Le anatre che non migrarono più


mercoledì 28 aprile 2010
    
Scivolava sulle ali del vento lo stuoletto delle marzaiole, guidato dal maschio che ogni tanto berciava a conferma della compattezza del gruppo. Si viaggiava a velocità sostenuta per giungere alla terra promessa che lo accoglieva ogni primavera. Le riserve di grasso erano buone per continuare il viaggio e non c'era motivo d'allarme. Ma qualcosa faceva presentire che non avrebbero trovato gli ambienti ospitali di una volta. Durante il volo di migrazione il maschio si ricordò di Pold, contadino e cacciatore, proprietario di un appezzamento di grano che ogni anno le aspettava armato di schioppo nella sua terra di Normandia, ricca di paludi e stagni, ove, ad ogni arrivo di primavera, sguazzavano marzaiole. Durante la permanenza in quelle terre gli uccelli offrivano all'uomo un modesto tributo e pochi ne rimanevano vittime.

Un bel mattino di marzo l'alba s'era annunciata limpida e fresca, con un sole splendente che faceva pensare ad una primavera ricca e feconda. Jac, alle prime luci, s'era mosso dall'angolo del pantano, anche perchè una ranocchia impertinente lo aveva disturbato per l'intera notte e non gli aveva fatto chiudere occhio. Glep, la femmina, era già pronta alle escursioni aeree. I due svegliarono tutti i commilitoni e ... via a svolazzare nell'aria tiepida, per gli acquitrini. Attenti tutti alle schioppettate di Pold! Se la botta va dritta sono guai seri!

E da tutto lo stuolo si berciò di consenso. Libertà a tutti per le acque limpida, fra grani appetitosi. Ma la femmina non mollava la coda del suo maschio. Più che pensare ad alimentarsi, Glep gli sussurrava dolci note e Jac faceva orecchio da mercante. Quel mattino, in un paradiso di vita e di primavera della Normandia, Jac e Glep dimenticarono di essere nelle terre di Pold.

Ahimè! Un'ombra grande si avvicina! E' Pold, col suo schioppo. Ormai è troppo tardi per levarci in volo, dobbiamo nasconderci nell'erba folta per disperdere le tracce. Una volta lontani ci leveremo in volo di sorpresa.

Jac e Glep scomparvero.

Passò un po' di tempo e... via in volo!

Partirono due colpi serrati dalla doppietta di Pold, ma le due marzaiole furono salve.
 
Durante il volo di migrazione verso la Normandia gli uccelli sorvolarono le coste dell'Adriatico.

Che sconcio! Guarda l'Italia, Glep, com'era verde e bella una volta! Quante costruzioni nei campi, quanti terreni incolti! E le paludi? Dove sono le paludi di un tempo?

Tiriamo avanti!

L'Italia non era più terra ospitale per le anatre. Ed ecco le valli del Po. Oh com'erano belle e ricche di mangime! Silenziose e pacifiche. Che acque sporche si notano oggi!

Nuove industrie s'erano insediate nelle terre del grande fiume. Conviene fermarsi per una sola notte, per ripartire l'indomani. Il giorno dopo, prima di levarsi in volo, bisognava tergersi bene le ali, specialmente le remiganti, per non correre dei seri pericoli durante la traversata dei cieli.
C'è una schiuma bianca!

Conviene allarmare la compagnia, diversamente lo sporco potrebbe impedirci di riprendere il volo.
Cre-cre-crec e furono tutti sulle ali.

Guarda quel cartello! Cosa c'è scritto?

Oasi di protezione!

Alla faccia della protezione!

Volarono fuggendo verso la Normandia. Il lungo volo durò quasi mezza giornata e nel primo pomeriggio si era già nelle valli di Pold.

Un cippo bianco!

Ahimè! Che il vecchio Pold non sia morto!
Abbassiamoci di quota!

Cosa c'è scritto?

Pold: 1900 – 1989.

E' morto, non è più!

Lo ricordi quel vecchio?

