Europa: falliti i propositi sulla biodiversità per il 2020


mercoledì 11 dicembre 2019
    

 
 
Nel complesso le tendenze ambientali in Europa non sono migliorate dall’ultimo rapporto sullo stato dell’ambiente pubblicato dall’AEA nel 2015. E' quanto emerge dal Rapporto Soer 2020 L’ambiente in Europa: stato e prospettive nel 2020 , ovvero la più completa valutazione ambientale mai effettuata in Europa.

Sebbene  le politiche europee sull’ambiente e il clima hanno contribuito a migliorare la situazione ambientale negli ultimi decenni, i progressi compiuti dall’Europa non sono sufficienti.  La valutazione illustra che la maggior parte degli obiettivi per il 2020,  soprattutto quelli sulla biodiversità, non sarà raggiunta,  ma vi è ancora la possibilità di centrare quelli a più lungo termine e quelli fissati per il 2030 e il 2050.

L’Europa ha compiuto importanti progressi per quanto riguarda l’efficienza delle risorse e l’economia circolare. Le tendenze recenti sottolineano, però, un rallentamento di questi in alcune aree importanti quali la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, le emissioni industriali, la produzione di rifiuti, il miglioramento dell’efficienza energetica e la percentuale di energia rinnovabile. In prospettiva il ritmo dei progressi attuali non sarà sufficiente a conseguire gli obiettivi energetici e climatici per il 2030 e il 2050.

L’ambito in cui i miglioramenti sono meno incoraggianti resta quello relativo alla protezione e alla conservazione della biodiversita' europea e della natura. Dei 13 obiettivi strategici specifici fissati per il 2020 in questo settore, solo due hanno buone probabilità di essere raggiunti: la designazione di zone marine e zone terrestri protette. Guardando al 2030, se le attuali tendenze persistono il deterioramento dell’ambiente naturale si aggraverà e aria, acqua e suolo continueranno a essere inquinati.

Gli effetti dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento atmosferico e acustico sull’ambiente e la salute umana sono ancora fonte di preoccupazione. L’esposizione al particolato, responsabile di circa 400 000 decessi prematuri in Europa ogni anno, colpisce i paesi dell’Europa centrale e orientale in modo sproporzionato. Vi è inoltre una crescente preoccupazione per le sostanze chimiche pericolose e i rischi che ne derivano. Guardando al futuro, con una migliore integrazione delle politiche sull’ambiente e la salute, le prospettive per la riduzione dei rischi ambientali per la salute potrebbero essere più ottimistiche.
 
 
 


2 commenti finora...

Re:Europa: falliti i propositi sulla biodiversità per il 2020

Quanti degli attuali Cacciatori saranno ancora in vita nel 2050??? Nel frattempo sorbiamoci pure tutte le schifezze usate in agricoltura e liberate nell'ambiente???

da Fucino Cane 11/12/2019 13.28

Re:Europa: falliti i propositi sulla biodiversità per il 2020

Tutte le pui'ottime intenzioni per mogliorare l'ambiente........(tanti proclami,ma.....andare contro ai soldi...e alla comodita'nessuno rinuncia a niente.

da Mario 11/12/2019 11.52