A seguito dell'avvio dell'iniziativa di Regione Toscana che ha visto la recente consegna di un primo lotto di selvaggina cacciata al Banco alimentare, in collaborazione con gli ATC Toscani ed i rappresentati delle aziende sanitarie locali, la Confederazione Cacciatori Toscani propone l'istituzione di un tavolo di lavoro finalizzato a dare il massimo supporto a questo progetto, partendo dal presupposto che i cacciatori toscani, dovranno esserne fieramente protagonisti.
"Noi da sempre sosteniamo che la carne di selvaggina cacciata, rappresenta una fonte alimentare sana e organoletticamente pregiata. Una risorsa troppo spesso trascurata, e su cui occorrono politiche di ampio respiro, per giungere presto ad un brand toscano per delle carni, che potrebbero interessare anche la piccola e media distribuzione d’eccellenza" scrive CCT.
Da questo primo passo secondo CCT occorre ora giungere ad un progetto più complessivo che veda in primo luogo partecipi i principali attori; cioè i cacciatori. "Vogliamo sin da subito dimostrare la nostra disponibilità finalizzata a sensibilizzare singoli cacciatori, squadre organizzate, selecontrollori etc.. affinché possano essere devoluti in termini solidaristici parte dei capi prelevati anche nell’esercizio venatorio attraverso la filiera dei centri di sosta predisposti dagli ATC" annuncia la Confederazione toscana.
"La caccia ed il mondo venatorio nel suo complesso possono dimostrare ancora una volta il loro ruolo, anche nelle difficoltà sociali, in cui parte dei cittadini purtroppo continuano a vivere" chiude CCT.
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