Henry David Thoreau: nei boschi per vivere con saggezza


lunedì 15 dicembre 2008
    

Lo scrittore e filosofo statunitense Henry David Thoreau fu uno degli ispiratori del pensiero Wilderness, filosofia di vita cara a tutti i fruitori dei beni della natura perchè introduce un modo diverso di fare ambientalismo e si contrappone all’ecologismo tradizionale del “non toccare”.
Thoreau visse due lunghi anni nei boschi, in cerca di quel rapporto intimo con la natura che lo isolasse da quella nuova società che a suo modo di vedere e sentire, non forniva all’uomo i veri valori da seguire.
Celebri alcune sue citazioni che a mio avviso ben rappresentano lo spirito di chi, come il cacciatore, vaga per boschi:

- Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto.
(H. D. Thoreau)

- Il paradiso è sotto i nostri piedi e sopra le nostre teste.
(H. D. Thoreau)

- L'uomo che viaggia solo può partire oggi ma chi viaggia in compagnia deve aspettare che l'altro sia pronto.
(H. D. Thoreau)

L’ultima citazione in particolare la voglio pensare dedicata a chi, come me, ama cacciare spesse volte in completa solitudine per trarre il massimo dal silenzio.


Massimo Zaratin


3 commenti finora...

Re:Henry David Thoreau: nei boschi per vivere con saggezza

ammiro Thoreau e la vita meravigliosa di Grizzly man.

da david 70 24/07/2010 7.50

Re:Henry David Thoreau

Non avevo letto,prima d'ora,nulla di Thoreau, ma il mio istinto di uomo solitario, mi ha sempre fatto dire e ripetere:a caccia da solo si è in pochi, ma in due si è in troppi.Infatti è proprio vero che se si vogliono assaporare le voci del bosco, ed il rumore del silenzio, bearti della vista di stupendi quadri che solo la Natura può darti, devi essere solo. Chi potrebbe descriverti e/o raffigurare uno stuolo di acquati ai primi chiarori dell'alba od il frullo e la vista di una beccacia sotto la ferma del tuo amato ausiliare? Sono felice di aver trascorso la mia vita di cacciatore da solo. Grazie caro Massimo Zaratin di avermi, con la citazione di Thoreau,dato la conferma di non aver sbagliato. P.S. scriveva Paulo Coelho che un maestro sufi ed il suo discepolo, una sera dopo aver camminato in un deserto dell'Africa avevano motato la tenda e si sdraiarono per riposare. "che silenzio!" commentò il discepolo. "non dire mai che silenzio, rispose il maestro. Dì sempre non riesco a udire la natura".

da [email protected] 05/02/2009 18.25

Re:Henry David Thoreau

Che il paradiso sia sotto i nostri piedi e sopra le nostre teste ne sono ben consapevole ed è un paradiso da coltivare, usandolo con correttezza ma usandolo, altrimenti il vivere diventa vano ed in nome di un rispetto effimero perdiamo in nostro, fonte dell'essere. Riferito poi a Massimo Zaratin che ama andare a caccia da solo per trarre godimento dal silenzio, vorrei dire che questa è una pratica venatoria colta e dei nostri tempi, la caccia ha anche altre facce più sociali aggreganti e radicalmente più fondate. La caccia in gruppo, vedi quella al cinghiale è esperienza collettiva oltre la caccia in se, è ludico e molto cotruttivo nelle relazioni interpersonali anche tutto il dopo, come le cene di gruppo e non per ultimo la suddivisione equa del carniere. E senza parlare del prima, dove lavoro, organizzazione, divisione ferrea dei compiti portano oltre al successo, amicizie vere e disinteressate. La caccia ha mille volti, ciascuno di noi si ritrova più in uno e meno nell'altro ma in fondo siamo tutti uomini di bosco.

da Silvano B. 28/12/2008 11.13