Ricordo di una mattinata di ottobre


lunedì 3 agosto 2009
    

Pioveva, uscendo di casa decisi di andare comunque a caccia, e cosi' di mattina presto arrivato nel posto stabilito, lasciata l' auto, percorsi raggirando al buio un tratto di palude di circa 2 km con il mio Blek, sotto un' insistente pioggerella.

Appostandomi vicino ad un acquitrino nell'attesa di qualche anatra, mi resi conto che il tempo cambiava in peggio. Da vento di grecale si girava inprovvisamente un maestralino leggero con una pioggia un po' piu' insistente, alle spalle mi montarono una coppia di germani, fucile in faccia e a terra tutte due. 
 
A Blek dissi di non muoversi di stare giù, sotto i colpi piu' avanti un gruppo di alzavole e qualche fischione mi venivano addosso con la pioggia sempre piu' forte ed insistente, li feci entrare sparai tre colpi e buttai giu' 4 alzavole. Decisi quindi di recuperare perche' la pioggia e' insistente e le gocce pesanti e fredde dal maestrale appena girato... recuperai la cacciata, e decisi di andare via non si vedeva piu' dalla pioggia ed ero tutto bagnato nonostante i panni adatti per l' occasione.
 
Poi accade qualcosa di incredibile: il vento aumentava sempre piu' di intensita', le canne del canneto della palude si piegavano all' inverosimile, il vento mi falciava il volto non vedevo quasi piu'.
 
Blek non lo vedevo piu'. Lo chiamai, mi girai e lo vidi, era in ferma in quell' inferno bellissimo, mi bagnavo, il cielo era nero ed ero felice, un' altra persona forse sarebbe morta di crepacuore per le troppe le emozioni forti. Gli occhi quasi non li aprivo per il forte vento di nord ovest, montai di spalle l'uragano, Blek sempre in ferma, si sentii frullare un beccaccino con il vento in poppa ad una velocita' assurda, di stoccata sparai e cadde lontanissimo.
 
Io ero inzuppato fradicio non sentivo la stanchezza e le robe inzuppatissime.....avevo una carica in corpo che solo pochi hanno provato, io il mio cane e la burrasca impetuosa, che bello dicevo tra me e me, ero contentissimo non mi inportava del tempo, mi inportava di aver avuto quella esperienza di caccia e di lotta verso una natura ostile ma sempre amica,.....camminai sotto la bufera e raggiunsi la macchina.
 
Feci entrare blek, riposi il fucile allagato, ed entrai in macchina bagnando il sedile della mia mondeo infischiandomene, ero felice di quella giornata di un cacciatore che ha osato sapendo di poter osare, in simbiosi con la palude e l'acquitrino, pensando che molti cacciatori visto tutta quella pioggia erano rimasti a casa a dormire...

Germano Schirano


2 commenti finora...

Re:Ricordo di una mattinata di ottobre

la caccia e vita e liberta contatto con la natura amore per propi amici cani e tutto quanto non la devono toccare

Voto:

da f.74 01/02/2010 19.20

Re:Ricordo di una mattinata di ottobre

ma il beccaccino per caso,quand'è caduto ha colpito col becco, l'occhio di una lepre a covo, la quale prima di morire dal dolore ruspava con le zampe, scavando una buca da dove sono usciti anche 2 kg di tartufi???!!!

Voto:

da alessio bitossi 04/08/2009 18.17