Fidc: "i cacciatori principali gestori delle Zone Umide in Italia"


mercoledì 31 gennaio 2024
    
 
In occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, che si celebra il 2 febbraio, data della firma nel 1971 della Convenzione internazionale di Ramsar, la Federazione Italiana della Caccia evidenzia il ruolo fondamentale dei cacciatori nella conservazione di questi importanti habitat. “La Giornata Mondiale delle Zone Umide quest’anno intende focalizzare il benessere dell’uomo che queste aree inducono, un concetto purtroppo che ancora fatica a farsi strada nelle Istituzioni, in particolare quelle italiane” scrive Fidc, evidenziando che “i dati mostrano che in Italia molte di queste aree scompaiono ancora o non vengono gestite correttamente”.

“Al contrario, è palese e dimostrabile, dati alla mano, che questo impegno sia stato realizzato dalla comunità dei cacciatori. Infatti, dalle Aziende Faunistico Venatorie dell’alto Adriatico e delle regioni interne dell’Italia settentrionale, ai laghi da caccia presenti in moltissime regioni italiane, solo la categoria dei cacciatori ha incrementato, quasi sempre a proprie spese, le aree umide esistenti e le gestisce per l’incremento delle popolazioni".

Fidc fa alcuni esempi: "Non è del resto un caso se nella sola Laguna di Venezia svernino più di 700.000 uccelli acquatici, dei quali più della metà si trovano nelle Aziende Faunistico Venatorie vallive e il loro numero cresce negli anni. Non è nemmeno un caso se nelle pianure interne di molte regioni italiane i cacciatori hanno incrementato il numero di uccelli acquatici in sosta e nidificazione in aree urbanizzate o coltivate in modo intensivo, attraverso la creazione di laghi da caccia o mantenendo gli habitat esistenti".

Un dato incontestabile certificato in un lavoro scientifico dimostra che i cacciatori gestiscono un minimo di 25.000 ettari di aree umide (vedi link), con risultati importanti di presenze autunno-invernali e di nidificazione. A fronte di un prelievo venatorio sostenibile svolto per soli 4 mesi l’anno, i cacciatori svolgono un insostituibile contributo a proprie spese alla conservazione degli uccelli acquatici, con dati scientifici che lo confermano.

Federcaccia infine auspica che le Autorità e le Amministrazioni pubbliche recepiscano questo concetto, favorendo i cacciatori nella creazione e nella gestione di aree umide, nelle quali l’interesse venatorio, che nessuno nega, permette al contempo un uso sostenibile e la corretta conduzione oltre che la conservazione nel tempo di un bene prezioso di cui può godere tutta la società.


 


8 commenti finora...

Re:Fidc: "i cacciatori principali gestori delle Zone Umide in Italia"

Si tratta di aziende venatorie private dedicate alla caccia. Ma al di fuori di quelle dovrebbe essere vietato cacciare.

da Carlo Alibrandi 02/02/2024 11.34

Re:Fidc: "i cacciatori principali gestori delle Zone Umide in Italia"

Ellyo la canzone diceva siete rimasti in tre tre compari e tre somari!gli si confà’!

da Marietto 01/02/2024 13.06

Re:Fidc: "i cacciatori principali gestori delle Zone Umide in Italia"

La nostra associazione la vera difesa del mondo venatorio voi siete 0

da Viscarda 01/02/2024 7.09

Re:Fidc: "i cacciatori principali gestori delle Zone Umide in Italia"

60%. GAME OVER.

da Viscarda 31/01/2024 19.36

Re:Fidc: "i cacciatori principali gestori delle Zone Umide in Italia"

Viscarda siete rimasti in tre : Federcaccia, Arcicaccia e Fondazione UNA . Come nella nota canzone … siete rimasti in tre , solo tre …..

da Ellyo 31/01/2024 18.24

Re:Fidc: "i cacciatori principali gestori delle Zone Umide in Italia"

infatti siete il nulla...

da Pino 31/01/2024 16.00

Re:Fidc: "i cacciatori principali gestori delle Zone Umide in Italia"

Federcaccia, il resto è nulla.

da Viscarda 31/01/2024 14.51

Re:Fidc: "i cacciatori principali gestori delle Zone Umide in Italia"

Le istituzioni favoriscono i parchi per gestire le zone umide perche lì c’è da mangiare ( euro ) poi le zone umide diventano porcherie

da Pino 31/01/2024 14.51