Quando i Bambi sono troppi


mercoledì 21 dicembre 2011
    
Era un luogo incantevole la foresta del Cansiglio prima che i cervi triplicassero il loro numero in poco meno di dieci anni. Oggi sono troppi (oltre 3000 capi), malati e perennemente alla ricerca di cibo. Hanno devastato il sottobosco, determinato la scomparsa di alcune specie arboree e di conseguenza quella di molti animali tipici di questo habitat come il gallo cedrone e il francolino di monte e causato milioni di danni all'agricoltura. Il danno è incalcolabile e vale la pena di prendersi la briga di osservare che questo disastro è frutto di un atteggiamento che rifiuta le regole della natura che paradossalmente vorrebbe tutelare, visto che qui – come in molte aree naturali nostrane – si è evitato di introdurre la caccia di selezione, salvo poi pensarci quando la situazione è ormai precipitata.

In una enorme distesa di territorio, come è per esempio quella delle grandi aree incontaminate del Canada o degli Stati Uniti, l'uomo non ha un grosso peso sugli equilibri dell'ambiente. Non si deve occupare di selezionare gli individui malati e monitorare le popolazioni, ci pensa la natura come ha fatto da milioni di anni a questa parte. Così se una popolazione cresce troppo una parte di essa migra alla ricerca di nuove terre regolando la densità sostenibile di quella specie su un dato territorio. I nostri parchi sono invece più simili a grandi giardini con tanto di recinzioni e limiti invalicabili, tanto che la fauna che vi abita è crudelmente condannata ad un innaturale sovraffollamento. E si sa quando si manipolano le leggi della natura bisogna poi subirne le conseguenze.

Ora che i Bambi spinti dalla fame stanno facendo manbassa di tutte le nuove piante nate (la situazione è talmente grave che pare stiano sparendo gli abeti bianchi, i frassini e i faggi), il bosco sta lentamente morendo ed ecco che dopo continui rinvii si sceglie la soluzione drastica: dimezzarne il numero entro tre anni. Il Piano prevede l'aumento delle quote di capi destinati ai cacciatori nelle zone fuori dal parco e il prelievo controllato da parte della Forestale (che fino ad ora ha agito sparando petardi).
 
Il piano coinvolge tre province: Belluno, Treviso e Pordenone e due regioni, Veneto e Friuli. Bisognerà soprattutto abbattere le femmine e i giovani nati, i piccoli Bamby indifesi, prima che crescano e trasformino il bosco in un deserto. Speriamo che questa volta la lezione sia servita, anche se a nostro avviso occorre una nuova e diversa politica di gestione del territorio. E in un periodo di vacche magrissime come l'attuale, sarà opportuno che qualcuno fra quelli che decidono cominci a pensare che per il controllo faunistico, i cacciatori possono svolgere una efficace attività a basso costo e, in più, certa fauna pregiata può costituire un elemento zaaggiuntivo a vantaggio dell'economia di un territorio.


5 commenti finora...

Re:Quando i Bambi sono troppi

portateli tutti a casa zenoni assieme a lupi e cinghiali, un po anche per quella t...a che è stata al governo fino a giorni fà della brambilla, li piu che altro lasciassero i lupi visto che gli piacciono tanto i cani, però che siano affamati cosi ce la togliamo dalle palle una volta per tutte, e dato che ci siamo mettiamoci anche la martini, frattini, il berlusca, vito, ecc ecc ecc, eccola l'allegra compagnia degli ambientalisti ipocriti, ecco l'ex governo amico dei cacciatori, tutti in bel recinto con tanti animali, così forse avrebbero fatto meno danni che sciolti, ipocriti e bugiardi!!!!!!

da gianni 21/12/2011 23.19

Re:Quando i Bambi sono troppi

(ultima parte)Vede sig. Lorenzoni ci hanno provato a contenerli con recinti e altro non ci sono riusciti, la forza della natura accetta il contenimento solo con poche ma certe pratiche ed una di queste (forse la sola) e la caccia che fa si che quest’equilibrio venga mantenuto, e che nemmeno il CFS potrebbe farcela, sicuramente lei avrà letto quanto costa al cittadino il costo dei danni all’agricoltura procurati dalla fauna(soprattutto ungulati). Allora sono io che le domando quali sono le alternative vostre che in primis odiate la caccia ?, noi oltre che con la nostra passione diamo un contributo fattivo. p.s. il giornalista e laureato in Scienze Forestali,ed è responsabile della ricerca faunistica per il Veneto Foreste.

da marcello lentini 21/12/2011 22.48

Re:Quando i Bambi sono troppi

E non solo per l'ambiente anche per il genere umano,ma ci sarà anche un limite giornaliero?

da vince50 21/12/2011 20.46

Re:Quando i Bambi sono troppi

va bene così,io chiuderei anche la caccia per 5 anni e non farei più nessun tipo di intervento sul territorio poi se si riapre bisogna inserire anche gli animalari nelle speci cacciabili perchè nocivi per l'ambiente.

da fausto 21/12/2011 19.28

Re:Quando i Bambi sono troppi

CAMPA CAVALLO............qui siamo in italia, il paese degli ipocriti, invidiosi e del magna magna

da carlo 21/12/2011 17.25