore gentiluomo" esotico,quando si vuole criticare la caccia tout court in Italia, assolutamente assurda!

da pietro 2  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

guardi cacciatore del sud che io ho vissuto in trentino per 15 anni e ancora oggi godo venatoriamente di questa cosa. Conosco molto bene la realtà delle Alpi ma non mi sono mai calato nella cultura mitteleuropea perchè le mie radici sono ben altre . Che poi sia la strada giusta non ci piove ma cosa centra con i verdi? e poi anche sulle Alpi dov'è la collaborazione con i verdi? VEDI CACCIA ALLA MARMOTTA!! ALLO STAMBECCO! ecc. ecc . Io non troverò mai un punto d'incontro con il mondo ambietalista e come me la pensano in tanti. se poi dovremo chiudere la caccia Meglio che sottostare a regole verdi! Pietro, se lei non ha una sua identità sono problemi suoi io non sono un politico e vivo libero da regole non come lei ...

da marino  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Bah,leggendovi non si sa' cosa pensare;si portano esempi di mitteleuropeismo venatorio,poi ci si distingue anche nel nik;io fino ad oggi non ho ancora visto a pseudo e interessati "verdi"accusarne altri(di verdi),mentre questo deprimente spettacolo i cacciatori(cacciatori?) vedo che continuano ad elargirlo a piene mani!

da pietro 2  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Gentile Sig. Marino, purtroppo io sono un cacciatore campano che ha avuto per sua fortuna/sfortuna la possibilità di soggiornare per lavoro alcuni mesi all'anno nei paesi della mitteleuropa. Lì ho anche cacciato. Ho toccato con mano l'abissale differenza tra il livello qualittivo medio dei cacciatori in Loden ed i miei colleghi italiani. Ma sopratutto ho verificato quanto tangibilmente diverso sia il livello e la qualità della caccia lì rispetto alla nostra. Vede il concetto di gestione e selezione tanto caro (direi anche sbandierato a volte) ai cacciatori con la carabina, come li chiama lei, è esteso anche a chi fa la caccia a pallini, con piani di abbattimento seri e circostanziati alle densità reali e sostenibili. Ma la gestione non è solo il prelievo (ne è forse la parte terminale). Vede, ho visto mangiatoie e ripari d'inverno frequentati da brigate di pernici e fagiani. Ho visto colture a perdere. Ho visto siepi a bordo campo. Inoltre, l'attenzione maniacale del cacciatore mitteleuropeo ai cosidetti opportunisti. In questo ambito, la caccia è attrice della gestione tutto l'anno. Quando sul cappello c'è il bruch ho visto come la gente (anche non cacciatori) ti accoglie e ti si congratula perchè è parte dela tradizione e percepisce il prelievo venatorio come un evento naturale inserito in un ottica di protezione e gestione dell'ambiente. Quindi la invito ad un confronto sereno ed a meditare circa l'opportunità di mutuare modelli virtuosi anche da noi. Cordialmente

da cacciatore del sud  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

@da marino. Non ho alcuna intenzione di fare il primo della classe: esprimo solo le mie opinioni. No, non sono mai andato a caccia, né in Austria, né in Germania, benché ne abbia la possibilità, ma il mondo venatorio mitteleuropeo, se permette, lo conosco abbastanza bene. É possibile che io vada a caccia come 100 anni fa ma questo vuole dire niente. Le dico solo che si è ottusi se non si vuole capire che i due mondi devono trovare il modo di confrontarsi, perché il miglioramento del territorio(al quale dovremmo essere anche noi attaccati) non può non scaturire che da una collaborazione: tutto qua!

