Piccioni: i metodi incruenti non risolvono la situazione


venerdì 29 ottobre 2010
    
 L'istallazione di reti, dissuasori e altri mezzi “non cruenti” sono misure che a Grosseto si affiancano  al piano di contenimento vero e proprio, senza il quale non sarebbe possibile tenere sotto controllo la specie. Il piano integrato di intervento, messo a punto da Provincia e Comune, ha puntato su abbattimenti specifici dove necessario, più incisivi e mirati.
 
Contrariamente da quanto vorrebbero far credere alcune associazioni ambientaliste che fanno campagne di disinformazione sull'argomento ed organizzano incontri con le amministrazioni per convincerle al solo utilizzo dei metodi incruenti (minacciando lunghi e dispendiosi  ricorsi al Tar), il ricorso all'abbattimento è necessario per ragioni igieniche – sanitarie soprattutto per scongiurare che esemplari in grado di trasmettere infezioni da salmonellosi se solo scacciati possano spostarsi in altre zone, lasciando irrisolto il problema.  
 
La serie di misure messe in atto all'ospedale di Grosseto, volute dalla direzione generale e coordinate dal dipartimento prevenzione: mangimi con farmaci sterilizzanti, istallazioni di reti, dissuasori di appoggio, controlli e iniziative di formazione per evitare somministrazione di cibo da parte dei visitatori, allontanamento dai nidi e pulizie straordinarie, hanno permesso la diminuzione della popolazione del 60 per cento.
 
“Non c'è stata un'azione "migliore" delle altre – riferiscono dalla Provincia - : il crollo dei numeri è stato il frutto di tutte queste iniziative congiunte che hanno dato un ottimo risultato”. Nelle zone rurali, e non solo in quelle intorno all'ospedale, la Provincia ha affidato a una ditta esterna il compito di abbattere piccioni (circa 2mila il bilancio a oggi); e sempre l'Asl ha stipulato una convenzione con un'associazione che di notte, con fasci di luce, ha perlustrato la zona dell'ospedale scacciando i volatili (che probabilmente saranno ritornati qualche ora dopo).

(Il tirreno)


4 commenti finora...

Re:Piccioni: i metodi incruenti non risolvono la situazione

Risolvere la siuazione? piombo 6/7 canne 71 strozzatura 2 stelle,risultato garantito.

da vince50 29/10/2010 18.50

Re:Piccioni: i metodi incruenti non risolvono la situazione

nel nostro paesino abbiamo risolto da soli senza l aiuto di nessuno e senza spese......

da tony 29/10/2010 15.14

Re:Piccioni: i metodi incruenti non risolvono la situazione

nel mio paese anni indietro era stato messo sull'edificio comunale un dissuasore con il verso di un rapace, tempo tre giorni e dopo ci cagavano sopra, pensate voi che metodo dissuasorio, per fortuna il sindaco sono tre anni a questa parte ne ha deciso l'abbattimento da parte dei residenti con la licenza di caccia, ed ora si campa un po' senza tutto quel guano che era diventato una cosa pericolosa per l'igiene e un disastro per tutti monumenti esistenti, ma vallo a spiegare a quei 4 disperati ambientalisti.

da gianni 29/10/2010 14.38

Re:Piccioni: i metodi incruenti non risolvono la situazione

Ho visto un servizio al riguardo proprio stamani in TV su una rete RAI. Bellissima è stata la chiusura del Veterinario quello che fa comparsate in Tv che recitava più o meno così: non sappiamo dove sono andati ma quì ce ne sono meno. Questa frase è emblematica quando l'ideologia personale prevarica la vera risoluzione dei problemi, che mi pare di aver capito passa anche attraverso abbattimenti mirati. Unico modo certo a mio avviso, di avere i piccioni presenti nelle nostre città ma in giusto numero. Mi sarebbe piaciuto sentirlo dire anche al nostro veterinario ed alla intervistatrice, ma così non è stato. Meglio invece dire che anche i falchi usati come deterrente non uccidono i piccioni ma li impauriscono soltanto. Veramente addrestrati bene questi falchi, così bene che mi sembra impossibile, ma questo ho sentito. Viviamo in un Paese dove tutto si può tranquillamente mistificare. L'Italiota o l'Italiano? Mi sento fortunatamente secondo.

da Silvano B. 29/10/2010 12.32