Sento ancora il dolore nell'ala per quel pallino, ma in fondo era un bonaccione e ci dava il benvenuto con tanta acqua e pastura.

Pochi giorni di permanenza in Normandia e le marzaiole ripartirono per i grandi fiumi dell'Europa, per tornare poi in Africa, decisi a non intraprendere più quel lungo e faticoso viaggio di migrazione per terre inospitali e inquinate.

Domenico Gadaleta

17 commenti finora...

Re:Le anatre che non migrarono più

Facile in Scozia, provi da noi in Italia se ne è capace.

Voto:

da Filippo 04/07/2012 12.04

Re:Le anatre che non migrarono più

Racconto vicino alla realtà della natura che nel nostro paese non è più propizia alla sosta dei migratori.

Voto:

da Simona Ghisoni 11/08/2010 9.01

Re:Le anatre che non migrarono più

Una triste verità

Voto:

da Ida 14/07/2010 14.01

Re:Le anatre che non migrarono più

molto carino

Voto:

da damiano de biase 13/07/2010 11.06

Re:Le anatre che non migrarono più

complimenti per il racconto!

Voto:

da Sabino 12/07/2010 18.19

Re:Le anatre che non migrarono più

è bello vedere come un semplice racconto possa far riflettere su come l'uomo sta sconvolgendo la natura.davvero incisivo!

Voto:

da Claudia Maralfa 09/07/2010 19.15

Re:Le anatre che non migrarono più

è un racconto abbastanza poetico e fantastico, specie se si rifletta sulla incrollabile passione dell'autore per questa antichissima attività umana della caccia: sorprende per l'insolita immedesimazione-ma...sino a che punto?- con le creature che restano immancabilmente sue potenziali prede...cui troncare la vita! Resta una lettura interessante forse proprio per l'intrinseca contraddizione, che accomuna tanti di noi umani.

Voto:

da Damiano Rana 17/06/2010 12.40

Re:Le anatre che non migrarono più

La chiarezza del racconto fa rivivere intensamente ciò che ormai da tempo abbiamo perduto. Questo non solo a livello ambientale ma anche di valori legati alla quotidianeità della vita. Complimenti

Voto:

da Nicola da Cremona 14/06/2010 16.49

Re:Le anatre che non migrarono più

La chiarezza del racconto fa rivivere intensamente ciò che ormai da tempo abbiamo perduto. Questo non solo a livello ambientale ma anche di valori legati alla quotidianeità della vita. Complimenti

Voto:

da Nicola Minafra da Cremona 14/06/2010 16.46

Re:Le anatre che non migrarono più

Bello e rivivere i tempi passati, avremo la fortuna di rivivere quei momenti ?.

Voto:

da Giuseppe da Palo Del Colle 04/06/2010 20.55

Re:Le anatre che non migrarono più

Molto bello e poetico è stato un emozione leggerlo.

Voto:

da Vito da Bitonto 04/06/2010 20.53

Re:Le anatre che non migrarono più

complimenti per il racconto, infonde un senso di leggerezza ma al tempo stesso ci fa pensare agli stravolgimenti verso la natura (in negativo ovviamente) di cui solo l'uomo è capace

Voto:

da Gianni 24/05/2010 15.08

Re:Le anatre che non migrarono più

molto carino :-)

Voto:

da mimmo mur 09/05/2010 11.36

Re:Le anatre che non migrarono più

Lo scrittore ha saputo affrontare con leggerezza e fantasia la condizione attuale.

Voto:

da Gianmaria 01/05/2010 20.43

Re:Le anatre che non migrarono più

Molto armonico. E' stato un piacere leggerlo!

Voto:

da Tiberia 01/05/2010 20.10

Re:Le anatre che non migrarono più

TRISTE VERITA'..................... (vedi padule di fucecchio)

Voto:

da alberto 30/04/2010 14.59

Re:Le anatre che non migrarono più

molto carino

Voto:

da giusy 29/04/2010 8.25