da tiroler  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Tiroler...se ne vada in austria e germania ... l' Italia è un'altra cosa.... ottuso sarà lei che va caccia come 100 anni fa... e fa sempre il primo della classe! Poi cosa ne sa lei della germania non mi dica che è andato a caccia perchè mi metto a ridere oltre a questo anche loro hanno le sue belle gatte da pelare con i verdi. E poi SE LO METTA IN TESTA NON ESISTE SOLO LA CACCIA CON LA CARABINA... CHIARO? noi a pallini siamo piu di voi e le nostre radici italiane affondano nella caccia con i pallini! Lei pensa sempre e solo al suo orticello e io del suo orticello me ne frego perchè pesno a chi non ha la sua fortuna! Quindi, prima di dare dell'ottuso si informi ! oltre a questo NON CI SARA MAI IN ITALIA UNA COLLABORAZIONE CON IL MONDO VERDE. se lei vuol sognare lo faccia ma mi sembra cresciuto per pensare ancora alle favole...!! caciatore del sud...e dove sarebbero questi cacciatori assatanati di bottini in Italia?? quando abbiamo limiti di tempo, prelievo e stagioni? bho? ma dove vive al sud??

da marino  01/05/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Her tiroler, condivido la sua visione. E' indubbio che i verdi italiani (in genere scarti di altri componenti politiche) utilizzino in modo ideologico e strumentale molte questioni e tra tutte la caccia. Tuttavia, è ben chiaro che il comportamento miope e becero di alcuni sedicenti cacciatori (direi assatanati ed irresponsabili) abbia contribuito a fomentare e dare forza a queste posiszioni estreme. Del resto, ben difficilmente vedrà ( e credo mi può confermare) un cacciatore mitteleuropeo abbigliato alla John Rambo sparare su tutto e vivere in modo sguagliato la montagna. Il tempo del bengodi dove tutti potevano prelevare quanto e quando è finito (per fortuna). Con il risultato, almeno da noi al sud, sotto gli occhi di tutti. Quindi credo che sia necessaria un poco di autocritica e sopratutto una svolta culturale. weidemans heil!

da cacciatore del sud  30/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

@ da marino. Signor da marino, Lei dice: "ma neppure nessuno di noi la vuole". . . parli per Lei, per cortesia. La collaborazione tra il mondo naturalistico e venatorio, così come da prassi consolidata in Austria e Germania, è auspicabile e necessaria. Le "ENTITA TOTALMENTE DIFFERENTI con mentalità opposte" possono esserci qui in Italia e per chi è ottuso come Lei, ma non vuol dire che non si possa fare un passo avanti

da tiroler  30/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

non c'è mai stata collaborazione tra il mondo naturalista e venatorio...siamo due ENTITA TOTALMENTE DIFFERENTI con mentalità opposte... non ci sara mai e poi mai una convergenza...ma neppure nessuno di noi la vuole.

da marino  30/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

CARI MIEI, COME' POSSIBILE UNA RECIPROCA COLLABORAZIONE CON I NOSTRI COSIDETTI "AMBIENTALISTI" CHE SI OPPONGONO A QUALSIASI INIZIATIVA NOSTRA, ONDE POTER AVERE UNO SPAZIO NEI PARCHI REGIONALI PER LA NOSTRA ATTIVITA'?

SIGNORI, LA VERA CACCIA IN ITALIA E' GIA' DA UN PEZZO CHE E' FINITA, CHI PUO' FA BENE A RECARSI ALL'ESTERO.

da GG.  27/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

Peccato che non siamo in America ma in Italia....questo articolo dovrebbero leggerlo le varie associazioni "animaliste/ambientaliste", ma forse se non c'è dialogo è proprio perché in primis i signori facenti parte di queste associazioni non hanno interesse ad accogliere le richieste dei cacciatori. Cosa chiediamo in fondo, se non territorio cacciabile dove far vivere flora e fauna per la nostra passione, cacciando nel rispetto della fauna stessa? Quando il resto è soltanto degrado ove protetto? Evidentemente gli interessi sono altri e superiori all'uccellino morto per mano del cacciatore....apposta non si arriverà mai ad un accordo fra le 2 parti....e intanto un tempo che queste associazioni non esistevano, la ruralità era più diffusa nella società e la caccia non è quella di oggi, anche a livello di territorio e di presenza di selvaggina....e dove ora non si può più andare a caccia ora ci sono zone protette destinate al degrado e/o impianti eolici per fare qualche esempio....

