Cresce la qualità del bracco francese in Italia


mercoledì 4 maggio 2011
    
Aumenta l'interesse dei cinofili italiani nei confronti del bracco francese, sempre più considerato per le sue doti venatorie. Si è passati da meno di 100 nuove iscrizioni l'anno, (43 nel 2008, 67 nel 2009) alle 267 del 2010.  Dopo un decennio di lavoro da parte del Club Italiano Bracco Francese, questa razza secondo l'Enci “conta quei sufficienti numeri per poter garantire una proficua selezione di tipo qualitativo oltre che nella quantità”.

Questi dati trovano conferma nel successo del 15° raduno di razza: 48 i soggetti presentati, 30 i cani impegnati nella prova di lavoro sui difficili terreni del parmense.  Boscquu du Clos de Gaou si è imposta come miglior esemplare femmina, Dea di Villa Pamphili ha vinto il riconoscimento “Migliore del Raduno”. A Dreamer di San Donato è invece stato assegnato il premio “Bello e Bravo” in virtù dei risultati ottenuti nella combinata Raduno-Prova.

Nel totale dei soggetti presentati in ventinove hanno ottenuto la massima qualifica all'Eccellente, ed i restanti, con il Molto buono. Vincitori nelle rispettive categorie del Raduno, oltre ai già citati Bocquu e Dea, si classificano parimenti con il CAC, Gerry e Dreamer di San Donato di Ricotti, Etoille du Cante de Pardigau di Fulgenzi, Charlotte di Bertazzolo, ed Etorki du Vallon de Beaudini, (unico Gascogne), di Fulgenzi. La verifica morfologica è stata giudicata dagli Esperti Giudici dell'Enci Dr. Luigi Cremonesi, (Presidente del Gruppo Cinofilo Parmense), e Dr. Antonino La Barbera, (Vicepresidente del CIBF), i quali hanno manifestato la loro piena soddisfazione in merito allo stato di salute della razza in Italia sulla base di quanto osservato in un così nutrito gruppo di soggetti. Mai visti prima d'ora in questi numeri nel nostro Paese.

La prova di lavoro si è svolta nelle Zone di Ripopolamento e Cattura adiacenti il parco. Terreni ottimi e ben popolati di varia ed autentica selvaggina, che hanno costituito difficile banco di prova dove i bracchi francesi si sono espressi nelle loro qualità funzionali. Divisi in due batterie tre quelli in classifica: 1° Eccellente Zeta del Sandalyon (De Santis),nella prima, e 1° Bobet delle Surie (Bego), e 2° Dreamer di San Donato (Ricotti), ambedue alla massima qualifica nella seconda. L'unica razionale considerazione, - si legge nel commento dell'Enci - tenuto conto dell'opinione degli Esperti che hanno relazionato in merito, è che la quasi totalità dei cani in prova ha saputo dimostrare ottime qualità di tipo e potenziale venatorio, ma che a causa della poca esperienza e preparazione la classifica si è limitata a soli tre soggetti.

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