La Toscana tiene il punto sul lupo


mercoledì 17 maggio 2017
    

Lupo Regione Toscana tiene il puntoA differenza di quasi la totalità delle altre Regioni, che per la maggior parte o hanno fatto marcia indietro o comunque si sono arrese sulla possibilità di attivare l'abbattimento controllato della specie lupo, come per altro avviene in diversi altri Stati anche molto vicini a noi (vedi la Francia per esempio), la Toscana, per mezzo del proprio Assessore all'Agricoltura, Marco Remaschi continua a ritenere necessario ricorrere anche a questa possibilità per tutelare l'economia pastorale ma anche la stessa specie.

Secondo i dati della Regione in Toscana infatti ci sono circa 1000 predatori tra lupi in purezza, cani erranti e ibridi. La situazione è stata più volte denunciata da Coldiretti per "l’insostenibile situazione in cui si trovano ad operare le imprese zootecniche per i continui attacchi alle greggi ed alle mandrie, con gravi danni diretti, per la perdita dei capi, ma anche indotti per la riduzione della produzione di latte, ed il vertiginoso incremento di aborti". Coldiretti evidenzia che nel 2015 è stata rilevata nel territorio regionale la presenza di 109 branchi per complessivi 600 lupi. Nel 2016 sono state presentate domande di indennizzo, riferite a 698 attacchi di predatori agli animali allevati, per un danno che supera 1,3 milioni di euro.

“Abbiamo chiesto all’Assessore Remaschi – dice Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana - una efficace azione di prevenzione e una tempestiva copertura attraverso forme adeguate di risarcimento a ristoro dei danni frequenti e consistenti arrecati agli allevamenti. Non è accettabile - continua Marcelli– che si ripetano situazioni come quelle verificate da 70 allevatori che hanno subito attacchi e danni sino a fine 2014 ed hanno dovuto aspettare oltre due anni, fino a gennaio 2017, per ricevere il risarcimento”.

“Abbiamo già espresso più volte apprezzamento per il sostegno che la Toscana continua a dare al Piano per la conservazione del Lupo del Ministro Galletti – dice Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana - attualmente in sede di Conferenza Stato Regioni. In tale sede sarebbe auspicabile che si arrivasse ad un accordo per una veloce attivazione delle misure contenute nel Piano, rendendo possibile affrontare in modo efficace il contenimento di ibridi e cani vaganti ed individuando nuove risorse da destinare al risarcimento pieno dei danni. Deve a tutti essere chiaro – conclude De Concilio – che è in gioco la sopravvivenza di territori, che pulsano esclusivamente della presenza di allevatori e delle loro famiglie. Il loro esodo ed il conseguente abbandono di quei presidi esporrebbero i territori a valle a nuovi rischi di dissesto idrogeologico”.
 
In una recente audizione in Regione, Wwf ha definito allarmante quanto dichiarato dall’Assessore Remaschi, cioè di voler tornare  alla  densità  ante  anno  2000,  ovvero  100  lupi: questo - secondo Galaverni del Wwf -   vorrebbe  dire  ucciderne  500,  in  totale  contrasto  con  la direttiva Habitat". Wwf ha invitato l'assessore ad applicare i sistemi dissuasivi.

Il responsabile per la provincia di Grosseto del progetto Medwolf, Valeria Salvatori, dal canto suo all'audizione  ha evidenziato che mettere le recinzioni non basta. Poi, riferendosi ai dati del progetto Medwolf, che si chiuderà quest'anno, ha fatto presente che anche se le aziende hanno adottato adottato particolari ricoveri notturni le predazioni sono continuate. "Si è verificato che il lupo ha modificato le proprie abitudini, adattandosi a predare di giorno". Continua l'intervento di Salvadori: "il cane da guardiania ha dei costi molto elevati. Occorre lavorare anche sulle resistenze culturali. Le piccole aziende chiudono perché non riescono ad ammortizzare le perdite, dovute non solo al lupo. Occorre stabilire un partenariato con gli allevatori".


3 commenti finora...

Re:La Toscana tiene il punto sul lupo

Basta fare come ora e cioè non fare controlli di polizia. Ai lupi, da secoli, ci pensano i pastori.

da Wolf 18/05/2017 8.38

Re:La Toscana tiene il punto sul lupo

Metterei tutti gli ambientalisti almeno per una settimana a fare i pastori e i mandriani. Poi li inviterei a rinunciare ai loro privilegi per rifondere i danni di una specie ormai fuori controllo. E badate che nessuno, cacciatore o pastore che sia, vuole eliminare il lupo. Solo che così, senza controlli, non è più sopportabile. E il danno grosso dipende dalle regole che sovrintendono a parchi e aree protette. Non siamo nello Yelloston, un giorno o l'altro bisognerà che qualcono glielo spieghi a questa gente, amministratori pubblici comnpresi.

da Yogi 17/05/2017 16.46

Re:La Toscana tiene il punto sul lupo

Sono pienamente daccordo con WWF, i lupi non si toccano per cui suggerisco di indennizzare gli allevatori maggiormente! Come? Basta togliere i proventi destinati a WWf, LIPU, EMPA, qualche stipendio nel reparto ISPRA e il gioco è fatto! Questi sudici, pur di non farsi togliere soldi vivebbrero nei boschi a magiar lupi e coprirsi con le loro pellicce. Fidatevi...

da l.b. 17/05/2017 12.58