da Big_H_Tony  24/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

@ da max 60. In effetti ho anch'io molti dubbi che ai cosiddetti "verdi italiani" interessi veramente l'ambiente, anzi credo che siano veramente pochi quelli in buona fede. Credo che in moltissimi casi il loro sia semplicemente convenienza politica. Ciò detto, non possiamo nasconderci cha anche tanti "cacciatori(volutamente tra virgolette), esplicano la loro attività e si confrontanto con il mondo ambientalista in modo più che rozzo e becero e, sempre, pur di non accomunarsi al mondo ambientalista, non prendono posizioni su problemi fondamentali nel mantenimento di un corretto rapporto uomo-ambiente che indirettamente investe anche l'ambito venatorio. Prova a chiedere ad un cacciatore austriaco o bavarese come vede certe opere devastanti o come considerano determinati interventi di grosso impatto sul territorio. Non ho mai visto una manifestazione in cui cacciatori nostrani si siano mobililitati per la distruzione di un ecosistema. Questo è il limite del mondo venatorio italico. I limiti dei sedicenti verdi già li conosciamo, ma è importante conoscere anche le nostre inadeguatezze

da tiroler  22/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

@ Coordinamento Nazionale AIW.il mio commento non è rivolto a voi,so chi siete,e cosa fate.

da max 60  22/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

All'estero i cacciatori rientrano di diritto nella grande famiglia degli ambientalisti, al pari dei naturalisti, pescatori, cercatori, escursionisti ecc. ognuna di queste categorie persegue le proprie finalità però quando l'ambiente che vivino è messo in pericolo, si compattano e collaborano tra loro per evitare la devastazione. Qui in Italia, noi dell'AIW, da ambientalisti/conservazionisti portiamo avanti questo cambiamento...

da Coordinamento Nazionale AIW  21/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

@ da max 60 beh, considerando che navigo verso i 60 non posso, purtroppo, considerarmi proprio un giovincello. Dico solo che il discorso naturalisti-mondo venatorio, come avviene in altri paesi europei, non può estinguersi nel redigere qualche legge più o meno favorevole ai cacciatori o agli animalisti, ma deve comprendere un movimento più vasto di attenzione e rispetto per la natura. In questo senso intendevo il rapporto verdi-cacciatori. In fin dei conti vogliamo entrambi che l'ambiente selvatico venga preservato ma se, molti di noi, non riescono a capire che certe battaglie ambientaliste vanno combatttuta anche da parte nostra, è chiaro che non si riesce a sviluppare un contradittorio virtuoso con quelle associazioni. Spesso, parlando con taluni mi accorgo di come, in realtà, la caccia venga vissuta nel senso della mera schioppettata, invece che come patrimonio di valori culturrali e naturalistici. Questo, oltre confine l'hanno capito, forse varrebbe la pena che anche noi si facesse un passo avanti e, sempre forse, anche dall'altra parte si otterrebbe più attenzione e rispetto. servus.

da tiroler  21/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

@tiroler.ti ricordo perchè forse sei giovane e non a conoscenza,che il wwf è stato creato anche dai cacciatori che avevano anche la tessera,visto come è finita...?.chi ha fatto la cacca fuori dal vasetto non siamo stati certo noi.per quando riguarda dialogare con certe persone(animalari)leggi i post dove commentiamo il cane (dogo) che a morso una ragazza.ti accorgerai come sia impossibile.

da max 60  21/04/2012

Re: Cacciatori e naturalisti: binomio possibile. Ma in Italia?

non occorre andare in america. In Austria o Germania da sempre i movimenti ambientalisti(verdi) ed il mondo venatorio si confrontano ed anzi, su tantissimi temi, sono alleati. Basti pensare alle battaglie contro l'antropizzazione selvaggia, o contro la creazione incontrollata di strade e passanti autostradali. Solo in italia ciò non avviene e la colpa, oltre che dei sedicenti "verdi", è anche della mentalità di tanti cacciatori.

da tiroler  20/04/2012
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