Farmaci e altri residui chimici inquinano le acque milanesi


lunedì 9 giugno 2014
    

Aumentano a Milano i 'contaminanti emergenti' soprattutto nelle acque di superficie. In particolare allarmante il dato dei residui di farmaci, che  nel fiume Lambro aumentano di 6 volte dopo l'attraversamento della città e vanno a finire nel fiume Po.  Si parla di 2,5 tonnellate in un anno, 7 chili al giorno, un terzo dei quali attribuibili proprio ai residui milanesi. E' quanto emerge da uno studio dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri', co-finanziato dalla Fondazione Cariplo e condotto dall'Istituto diretto da Silvio Garattini in collaborazione con la societa' Metropolitana Milanese che gestisce a Milano il Servizio idrico integrato.

La ricerca ha studiato i contaminanti definiti 'emergenti' sia nelle acque sotterranee (fra cui quelle potabili), sia in quelle superficiali, come i fiumi, nella Provincia di Milano. Si tratta di un numeroso gruppo di sostanze, appartenenti a varie classi chimiche, in genere prodotte dalle attivita' antropiche, industriali o agricole, che contaminano le acque superficiali e profonde delle zone maggiormente abitate e che non sono regolamentati o normati. Il progetto ha campionato le acque di prima, seconda e terza falda, le acque a monte e a valle dei tre depuratori milanesi e quelle dei fiumi sia in ingresso che in uscita da Milano. Fra i contaminanti emergenti sono stati ricercati una serie di composti che appartengono a diverse classi di sostanze quali farmaci e ormoni naturali e sintetici, droghe d'abuso e sostanze correlate, disinfettanti, prodotti per la cura della persona, sostanze chimiche impiegate per deodoranti, creme e cosmetici, composti perfluorurati, elasticizzanti e contaminanti di origine antropica quali caffeina, nicotina e alcuni dei loro principali metaboliti.

 "I risultati della ricerca escludono qualsiasi rischio in relazione alla qualita' e alla sicurezza delle acque potabili sulla base dei parametri fissati dalla legge - commenta Ettore Zuccato, Capo del Laboratorio di Tossicologia della Nutrizione dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri' -. La ricerca ha, tuttavia evidenziato che tra le diverse falde si cominciano a vedere delle connessioni, probabilmente dovute anche ai diversi interventi dell'uomo nel sottosuolo, che favoriscono il passaggio anche dei 'contaminanti emergenti', la cui dimensione in superficie e' in rilevante crescita. Mettere a punto strategie di protezione permettera' di prevenire i problemi, anziche' doverli affrontare in eventuali situazioni di contaminazione diffusa".

  "In profondita', ad esempio - aggiunge Enrico Davoli, Capo del Laboratorio di Spettrometria di Massa dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri' - sono state trovate tracce di carbamazepina, un farmaco antiepilettico e antidolorifico, la cui molecola non degrada. Negli ultimi anni, fortunatamente, e' cresciuta una particolare attenzione sui cosiddetti contaminanti emergenti, quali farmaci, ormoni, droghe e sostanze chimiche, molte delle quali di uso domestico. Oggi gli 'emergenti' vengono particolarmente studiati per vedere come cercare di controllarne le emissioni e, dove possibile, rimuoverli dall'ambiente". "Lo sviluppo della ricerca - conclude Sara Castiglioni, Capo dell'Unita' di Biomarkers Ambientali dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri' -, consentira' di effettuare una accurata valutazione del rischio ambientale dell'inquinamento delle acque superficiali e del rischio per la salute correlato al tipo e al livello di inquinamento rilevato nelle acque di falda e potabili".
 
(AGI)


7 commenti finora...

Re:Farmaci e altri residui chimici inquinano le acque milanesi

se uno a bisogno di tirare una sniffata, basta sorseggiare un pò d'acqua e voilà altrto che farmacie(a proposito proporrei pannella) lui che da anni fa (finta) lo sciopero della fame e della sete a sorseggiarne un pò.Avremo un bel risparmio di soldi per la comunità e il tempo per curare le persone più bisognose.Saluti

da setter '63 10/06/2014 7.37

Re:Farmaci e altri residui chimici inquinano le acque milanesi

nessuno ha ancora detto che è colpa dei cacciatori? In fondo pensateci bene, siamo una popolazione mediamente abbastanza anziana e spesso gli anziani hanno bisogno di assumere svariati farmaci...non può che essere colpa nostra!

da 100%cacciatore 09/06/2014 23.59

Re:Farmaci e altri residui chimici inquinano le acque milanesi

L'AmbienteDal 23 Aprile 2003 il depuratore di Nosedo opera 24 ore su 24 per restituire ai fiumi Lambro e Po ed al mare Adriatico acqua depurata e qualità ambientale.

da cacciaforever 09/06/2014 17.27

Re:Farmaci e altri residui chimici inquinano le acque milanesi

ma no....????????facciamo come quelli del wwf,lac,lic luc...che si sono fatti un bagno eco...che la pipì la ricliclano e ci fanno la pasta :) :)...pensate,quelli empa,con la cacca ci fanno il concime per le piante.oh,poi dovete vedè come combattono quelli che inquinano.l'altro giorno ne ho trovato uno infrattato che voleva scoprì chi inquinava abusivamente,mentre un altro setacciava l'acqua per vedere di trovare pallini,per scoprire se era piombo o acciaio...ammazza quanto so forti sti paladini dell'ambiente,senza di loro,chi sa che schifo di territorio avremmo......

da max 60 09/06/2014 16.32

Re:Farmaci e altri residui chimici inquinano le acque milanesi

Belin ma, allora la teoria dell' inquinamento da piombo dovuto alla caccia con conseguente epidemia di saturnismo, e' totalmente campata in aria.... Per favore, ditelo a tutti i beNpensanti antitutto...

da lupo69 09/06/2014 14.26

Re:Farmaci e altri residui chimici inquinano le acque milanesi

.... e che problema c'è ! Così ad ogni bevuta ci "curiamo" risparmiando di andare in farmacia. Cordialità

da jamesin 09/06/2014 14.17

Re:Farmaci e altri residui chimici inquinano le acque milanesi

la vita odierna non è più vita, lo stess e la vita frenetica impongono l'aiuto di farmaci che poi tramite le urine si riversano nelle acque che noi rendiamo inquinate, sarebbe ora di fermarsi a riflettere quanto ci costa questo benessere fasullo.... è stato anche appurato che gli anti concezzionali agiscono pure sulla fauna ittica modificando i tempi di accoppiamento e produzione ittica. Da qui ci si aggiunge scarichi di auto, di fabbriche, diserbanti e prodotti utilizzati in agricoltura, cementificazione....beh quanto abbiamo ancora da vivere su questa terra? perchè credo che prima o poi ciò che noi facciamo all'ambiente ci verrà restituito e con gli interessi, abbiamo scordato che anche noi facciamo parte della natura.....

da dardo 09/06/2014 12.25