Dati i molti avvistamenti e i danni denunciati nell'area dell'alessandrino, nel 2018 partirà il nuovo progetto di monitoraggio attivo della presenza del lupo sulla porzione di Appennino al confine con la Liguria.
 
Il monitoraggio sarà il primo svolto con metodo scientifico dal 2015, anno in cui sono stati raccolti gli ultimi dati sulla presenza del predatore della queste parti. “E’ inutile negare – ha affermato  Dino Bianchi, presidente dell’Ente di gestione delle Aree protette dell'Appennino piemontese durante un incontro sul tema – che il lupo sta avendo un forte impatto. Attualmente ha colonizzato l’Appennino Ligure – Piemontese e nei prossimi anni rappresenterà una presenza alla quale l’uomo dovrà riabituarsi”.

La presenza del lupo, e ancora di più degli ibridi, è un problema anche per gli animali domestici. “In una situazione normale - spiegano i guardiaparco Germano Ferrando e Giacomo Gola - l’incontro tra un lupo e un cane “scappato” al padrone si risolve in un confronto indiretto senza un vero scontro fisico e con la fuga del cane di fronte ad un animale più forte. Gli Ibridi sono decisamente più problematici in quanto non hanno paura di avvicinarsi all’uomo e spesso attaccano anche in assenza di vera necessità o minaccia. Importante scegliere anche aree adeguate per le escursioni e i picnic, con conseguente necessità di conoscere meglio il territorio".