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Monitoraggio lepre italica, l'importante contributo delle unità cinofile


mercoledì 24 maggio 2023
    
 
 
Da alcuni anni hanno preso corpo diversi progetti Enci per il monitoraggio della fauna selvatica. Vengono addestrate e formate diverse unità cinofile in grado di portare un contributo importante nella raccolta di dati scientifici. Per la lepre italica si è partiti nel 2016, su richiesta del Parco Nazionale del Circeo, l'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana ha organizzato attività formative per specializzare le unità cinofile per questo compito.

Il monitoraggio avviene attraverso il rilevamento e l'analisi genetica dei campioni di pellet fecali della lepre italica, al fine di localizzare la sua presenza nelle aree monitorate. Il cane da detection è addestrato a riconoscere odori specifici e segnalarne la presenza. A differenza dei cani da pista e da traccia, che seguono un odore, il cane da detection cerca attivamente l'odore target e segnala la sua presenza in modo chiaro al conduttore, utilizzando segnalazioni attive o passive. Sono in grado di individuare e segnalare gli escrementi delle specie di interesse in modo più veloce ed efficace rispetto agli operatori umani.

Il rilevamento dei campioni fecali è un'attività di grande importanza nei progetti di monitoraggio e conservazione della fauna selvatica, fornendo informazioni dettagliate sull'habitat, la densità, la dieta e i parassiti delle popolazioni studiate.

Dopo le attività formative, l'ENCI ha realizzato il primo progetto italiano di monitoraggio della lepre italica con l'ausilio di un cane da detection in collaborazione con l'ISPRA e gli Ambiti Territoriali di caccia di Avezzano e Sulmona. Il progetto è stato presentato all'XI Congresso Italiano di Teriologia nel 2018.

L'utilizzo dei cani da rilevamento dei pellet fecali della lepre italica consente di ottenere risultati rapidi ed efficaci, soprattutto in ambienti coperti di foglie in cui l'operatore umano può avere difficoltà nel rilevamento visuale.

 

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2 commenti finora...

Re:Monitoraggio lepre italica, l'importante contributo delle unità cinofile

Infatti a volte si ne vede qualcuna grossa con un breton.

da Antica Cacciatore 27/05/2023 21.17

Re:Monitoraggio lepre italica, l'importante contributo delle unità cinofile

Ma invece di fare tutta questa messa in scena per compiace ISPRA, non sarebbe meglio ripopolare direttamente TUTTA la penisola, un poco alla volta, con la lepre italica invece che con la lepre comune? Basta organizzare i centri di allevamento, anche in stato semi-brado. Chi VIVE da sempre sul territorio sa benissimo che la storiella dei piccoli nuclei di leri italiche sopravvisute e' una BUFALA. Gia' alla fine degli anni 50 le lepri italiche erano belle ed estinte, eccetto che in Sicilia e cominciio' il ripopolamento con lepri europee.

da Flagg 24/05/2023 19.41