Al Presidente Nazionale ANLC Dr. Paolo Sparvoli
Stimatissimo,
ho avuto modo di significarLe a commento della Sua nota " Basta con queste assurde lotte interne " le preoccupazioni che nutrono tutti i cacciatori per il futuro della loro passione venatoria, non essendo, a mio parere, la cosiddetta Cabina di Regia a livello nazionale capace di far valere le ragioni del mondo venatorio e di sviluppare un controllo sulle politiche messe in campo dal MITE.
Non Le nascondo di essere rimasto sconcertato dopo aver letto le dichiarazioni dell'Assessore della Toscana Stefania Saccardi, la quale, con coraggio e in modo leale e trasparente, ha reso note, con una lettera indirizzata alle associazioni venatorie della Sua Regione, le ragioni che l'hanno costretta a non concedere la preapertura della caccia alla tortora selvatica.
Quando l'Assessore Saccardi afferma che la preapertura della caccia alla tortora selvatica, condizione comune a tutte le regioni d'Italia, non è stata resa possibile per la mancanza del PIANO DI GESTIONE NAZIONALE che il MITE (Ministero della transizione ecologica) avrebbe dovuto approvare e che invece ha chiesto alle regioni di imporre la sospensione del prelievo venatorio, mi sono chiesto: ma la Cabina di Regia a livello nazionale era a conoscenza di questo problema? Se è così perché non ha informato i suoi dirigenti periferici prima del confronto con gli Assessori al ramo accusati di non essere disponibili all'ascolto delle richieste? Si è mai rapportata con il Ministro della Transizione Ecologica per conoscere le scelte che intendeva operare in materia di caccia? Vero è che non ho letto alcun comunicato di protesta da parte della cabina di regia all'indirizzo del Ministro prima e del Governo poi, per lamentare l'inerzia degli organi istituzionali che hanno portato a tale situazione.
La Cabina di Regia da Lei ritenuta " una necessità tecnica, logistica, e
organizzativa... specialmente quando c'è la necessità di far fronte comune contro minacce che nessuna associazione potrebbe fronteggiare da sola ", come le ho già detto, non riuscirà ad assolvere ad alcun ruolo se i risultati sono questi.
Caro Presidente, come Lei sa, il problema della caccia non è un problema dei soli cacciatori, in quanto problema deve essere portato all'attenzione del Governo alla pari degli altri, perché è un settore che produce occupazione e interessa diverse categorie e il suo fallimento può mettere al lastrico diverse centinaia di famiglie.
Al Governo la cabina di regia deve chiedere un incontro urgente, intanto per mettere sotto accusa il MITE per non aver svolto sufficientemente la sua funzione e per evidenziare il malumore dei centinaia e migliaia di cacciatori e poi per porre le basi di una politica venatoria di ampio respiro, coinvolgendo tutte le categorie interessate al fine di poter definire un programma condiviso per scongiurare i numerosi contenziosi che ogni anno si determinano con inutile spreco di denaro.
L' Associazione Nazionale della Libera Caccia si deve caratterizzare per le proposte da mettere in campo che devono costituire un vademecum per gli organi regionali e provinciali che devono rapportarsi sia con gli organi istituzionali regionali, sia con gli associati se vogliamo recuperare quella credibilità che sta venendo meno.
Cordiali saluti
Luigi De Leo
Presidente Circolo ANLC "Santa Rosa