Il patron della Fiera di Vicenza, Roberto Ditri: "L'Hunting Show continua a crescere"


lunedì 10 ottobre 2011
    
Il Presidente della Fiera di Vicenza, Roberto Ditri, in un'intervista diffusa mezzo stampa presenta la nuova edizione dell'Hunting Show (18 - 20 febbraio 2012) confermando tutte le aspettative riposte dall’ambizioso progetto di rilancio e consolidamento della leadership di Fiera di Vicenza nel panorama internazionale, anche grazie alle sue edizioni dedicate al lifestyle, al tempo libero, allo sport.
 
Eccola:

Lei, appassionato cacciatore e amante della montagna, fermamente convinto della valenza di Hunting Show, giunto alla quinta edizione con un successo in continua crescita e con un orientamento sempre più internazionale, come spiega il grande successo che sta avendo il Salone della Caccia a Vicenza?

Hunting Show nasce in una zona in cui l’attività venatoria conta un gran numero di appassionati e di praticanti. Fiera di Vicenza, ha applicato gli standard che vengono riservati alle Manifestazioni Orafe anche a questa Fiera. Stiamo definendo una collaborazione molto stretta con le principali aziende del settore per portare a Vicenza i più importanti buyer provenienti da tutta Europa in particolare dall’Europa dell’Est, non solo per il settore delle armi, ma anche per altri settori attigui. Di qui lo sforzo continuo per fare in modo di avere un numero significativo e più qualificato possibile di buyers internazionali e per creare partnership internazionali in grado di aprire altri solidi mercati di sbocco.
  La qualità dei servizi offerti agli espositori e una forte promozione sui visitatori hanno contribuito in modo determinante a questo successo. Oggi siamo un punto di riferimento per tutto il settore e Hunting Show rappresenta un appuntamento da non perdere. Vicenza ha tutte le caratteristiche e le potenzialità per attrarre un grande numero di visitatori da ogni parte d’Italia e d’Europa.

Prospettive per il 2012?

Già oggi possiamo dire che sarà una Fiera migliore e più importante della precedente. Abbiamo già l’adesione di tutte le aziende produttrici di armi da caccia presenti. Lo scorso anno se ne sono aggiunte altre. Abbiamo anche qualche importatore in più. L’offerta che saremo in grado di garantire sarà sicuramente più ricca. I visitatori che ci faranno l’onore di venirci a trovare se ne andranno più che soddisfatti. Di questo sono certo.

Quindi ancora una crescita?

Basti pensare che per dare spazio a tutti costruiremo un padiglione apposito nel piazzale antistante l’entrata che sarà riservato alla Beretta, la più importante azienda italiana del settore. Nonostante questo, il padiglione F, quello riservato alle armi è già tutto occupato. Stiamo pensando di aprire un padiglione in più, passando da 27 a 30 mila metri quadrati di esposizione.

E per l’internazionalizzazione cosa farete?

Cercheremo di arricchire la nostra proposta con la presenza in Fiera di delegazioni di buyer stranieri, invitate a scoprire il meglio della produzione Made in Italy. Già lo scorso anno ne abbiamo portati un certo numero in collaborazione con Beretta. Quelli che sono venuti sono rimasti favorevolmente colpiti dalla qualità dell’esposizione. Abbiamo ricevuto i complimenti. Per l’edizione 2012 faremo ancora meglio. Vogliamo però allargare la partecipazione anche degli appassionati italiani. Per questo, in collaborazione con le associazioni venatorie e con un progetto di comunicazione integrato rivolto alla stampa di settore e di opinione ai network televisivi e ai media non convenzionali cerchiamo di invogliare a esserci anche gli appassionati del centro-sud Italia.

Lo scorso anno avete lanciato la ‘Ladies Cup’. Cosa pensate di fare nel 2012?

Hunting Show si è sempre caratterizzata per essere una Manifestazione coinvolgente, allegra, capace di captare l’interesse dei cacciatori. Per l’edizione 2012 ritornano quindi anche gli attesissimi eventi outodoor come la ‘Ladies Cup’, la gara di tiro al piattello tutta al femminile e per la prima volta – a grande richiesta - sarà organizzata per i ragazzi la ‘Junior Cup’.
Al Poligono di Montebello Vicentino, in collaborazione con le principali case produttrici, organizzeremo dei bei momenti in cui gli appassionati potranno provare le novità del mondo delle armi e, donne e ragazzi, potranno anche competere. Inoltre, continueremo a promuovere una vera cultura dell’ars venatoria con eventi, progetti ed iniziative collaterali, realizzati in collaborazione con istituzioni pubbliche e associazioni.
 
Ma non saranno solo fucili!

Assolutamente. Nei padiglioni sarà protagonista anche il tiro sportivo. Oltre ai fucili, si potranno trovare equipaggiamenti, abbigliamento e accessori, ma anche prodotti per cani e uccelli da richiamo. Come sempre ci sarà un'intera sezione dedicata al turismo venatorio e all'editoria di settore, mentre specifiche aree interattive consentiranno simulazioni e prove sportive.
Accanto alle armi da caccia e a tutti gli accessori, agli archi e balestre, stiamo lavorando per ampliare l’area dedicata al ‘Softair’, una disciplina che sta attirando un pubblico sempre più numeroso e che conta milioni di appassionati nel mondo. In collaborazione con alcuni Club che praticano questa disciplina sportiva, stiamo valutando la fattibilità di allestire un vero e proprio spazio dedicato a quest’attività basata sulla simulazione di tattiche militari. Ho il dovere infine di riconoscere il grande ruolo che, come ogni anno, svolgeranno Regione del Veneto e Provincia di Vicenza che propongono temi legati alla valenza culturale della caccia, che si coniuga sempre più con la salvaguardia del territorio nel quale i cacciatori vogliono essere protagonisti. Non dimentico inoltre l’importante partnership con tutte le associazioni venatorie, con le quali, nessuna esclusa, abbiamo instaurato un rapporto di grande collaborazione nell’ideazione dei vari eventi.


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