In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche


giovedì 14 dicembre 2023
    
 
Recentemente sulla rivista Animals è stato pubblicato lo studio Controllo della fertilità della fauna selvatica: una prospettiva europea, della ricercatrice italiana Giovanna Massei dell'Università di York.

La ricerca fa il punto sulla situazione degli immuno contraccettivi per la fauna selvatica come alternativa "eticamente accettabile" e come complemento all'abbattimento tramite cattura, caccia e controllo faunistico.  Vi si analizzano gli effetti sulla fauna selvatica (compresi quelli collaterali), nonché le sfide legate alla somministrazione su larga scala, il costo e la fattibilità dell'utilizzo del controllo della fertilità.

I contesti e le specie in cui l'uso di contraccettivi potrebbe essere particolarmente vantaggioso includono piccole popolazioni isolate, specie emblematiche e aree dove l'abbattimento è vietato o socialmente inaccettabile, come gli ambienti urbani e i parchi nazionali. In particolare, si sottolinea l'importanza dello sviluppo di contraccettivi da somministrare per via orale che permetterebbero un'applicazione su vasta scala.

Ci vorrà ancora diverso tempo, probabilmente anni, prima di ottenere dati certi e confrontabili e quindi giungere ad un farmaco orale da utilizzare su vasta scala.  Occorre ancora comprendere come il controllo della fertilità influisca sulla dinamica delle popolazioni e sul comportamento degli animali (comportamento sociale, cambiamenti nelle migrazioni, ecc.). Diversi studi su piccole popolazioni hanno dimostrato l'efficacia del farmaco contraccettivo (somministrato per via iniettabile) su tassi, cinghiali, cervi e scoiattoli grigi per prevenire la crescita delle popolazioni una volta raggiunta la densità target con altri metodi di riduzione. Ma si parla, appunto, ancora di piccole popolazioni circoscritte (per esempio entro i confini di un Parco o su piccole isole). 

Un altro punto critico è il costo di tali somministrazioni,  il prezzo all’ente dei materiali come i contraccettivi stessi, gli anestetici, le trappole o i distributuri di esche per somministrare i contraccettivi, nel caso di farmaco a soluzione orale. Questi costi, secondo lo studio, dovrebbero essere valutati rispetto ad altri metodi di controllo delle popolazioni e rispetto all'impatto economico e ambientale di una particolare specie. Viene per esempio suggerito l'impiego di volontari, come già si è visto, per esempio nella gestione dello scoiattolo grigio nel Galles.

 

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9 commenti finora...

Re:In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche

Non saprei dire pero' non e' normale. Il mio punto e': un conto e' un vaccino contro qualcosa che si conosce, come ad esempio e' stato il COVID ed altre malattie infettive del passato, un conto e' un vaccino basato su una previsione che ha una piccola probabilita' di verificarsi. Intanto fanno un sacco di soldi, idipendentemente dal risultato. L' industria farmaceutica e' prima di tutto una macchina da soldi. Tornando in tema, somministrare pillole agli animali e' la stessa cosa: un business a beneficio dei soliti 4 gatti quando ci sono soluzione che invece di costare soldi li porta!

da Flagg 17/12/2023 16.14

Re:In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche

Il fatto principale in realta' non riguarda solo e soltanto la caccia. L' idustria dei FARMACI per qualunque uso e' uno dei piu' grandi business, se non il piu' grande, a livello mondiale e quindi tutti cercano di escogitare qualcosa pur di VENDERE farmaci, vaccini e quant'altro. Lo stesso vaccino annule per l' infulenza e' una BUFALA pazzesca di cui la gente non si rende conto. In pratica questi biologi hanno centinaia ese non migliaia di possibili EVOLUZIONI dell' influenza nell' arco di un anno e devono azzeccare quella giusta! Qual'e' la probabilita' che il vaccino funzioni? Prossima a zero. Ci fu un anno in cui mio padre, che in quel periodo era fissato, si senti' addirittura male. Cosi' smise! PEr non prendere l' influenza basta mangiar bene e tenersi in forma....ed evitare la folla quando non necessario.

da Flagg 16/12/2023 22.08

Re:In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche

Piano piano anche l'opinione pubblica scoprirà le baggianate dell'ambientalismo. Una delle quali è proporre soluzioni che non sono per nulla sostenibili. Anche perché ancora non hanno capito cosa significa "sostenibilità".

da Federico 15/12/2023 11.24

Re:In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche

X I’verde Farà prima a sparire il verde dai colori dell’ arcobaleno Pensa alla salute . Con tutte le brutte malattie che ci sono in giro …

da Ellyo 15/12/2023 7.28

Re:In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche

Giovanna Massei si informasse bene prima di scrivere baggianate. Nelle aree protette britanniche l' abbattimento e' regolamentato e possibile. Tanto e' vero che la forestry commission ogni anno assegna i capi a cacciatori professionisti che, dopo aver speso molto tempo a monitorare, censire e valutare, poi rivendono la cacciata a normali cacciatori. Gestione perfetta, carne sempre tutta recuperata, preparata e messa in commercio. In Italia, il paese dei carrozzoni vige il dogma che nei parchi non si puo' andare a caccia. E' talmente evidente che quella del contraccettivo e' una strada DISPENDIOSA rispetto alla caccia che al contrario e' una FONTE di soldi che non c'e' e non ci sara' MAI paragone. Roba da matti! Ma come si fa a perdere tempo su idee sballate come questa quando i risuoltati sono CHIARI come la luce del sole gia' dai presupposti? Io questa la chiamo ricerca dell' acqua calda perche' non c'e' bisogno di ricercare proprio nulla. Al massimo e' concepibile per un uso in aree urbane. Stop. Tutto il resto e' FUFFA.

da Flagg 14/12/2023 19.30

Re:In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche

Piano piano (non tanto) e vi si fa smette.

da I’verde 14/12/2023 14.45

Re:In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche

Nn stanno bene

da Max 14/12/2023 12.22

Re:In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche

Ammazza che studio..............quanto costa un piatto di pappardelle al cinghiale?

da SCIROCCO 14/12/2023 11.39

Re:In uno studio il punto sul controllo farmacologico delle specie selvatiche

Io mi propongo per somministrarla manualmente "per via orale" sera per sera alle femmine di cinghiale. Ma via... fatemici ridere sopra. (Attuabile, forse nei recinti)

da Etrusco Toscano 14/12/2023 11.11