Belluno, popolazione ungulati stabile. Coperto 83% piani di prelievo


martedì 16 aprile 2024
    
 
Con 33.366 ungulati (cinghiale e daino esclusi), 12.511 caprioli, 12.120 cervi, 7.435 camosci, e 1.300 mufloni, la popolazione di ungulati in Provincia di Belluno stimata dai censimenti primaverili risulta essere stabile. Dati questi usciti dal report presentato durante la Fiera Caccia, Pesca, Natura, di Longarone.

In linea con gli anni scorsi la copertura dei piani di prelievo validati da Ispra, sulla base del bilancio della stagione faunistico-venatoria 2023-2024,  con i risultati delle 66 riserve alpine di caccia (a cui si aggiungono tre aziende faunistico-venatorie).

I piani di prelievo per il 2023-2024 ammontavano a 6.645 capi (1.814 per il capriolo, 3.467 per il cervo, 844 per il camoscio, 421 per il muflone e 99 per il daino). Il totale raggiunto al termine della stagione venatoria è di 5.519, 6.199 se si aggiungono anche i cinghiali abbattuti (che sono specie eradicabile, soggetta a controllo totale per prevenire la diffusione della peste suina). Vale a dire una copertura dell’83% dei piani di prelievo.

In particolare, sono stati prelevati 1.567 caprioli (quindi l’86% dei capi previsti a piano di prelievo), 3.069 cervi (l’89% del piano), 751 camosci (l’89% del piano), 131 mufloni (il 31% del piano) e 1 daino (l’1% del piano). 

I dati sono in linea con quelli degli ultimi anni. In particolare, si registra una stabilizzazione tra l’80 e il 90% per quanto riguarda la copertura dei piani di abbattimento di cervo, capriolo e camoscio. È visibile anche una corretta distribuzione dei prelievi per classi di sesso (maschi e femmine). Stabile la stima di popolazione di ungulati.

La Provincia di Belluno ha già sperimentato una nuova modalità di censimento degli ungulati, testando l’uso delle fototrappole e delle termocamere per il capriolo nella riserva alpina di Belluno. È allo studio con i consulenti dell’Università di Sassari anche una nuova modalità di compilazione delle stime di popolazione, che tenga presente la presenza del lupo: il grande predatore infatti è un regolatore della fauna per quanto riguarda cervi, caprioli e altri ungulati, specialmente femmine e piccoli. 


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