Dal mare alla montagna. I ricordi lunghi una vita di un cacciatore genovese che ha battuto prevalentemente i monti della Val d'Aosta. L'incarnazione esemplare del nostro essere cacciatori di montagna, dove non esistono caratterizzazioni geografiche, ma un'unica molla che unisce incredibilmente persone diverse nella grande passione per la montagna e per la natura in generale. E' questo il distillato vero delle pagine scritte da Lucio Parodi: l'amore incondizionato e particolare per l'ambiente naturale, come solo un cacciatore montanaro può provare. Un amore ragionato ma che non ammette scorciatoie, un amore sapiente che trae orgine dalla conoscenza degli ecosistemi, prima ancora che della loro bellezza struggente. Un amore vissuto, che conosce le dinamiche complesse della natura d'alta quota e delle sue esperienze di vita, frutto di un secolare rapporto di generosità e di dipendenza che per secoli ha legato i nostri montanari a territori dove tutto è difficile, tutto è guadagnato “con il sudore della fronte”, dove l'orizzonte non è mai orizzontale”
“I racconti sono uno spaccato dell'evoluzione della nostra società, dagli anni '50 ad oggi, visti attraverso la fotografia dei cambiamenti vissuti dalla caccia, da quella con la Balilla a tre marce della metà del secolo scorso a quella della Land Rover del tempo attuale. Sono soprattutto un grande disincantato acquarello che rappresenta in toni soffusi la difficile mutazione dei nostri rapporti con l'ambiente che ci ospita e che dovremmo consegnare inalterato ai nostri figli”
Tratto dalla prefazione di Antonio Drovandi
Autore: Lucio Parodi
Editore: Phasar Edizioni
Anno di pubblicazione: 2015